I piedi della migliore amica della mia ex
di
piedilove94
genere
feticismo
Mi ero lasciato da poco con Alessia, la mia ragazza. Una sera ero piuttosto in crisi, e chiamai così Laura, la sua migliore amica. Durante tutta la relazione con Alessia, Laura era sempre stata un po’ il nostro “punto di appoggio”, infatti sia io che Alessia, quando litigavamo o avevamo dei problemi, chiedevamo sempre “aiuto” e consigli a Laura. Laura infatti, nonostante avesse l’età di Alessia, due anni meno di me, era molto più matura di entrambi, molto intelligente, dava consigli spesso molto utili e lei riusciva sempre ad evitare litigi o malumori nelle sue relazioni proprio grazie a questa sua maturità e alla sua capacità di dialogare tranquillamente. Quella sera parlammo quasi tre ore io e Laura, e a fine telefonata mi disse che avremmo potuto incontrarci il giorno dopo per parlarne anche da vivo e farci una passeggiata insieme, così mi sarei distratto un po’. Laura, oltre che essere una ragazza molto matura e intelligente, era anche veramente figa: alta circa 175cm, occhi verdi, capelli castano chiaro, un fisico perfetto, un culo con due chiappe un po’ grandi ma sodissime, e soprattutto, cosa che a me aveva sempre fatto arrapare fin dai primi tempi con Alessia, due tettone enormi, sode, con due capezzoli giganti (spesso si vedevano perché aveva le tette così grandi che molte volte non trovava nemmeno i reggiseni della sua taglia, quindi girava senza reggiseno). Ci demmo così appuntamento per il giorno dopo, io avrei voluto vederci al mattino ma lei doveva allenarsi, faceva ciclismo su strada anche agonistico (quel fisico incredibile non si era di certo scolpito da solo) e il mattino dopo avrebbe dovuto fare circa 100 km di allenamento. L’appuntamento per il giorno dopo era alle 16. 16:00…16:15….16:30…nessuna traccia di Laura. Alle 16:40 stavo per andarmene, quando la vedo arrivare di tutta fretta in bici. Sì scusa tantissimo e mi dice che aveva bucato una ruota durante il giro, ed era per questo che era così in ritardo. Si scusò anche per il suo aspetto, vestita da bici, tutta sudata coi capelli spettinati, ma disse che proprio a causa di quell’imprevisto non era nemmeno riuscita a passare da casa a cambiarsi e farsi una doccia. Io le dissi di non preoccuparsi, che era bellissima anche così, lei si mise a ridere, posò la bici e iniziammo la nostra passeggiata. Passammo le due ore seguenti a parlare di me e Alessia, di tutti i nostri problemi, i nostri litigi, con Laura che attentamente cercava di darmi consigli di come provare a salvare il salvabile, visto che Alessia non ne voleva più sapere. Dopo questo paio d’ore, il sole era calato, e iniziava a fare freschino visto che era fine settembre, così Laura mi invitò a salire a casa sua, i suoi genitori non c’erano e sua sorella sarebbe stata in camera sua al piano di sotto come sempre, quindi sarebbe stato come se non ci fosse. Inizialmente rifiutai, le dissi che non c’era problema, avremmo parlato un altro giorno, ma Laura insistette, disse che dovevamo finire di parlare così mi sarei sfogato, e inoltre mi avrebbe offerto una tazza di te caldo per scaldarci un pochino. Mi lasciai convincere e così salii a casa sua. Laura preparò due tazze di tè, e andammo in camera sua. Continuammo a parlare qualche minuto, poi Laura mi interruppe e mi disse: “senti, visto che è tutto il giorno che ti sopporto (sopporto lo disse scherzando, comunque io e Laura avevamo un bel rapporto di amicizia) e visto che è tutto il giorno che ho queste scarpette da bici scomodissime, mentre parliamo fammi un massaggio ai piedi che mi fanno male”. Inizialmente pensavo scherzasse e risi, ma poi disse “guarda che non sto scherzando, ho i piedi in fiamme, fammi un bel massaggio così posso continuare a darti consigli su come riconquistare la mia migliore amica”. Iniziai ad eccitarmi un poco, Laura era comunque