Il Gioco Di Mia Moglie... Finito Male

di
genere
dominazione

Nell'ambiente di lavoro tra uomini si parla di tutto, di sport, a volte di politica ma il sesso è di gran lunga l'argomento più trattato e all'ordine del giorno. Spesso scendevamo nei particolari, desideri non realizzati o quelli che ancora avremmo voluto accadessero. Chi voleva scopare due donne, chi con un trans ecc... io invece ero l'unico ad avere un desiderio che mi eccitava e mi faceva indurire al solo pensiero, vedere scopata mia moglie legata al letto. Non ne avevo mai parlato ancora con nessuno, tranne un paio di volte con lei durante la nostra intimità, lei sorrideva ma non mi ha mai risposto. Però questo pensiero mi ritornava di continuo e nell'immaginare luoghi o situazioni e tentando almeno nella mia mente di concretizzare il momento, mi piaceva pensare ad un mio collega di lavoro, un uomo giovane e affidabile con un buon fisico, riservato quanto basta e dalle caratteristiche che pensavo potessero incontrare i gusti di mia moglie anche se io me la immaginavo oltre che legata anche bendata.
Poi c'era quella diceria su quest'uomo, sembrava che avesse avuto una relazione con una donna della nostra stessa azienda, si vociferava che la legasse e che l'avesse resa la sua schiava, scopandola a volte anche con un'altro uomo.
Mi eccitava da morire immaginare che potesse essere mia moglie la sua preda.

Venne il giorno che per caso ci trovammo in sala mensa solamente io e lui, l'argomento era sempre quello, le donne e scopare, capii che era una buona occasione per tentare il colpo e lo feci. Portai il discorso sui desideri nascosti, lui mi disse di averne molti ma difficili da realizzare, io gli dissi di averne uno in particolare. Lui fu il primo a raccontare, mi disse che si eccitava solo quando era assoluto padrone del momento:
"mi piace comandare e usare le persone per soddisfare il mio piacere in ogni modo" mi disse, era un ottimo inizio. A quel punto gli dissi il mio desiderio, sembrò subito molto interessato: "se vuoi... posso esaudirlo, ma ad una condizione" ero già decisamente duro, "tu non puoi intervenire nelle mie decisioni e in quello che verrà fatto a tua moglie"... ho rischiato di venire e lui se ne accorse, già sapeva di avermi in mano e lo eccitava.

La mia mente fu completamente posseduta per giorni, non potevo pensare ad altro, ma come potevo dirlo a mia moglie? Ne parlai con lui:
- "la leghi a volte?" mi chiese lui
- "si" risposi
- "decidiamo una sera, legala al letto e chiamami, ma ricorda, sono io il padrone"
Non risposi subito, ero già duro e non capivo più nulla.
- "Ok" risposi
Qualche giorno dopo era San Valentino, in quelle ricorrenze io e mia moglie di solito ci concedevamo qualche trasgressione in più per cui, con lui, decisi che quella sarebbe stata la sera giusta.
Nei giorni precedenti feci opera di convincimento con mia moglie dicendole che avrei voluto che fosse mia, completamente mia, lei già sapeva che la avrei legata, i suoi occhi brillavano, era un buon inizio.
La sera stessa arrivai a casa con un completo intimo molto succinto, copriva a malapena i capezzoli e la figa venire accarezzata solo da un filo argentato.
Lei aveva un fisico stupendo le sarebbe stato da dio.
Cenammo, cercai di farla bere, e venne il momento di indossare il completo, le chiesi di poterlo fare io, volevo prepararla bene per la sua serata a sorpresa.
La spogliai, piano, questo la eccitava, feci fatica a far contenere i suoi capezzoli nel reggiseno perché molto turgidi, poi mi inginocchiai e le infilai il piccolo perizoma, sentivo l'odore degli umori della sua figa, odore e sapore che conoscevo bene quando era eccitata, e lo era, bene!
La sdraiai sul letto e portai una grande quantità di corde, me lo aveva chiesto lui, iniziai a legare le braccia ai due angoli superiori del letto, poi le caviglie ai due angoli inferiori:
- "mi fai male" mi disse, non mi interessava.
Ora era mia e tra poco finalmente di un altro.
Uscii un attimo dalla stanza e ritornai con una grossa sedia di legno che posai ai piedi del letto:
- "a cosa serve?" mi chiese sussurrando, la sua voce era eccitata:
- "voglio sedermi e guardare quanto sei bella" in realtà me lo aveva ordinato lui.
Presi una benda di pelle nera che a volte usavamo e gliela misi sugli occhi:
- "no" disse lei "voglio vedere"
- "vedrai quando sarà ora" dissi io.

