Il massaggiatore erotico
di
Il Massaggiatore Erotico
genere
bisex
[storie non avvenute per davvero, tratte da una mera fantasia]
Ho deciso di mettere per iscritto la mia esperianza e come io sia diventato ricco sfruttando la cosa che più mi piace al mondo... il sesso.
Ero un ragazzino ingenuo alle superiore, ingenuo ma pieno di desiderio sessuale. Ero attratto da ogni ragazza, trovavo il bello in qualunque di loro. Per me il corpo femminile era da ammirare, la donna è la più bella creazione di chiunque ci sia lì sopra. Sono l'essere più intelligente ma anche il più affascinante del mondo. Adoravo e adoro, ogni tipo di seno, grande o piccolo, sodo o più floscio. Adoro ogni forma di culo, ogni peso di una donna, adoro le ragazze più magre così come le più in carne. E questo diede un riscontro positivo alla vita sessuale del me adolescente. Ho iniziato a scopare presto e mi facevo ragazze diverse ogni fine settimana. Non avevo mai portato una ragazza a casa, scopavo in pubblico, in macchina, nei bagni pubblici, a casa delle ragazze in questione, ma mai a casa mia. Mio padre pensava fossi gay. Col passare degli anni arrivò il fatidico momento dell'ardua decisione di quale università frequentare, scelsi fisioterapia, la scelsi completamente a cazzo di cane, ma tutto sommato mi piacevano anche le materie trattate. Mi trasferii lontano da casa per poterla frequentare, i miei, benestanti, mi presero un appartamentino completamente da solo, e ciò non fece che aumentare la frequenza dei miei rapporti casuali. I miei per problemi lavorativi non venivano mai a trovarmi, ci vedevamo solo nei periodi di pausa post sessioni.
Un giorno mi successe una cosa strana che mi mandò in confusione. Mi iscrissi in palestra, mi piaceva. Ero sempre stato magro ma non troppo, però volevo dei muscoletti in più. Adoravo la palestra, ma negli spogliatoi ero molto a disagio, gli uomini mi facevano un po' schifo e quando facevo la doccia mi mettevo sempre faccia al muro per non vedere i cazzi delle altre persone, e soprattutto per non far vedere agli altri il mio. Non ho nulla da vergognarmi, ho un bel cazzo da 21 cm, con una cappella bella pronunciata e delle palle belle grandi e sode. Non era vergogna, era uno strano senso contorto di pudore.
un giorno, però, mi successe una cosa strana. Andai in palestra molto presto la mattina, perchè poi avevo una lezione all'università da seguire. La palestra era vuota, c'era solo un altro ragazzo. Era lì da prima di me ma finimmo di allenarci nello stesso momento. Andammo nello spogliatoio insieme e lui si spogliò. Accadde l'impensabile. Non ero attratto affatto dal ragazzo, ma il suo bel cazzone semi-duro, mi affascinò. Rimasi quasi incantato. Il ragazzo se ne accorse e iniziò a toccarsi. Si avvicinò e io vidi il suo grande cazzo vicino alla mia faccia. Iniziò a venirmi l'acquolina in bocca. Non ebbi il coraggio di guardarlo negli occhi, ma fissai innamorato il suo cazzo, ormai chiaramente indurito. Mi afferrò la mano, e se la avvicinò al pettorale. Sentii il mio cazzo che stava per esplodere. Mi pulsava. La mano mi tremava. Il ragazzo strinse la mia mano e lentamente la spinse sui suoi marmorei addominali e infine me la spostò sul suo possente cazzo. Era enorme, dentro di me sprigionò un senso di completa sottomissione alla sua possente erezione. Ero completamente in fermentazione, mi stavo completamente abbandonando al desiderio. Mise la sua mano dietro la mia testa e me la spinse lentamente ma fermamente verso il suo cazzo. Aprii la bocca e senza pensarci lo misi in bocca. L'esperienza più bella della mia vita. D'un tratto sentii la porta aprirsi, mi allontanai immediatamente dal suo cazzo e mi spostai, il ragazzo rimase lì, guardandomi con uno sguardo complice. Andammo a fare la doccia insieme, mentre il signore appena entrato si cambiava. Presi coraggio, accertandomi che il signore non ci guardava, gli ho afferrato il cazzo e gli dissi "stasera, a casa mia, alle 20". Poi me ne andai all'università, ero arrivato in ritardo. Ma non riuscivo a concentrarmi, pensavo solo a quella sera.