una gran figa che avrei sempre voluto scoparmi, anche durante il sesso con Alessia, più volte, scherzando ma non troppo, le proponevo di fare cose a tre con lei e Laura. Alessia stava al gioco nel momento, ma poi, in realtà, non successe mai. Laura si sedette quindi sul letto e io mi misi di fronte a lei su una poltrona. Le tolsi le scarpette da bici, e una puzza fetida di piedi invase la stanza. Feci finta di nulla ma la mia faccia un po’ schifata si vedeva, Laura la notò, si mise a ridere e disse “hai ragione, puzzano da morire, ma è colpa tua che mi stai tenendo qua invece che farmi fare la doccia. E poi, non fare quella faccia schifata, perché lo so che ti piace”. Io rimasi un attimo impietrito, e le risposi “Cosa hai detto scusa?!”. Laura rise ma non rispose. È vero, mi piaceva l’odore dei piedi, spesso Alessia mi metteva i suoi piedi puzzolenti in faccia dopo i suoi allenamenti di sci, ma è anche vero che i piedi di Alessia puzzavano un decimo di quelli di Laura, i piedi di Laura erano proprio fetidi, neanche negli spogliatoi della mia squadra di calcio, dopo le partite, c’era una puzza di piedi del genere. Fatto sta che feci finta di niente e continuai a massaggiarle i piedi mentre parlavamo dei miei problemi sentimentali. Le sue calze di spugna erano veramente umide di sudore e l’olezzo continuava a pervadere la stanza, ma in un certo senso, forse perché quella puzza apparteneva ai piedi di quella gran figa, iniziò a non dispiacermi neanche più. Dopo un altra dozzina di minuti Laura se ne uscì con: “senti, visto che le mie calze sono veramente sudate, toglimele così i miei piedi prendono un po’ d’aria e riesci a massaggiarli meglio”. Io le dissi di non esagerare, che non mi sembrava il caso, ma lei, di tutta risposta, si tolse le calze e mi mise quei piedi fetidi in faccia. Onestamente, una annusata la diedi molto volentieri, e mi eccitai anche. Nonostante i suoi piedi puzzassero da far schifo, mi stavo eccitando come un porco, forse proprio a causa di quella puzza, perché erano i piedi di una figa del genere, e che una figa così avesse i piedi così puzzolenti mi eccitava. Sicuramente fosse stata qualsiasi altra ragazza mi avrebbe fatto schifo, perché erano veramente peggio dei piedi maschili dopo una partita di calcio a luglio. Di certo però non volevo fare la figura del porco feticista davanti a Laura, quindi le tolsi i piedi dalla mia faccia, e anche un po’ stizzito le dissi di smetterla che non mi piaceva e stava esagerando. Laura allora prese un’aria piuttosto seria, e disse: “senti caro, a me le cazzate non me le racconti. Sei stato fidanzato due anni con la mia migliore amica, a cui annusavi i piedi puzzolenti dopo gli allenamenti di sci mentre lei ti faceva le seghe, pensi davvero che non me le raccontasse queste cose?!”. Quella zoccola di Alessia le raccontava tutto, spero che almeno lo raccontasse solo a lei. “Mi raccontava anche che mentre scopavate le dicevi che volevi fare le cose a tre con me e lei, pensa che io ero pure d’accordo, ma Alessia mi diceva che sarebbe stata troppo gelosa di vedere il suo ragazzo scopare con la sua migliore amica”. Io però ero un po’ preso male, non avrei voluto fare la figura del maiale davanti a Laura. Lei lo capì, e mi rassicurò: “oh, non starai mica a prenderti male perché ti piace annusare dei piedi? Ognuno ha le sue! Pensa che il mio ex, quando tornavo dagli allenamenti, mi leccava sempre la figa prima che mi lavassi, perché diceva che gli piaceva il sapore della mia figa sudata”. Mi eccitai a quelle parole, anche io avrei voluto assaggiare la sua figa sudata. Risposi: “ah quindi…quindi sai tutto?”