Allenamento alla panchina
di
Krikkio
genere
prime esperienze
Ero molto annoiato quel pomeriggio, così avevo deciso di uscire a fare una corsa campestre fuori dal mio paesino.
Sapevo che c'era un percorso molto interessante, una decina di chilometri immersa nel verde molto solitario pensando che fosse molto tranquillo e rilassante.
Dopo circa 45 minuti noto davanti a me una figura femminile che procedeva nella mia stessa direzione.
Affrettato il passo per raggiungerla e più mi avvicino più noto le sue bellissime curve sinuose, il suo pantaloncino stringeva i suoi glutei. ero rimasto qualche metro dietro di lei ora ho rallentato il mio passo per poter osservare meglio quel bel culo davanti a me.
Si volta e mi saluta, il suo sguardo osserva il mio pantaloncino dove non potevo nascondere l'inizio di erezione.
Finalmente la vedo in viso e la riconosco.
È una mia cliente amante dello sport e con un fisico mozzafiato nonostante la sua età.
Ciao Bruna, che piacere incontrarci qui.
Ciao Christian, dovevamo sempre organizzare ma non l'abbiamo mai fatto.
Rallentiamo il passo in modo da poter camminare e fare due chiacchiere.
Io continuo a osservarla con molto desiderio. I suoi seni si possono guardare dalla sua canottiera, ma quello che più mi eccitava sono le sue gambe e il suo culo.
Arriviamo in procinto di un bivio.
Andiamo a sinistra, c'è una panchina vicino al boschetto dove c'è sempre ombra e possiamo riposarci.
Ottima idea, così possiamo chiacchierare e riposarci.
Arrivati alla panchina non c'era niente e nessuno a disturbarci.
Bruna aveva iniziato a fare stretching ma aveva iniziato ad accusare un dolore alla coscia sinistra.
Vuoi che provo a massaggiare il muscolo?
Si grazie.
Il suo volto aveva preso uno strano rossore.
Appena si era messa seduta la mia mano prese a stringere la sua coscia.
Mi solleva la gamba tanto da permettere alla mia mano di scivolare nel suo interno coscia.
Non aveva nascosto un genitore di desiderio.
Allungo anche l'altra mano per massaggiare la sua figa.
Mi piace come mi massaggi, ed è troppo tempo che non vengo coccolata.
La mia mano spinge sempre più forte sulla sua figa e la sua mano si appoggia ad accarezzare il mio cazxo duro nei pantaloncini.
Osservo intorno a noi e non c'è nessuno nei paraggi. La mia mano si infila nei suoi pantaloncini e attraverso la sua mutandina
Era molto bagnata, le mie dita correvano nelle sue grandi labbra. Stava godendo, sentivo tra le mie dita i suoi umori colare.
Mentre continuo a masturbare, riesco a tirare fuori il mio cazzo duro dai pantaloni.
La sua mano prontamente lo afferra e inizia a farmi una sega.
Fermati un attimo, lo voglio succhiare un pochino.
Abbasso meglio il pantaloncino, mentre la sua testa si avvicina al mio cazzo.
Sento la sua lingua, scorrere intorno alla cappella, la osservo e tenendo una mano sulla sua nuca spingo il cazzo dentro alla sua bocca.
Ho il cazzo molto duro.
Aspetta girati.
L'aiuto a mettersi in ginocchio sulla panchina, abbasso I pantaloncino e la mutandina tanto basta per poter entrare dentro la sua figa con il mio cazzo duro.
La scopo con forza fino a quando il mio cazzo non viene inondato dal suo orgasmo.
Con la figa che colava il suo orgasmo si gira e si mette seduta davanti al mio cazzo, lo stringe nella sua mano e se lo porta nella sua bocca.
Lo succhia talmente tanto che presto gli schizzò tutta la mi sborra sul suo bel viso.
La osservo mentre il mio sperma cola dal suo viso.
Che ne dici di accompagnarmi fino a casa.
Mentre asciuga il suo viso con la sua maglietta.
Molto volentieri così posso finire il massaggio che abbiamo interrotto.