Tornai a casa, ero più eccitato che mai. Erano le 20, niente, le 20:30, niente, le 22, niente. Il ragazzo non arrivò. Ero disperato, avevo una voglia di succhiare quel cazzo che mi stava divorando da dentro. mi venne in mente un'idea. Cercai su internet degli escort maschi. Sfogliando tra gli annunci trovai una bella trans, ero più curioso che mai. La contattai, era libera. Sarebbe arrivata a casa mia alle 23. Non avevo i preservativi, però me ne fottei. Decisi di correre il rischio, ero troppo eccitato per rimandare. Mi spogliai completamente nudo e aspettai con il cazzo in mano. Segandomi lentamente. L'attesa fù interminabile, talmente lunga che mi vennero dei ripensamenti e dei rimorsi. Ero etero, mi faceva schifo il cazzo. Come mi era venuto in mente. Dovevo chiamare per rimandare indietro l'escort. Non la volevo far venire. Ma vidi l'orario, 23:01. Era troppo tardi. Suonarono alla porta, era lei. Cazzo! E ora?
Aprii. Era una donna bellissima, aveva due tette sode enormi, come piacciono a me. Un culo da urlo e una silouhette femminile. Il viso era molto bello, un po' da "zoccola" ma mi faceva impazzire. Pensai "faccio finta che sia una donna e me la scopo lo stesso". Ma non ce la feci, dovevo rimandarla a casa, presi coraggio e glielo dissi. Non potevo fare sesso con lei. Capì e mi raccontò di quanti altri casi del genere le siano capitati. Di ragazzi curiosi che presi dal rimorso rinunciarono a fare sesso con lei. Mi disse però che dovevo pagarla lo stesso, €350, e che visto che non aveva in programma altri appuntamenti poteva rimanere lo stesso a farmi compagnia. Accettai. Parlammo delle nostre vite per una mezz'oretta buona finche non mi chiede cosa studiassi. Come le dissi di essere in procinto di laurearmi in fisioterapia, sprizzò di gioia e mi supllicò di farle un massaggio. Accettai.
Organizzai un bel lettino da massaggio sul mio tavolo in soggiorno e le chiedi di rimanere in intimo. Qui il primo problema. L'intimo non lo indossava. Allora le dissi di spogliarsi e di sdraiarsi a pancia in giù sul lettino, e così fece. Si sfilò lentamente e sensualamente il vestito davanti a me. Mi eccitò molto, aveva delle forme perfette. Poi si girò e vidi il cazzo. era enorme, bellissimo, moscio ma davvero bello. Lo fissai per qualche secondo. Lei sorrise e si allungo a pancia in giù come richiesto. Aveva il suo bel culone all'aria. Iniziai a massaggiarle le gambe. Erano morbide, erano bellissime. Le massaggia per un quarto d'ora a gamba e poi passai alla schiena. Ma non ero concentrato, pensavo solo al suo culone che era ad un palmo dalla mia faccia. Cedetti e lo toccai. Lo massaggiai lentamente e mi venne duro. La trans mi chiese di togliermi le mutande. Eravamo nudi entrambi e io le stavo massaggiando il culo. Poi si girò a pancia in su. Il cazzo si stava pian piano indurendo. Era enorme. Rimasi a fissarlo per qualche minuto finchè lei non afferrò il mio. Lo iniziò a segare e poi iniziò a segarsi anche lei. Era una sensazione strana, ma mi stavo eccitando. In un impeto di desiderio le presi il cazzo e iniziai a segarla io. Era bellissimo e cedetti. Iniziai a farle un pompino. Lo succhiai per ore finchè non mi venne in bocca. Ero eccitato e ingoiai tutto. Poi lei inizio a fare un pompino anche a me finche non le venni in gola, lei lo sputò sul suo cazzo e me lo fece leccare tutto. Poi si vestì e se ne andò. Rimasi solo. Ma capì quale sarebbe stato il mio lavoro. Il massaggiatore erotico. Mi laureai, aprii il mio centro massaggi e con un supplemento facevo personalmente questo tipo di masssaggio a chiunque lo chiedesse, uomo, donna o trans che sia. Ed è così che sono diventato ricco e sto vivendo la mia vita dei sogni.
