Occasione mancata per diventare cuck

di
genere
confessioni

Quello che sto per raccontare è un esperienza che mi rode da anni. La mia possibilità di diventare cuck e l'ho persa per una questione di falso orgoglio
I personaggi e le situazioni sono adulterate per rispettare la privacy dei personaggi coinvolti ma la base è vera.
Andammo alla festa di compleanno di alcuni amici di famiglia, c'era un animatore, uno che faceva ballare la gente alla festa. Un tipo non molto prestante, fisico asciutto, un mezzo atleta ma ben piazzato si vedeva chiaramente attraverso la tuta che usava per agevolare i movimenti in pista da ballo.
Mia moglie si era occupata dei preparativi per la festa dell’amica per giorni e senza farci nemmeno caso aveva instaurato un certo feeling con Antonio l’animatore.
Io non ci pensavo, non credevo che uno che potesse avere le donne che voleva potesse perdere tempo appresso alla più morigerata e meno appariscente delle donne coinvolte nella serata.
Invece alla festa notai che il feeling andava oltre la semplice organizzazione. Il buon Antonio fece per fare il filo a mia moglie. Più facevo finta di ignorarlo più ci metteva impegno. Purtroppo o per fortuna in quel momento prese un bel palo. Io me ne accorsi che mia moglie rifiutò la sua avance più aggressiva e andammo via dalla festa in anticipo.
Pensavo fosse finita lì, mia moglie mi raccontò che aveva allungato una mano sul una tetta a patto che non fossi andato in escandescenza
Così feci. Dopo qualche tempo però le cose non andarono benissimo. Mia moglie cambiò gli orari al lavoro. Non riuscivo più ad andare a prenderla e portarla cosa che facevo sempre.
Fino a quando per puro caso la vidi uscire di casa mentre rientravo in anticipo. Quasi non la riconoscevo. Vestitino corto, nero, con la parte di sopra che si allacciata dietro il collo. Le tette, non una grande misura, solo una terza erano molto in evidenza. Non aveva, e non ha un fisico da fotomodella ma era abbastanza da porca da far girare qualche testa e sicuramente salendo nella macchina avrebbe mostrato l’intimo che poi seppi non portava.
Ho seguito quella macchina, il buon Antonio portò mia moglie in un parcheggio squallido dove perfino le coppiette più sprovvedute non andavano per i guardoni che si potevano incontrare ed il rischio rapine.
Antonio aveva una vettura commerciale ma dedicata al trasporto persone. Parcheggiai lontano per non riconoscere l auto. E nascosto lì vidi. Antonio aveva sistemato i sedili posteriori in modo da ricavare una garsoniere.
La distanza dove mi trovavo ara tanta potevo intravedere ciò che succedeva. Il parcheggio confermò la sua pessima fama. Di fianco a me comparvero due figuri. Ovviamente mi scambiarono a ragione per uno di loro. Uno in particolare imprecava sul fatto che Antonio avesse scelto un posto apposta per non essere visto.
Ma i due erano troppo esperti, facendo un giro lungo passando per dei giardinetti mi portarono in un posto nettamente più favorevole alla vista. Anzi uno dei due imprecava anche sul fatto che era una coppia nuova e che probabilmente quella sera si poteva solo osservare e spararsi una sega.
Nonostante la distanza la luce ci cortesia acceda della macchina faceva vedere chiaramente che Antonio e Valeria erano seduti dietro di fronte alla mia visuale con lei china di spalle di spalle.
Lui la teneva con le due mani i lati della testa e la spingeva su e giu. Non ci credevo, mia moglie stava facendo una cosa che aveva detto sempre di odiare sempre un pompino. Ogni tanto si sollevava di scatto ed allontanava le mani dalla testa, ma lui le metteva una mano sulla testa e forzando io il suo peso e voce contrariata la spingeva in profondità chiedendo di secchiarlo bene. I movimenti della testa erano ampi sottolineando la lunghezza del palo che stava succhiando. Antonio perse la pazienza in preda all’eccitazione cominciò a fare lui dei movimenti del bacino per scopare la bocca mentre la teneva per i capelli.
Era buio, in inverno scura presto. Lei fece per alzarsi una ennesima volta e riuscendo a divincolarsi scese dalla macchina. Tossiva e cacciava probabilmente sperma dalla bocca a terra. Mentre tossiva cercava di ricomporsi ma una tetta rimase scoperta. Antonio scese per inseguirla e si vide per un momento io grosso cazzo in tiro che aveva infilato incredibilmente fino alla gola si Valeria.