Mi sedetti sulla sedia a guardarla, era meravigliosa, muoveva il bacino come se cercasse un cazzo da mettere dentro ma era troppo pudica per dirlo! Tirava braccia e gambe tendendo le corde, le piaceva sentirsi legata.
Presi il cellulare e chiamai lui:
- "E' tutta tua" dissi
- "con chi stai parlando" disse lei
- "con chi ti scoperà stasera" risposi
Sorrise, fece finta di non crederci e mi diede dello stupido ma sono sicuro che sotto sotto lo desiderasse anche lei o poco poco le piacesse pensare che era vero, o almeno mi piaceva pensarlo.
Il suono di un messaggio sul mio cellulare riempi la stanza:
- "sono qui fuori"
Mi alzai per aprire:
- "Chi c'è" chiese lei con un filo di voce
- "la tua sorpresa" dissi io

Lui entrò nella stanza con fare severo e vide lei, socchiuse gli occhi immaginando quello che avrebbe potuto fare con una preda cosi bella ed eccitante.
- "chi c'è" sussurrò di nuovo lei "toglimi la benda voglio vedere"
Lui si avvicinò ad un suo orecchio e le sussurrò a sua volta:
- "tranquilla, preparati a godere, stanotte sei mia!"
Lui si tolse dalla tasca un foulard le prese il mento le aprì la bocca e glielo mise tutto in bocca inserendolo con due dita e molti affondi.
Lei iniziò a dimenarsi ma inutilmente e ad emettere dei lamenti soffocati, questo eccitava maggiormente sia me che lui.
- "ora pensiamo a te" mi disse con uno sguardo penetrante,
- "togliti tutti i vestiti e siediti" lo feci
Subito dopo raccolse dal pavimento alcune delle corde che mi aveva richiesto e venne verso di me. Iniziò a legarmi prima un polso poi l'altro ad altrettanti grossi braccioli della sedia, poi fu la volta della caviglie. Passò poi a legarmi anche il corpo al grosso schienale. Ero praticamente pietrificato ma eccitato come non mai. Da una sacca che aveva con se tira fuori una sfera da bocca su un cinturino di pelle nero:
- "apri" disse, lo feci
Mi mise la sfera in bocca, era grande e aveva un pessimo sapore, strinse forte il cinturino dietro la mia nuca.
Lentamente fece il giro del letto e si sedette di fianco a mia moglie, ferma ed intenta ad ascoltare per capire cosa stesse succedendo.
Piano piano le sfilò la benda che avevo messo sui suoi occhi e le disse con fare severo:
- "questa sarà la tua serata troia!"
- "mia moglie mi guardò ed inizio a muoversi come una lucertola impazzita, ripeteva: "no.. no... no..." soffocata dal foulard.
Vedevo le corde tendersi e lui al suo fianco che la guardava e sorrideva.
Legato com'ero mi raggiunse un brivido di terrore, temevo di averla fatta grossa e di aver messo a rischio l'incolumità e la vita di mia moglie, o quella di entrambi, d'altronde non conoscevo molto di quest'uomo.
Cercai di mantenere la calma, guardai mia moglie contorcersi e mugolare, i suoi capezzoli erano turgidi come non mai e tra le sue gambe si potevano vedere le gocce del suo umore calare dalla sua figa, aveva ragione lui... mia moglie era molto eccitata e una gran troia.
- "diamo inizio alla lunga notte miei cari" disse
Si alzò prese dalla sacca il cellulare e si diresse nell'altra stanza, rimanemmo solo io e mia moglie, ci guardammo tra il terrore e la grande eccitazione, ero durissimo, lo sentimmo parlare al telefono e dopo pochi minuti sentimmo suonare alla porta. Si sentì parlottare e poco dopo rientrò nella stanza con quattro uomini due dei quali di colore, erano tutti dai trent'anni in su. Ora cominciai ad avere paura, cinque uomini in casa mia quattro dei quali sconosciuti, io legato ad una grossa poltrona e mia moglie a braccia e gambe aperte legata sul nostro letto, un'oggetto nelle mani di tutti.