Viva il sesso, Viva la figa e Viva il cazzo.
Ho deciso di mettere per iscritto la mia esperianza e come io sia diventato ricco sfruttando la cosa che più mi piace al mondo... il sesso.
Ero un ragazzino ingenuo alle superiore, ingenuo ma pieno di desiderio sessuale. Ero attratto da ogni ragazza, trovavo il bello in qualunque di loro. Per me il corpo femminile era da ammirare, la donna è la più bella creazione di chiunque ci sia lì sopra. Sono l'essere più intelligente ma anche il più affascinante del mondo. Adoravo e adoro, ogni tipo di seno, grande o piccolo, sodo o più floscio. Adoro ogni forma di culo, ogni peso di una donna, adoro le ragazze più magre così come le più in carne. E questo diede un riscontro positivo alla vita sessuale del me adolescente. Ho iniziato a scopare presto e mi facevo ragazze diverse ogni fine settimana. Non avevo mai portato una ragazza a casa, scopavo in pubblico, in macchina, nei bagni pubblici, a casa delle ragazze in questione, ma mai a casa mia. Mio padre pensava fossi gay. Col passare degli anni arrivò il fatidico momento dell'ardua decisione di quale università frequentare, scelsi fisioterapia, la scelsi completamente a cazzo di cane, ma tutto sommato mi piacevano anche le materie trattate. Mi trasferii lontano da casa per poterla frequentare, i miei, benestanti, mi presero un appartamentino completamente da solo, e ciò non fece che aumentare la frequenza dei miei rapporti casuali. I miei per problemi lavorativi non venivano mai a trovarmi, ci vedevamo solo nei periodi di pausa post sessioni.
Un giorno mi successe una cosa strana che mi mandò in confusione. Mi iscrissi in palestra, mi piaceva. Ero sempre stato magro ma non troppo, però volevo dei muscoletti in più. Adoravo la palestra, ma negli spogliatoi ero molto a disagio, gli uomini mi facevano un po' schifo e quando facevo la doccia mi mettevo sempre faccia al muro per non vedere i cazzi delle altre persone, e soprattutto per non far vedere agli altri il mio. Non ho nulla da vergognarmi, ho un bel cazzo da 21 cm, con una cappella bella pronunciata e delle palle belle grandi e sode. Non era vergogna, era uno strano senso contorto di pudore.
un giorno, però, mi successe una cosa strana. Andai in palestra molto presto la mattina, perchè poi avevo una lezione all'università da seguire. La palestra era vuota, c'era solo un altro ragazzo. Era lì da prima di me ma finimmo di allenarci nello stesso momento. Andammo nello spogliatoio insieme e lui si spogliò. Accadde l'impensabile. Non ero attratto affatto dal ragazzo, ma il suo bel cazzone semi-duro, mi affascinò. Rimasi quasi incantato. Il ragazzo se ne accorse e iniziò a toccarsi. Si avvicinò e io vidi il suo grande cazzo vicino alla mia faccia. Iniziò a venirmi l'acquolina in bocca. Non ebbi il coraggio di guardarlo negli occhi, ma fissai innamorato il suo cazzo, ormai chiaramente indurito. Mi afferrò la mano, e se la avvicinò al pettorale. Sentii il mio cazzo che stava per esplodere. Mi pulsava. La mano mi tremava. Il ragazzo strinse la mia mano e lentamente la spinse sui suoi marmorei addominali e infine me la spostò sul suo possente cazzo. Era enorme, dentro di me sprigionò un senso di completa sottomissione alla sua possente erezione. Ero completamente in fermentazione, mi stavo completamente abbandonando al desiderio. Mise la sua mano dietro la mia testa e me la spinse lentamente ma fermamente verso il suo cazzo. Aprii la bocca e senza pensarci lo misi in bocca. L'esperienza più bella della mia vita. D'un tratto sentii la porta aprirsi, mi allontanai immediatamente dal suo cazzo e mi spostai, il ragazzo rimase lì, guardandomi con uno sguardo complice. Andammo a fare la doccia insieme, mentre il signore appena entrato si cambiava. Presi coraggio, accertandomi che il signore non ci guardava, gli ho afferrato il cazzo e gli dissi "stasera, a casa mia, alle 20". Poi me ne andai all'università, ero arrivato in ritardo. Ma non riuscivo a concentrarmi, pensavo solo a quella sera.
