La Mia Prima Esperienza Di Sottomissione
di
BabyAli
genere
prime esperienze
Mi presento. Mi chiamo Alice e ho 21 anni. Il mio affascinarmi al mondo della sottomissione è iniziato per caso all'età di 18 anni col mio primo fidanzato.
La prima volta eravamo davanti la tv a guardare un film comico con i suoi accanto, quando lui dal nulla si avvicina e mi obbliga ad andare in bagno e togliere lo slip. Lì per lì sono rimasta basita, non mi aspettavo quella mossa.
L'ho guardato chiedendogli con lo sguardo il perché. Ma ho ricevuto solo la stessa risposta sussurrata.
- "Vai e fallo".
Controllando che nessuno si fosse accorto del nostro breve scambio di battute, mi sono alzata e dopo 5 minuti sono tornata in soggiorno con lo slip nella tasca dei jeans e la figa nuda, ovviamente già inumidita dei miei umori.
Sedendomi accanto a lui, ho estratto leggermente il bordo degli slip come prova e lui sorridendo è tornato a guardare il film.
Qualche giorno dopo, al ritorno da una cena fuori da soli, la scena si ripete.
Eravamo appena tornati da una cena fuori romantica, quando riceviamo un messaggio. Un nostro amico ci invitava da lui per una serata Fifa improvvisata. Capitava spesso che organizzavamo questo tipo di serata, davanti a pizza e birra.
Quella volta mi aspettavo che il mio ragazzo rifiutasse, invece ha risposto spostando l'invito a casa sua, con la scusa che i genitori erano fuori per il week end. C'ero rimasta male, lo ammetto. I miei piani per la serata erano diversi, infatti avevo indossato una gonna con autoreggenti neri e una camicia azzurra, il tutto con un bel tacco 12.
A metà serata iniziavo a sentire freddo, eravamo pur sempre febbraio, così mi sono rannicchiata sul divano e coperta con una coperta. Quella mossa deve aver scaturito qualcosa nel mio ragazzo che era seduto accanto a me mentre aspettava il suo turno, perché mi ha imposto lo stesso ordine della volta prima.
Stavolta non ero intenzionata a eseguirlo, sia perché ero delusa da lui, sia perché eravamo circondati dai nostri amici, tutti maschi.
- Gli ho sussurrato un "no", freddo.
Non mi ha guardata. Si è alzato dal divano e chiedendo chi volesse una birra è andato in cucina. Poco dopo mi sono sentita chiamare. L'ho raggiunto e bloccandomi al bordo del tavolo con le spalle alla porta, mi ha baciata. Ho ricambiato pensando che volesse dirmi di aver esagerato.
Invece ne ha approfittato per mettermi una mano sotto la gonna, ha afferrato lo slip sfiorandomi la figa e l'ha tirato per poi mollarlo improvvisamente. Il mio urlo è stato strozzato dal suo bacio.
Quando si è allontanato mi ha ribadito di andare in bagno e togliere lo slip, non prima di averlo aiutato a portare le birre di là. Così ancora una volta ho eseguito l'ordine.
Mi sono chiusa in bagno, poggiandomi con la schiena alla porta, ho alzato la gonna e afferrato i bordi dello slip in pizzo, li ho accompagnati giù fino a toglierli.
E poi il vuoto.
Avevo una gonna, non avevo tasche dove nasconderli e non potevo certo lasciarli in giro per il bagno.
Mentre pensavo sento bussare alla porta. Uno dei nostri amici.
- "Alice ci sei tu?"
Panico. Guardandomi attorno ho individuato il portabiancheria quasi aperto, così l'ho lanciato lì e abbassandomi la gonna ho aperto la porta. Li avrei recuperati prima di andare.
Tornata di là mi aspettavo subito una mossa del mio ragazzo, ma nulla.
