Feticista del nylon

di
genere
feticismo

Erano gli anni 80 e io avevo 12 anni, vivevo in casa di mia zia e con mio cuginetto di quattro anni più piccolo trascorrevamo il tempo libero ai giardini pubblici di Varese a giocare, sempre accompagnati dalla zia.
Un pomeriggio, mentre giocavamo, notai un signore sulla cinquantina che cordialmente ridendo e scherzando intratteneva mia zia; notai anche un particolare curioso che mentre parlava con la mano sinistra ogni tanto lasciava cadere della cenere di sigaretta ancora incandescente se un lembo dell'impermeabile di nylon che mia zia indossava quel giorno.
Dentro di me pensai che si sarebbe rovinato l'impermeabile che tra l'altro era di ottima fattura, acquistato da pochi giorni e costosissimo, però finii per dimenticare l'accaduto.
Dopo qualche giorno tornò il brutto tempo e mia zia di nuovo indossò l'impermeabile, ma non il precedente ma un altro da poco acquistato in sostituzione del precedente che come da me supposto è finito in spazzatura perché irrimediabilmente bruciato dalla cenere incandescente, come io avevo previsto.
Caso fortuito o no quel giorno ricompare lo stesso signore che subito redarguì perché ci faceva giocare seduti a terra mentre era più logico mettere a terra l'impermeabile che ere appoggiato sulla panca. Mia zia non dette retta continuò a fare il lavoro a maglia e il signore cercò in tutti i modi di circuire l'impermeabile ma non vi riuscì e per quel giorno si salvò dalle sevizie.
Arriviamo al giorno del vero e proprio massacro di indumenti. Quel giorno oltre a mia zia sulla panca si sedette anche una suora novizia e vista la giornata piovosa entrambe indossavano l'impermeabile di nylon, noccia per mia zia, nero per la suora.
Verso metà pomeriggio arrivò il signore e pure lui si sedette e iniziò a parlare cordialmente con le donne per oltre mezzora.
Prevedendo che qualcosa potesse succedere nei minuti successive io e mi cugino ci nascondemmo in un punto dove sentivamo e vedevamo tutto senza essere a nostra visti.
Dopo alcuni minuti la voce della suora si alzò di tono dicendo: " La smetta di girarci intorno, sii uomo fino in fondo soddisfi le proprie voglie, condanni gli indumenti che lo turbano dia sfogo ai desideri." Divenne paonazzo, si alzò in piedi prese l'impermeabile della suora lo arrotolò e lo scaraventò in una pozza di acqua fangosa li vicino, poi strappò quello di mia che ancora indossava facendo saltare tre o quattro dopo averlo arrotolato butto pure quello nella pozza d'acqua; non contento abbasso i pantaloni, incurante della suora, che non batté ciglio, tiro fuori l'uccello e iniziò a pisciare nella pozza: terminato cominciò a saltellare sugli impermeabili spruzzando tutt'intorno gocce di poltiglia acqua-fango-urina che resero ormai inservibili i due impermeabili e imbrattarono visibilmente le calze e la gonna di mia zia e l'abito talare della suora.
Il signore accese la sigaretta e si allontanò, a zia e suora non rimase incamminarsi verso casa con i pochi abiti rimasti indenni, verso casa e la consapevolezza di aver incontrato un feticista del nylon.



scritto il
2025-08-04
1 . 1 K
visite
5
voti
valutazione
2.6
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto sucessivo

Feticista in treno
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.