Tornai a casa, ero più eccitato che mai. Erano le 20, niente, le 20:30, niente, le 22, niente. Il ragazzo non arrivò. Ero disperato, avevo una voglia di succhiare quel cazzo che mi stava divorando da dentro. mi venne in mente un'idea. Cercai su internet degli escort maschi. Sfogliando tra gli annunci trovai una bella trans, ero più curioso che mai. La contattai, era libera. Sarebbe arrivata a casa mia alle 23. Non avevo i preservativi, però me ne fottei. Decisi di correre il rischio, ero troppo eccitato per rimandare. Mi spogliai completamente nudo e aspettai con il cazzo in mano. Segandomi lentamente. L'attesa fù interminabile, talmente lunga che mi vennero dei ripensamenti e dei rimorsi. Ero etero, mi faceva schifo il cazzo. Come mi era venuto in mente. Dovevo chiamare per rimandare indietro l'escort. Non la volevo far venire. Ma vidi l'orario, 23:01. Era troppo tardi. Suonarono alla porta, era lei. Cazzo! E ora?
Aprii. Era una donna bellissima, aveva due tette sode enormi, come piacciono a me. Un culo da urlo e una silouhette femminile. Il viso era molto bello, un po' da "zoccola" ma mi faceva impazzire. Pensai "faccio finta che sia una donna e me la scopo lo stesso". Ma non ce la feci, dovevo rimandarla a casa, presi coraggio e glielo dissi. Non potevo fare sesso con lei. Capì e mi raccontò di quanti altri casi del genere le siano capitati. Di ragazzi curiosi che presi dal rimorso rinunciarono a fare sesso con lei. Mi disse però che dovevo pagarla lo stesso, €350, e che visto che non aveva in programma altri appuntamenti poteva rimanere lo stesso a farmi compagnia. Accettai. Parlammo delle nostre vite per una mezz'oretta buona finche non mi chiede cosa studiassi. Come le dissi di essere in procinto di laurearmi in fisioterapia, sprizzò di gioia e mi supllicò di farle un massaggio. Accettai.
Organizzai un bel lettino da massaggio sul mio tavolo in soggiorno e le chiedi di rimanere in intimo. Qui il primo problema. L'intimo non lo indossava. Allora le dissi di spogliarsi e di sdraiarsi a pancia in giù sul lettino, e così fece. Si sfilò lentamente e sensualamente il vestito davanti a me. Mi eccitò molto, aveva delle forme perfette. Poi si girò e vidi il cazzo. era enorme, bellissimo, moscio ma davvero bello. Lo fissai per qualche secondo. Lei sorrise e si allungo a pancia in giù come richiesto. Aveva il suo bel culone all'aria. Iniziai a massaggiarle le gambe. Erano morbide, erano bellissime. Le massaggia per un quarto d'ora a gamba e poi passai alla schiena. Ma non ero concentrato, pensavo solo al suo culone che era ad un palmo dalla mia faccia. Cedetti e lo toccai. Lo massaggiai lentamente e mi venne duro. La trans mi chiese di togliermi le mutande. Eravamo nudi entrambi e io le stavo massaggiando il culo. Poi si girò a pancia in su. Il cazzo si stava pian piano indurendo. Era enorme. Rimasi a fissarlo per qualche minuto finchè lei non afferrò il mio. Lo iniziò a segare e poi iniziò a segarsi anche lei. Era una sensazione strana, ma mi stavo eccitando. In un impeto di desiderio le presi il cazzo e iniziai a segarla io. Era bellissimo e cedetti. Iniziai a farle un pompino. Lo succhiai per ore finchè non mi venne in bocca. Ero eccitato e ingoiai tutto. Poi lei inizio a fare un pompino anche a me finche non le venni in gola, lei lo sputò sul suo cazzo e me lo fece leccare tutto. Poi si vestì e se ne andò. Rimasi solo. Ma capì quale sarebbe stato il mio lavoro. Il massaggiatore erotico. Mi laureai, aprii il mio centro massaggi e con un supplemento facevo personalmente questo tipo di masssaggio a chiunque lo chiedesse, uomo, donna o trans che sia. Ed è così che sono diventato ricco e sto vivendo la mia vita dei sogni.
Viva il sesso, Viva la figa e Viva il cazzo.
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