Feticista in treno

di
genere
feticismo

Avevo ormai 23 anni e mi dichiaravo apertamente feticista del nylon, soprattutto mi eccitavo con calze, sottovesti, grembiuli appartenenti al genere femminile. Un occasione per godere di questa mia voglia fu l'invito di mia zia (bella signora di 55anni)a partecipare ad un pellegrinaggio a Lourdes, che si teneva di li a pochi giorni partendo dalla mia città, nel quale mia zia era direttrice di treno e mia cugina (una ragazza sempliciotta e un po' bigotta) assistente di vettura. All'inizio mi sembrava un invito strano e poco divertente ma poi mi ricordai che le assistenti sui treni-ospedali per Lourdes indossano tutte camice bianco, grembiule di nylon, obbligatorie le calze di nylon e, se piove, impermeabili azzurri (pane per le mie voglie) per cui ACCETTAI con gran gioia.
Dopo pochi minuti, salito sul treno, iniziai a vedere un gran via vai di "dame" (questo il nome delle assistenti) che correvano su e giù dalle carrozze ferroviarie e dopo qualche ora qualcuna di queste aveva calze smagliate, camice macchiato, pioveva e qualche impermeabile era comparso sulla scena magari macchiato.
Alloggiavo nella stessa cuccetta dove erano sistemate mia zia e mia cugina, pertanto dopo qualche ora di viaggio anche loro entravano per sistemarsi la divisa, pertanto vedevo calze smagliate, grembiuli sporchi, ecc. Era mattino presto e mancavano pochi chilometri a Lourdes e pensando che nessuno entrasse nella cuccetta decisi sdraiarmi tra i sedili e non visto iniziai a masturbarmi con la visione delle varie calze smagliate, grembiuli sporchi ecc. Nulla era piu' errato della mia previsione. Dopo qualche minuto entrò mia zia, che nonostante il mio imbarazzo e il tentativo di camuffare la mia posizione, inequivocabilmente si accorse di ciò che stavo facendo e disse: " Che fai, se sborri ti bagni le mutande, prendi questo e mettilo sopra l'uccello". Mi lanciò perciò il grembiule di mia cugina appeso sulla gruccia che sborrando lo impiastrai di sborra appiccicosa.
Nel movimento di smanettamento caddero sul pavimento una confezione di calze di nylon ancora sigillata che io cercai di salvare mettendola sul porta oggetti. Mia zia esclamò "Che fai, cerchi di salvare quelle calze? Ma sei proprio ingenuo, il 90% dei nostri indumenti viene scartata dopo il viaggio per cui vuoi salvare un paio di calze? Butta tutto nel sacco della pattumiera e non farti nessun scrupolo, se non lo fai te, lo fa qualcun altro, sapessi quanti con uno stratagemma ci urinano addosso, ci versano vino o altri liquidi su calze, camice, vai tranquillo, Nadia (mia cugina) non si accorgerà di niente.
Rincuorato da questa considerazione fatta da mia zia e dal fatto che mia cugina non si accorse di niente e neanche si preoccupò del fatto mancavano un bianco grembiule e un nuovo paio d calze, organizzai una gigantesca "segata" nel viaggio di ritorno, coinvolgendo anche un barelliere che nel frattempo avevo stretto amicizia con me.
Le possibile vittime delle nostre attenzioni sarebbero stati un impermeabile, qualche paio di calze, e grembiuli e camici di zia e cugina.
ALLA PROSSIMA PUNTATA - "Fruscio di nylon contro nylon".
scritto il
2025-08-09
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