La nuova vita di slavpersempre

di
genere
confessioni

Ciao a tutti sono Angela slave del mio padrone morto da un po’ di tempo ma non cerco nuovi padroni grazie
Dopo l’Argentina mi sono trasferita a Washington sempre per interessi legati alla morte di Hiro il mio padrone.
Una sera il taxista su mia richiesta mi porta in un locale alla moda Kick Axe Throwing DC
Dopo aver ricevuto miriadi di avance proprio quando sto per uscire dal locale noto una ragazza non bellissima che sta bevendo da sola, ma quello che mi ha colpito di più sono i suoi occhi bassi come a dire “cosa ci faccio qui “ il suo abbigliamento è chiaramente da lavoro indossa un tailleur grigio scuro con una camicia bianca leggermente scollata ma che non fanno trasparire nulla delle sue forme. Così mi avvicino a lei che più di una donna di successo appare come un pesce fuor d’acqua le scivolo accanto “ciao sono Angela posso sapere come ti chiami” Lei ha un sobbalzo alle mie parole “Sta parlando con me” “Certo” le rispondo “se ti ho spaventata scusa non ne ho intenzione”’ Lei mi fissa ed i suoi occhi neri mi fanno sentire un prurito che non so da quanto tempo non sento “genny il mio nome” poi arrossisce “Vero piacere Angela” mentre mi parla solo pochi sguardi poi sempre con la testa rivolta verso il basso. Il suo atteggiamento mi fa ricordare i primi momenti in compagnia del mio padrone e stranamente sento un piacere che mi sale dal più profondo del mio essere “che lavoro fai Genny” le chiedo lei sempre più paonazza “Sono un avvocatessa dello studio xxxxxx” Faccio passare qualche secondo poi la incalzo con il metodo del serpente (Boa) che mi aveva presa dal mio padrone lentamente mi muovo verso la sua direzione con fare amabile “come mai qui tutta sola ?” Le chiedo avvicinandomi più a lei, sfiorando le sue mani. La sento rabbrividire al mio contatto senza però allontare le sue mani ordino da bere e le chiedo se posso offrirle qualcosa, beviamo due gin tonic mentre la mia mano le accarezza la sua coscia nuda facendo scivolare la gonna a portafoglio. Lei ha un sobbalzo aumentando il suo rossore in volto facendo aprire maggiormente la sua gonna a portafoglio. La mia mano accarezza con lentezza la carne priva di calze scivolando con leggerezza salendo piano verso l’inguine la sua reazione mi sorprende perché non oppone resistenza quando arrivo a sfiorarle il suo tanga inaspettatamente le sue gambe si aprono leggermente. Le infilo le mie dita sotto il tanga sfiorandole la sua fica che le sento umidirsi. Sento il suo respiro profondo quando allontano le mani dal suo sesso, “Sei una bellissima donna mi piacerebbe conoscerti meglio Genny se ti va” L ei mi guarda con un misto di emozioni che non riesce a nascondere “Cosa intende nel dirmi che vuole conoscermi meglio” La fisso a lungo prima di dirle che alloggio al Four season “se vuoi possiamo continuare a chiacchierare in camera mia” Lei mi guarda prima di rifiutare “Certo Genny se in futuro vuoi fare una chiacchierata mi trovi in albergo o sul mio cellulare allungo il mio numero di cellulare ed esco senza girarmi.
