Schiava da latte - cap.1

di
genere
feticismo

Quell'uomo, a cui era stata "prestata" e con cui ora condivideva le giornate nella tenuta, era di notabile corporatura, spesso silenzioso e molto meticoloso nei suoi confronti. Si premurava puntualmente che lei mangiasse in modo bilanciato e assumesse tanti tipi di integratori. "Ho bisogno che tu assuma le pastiglie che ti sottopongo, è un passaggio necessario affinché possa assolvere appieno il tuo ruolo qui". Le indicava il vestiario da indossare giornalmente: sempre di una taglia più piccola, sempre di colore nero e con generosi inserti rigorosamente in pelle, anch'essa nera. Tacchi vertiginosi che la costringevano ad ondeggiare parecchio con i fianchi, quasi fosse una perenne danza. Quella mattina, dopo l'assunzione delle consuete pastiglie, le aveva portato un cofanetto porgendoglielo a mo' di regalo. Lei lo apri e comprese. Senza dire una parola lo indossò. Un corpetto nero fatto di stringhe di cuoio, con generosa apertura sui seni, come quasi a volerli porgere allo spettatore. Quel tipo di pelle conciata a regola d'arte, dal profumo sensuale e selvaggio. Lei si sentiva inebriata dall'odore che il corsetto sprigionava a contatto con la propria pelle, giovane e morbida; si sentiva inebriata da quell'uomo misterioso che ormai da qualche settimana l'aveva addomesticata e resa docile. Si sentiva più che inebriata: era calda e pronta . Sentiva il seno sempre più pesante e gonfio, tenuto "spremuto" nella morsa di cuoio che lo avvolgeva.
"Oggi è giorno della tua prima mungitura mia cara" esordì, facendo cenno di avvicinarsi a lui, che nel frattempo si era seduto su una poltrona in mezzo al salone. "Ti ho somministrato gli ormoni necessari per la tua trasformazione nella mia schiava da latte" La fece sistemare sulle sue ginocchia, seduta con la schiena rivolta verso di lui. Sapientemente, con un rapido gesto, insinuò entrambe le mani sotto le stringhe del corpetto, direttamente a contatto con la base dei suoi floridi seni, che apparivano luccicanti da tanto erano gonfi.
"Fammi controllare la maturazione della montata" . In una manciata di secondi, lei realizzò cosa stava accadendo e soprattutto cosa stava accadendo al suo corpo e alle sue tette, ormai turgide e doloranti. Era pronta per la sua prima mungitura erotica. Mai si era sentita così bisognosa di essere palpeggiata da uno sconosciuto. Bramava quelle sue mani ruvide su di sé.
"All'inizio sentirai dolore, è necessario. Dovrò spremere forte per molti minuti per ultimare la montata lattea, perché il tuo cervello primitivo lasci sgorgare il nettare lattiginoso che ormai trabocca dalle tue ghiandole." Detto ciò inizio un lento e inesorabile rito manuale rivolto prima al suo seno destro, e poi a quello sinistro alternando compressioni molto intense a momenti di pausa. Il pompaggio era molto doloroso e i capezzoli iniziavano ad erigersi con prepotenza inaspettata. "Lasciati andare, lascia che la mungitura avvenga senza opposizione, è la tua natura: realizzala" Le compressioni manuali diventavano via via sempre più rapide e potenti. Lei visibilmente in preda ad uno stato di trance inizio languidamente ad emettere gemiti sommessi, tra le cosce le colava l'umore vaginale, segno chiaro di ciò che stava avvenendo.
Lui si abbasso la zip e fece emergere il suo membro in erezione. " E' giusto che sia tutto naturale, senza freni né contenimenti. Tu respirando l'odore della mia eccitazione, sarai facilitata nel tuo compito da vacca"
Detto ciò la girò e inizio a succhiarla violentemente. Le labbra di lui mordevano e succhiavano avidamente i capezzoli ormai violacei di lei. "Ho bisogno di succhiarti, di succhiare il tuo latte. Lo pretendo. Sono il tuo padrone"
A quelle parole, ebbe un brivido erotico in tutto il corpo, il dolore dei morsi di lui, e soprattutto il piacere mentale che accompagnava quelle parole da dominatore, le fecero raggiungere il completamento della mungitura: schizzi di latte fioccarono dai suoi capezzoli alla bocca di lui, riempiendola. Avidamente la succhio, a lungo, assaporando quel latte che sapeva di lei. Lei femmina in calore. Sua schiava da latte.

CONTINUA..
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2025-08-01
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