Scopata incredibile con la mia compagna di classe sfigatella

di
genere
etero

Era settembre quando arrivai nella nuova classe. Avevo deciso di cambiare scuola perché in quella vecchia mi trovavo male, e quando arrivai mi trovati con ragazzi completamente sconosciuti. Io sono un ragazzo abbastanza timido, infatti i primi giorni non parlai con nessuno, se non con una ragazza che mi si presentò il primo giorno. Si chiamava Carolina, di viso era molto carina, bionda con gli occhi azzurri, acqua e sapone, si vestiva da campagnola, ma il suo difetto era che era completamente piatta di seno, e aveva il culo piuttosto flaccido, uno di quei culi che quando la ragazza cammina dondola tutto. Nei giorni seguenti mi resi conto che Carolina era la ragazza un po’ “sfigatella” della classe, era molto timida, secchiona e cocca di tutti i prof, e per questo in classe stava un po’ antipatica, quindi non aveva amici e l’unica persona con cui parlava, ogni tanto, ero io, che nel frattempo avevo fatto amicizia anche con tutti gli altri. Col passare delle settimane mi resi conto che Carolina, forse, iniziava leggermente a flirtare con me. Tutte le mattine mi salutava guardandomi con uno sguardo ammiccante, mi guardava per gran parte delle lezioni e all’intervallo mi chiedeva sempre se volessi fare un giro della scuola con lei, ma io rifiutavo sempre perché non mi interessava, e poi mi divertivo molto di più coi miei compagni a giocare a calcio in cortile. Carolina però non mollava, e continuava ogni giorno con queste piccole attenzioni nei miei confronti. Inizialmente pensavo che lo facesse solo perché ero l’unico, in classe, che la considerava, ma poi le sue attenzioni iniziarono ad essere sempre più insistenti, ed ero praticamente certo che lei ci provasse con me. Come ho già detto prima, Carolina non mi interessava, e non era di certo il tipo di ragazza che mi attirava sessualmente, infatti quelle poche ragazze con cui avevo fatto sesso ai tempi, erano tutte ragazze con grandi tette, bei culi sodi e soprattutto un carattere molto più spavaldo di Carolina…Un giorno però, iniziò a balenarmi in testa l’idea di scoparmi Carolina, mi eccitava il fatto di prendere una ragazza timidina e un po’ “sfigatella”, che sicuramente era vergine, e sbattermela come dio comandava, per farle provare un po’ di godimento con la G maiuscola. Nei giorni successivi allora iniziai a ricambiare le attenzioni di Carolina, iniziammo a parlare sempre di più a scuola, e visto che lei era secchiona e io abbastanza una frana, a volte nel pomeriggio ci vedevamo in biblioteca e mi aiutava a studiare. Io volevo sbattermela, però dall’altra parte non volevo invitarla a casa mia, perché in un certo senso mi sarebbe dispiaciuto fare sesso con lei, che (probabilmente) sarei stato il suo primo ragazzo, solo per appagare me stesso per poi non cagarla più. Un giorno però mi invitò lei a casa sua. La settimana successiva avremmo avuto una verifica di matematica molto difficile, e lei si offrì di aiutarmi, e disse che se avessi voluto sarei potuto andare a casa sua il giorno dopo dopo scuola, pranzare con lei e poi avremmo studiato tutto il giorno. Mi disse che mi aveva invitato a casa perché, data la difficoltà della verifica, a casa sua ci saremmo concentrati di più, lontano dalle altre persone e dalle piccole distrazioni della biblioteca. Così il giorno dopo, finito scuola, andammo a casa sua. Preparò lei da mangiare, e scoprii anche che aveva delle spiccate doti culinarie, e dopo pranzo ci sedemmo sul tavolo del salotto e iniziammo a studiare. Le mie speranze di scoparmela si abbassavano di minuto in minuto, perché lei era molto concentrata sul libri e sembrava non voler fare altro se non studiare, tant’è che si arrabbiava se mi distraevo io. Dopo circa tre ore di studio, però, la svolta: Carolina disse che doveva andare in bagno, e dopo qualche minuto mi mandò un messaggio dicendomi di raggiungerla di sopra in camera sua, che avremmo continuato a studiare lì perché aveva il computer e ci sarebbe servito per alcuni esercizi. Quando arrivai in camera sua non ci volevo credere: Carolina era in lingerie, con una veste praticamente trasparente sopra, occhiali da secchiona e autoreggenti. Mi disse che era arrivato il momento di rendere lo studio interessante. Mi mise davanti il computer, e mi disse che ad ogni esercizio giusto che avrei fatto, lei mi avrebbe dato una ricompensa, ogni esercizio sarebbe stato sempre più difficile ed ogni ricompensa, ovviamente, sempre più soddisfacente. Io non ci stavo credendo, avevo ovviamente capito tutto, e mi eccitai da morire al solo pensiero di rendere mia quella ragazza carina, un po’ timida e un po’ sfigatella. Prova subito a baciarla ma mi allontanò e mi disse che dovevo attenermi al gioco, altrimenti me ne sarei potuto andare a casa. Allora iniziammo, il primo esercizio era un’addizione molto semplice, e risolta mi diede un bacio sulla