Iniziarono tutti insieme a passarle le mani sul corpo, uno di loro raccolse i suoi umori, si diresse verso di me e me li spalmò sotto il naso, era lei, era la sua figa eccitata, la conoscevo bene.
A turno le infilarono grosse dita nella figa. le stringevano forte i capezzoli, inizio ad emettere grida soffocate:
- "non ti preoccupare troia presto ti libereremo la bocca e metteremo altro" risero tutti mentre si toglievano i vestiti. Il mio collega prese la parola e disse:
- "iniziamo con la prova d'amore" non sapevo di cosa stessero parlando
- "vediamo quanto il maritino cornuto ama la sua troia"
Uno dei ragazzi estrasse una frusta dalla sacca e in un attimo con un grosso sibilo colpi mia moglie poco sotto le tette lasciando un segno evidente rosso. Mia moglie emise un lungo urlo di dolore accompagnato da un mio "noooooo" che fece uscire dalla mia bocca una quantità di saliva che la sfera mi tratteneva in bocca.
- quindi cornuto cosa sei disposto a fare per evitare altre frustate ella tua troia?"
- "tuffo e olete" non riuscivo a parlare
Uno di loro mi si mise dietro, mi slacciò il cinturino e lasciò cadere a terra la sfera bagnata.
- "tutto quello che volete" ripetei
- " ok... vai Natan, fattelo indurire" non capivo
Uno dei ragazzi di colore mi si parò davanti e mise il suo cazzo non ancora duro ma già abbastanza grande davanti alla mia bocca:
- "apri cornuto" io mi scostai indietreggiando il capo alchè vidi l'ombra di chi teneva la frusta ripetere il movimento, altro schiocco secco e le urla soffocate di mia moglie. Urlai "nooo..." lui ne approfittò, mi prese la nuca, me lo infilò in bocca e iniziò a scoparmela, mia moglie mi guardava con le lacrime agli occhi dal dolore, cercava di scostare la testa per vedere meglio attraverso gli uomini che aveva intorno. Fu presto duro, uscì lasciandomi in bocca un sapore intenso, salì sul letto e su mia moglie e in un attimo le fu dentro. Le tolsero il foulard, la sentivo respirare forte e profondo, stava godendo. Uno da una parte e uno dall'altra intanto le leccavano le tette succhiando a momenti intensi i capezzoli. Ora sentivo i suoi gemiti, inarcò la schiena, portò il capo indietro e venne una prima volta, mi piaceva da morire e il mio cazzo stava scoppiando. Il quarto uomo salì ora sul letto mettendo i piedi alla destra e alla sinistra del capo di mia moglie, si voltava verso di me e rideva, a volte sentivo qualche parola tra di loro ma non capivo. Mi fissò intensamente e senza togliere lo sguardo su di me si calò verso la bocca di mia moglie fermando il suo buco del culo a pochi centimetri dalla sua bocca.
- "tu non sai quanto è troia questa e adesso te lo mostro" disse
Chi la scopava aumentava e diminuiva le spinte tenendola in uno stato di massima eccitazione continua.
Pensai che questo era decisamente troppo e lo dissi:
- "no... questo no, basta"
- "sicuro?" mi rispose
Subito dopo vidi una scena che non mi sarei mai aspettato, mia moglie cercava di allungare il collo per arrivare al culo di quella specie di primitivo!!