Mi sistemo il cazzo ancora duro dentro il pantaloncino e andiamo a casa sua.
Sapevo che c'era un percorso molto interessante, una decina di chilometri immersa nel verde molto solitario pensando che fosse molto tranquillo e rilassante.
Dopo circa 45 minuti noto davanti a me una figura femminile che procedeva nella mia stessa direzione.
Affrettato il passo per raggiungerla e più mi avvicino più noto le sue bellissime curve sinuose, il suo pantaloncino stringeva i suoi glutei. ero rimasto qualche metro dietro di lei ora ho rallentato il mio passo per poter osservare meglio quel bel culo davanti a me.
Si volta e mi saluta, il suo sguardo osserva il mio pantaloncino dove non potevo nascondere l'inizio di erezione.
Finalmente la vedo in viso e la riconosco.
È una mia cliente amante dello sport e con un fisico mozzafiato nonostante la sua età.
Ciao Bruna, che piacere incontrarci qui.
Ciao Christian, dovevamo sempre organizzare ma non l'abbiamo mai fatto.
Rallentiamo il passo in modo da poter camminare e fare due chiacchiere.
Io continuo a osservarla con molto desiderio. I suoi seni si possono guardare dalla sua canottiera, ma quello che più mi eccitava sono le sue gambe e il suo culo.
Arriviamo in procinto di un bivio.
Andiamo a sinistra, c'è una panchina vicino al boschetto dove c'è sempre ombra e possiamo riposarci.
Ottima idea, così possiamo chiacchierare e riposarci.
Arrivati alla panchina non c'era niente e nessuno a disturbarci.
Bruna aveva iniziato a fare stretching ma aveva iniziato ad accusare un dolore alla coscia sinistra.
Vuoi che provo a massaggiare il muscolo?
Si grazie.
Il suo volto aveva preso uno strano rossore.
Appena si era messa seduta la mia mano prese a stringere la sua coscia.
Mi solleva la gamba tanto da permettere alla mia mano di scivolare nel suo interno coscia.
Non aveva nascosto un genitore di desiderio.
Allungo anche l'altra mano per massaggiare la sua figa.
Mi piace come mi massaggi, ed è troppo tempo che non vengo coccolata.
La mia mano spinge sempre più forte sulla sua figa e la sua mano si appoggia ad accarezzare il mio cazxo duro nei pantaloncini.
Osservo intorno a noi e non c'è nessuno nei paraggi. La mia mano si infila nei suoi pantaloncini e attraverso la sua mutandina
Era molto bagnata, le mie dita correvano nelle sue grandi labbra. Stava godendo, sentivo tra le mie dita i suoi umori colare.
Mentre continuo a masturbare, riesco a tirare fuori il mio cazzo duro dai pantaloni.
La sua mano prontamente lo afferra e inizia a farmi una sega.
Fermati un attimo, lo voglio succhiare un pochino.
Abbasso meglio il pantaloncino, mentre la sua testa si avvicina al mio cazzo.
Sento la sua lingua, scorrere intorno alla cappella, la osservo e tenendo una mano sulla sua nuca spingo il cazzo dentro alla sua bocca.
Ho il cazzo molto duro.
Aspetta girati.
L'aiuto a mettersi in ginocchio sulla panchina, abbasso I pantaloncino e la mutandina tanto basta per poter entrare dentro la sua figa con il mio cazzo duro.
La scopo con forza fino a quando il mio cazzo non viene inondato dal suo orgasmo.
Con la figa che colava il suo orgasmo si gira e si mette seduta davanti al mio cazzo, lo stringe nella sua mano e se lo porta nella sua bocca.
Lo succhia talmente tanto che presto gli schizzò tutta la mi sborra sul suo bel viso.
La osservo mentre il mio sperma cola dal suo viso.
Che ne dici di accompagnarmi fino a casa.
Mentre asciuga il suo viso con la sua maglietta.
Molto volentieri così posso finire il massaggio che abbiamo interrotto.
Mi sistemo il cazzo ancora duro dentro il pantaloncino e andiamo a casa sua.
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