Dopo un'oretta mi ha fatto sedere tra le sue gambe con la scusa di abbracciarmi, ma mentre lo facevo ho sentito da sotto la coperta la sua mano alzare la gonna sui fianchi e poggiarsi sulla mia figa per assicurarsi che fossi nuda. Ho cercato di bloccarlo perché si stava spingendo oltre, ma non sono riuscita nel mio intento iniziale.
Mi ha masturbata li, sotto le coperte con i nostri amici intendi a giocare. Trattenere il piacere e i mugolii è stato difficile. Ma la cosa più difficile è avvenuta dopo.
Stavamo accompagnando tutti alla porta, quando l'amico che prima aveva bussato al bagno si avvicina al mio ragazzo e gli sussurra.
- "Complimenti, non pensavo che tua madre indossasse certa lingerie" e ci fece l'occhiolino, col mio ragazzo che lo manda simpaticamente a quel paese sorridendo.
Io ovviamente sono arrossita e dopo aver chiuso la porta sono corsa in bagno. Il mio slip era penzolante lì dove lo avevo lasciato. Solo che nella fretta non mi ero accorta che era rimasto un bel po' di fuori.
Dietro di me è entrato il mio ragazzo, ci siamo solo guardati e sedendomi sul bordo della vasca ho allargato le gambe.
La serata si è conclusa con noi che scopavamo in bagno venendo entrambi. Finalmente aggiungerei.
Da quel momento, giorno dopo giorno, ogni occasione era buona per masturbarmi. La regola era che fuori dai classici rapporti non mi faceva mai venire.
La nostra storia è durata solo 2 anni. Ma già dopo qualche mese da single sentivo il bisogno di essere guidata, umiliata, sottomessa. Così mi sono messa alla ricerca di nuove avventure virtuali, dove ho incontrato uomini più grandi, maturi. Purtroppo una di queste mi ha segnata, mi ha tolto la fiducia.
E per un po' ho smesso. Ma di nuovo la voglia di sentirmi schiava si è fatta sentire.
Così una sera mi sono iscritta a un sito dove conoscere dei padroni.
E lì ho conosciuto il mio primo vero padrone.
La prima volta eravamo davanti la tv a guardare un film comico con i suoi accanto, quando lui dal nulla si avvicina e mi obbliga ad andare in bagno e togliere lo slip. Lì per lì sono rimasta basita, non mi aspettavo quella mossa.
L'ho guardato chiedendogli con lo sguardo il perché. Ma ho ricevuto solo la stessa risposta sussurrata.
- "Vai e fallo".
Controllando che nessuno si fosse accorto del nostro breve scambio di battute, mi sono alzata e dopo 5 minuti sono tornata in soggiorno con lo slip nella tasca dei jeans e la figa nuda, ovviamente già inumidita dei miei umori.
Sedendomi accanto a lui, ho estratto leggermente il bordo degli slip come prova e lui sorridendo è tornato a guardare il film.
Qualche giorno dopo, al ritorno da una cena fuori da soli, la scena si ripete.
Eravamo appena tornati da una cena fuori romantica, quando riceviamo un messaggio. Un nostro amico ci invitava da lui per una serata Fifa improvvisata. Capitava spesso che organizzavamo questo tipo di serata, davanti a pizza e birra.
Quella volta mi aspettavo che il mio ragazzo rifiutasse, invece ha risposto spostando l'invito a casa sua, con la scusa che i genitori erano fuori per il week end. C'ero rimasta male, lo ammetto. I miei piani per la serata erano diversi, infatti avevo indossato una gonna con autoreggenti neri e una camicia azzurra, il tutto con un bel tacco 12.
A metà serata iniziavo a sentire freddo, eravamo pur sempre febbraio, così mi sono rannicchiata sul divano e coperta con una coperta. Quella mossa deve aver scaturito qualcosa nel mio ragazzo che era seduto accanto a me mentre aspettava il suo turno, perché mi ha imposto lo stesso ordine della volta prima.