. “Certo che so tutto”, disse Laura “e ora, visto che so tutto e che i miei piedi puzzano per bene, non vedo perché non possiamo divertirci un po’” Mi rimise i piedi in faccia, iniziai ad annusarglieli partendo dal tallone fino alle dita, annusando bene la pianta, e mettendo bene il naso tra le dita, dove c’era una puzza allucinante. Ero eccitatissimo. Le baciai una pianta, ma Laura tolse il piede e mi disse che non mi aveva mai dato il permesso di baciarglieli, potevo solo annusare. Eccitato come un cane mi scusai, e le dissi che non avevo mai sentito dei piedi così puzzolenti, neanche quelli dei miei compagni di calcio puzzavano così, tantomeno quelli di Alessia. Laura si mise a ridere, e disse “cretino ma secondo te non lo so? Conosco la tua ex dalle medie, sai quante docce ci siamo fatte insieme? Anche lei mi diceva sempre che i miei piedi puzzavano fortissimo, pensa che la puzza resta anche dopo la doccia. Al mio ex faceva schifo, infatti con lui tenevo sempre le scarpe, quando scopavamo mi mettevo degli stivali sexy, a te invece piace, così sono finalmente libera di girare scalza”. Continuai allora ad annusarli con foga, ero eccitato da morire, com’era possibile che una ragazza figa, bella e intelligente come Laura, avesse dei piedi così fetidi? La cosa mi faceva eccitare da morire. Camera sua era pervasa dalla puzza, se mi staccavo dai suoi piedi la puzza si continuava a sentire. Il mio cazzo era durissimo, Laura lo vide e disse “menomale che a te non piaceva…il tuo amico non è d’accordo” e iniziò, con un piede, ad accarezzarmelo da sopra i pantaloni. D’istinto le baciai di nuovo il piede, ma lei si fermò e mi ribadì che non potevo baciare, solo annusare, e che se avessi fatto il bravo mi avrebbe fatto una sorpresa. Dopo un po’ infatti, non avendo più baciato i suoi piedi, mi tolse i pantaloni, poi le mutande, e iniziò a farmi una sega col piede, mentre l’altro, sempre puzzolentissimo, lo teneva ben fermo sotto il mio naso. Era una diva: con il pollicione mi accarezzava la cappella, mentre con le altre quattro dita mi avvolse il cazzo, facendo su e giù. Dopo neanche 3 minuti dovevo scoppiare, la Laura si fermò e disse “non posso mica far sborrare l’ex della mia migliore amica. Se vuoi però puoi farlo da solo, intanto annusami i piedi e guarda qua” si tolse la canottiera e tirò fuori quelle tettone enormi e perfette. Avrà avuto una sesta, sode che sembravano rifatte, due areole rosa enormi e due capezzoloni giganti. Mi segai alternando la vista tra i suoi occhi verdi e le sue tettone, mentre annusavo il fetore dei suoi piedi. Sborrai dopo 30 secondi, sporcandomi tutto. Mi tornò in mente ciò che faceva il suo ex fidanzato. La doccia Laura non se l’era ancora fatta, avevo sborrato ma ero ancora eccitato come un porco suino, così le strappai le mutandine e iniziai a magiarle la figa. In quella situazione doveva essersi eccitata per bene anche lei, perché aveva la figa già bagnatissima. Dopo avergliela leccata per bene inizia a scoparla, tenendo ovviamente i suoi piedi fetidi sotto il mio naso, questa volta baciandoli e leccandoli. Laura godeva, urlava, vibrava dal piacere, e io mi godevo quei suoi piedi schifosamente puzzolentissimi. Dopo un po’ Laura venne sopra, mi cavalcò qualche minuto, poi si tolse, iniziò a segarmi e mi fece sborrare 7 schizzi di sborra calda e densa su quelle tette giganti. Eravamo entrambi sporchi di sborra, così ci lavammo insieme. Scopammo anche in doccia, usciti dalla doccia Laura mi disse “senti un po’ se ti dico cazzate” e mi rimise i piedi in faccia: erano ancora fetidi, leggermente meno di prima ma avevano ancora una puzza bella densa. Li annusai con foga, e la scopai ancora baciando quelle piante puzzolenti. Alessia nei giorni seguenti la dimenticai, ormai sono 4 mesi che Laura mi delizia con i suoi piedi, e penso che Alessia non sappia nulla, visto che sono ancora migliori amiche come se nulla fosse successo. È solo cambiato il fatto che ora, Laura, consiglia ad Alessia di starmi lontano e non pensare più a me…chissà come mai.
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Commenti dei lettori al racconto erotico