Un pomeriggio sul tardi ricevo una chiamata da un numero sconosciuto a cui non so se rispondere, poi la curiosità femminile ha il sopravvento “Pronto chi parla?” Un attimo di silenzio poi “La signora Angela” sì rispondo “Buonasera sono Genny ci siamo conosciute un paio di giorni fa, spero di non disturbarla” no le dico “Se ricorda mi ha invitato a bere una cosa nel suo hotel se le fa ancora piacere stasera finisco presto di lavorare potrei passare da lei per un aperitivo” Rimango interdetta dalla sua proposta, ma quel tono della sua voce così dolce con la perseveranza di darmi del lei mi intriga molto “Va bene a che ora puoi venire da me in albergo? “ Le chiedo con aria calma “Se per lei va bene posso venire verso le 19.00” Va bene ti aspetto per le 18 “Ma mi raccomando la puntualità perché non sopporto aspettare” il mio tono risulta più deciso “Certo signora Angela sarò puntuale anche a me non mi garba chi arriva in ritardo”. Chiudo la conversazione con una miriade di domande a cui non so rispondere cosa vuole questa, perché si invita nella mia suite cosa si aspetta da me. Mentre rifletto il tempo passa quando mi accorgo che sono già le18,00. Prendo un taxi al volo per tornare in albergo giusto in tempo per una doccia veloce con un cambio d’abito ( tubino nero corto con una profonda scollatura sulla schiena intimo molto sexy leggero trucco con scarpe nere tacco 12) appena indossate le scarpe il telefono dell’albergo suona “Scusi signora xxxxxx qui chiede di poter salire da lei una certa Xxxxxxxx Genny la lascio passare ? “ Si rispondo rapida. Dopo pochi minuti sento bussare alla porta chiedo chi è ed apro a Genny che entra vestita con un completo grigio da lavoro poco truccata capelli lunghi neri non molto alta con occhi neri che si muovono in modo da poter tutta la stanza prima di fissarmi intensamente. “Che piacere vederti mia cara desideri qualcosa da bere” mentre come da protocollo la abbraccio dandole due baci sulle guance “Se posso vorrei un gin-tonic con poco giacchio per favore” “ ma certo mia cara” le dico mentre sto già facendo i nostri aperitivi “Come mai qui” le chiesi il suo viso diviene porpora poi ancora a pochi passi dalla porta “Passavo da queste parti e mi sono ricordata del suo invito e ne ho approfittato spero solo di non recarle disturbo” risponde “ No assolutamente ma non rimanere sulla porta accomodati sul divano” le allungo il suo aperitivo mentre noto che la sua gonna ancora a portafoglio scivola lasciando le sue gambe senza calze quasi del tutto scoperte. Parliamo per un po’ del più e del meno fino a quando rompo gli indugi chiedendole se è fidanzata rapida mi dice no no io la incalzo chiedendole come mai una così bella ragazza non avesse un fidanzato lei mi guarda “Non lo so ma il troppo lavoro mi impedisce di avere rapporti fissi” Capisco che il momento di affondare il colpo “Ma hai avuto dei rapporti sessuali con dei ragazzi?’ Lei mi guarda per un momento che sembra interminabile avvolto da un silenzio poi come una diga che si rompe “Si ho avuto diverse esperienze con uomini” “Dai racconta che cosa hai fatto con loro” Premo con insistenza per non perdere la sua fiducia “Beh ho fatto l’amore, succhiato dei membri e’ normale alla mia età” Certo le dico poi “Posso farti un paio di domande se vuoi mi rispondi” ricevuto il suo permesso “Quale di queste cose ti piace di più poi puoi dirmi se ti masturbi” La mia mano sale sulle sue gambe scoperte toccando la pelle morbida salendo piano verso l’alto “Non c’è una cosa che mi piace di più e si mi tocco l” Spesso le chiedo “Abbastanza” e dimmi Genny “godi quando ti tocchi da sola” Lei rimane paralizzata alla mia domanda sente la mia mano salire fino a sfiorare gli slip che indossa “Si signora Angela godo quando mi tocco perché mi chiede queste cose” Appena sento che il momento sta per svanire le infilo le dita fra le gambe sposto velocemente il suo intimo comincio un massaggio veloce sul suo clitoride, lei cerca di divincolarsi ma la trattengo lì seduta intanto che la mia mano insiste sul suo sesso che risponde quasi subito al massaggio intenso sul suo sesso la sento iniziare a bagnarmi così con l’altra mano le allargo le gambe infilando un dito dentro di lei che immobile non oppone resistenza quando la penetro, inizio