Come una caduta cambia la vita p.3

di
genere
etero

Giulia era mortificata, era arrossita fino alle orecchie ed ha provato a borbottare qualcosa di che assomigliava molto vagamente a "piacere mio" quanto a me ero stato colto alla sprovvista tanto dalla sua presenza quanto dal fatto che Roberto avesse finto di non conoscermi.

Allacciandomi i pantaloni, con un soffio ho detto "piacere, io sono Luca e lei Giulia "ed ho stretto la mano a Roberto, mano che ovviamente era piuttosto appiccicosa, mortificato guardo Roberto annusarsi la mano. Inaspettatamente ci ha sorriso "oh si, ci divertiremo molto noi tre; su sistematevi per quanto possibile ed usciamo di qui, mi conoscono e non voglio fare figure. Luca stai dietro di me quando ci alziamo che almeno gli altri non vedono le macchie e tu Giulia cammina dietro di noi sanza far troppo vedere i piedi. Il conto ve lo pago io, andiamo".

Dopo qualche secondo di penosa processione attraverso il bar e ci ritroviamo in strada, per la prima volta io e Giulia ci siamo guardati, avevo la patta dei pantaloni piena di sperma e sui piedi di Giulia ci sono parecchi schizzi (non oso immaginare la condizione delle scarpe); eravamo entrambi viola dall'imbarazzo e non sappiamo cosa dire.

Roberto ci guardava come un gatto con due topolini, eravamo inermi. "Avanti ragazzi, fatemi il vostro numero di telefono, sono sicuro che avremo occasione di sentirci a breve" come due scolareti colti in fallo - probabilmente inebetiti dalla situazione - gli abbiamo dato i nostri numeri di cellulare e ci siamo avviati verso la macchina.

Stavo guidando da quasi dieci minuti Giulia ha rotto il silenzio, " che figura di merda, e per di più ho sporcato il secondo paio di scarpe" dicendo questo scalcia via i tacchi pieni di sperma che va rapprendendosi. "Ed io che dovrei dire" rispondo "ho i calzoni tutti macchiati, senza contare che la non ci possiamo tornare più. Però quel tipo, che strano...sai Giulia, non mi eccitavo così da un sacco di tempo", nel mentre mi ero accorto di un parcheggio seminascosto accanto ad una casa in costruzione, ho messo la freccia e mi sono fermato "Giulia non so che mi prende, ma vorrei davvero leccarti i piedi ora, ti va?" mia moglie, per quanto puritana, era visibilmente eccitata e mi ha fatto cenno di sì con la testa.

Non appena mi son fermato mi ha piazzato i piedi in faccia dicendomi di leccarli, non l'avevo mai fatto, o meglio non avevo mai ripulito i piedi dopo un footjob, ma ero talmente eccitato che ho iniziato a leccare la pianta ed a succhiare le dita, Giulia evidentemente deve aver gradito la cosa perché si è slacciata i pantaloni e li ha leggermente abbassati, mentre infilava una mano dentro le calze iniziando a masturbarsi, non l'avevo mai sentita gemere a quel modo.

In quel momento entrambi i nostri telefoni hanno vibrato, ci siamo guardati sorpresi ed io che avevo le mani libere, senza smettere di leccare ho aperto il messaggio : era un gruppo WhatsApp che non avevo mai visto, si chiamava i tre porcellino. Il messaggio era era di Roberto ovviamente, "buonasera ragazzi miei, scommetto che siete eccitati almeno quanto me! " dopo pochi secondi un'altro messaggio, o meglio la foto di Roberto intento a masturbarsi, la didascalia diceva " e voi che state facendo? Mi mandate una foto?"

Ci siamo guardati non sapendo che fare, o meglio, io avrei decisamente voluto inviargli la foto, ma non sapevo come Giulia avrebbe preso la cosa. L'ho guardata negli occhi, si stava ancora masturbando ed aveva il viso stravolto dal piacere, gemendo mi ha detto "su avanti porco, mandagliela, so che non vedi l'ora" non me lo faccio ripete due volte, e faccio una foto a Giulia: ha le gambe allungate di traverso sul mio sedile, la testa inclinata all'indietro appoggiata contro il vetro e la mano destra continua una madturbazione sempre più frenetica, a quel punto però mi sono fermato, non ero più così sicuro di volerla inviare.
In quel momento un flash mi ha colto di sorpresa, era lei, mi aveva fotografato finché le leccavo i piedi. "Ah però la mia Giulia - pensai - deve essere ancora più eccitata di me",ed entrambi abbiamo inviato la foto nel gruppo. Nei pochi minuti che si è fatta attendere la risposta Giulia ha avuto un orgasmo spettacolare, tremava ed ansimava e con la mano libera si massaggiavo il seno.

La vibrazione dei cellulari ci ha richiamato all'ordine "davvero bravi ed ubbidienti i miei porcellini. Ora andate a casa, ma vi chiedo - se volete ovviamente - di andare a lavoro domani indossando quello che avete messo questa sera. Se deciderete di farlo mandatemi una foto prima di uscire di casa".

Subito dopo siamo ripartiti, passati dalla suocera a recuperare il pargolo e siamo andati a casa; li il tram tra quotidiano ha ripreso il sopravvento e tra la cena da preparare e la casa da pulire siamo stati inghiottiti dal vortice delle faccende domestiche.
Quella sera sono rimasto alzato più del solito e sono tornato in camera che Giulia già dormiva, ho notato - compiaciuto ed eccitato - che Giulia aveva preparato i vestiti per la mattina dopo, ed erano quelli richiesti da Riccardo. Non ci potevo credere, la mia casta Giulia sarebbe andata a lavoro la mattina dopo indossando scarpe e calze sporche di sperma per ordine di uno sconosciuto; la situazione mi aveva eccitato a dismisura, dopo aver preparato a mia volta gli abiti per il giorno dopo ( quelli richiesti da Roberto ovviamente) mi sono infilato a letto ed ho trovato Giulia completamente nuda, le ho accarezzato la schiena pensando che dormisse e lei mi ha sorpreso di nuovo dicendomi "adesso mi scopi come Dio comanda".

Non me lo faccio ripetere e ho cominciato a sfregarle il cazzo tra le gambe, Giulia si è girata, appoggia il viso sul cuscino ed inarcando la schiena mi ha invitato ad entrare, il mio cazzo non ha trovato nessuna resistenza, non l'avevo mai sentita così bagnata. Si inarca ancor di più per sentire meglio penetrazione ed inizio a scoparla con colpi forti e cadenzati, lei ansima e morde il cuscino, con una mano mi abbraccia il sedere e mi spinge a se come a chiedermi di accelerare il ritmo, con l'altra si titilla la clitoride, dopo pochi minuti veniamo entrambi.
scritto il
2025-08-27
2 8 5
visite
2
voti
valutazione
4.5
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.