- "visto?" e si avvicino fino a sfiorare le sue labbra, vidi la lingua di mia moglie entrare nel suo culo e gemere ancora di più, vidi il cazzo di quell'uomo indurirsi in un attimo:
- "sei invidioso?? mi chiesero
Il ragazzo che la stava scopando venne dentro di lei e la fece urlare mentre lei continuava a leccare dopo di chè il ragazzo si spostò indietro e glielo infilò tutto in bocca, lei fece appena in tempo a dire:
- "liberatemi"
- "presto sarai pronta e lo faremo"
Un'altro montò sopra di lei e anche lui le fu dentro iniziando a scoparla lentamente. Lei godeva, a tratti apriva gli occhi e mai l'avevo vista così, aveva perso ogni controllo e ragione. La sua bocca era diventata un oggetto, a turno la usavano per farsi leccare prima il culo poi farsi indurire il cazzo.
Iniziarono a liberare le sue corde, ora inizierà ad imprecare pensai, no, appena ebbe una mano libera cercò il cazzo più vicino e cominciò a masturbarlo. Una volta libera la alzarono per far coricare sul letto uno di loro e gliela calarono sopra infilandole un discreto cazzo nella figa, uno dal davanti le entrò in bocca e quello dei due rimasti che aveva il cazzo pronto le si mise dietro e iniziò a spingerlo nel culo. Lei urlava, subito pensavo di dolore poi capii che quello che pensavo fosse un "no" con un cazzo in bocca era invece un "tutto!!"
Andarono avanti tutti e quattro alternandosi per circa un ora mentre quello che era il mio collega sedeva vicino a me e mi faceva notare con poche parole quanto io avessi una moglie troia.
Finirono tutti e quattro chi in bocca chi nella figa e chi nel culo, alcuni più di una volta. Lasciarono mia moglie sfinita sul letto, il mio collega disse:
- "tranquillo ora c'è il gran finale!"
Si alzò e andò verso mia moglie, si tirò fuori il cazzo duro, prese lei per i capelli e le infilo il cazzo in bocca, lei iniziò a succhiare senza aprire gli occhi. Venne copiosamente nella sua bocca fino all'ultima goccia:
- "ora tocca a te"
Venne verso di me e mi liberò dalle corde:
."vieni" disse
mi accompagnò da mia moglie, pensavo volesse che la scopassi e invece no:
- "baciala" mi prese per i capelli dietro la nuca e mi portò verso di lei
Iniziai a baciale le labbra, aveva sperma ovunque che le calava sul viso, le misi la lingua in bocca e riconobbi e mi scontrai con numerosi sapori, a tratti la baciai dolcemente sul viso e lei senza aprire gli occhi disse:
- "amore"
- "puliscila" sentii dire con tono autoritario
Iniziai a leccarle il viso, lei socchiudeva gli occhi e mi sorrideva, poi sentii i miei capelli tirare e indirizzare il mio viso tra le sue gambe, qui c'era di tutto e io cercavo il suo sapore ma era difficile da sentire, poi infine dovetti pulire anche il suo culo.
Dopodiché li sentii andar via, abbracciai mia moglie e mi coricai di fianco a lei, distrutto, ma con il cazzo ancora duro, lei mi abbracciò e portò il suo corpo vicino al mio accorgendosi del mio stato, sorrise e iniziò a sfregare il suo pube bagnato su di lui, non volevo altro, bastarono pochi movimenti e glielo misi dentro, lei emise un dolce gemito, qualche affondo e le venni dentro facendo venire anche lei ancora una volta e mentre le nostre lingue si intrecciavano tra gli affannosi respiri lei aprì gli occhi e mi disse:
- "amore" e sorrise.

Telegram: hubbywithsecrets
scritto il
2025-08-07
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