Sara,ancora ti penso....

Quella sera ero in casa,appena tornato stanco dal mio allenamento,mi accingevo a cenare quando mi squillò il telefono.Era un mio amico che mi stava avvisando che al nostro pub storico si era presentata la mia ex compagna,donna di un fascino unico,con la quale ho condiviso esperienze sessuali uniche. Pur sapendo che io mi ero appena fidanzato venne con una sua amica sperando di trovarmi.Io decisi di andare al pub a salutarla,ma allo stesso tempo di diffidarla dal tornare nuovamente in quel posto e soprattutto senza avere la minima intenzione di tradire la mia nuova fiamma. Difatti sara sapeva che io ho un codice di comportamento,mai infranto,secondo cui non ho mai fatto sesso con una mia ex. Quando entrai la vidi vicino al bancone che sorrideva ai miei amici,aveva un leggins nero che mi faceva impazzire dal quale intravedevi il mio perizoma preferito,e lei si muoveva sapendo che io prima o poi avrei guardato il suo culo,di cui ero totalmente pazzo.Iniziai anche io a provocarla dicendole che la sua amica era bellissima,e avrei voluto fare un trio con loro due. In realtà stavo impazzendo dalla voglia di farle sentire la mia lingua,dietro,come piaceva a lei,prima intorno con cerchietti attorno ,e poi al suo comando dentro,il più possibile,tanto che quando non era soddisfatta era solita prendere la mia testa con la sua mano e spingere il suo culo sulla faccia. Dopo aver bevuto un bel po' mi disse che avrebbe accompagnato la sua amica a casa e poi ci saremmo potuti vedere. Io però decisi che il mio orgoglio non poteva essere piegato da lei,e me ne andai a testa alta verso lo scooter declinando il suo invito. Arrivato a casa,sento il telefono squillare,era lei che mi invitava a raggiungerla al parcheggio dietro casa mia perché non si sentiva bene. Sapevo che era la più vile delle scuse per farmi scendere,e,durante il tragitto per raggiungerla,sapevo che lei avrebbe vinto.Questa sensazione fu odiosa fin quando non entrai nella sua macchina,parcheggiammo e lei mi inizio a sussurrare all orecchio di lasciarmi andare e fare ciò che desideravo di più. Col sorriso di chi sapeva cosa avrei fatto....e la soddisfazione di essere la prima ed unica donna ad avere piegato la mia volontà. Mi sdraio il sedile passeggero,si mise coi stivali neri sulle mie ginocchia aspettando che io le abbassassi i leggins. Ero talmente perso che prima strusciai il mio naso bocca e mento sul leggins altezza fica,solo per sentire il suo profumo e per aumentare il desiderio. Quando abbassai il maledetto leggins per iniziare a farle sentire la lingua dolcemente lei inizio ad ansimare e dopo poco fece ciò che,a distanza di 15 anni, mi accompagna ancora nei miei pensieri erotici.Mi prese la testa come al solito e mi disse "mi é mancata la tua lingua nel culo". In quel momento,non glielo ho mai detto,ma mi sono sentito totalmente suo. Fu l unico momento della mia vita in cui fu piegato il mio orgoglio,e la cosa mi fece impazzire.Ero totalmente in balia di questa sensazione mai provata,e non avrei voluto più smettere di essere suo.Il mio unico rimpianto é di non averglielo ammesso.Se tornassi indietro le direi che lei,e solo lei,come donna era riuscita ad avere il controllo della mia volontà e dignità. Improvvisamente però ebbi uno scatto di orgoglio,mi resi conto che ero un burattino nelle sue natiche. Quindi la staccai,la girai e la presi per i capelli. Probabilmente anche questo era ciò che desiderava,ma decisi di punirla. Iniziai a romperle il culo con quanta più cattiveria e foga avevo. Le rivolgevo parole di disprezzo per avermi messo davanti ad una realtà nuova:"brava sei venuta a farti sfondare il culo sotto casa mia,adesso ti sborro dentro e ti mando a casa senza nemmeno sfiorarti la fica". Ma sapevo che nulla avrebbe mai cancellato questo momento. E a distanza di 20 anni la ringrazio perché rimarrà con me per sempre. (Io non sono uno scrittore,volevo semplicemente condividere la mia esperienza,vera e cruda.nella speranza che sara legga tutto....)