a muovere in cerchio il dito facendo dilatare i muscoli della vagina quando si rilassano inserisco altre due dita e continuando a massaggiare con maggiore intensità il clitoride le tre dita affondano dentro di lei simulando una scopata facendole entrare fino in fondo per poi uscire quasi del tutto per poi tornare dentro di lei aumentando la velocità, il suo sesso si bagna sempre più velocemente comincia a respirare velocemente ed emette rantoli di piacere che con il crescere della velocità delle mie mani diventano sempre più forti “La prego non smetta continui così che sto per godere” In quel momento il suo corpo è completamente abbandonato a me che (come avevo provato io stessa quando il mio padrone mi rese sua) mi fermo sfilando di colpo le mie mani dalla sua fica già pronta per godere. Lei mi fissa tremando per l’orgasmo interrotto senza capire cosa sta per succedere anche i suoi occhi mi fissano increduli quando mi alzo in piedi davanti a lei “Ora spogliati voglio vedere il tuo corpo nudo” non uso epiteti volgari aspetto che sia lei ad eseguire il mio ordine fino a vederla piena di vergogna togliersi tutto fino a rimanere nuda davanti a me; devo ammettere che se il suo viso non è un granché il suo corpo mi stupisce. I suoi seni una terza bei sodi con capezzoli ancora eccitata sono duri dritti come chiodi la pancia senza un filo di grasso bella liscia la sua fica depilata completamente e’ ancora aperta dal massaggio delle mie dita con un sedere da urlo con un orifizio leggermente ambrato in cui ancora nessuno ha violato. “Bene sei bellissima ora sei un diamante grezzo da cui voglio estrarre la pietra perfetta che hai dentro anche se ci sarà da lavorare molto per farla risplendere in tutta la sua bellezza” Per non perdere il controllo del suo corpo con le dita dei piedi mi appoggio al suo sesso continuo a stuzzicare il suo clitoride ancora duro che al mio tocco la fa sussultare fino a sentire le mie dita dei piedi entrare dentro di lei facendomi strada seguita da rantoli sempre più forti. Brava mio diamante ora fa vedere come ti masturbi ricordati che non devi godere senza il mio permesso, lei mi guarda attonita vedo la sua mano scivolare lungo il ventre intanto con l’altra mano afferra i capezzoli stringendoli con una forza crescente quando la mano arriva al suo sesso fradicio che comincia a toccare per far scorrere la mano sul clitoride duro prima di infilarsi tre dita dentro l’affrato fradicio e comincia a fottersi con crescente forza. Vedi il suo corpo tremare di piacere senza vergogna davanti a me con lo sguardo fisso sul mio viso che non ho più potuto controllare davanti a quello spettacolo. Poco dopo mi accorgo che sta per venire mi guarda con voce rotta dal piacere mi chiede il permesso di poter godere a quelle parole riprendo il controllo “Sai ho un modo per farti esplodere che mi piacerebbe tanto insegnarti ed ora afferra i capezzoli con le dita stringili divarica le gambe” Lei senza parole esegue i miei consigli così afferra i capezzoli dritti sodi comincia a stringere aprendo le gambe offendendomi il suo sesso grondante di umori, mi accovaccio fra le sue gambe offrendomi la sua fica dilatata bagnata le apro le labbra con le mani poi metto a nudo il suo clitoride durissimo, con l’altra mano comincio a colpire il bottone duro con schiaffi che in pochi minuti diventano sempre più forti. La situazione che non si aspetta la porta a cercare una via di fuga ma sono fra le sue gambe non le do la possibilità di scappare colpendo con sempre più forza il clitoride, I colpi prima radi diventano più intensi, veloci per un tempo indecifrabile continuo a colpire lei sente affiorare dalle viscere una onda che la porta a serrare i capezzoli con maggiore intensità fino a sentire una lava esplodere copiosa incessante condita da urla di piacere assordanti, ma non le do tregua insisto afferro fra i denti il clitoride durissimo stringendo con forza inserendo tre dita nella sua figa fradicia scivolando sempre più velocemente dentro/fuori fino quando un grido di tremendo piacere rompe il silenzio; Genny per la prima volta ha provato un piacere travolgente che la lasciata stordita.


scritto il
2025-08-21
5 2 6
visite
1 5
voti
valutazione
5.5
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.