Stavolta non ero intenzionata a eseguirlo, sia perché ero delusa da lui, sia perché eravamo circondati dai nostri amici, tutti maschi.
- Gli ho sussurrato un "no", freddo.
Non mi ha guardata. Si è alzato dal divano e chiedendo chi volesse una birra è andato in cucina. Poco dopo mi sono sentita chiamare. L'ho raggiunto e bloccandomi al bordo del tavolo con le spalle alla porta, mi ha baciata. Ho ricambiato pensando che volesse dirmi di aver esagerato.
Invece ne ha approfittato per mettermi una mano sotto la gonna, ha afferrato lo slip sfiorandomi la figa e l'ha tirato per poi mollarlo improvvisamente. Il mio urlo è stato strozzato dal suo bacio.
Quando si è allontanato mi ha ribadito di andare in bagno e togliere lo slip, non prima di averlo aiutato a portare le birre di là. Così ancora una volta ho eseguito l'ordine.
Mi sono chiusa in bagno, poggiandomi con la schiena alla porta, ho alzato la gonna e afferrato i bordi dello slip in pizzo, li ho accompagnati giù fino a toglierli.
E poi il vuoto.
Avevo una gonna, non avevo tasche dove nasconderli e non potevo certo lasciarli in giro per il bagno.
Mentre pensavo sento bussare alla porta. Uno dei nostri amici.
- "Alice ci sei tu?"
Panico. Guardandomi attorno ho individuato il portabiancheria quasi aperto, così l'ho lanciato lì e abbassandomi la gonna ho aperto la porta. Li avrei recuperati prima di andare.
Tornata di là mi aspettavo subito una mossa del mio ragazzo, ma nulla.
Dopo un'oretta mi ha fatto sedere tra le sue gambe con la scusa di abbracciarmi, ma mentre lo facevo ho sentito da sotto la coperta la sua mano alzare la gonna sui fianchi e poggiarsi sulla mia figa per assicurarsi che fossi nuda. Ho cercato di bloccarlo perché si stava spingendo oltre, ma non sono riuscita nel mio intento iniziale.
Mi ha masturbata li, sotto le coperte con i nostri amici intendi a giocare. Trattenere il piacere e i mugolii è stato difficile. Ma la cosa più difficile è avvenuta dopo.
Stavamo accompagnando tutti alla porta, quando l'amico che prima aveva bussato al bagno si avvicina al mio ragazzo e gli sussurra.
- "Complimenti, non pensavo che tua madre indossasse certa lingerie" e ci fece l'occhiolino, col mio ragazzo che lo manda simpaticamente a quel paese sorridendo.
Io ovviamente sono arrossita e dopo aver chiuso la porta sono corsa in bagno. Il mio slip era penzolante lì dove lo avevo lasciato. Solo che nella fretta non mi ero accorta che era rimasto un bel po' di fuori.
Dietro di me è entrato il mio ragazzo, ci siamo solo guardati e sedendomi sul bordo della vasca ho allargato le gambe.
La serata si è conclusa con noi che scopavamo in bagno venendo entrambi. Finalmente aggiungerei.
Da quel momento, giorno dopo giorno, ogni occasione era buona per masturbarmi. La regola era che fuori dai classici rapporti non mi faceva mai venire.
La nostra storia è durata solo 2 anni. Ma già dopo qualche mese da single sentivo il bisogno di essere guidata, umiliata, sottomessa. Così mi sono messa alla ricerca di nuove avventure virtuali, dove ho incontrato uomini più grandi, maturi. Purtroppo una di queste mi ha segnata, mi ha tolto la fiducia.
E per un po' ho smesso. Ma di nuovo la voglia di sentirmi schiava si è fatta sentire.
Così una sera mi sono iscritta a un sito dove conoscere dei padroni.
E lì ho conosciuto il mio primo vero padrone.
5
voti
voti
valutazione
7.6
7.6
Commenti dei lettori al racconto erotico