guancia. L’esercizio dopo era un’addizione un po’ più complicata, ovviamente non potevo usare calcolatrice né nulla, e una volta risolta, mi diete un bacio in bocca. La risoluzione dell’esercizio seguente comportò un bel limone, e quando, a fatica, risolsi l’esercizio dopo, mi sputò in bocca e mi disse di ingoiare. Il mio cazzo, già duro, si fece durissimo, perché con quel gesto capii che in realtà, quella ragazza timida acqua e sapone, era una bella porca. Mi disse che si sarebbe aggiunta una difficoltà, e iniziò così ad accarezzarmi il cazzo attraverso i pantaloni. Io non riuscivo più a risolvere gli esercizi in preda all’eccitazione, così Carolina, a prova del fatto che anche lei voleva farsi sbattere, mi aiutò a risolverli. Man mano iniziò a spogliarmi, iniziò poi piano piano a farmi una sega qualche esercizio dopo. Varie ragazze mi avevano fatto delle seghe nella mia vita, ma Carolina era divina, era delicata ma decisa, era così brava che sembrava che avesse un cazzo con cui fare pratica ogni giorno. L’esercizio successivo portò ad un bello sputo di saliva densa e calda sul mio cazzo, con il quale rischiai seriamente di esplodere in una copiosa sborrata. Carolina capì che stavo per scoppiare, quindi smise immediatamente di segarmi, si tolse le mutandine e si sedette sulla scrivania, a gambe aperte di fronte a me. Iniziò a masturbarsi davanti a me, aveva la patata molto pelosa ma la cosa mi eccitava, non avevo mai visto dal vivo una patata pelosa, tutte le ragazze con cui ero stato prima ce l’avevano liscia come l’olio. Con un piede mi avvicinò la faccia alla sua patata, e io sentii il suo odore: l’odore della sua patata era veramente forte, molto acre e acidulo, ma veramente eccitante, non avevo mai sentito una patata così odorosa, sarà stato per i peli. Continuò a masturbarsi qualche minuto, poi non ce la faceva più neanche lei dall’eccitazione e mi saltò addosso. Mandammo a cagare la matematica, iniziai a scoparla sulla scrivania, lei mi limonava selvaggiamente, mi sputava in bocca e mi imponeva di ingoiarla. Dopo poco ci resimo conto che la scrivania non ci avrebbe retto, così la presi e la buttai sul letto, con me di seguito che iniziai a sbatterla a missionario. Carolina godeva come una maiala, strillava e il pelo della sua figa era intriso di succo vaginale. Smisi di scoparla e affondai la faccia in quella piccola foresta. L’odore della sua patata mi faceva girare la testa, le leccai la figa, anzi gliela mangiai, come se fossi un naufrago che non mangiava da settimane. Dopo neanche due minuti Carolina venne, la sentii vibrare tutta e una cascata di succo uscì dalla sua figa, non schizzò ma impregnò le lenzuola. Dopodiché la presi e me la misi sopra. Iniziai a pomparla, la spogliai del tutto e iniziai a ciucciarle le tette, o meglio i capezzoli visto che era piatta, e il suo culo flaccido che sbatteva sul mio pube mi faceva eccitare da morire. Andammo avanti per almeno 15 minuti a scopare così, lei più che baciarmi mi sputava in bocca, a quanto pare le piaceva la cosa. Quando stavo per venire le chiesi dove potessi venire. Lei si tolse da sopra di me e iniziò a succhiarmelo con foga, dopo neanche 20 pompate scoppiai in una sborrata immensa, sentivo i miei muscoli pelvici che spingevano sborra nella sua gola, penso che non avessi mai sborrato così forte in vita mia. Invece che ingoiare Carolina iniziò a limonarmi con la sborra in bocca. Inizialmente mi fece schifo, cercai di togliermi, ma lei insisteva, e dopo neanche 30 secondi di bacio alla sborra mi eccitai di nuovo e la scopai di nuovo con ancora più foga di prima. Quel giorno scopammo 5 volte, fino a tarda notte, e il giorno dopo a scuola eravamo esausti. Qualche giorno dopo, dopo l’ennesima scopata divina (si, avevamo continuato, ovviamente, a vederci per studiare, si fa per dire) le chiesi se avesse mai avuto altre esperienze. Mi disse di no, e le chiesi come fosse possibile che era così brava con seghe e pompini e soprattutto come fosse possibile che fin dalla prima volta l’avessi sbattuta così forte senza che lei provasse il minimo dolore. In tutta risposta aprí un cassetto, che conteneva dildi e vibratori che in confronto il mio cazzo era un vermicello. Mi raccontò che quando era più piccola aveva scoperto la masturbazione, e le piaceva da morire, e negli anni, visto che nessun ragazzo la considerava, si era comprata questi dildi per darsi piacere. Inutile dire che durante i mesi restanti dell’anno scolastico di quei dildi non ebbe più bisogno, perché praticamente tutti i giorni scopavamo come pazzi, nessun’altra ragazza mi aveva mai dato tale soddisfazione. Finimmo l’anno scolastico e dopo la maturità prendemmo due strade diverse e non scopammo più. Ancora oggi ogni tanto, nonostante sia felicemente fidanzato da anni, mentre mi faccio qualche sega penso ancora alle scopate con Carolina
scritto il
2025-09-03
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