Sento che litigano, faccio per partire per fermare Antonio ma i due guardoni mi fermano. Mi dicono che non si tratta di una coppia scambista o di uno che vuole condividere la moglie e mi invitano a stare calmo e spararmi una sega con loro. Però tra me e me almeno ero sollevato parzialmente, almeno Valeria ha tenuto fede al suo credo, non le piacciono le pompe. E chiaramente voleva finire l’incontro in quel momento.
Si sentiva parte della discussione. Antonio la invita a tornare in macchina per tornare scopare. Se avesse fatto la brava facendo ciò che voleva sarebbe finita lì la loro relazione, giurando e garantendo che sarebbe finita in quell’istante cancellando foto e chat precedenti.
Come incentivo mostra il suo cellulare. Lei prima gira la testa per non guardare poi va per salire in macchina.
Al momento dell’apertura della porta Antonio la infila con la testa dentro, piegandosi a novanta sul sedile, le alza la gonna mostrando io suo culo grosso per intero, ecco perché so che la troia era senza intimo. La spinge dentro dopo qualche secondo per sistemarsi prova a scolarla di sorpresa. Chiude la porta. I due guardoni mi invitano ad avvicinarsi ancora per osservare meglio cosa che faccio ponendomi dietro di loro.
Valeria si contorce cerca di sfuggire alla presa, dice di non essere pronta. Ma lui non interessa, anzi si arrapa ancora di più, la spinge con la faccia contro l’altro finestrino e le punta il cazzo alla fica. Doveva essere male lubrificata ma più semplicemente quel grosso arnese faceva fatica ad entrare. Valeria emise un urlo che fu soffocato dalla mano di Antonio. Quando fu dentro prese a fare movimenti molto ampi segno che i centimetri non mancavano a quel porcprese
Ad un certo punto Valeria, smise di lamentarsi per cominciare a gemere. Si piego’ sulla schiena e dando colpi decisi al vetro urlava che stava per venire, era incredula, forse aveva dimenticato gli orgasmi di vagina.
Antonio alzò e con un sona sculacciata le disse di sedersi sul suo cazzone. Valeria si impalo con lentezza, gustando ogni centimetro di quel cazzo mentre gli faceva secchiate le tette.
In quel momento si vedeva chiaramente che stava godendo.
Valeria comincia una cavalcata forsennata con Antonio che invitava a scopare insultandola come una troia ed una puttana. Antonio le allargava le chiappe e provava a entrare con un dito nel buchino. Valeria spostava la mano e cercava di tenere fermo quel polipo. Cavalcano talmente forte da far sentire solo il rumore della fica che sbatteva sull bacino di Antonio, per poi venire piagando teta e schiena all’indietro.
Si separano e parte un’altra discussione. Valeria va di nuovo per dirigersi alla porta, ma viene afferrata finendo a pecora con la faccia rivolta dalla mia parte. Io e i miei compagni ci nascondiamo meglio, mentre uno di loro pesa che Antonio stia per incularla. Lei si gira verso di lui ma dalla macchina arrivano solo il suono degli schiaffi sulle chiappa e le urla per tentare di fermare Antonio dal suo intento.
Antonio visto che aveva una sola opportunità decise di pendersi anche il culo. Il porco le mise la mano davanti alla bocca per attutire l’urlo, stava provando ad inculare mia moglie ancora vergine. Dopo un paio di tentativi a vuoto le disse a voce alta. Non c’è niente da fare ti devo far male Troia!
Il culo era rialzato mentre Antonio le teneva la testa schiacciata sul sedile, gli schiaffi forti sulle chiappe mentre finalmente le stava rompendo il culo vergine.
Era talmente stretto che Antonio si lamentava che fosse facesse male ed infatti ci volle più tempo per sborrare.
Dopo la inculata, Valeria si ricompose. Antonio la portò ad una postazione taxi per farla tornare a casa. Seguii il taxi ma rientrai dopo mezzora facendo finta di niente. Chiesi a Valeria come era andata la cena con le amiche, ma era visibilmente triste ed arrabbiata. Le chiesi se ne volesse parlare ma non lo fece.
E qui torniamo all’occasione mancata per diventare cuck. Il giorno dopo, infatti, andai all’agenzia dove lavorava Antonio lo aspettai e quando mi vide poggiato sul cofano della sua macchina, la stessa dove aveva scopato mia moglieri mi chiese di seguirlo ad un bar senza fare casini che avrebbe spiegato.
Il personaggio rude, quasi brutale della sera prima al parcheggio era diventato un mansueto leccaculo. In effetti per quanto lui sia allenato fisicamente io sono più grosso e sicuramente si vedeva che ero incazzato.
Mi racconta tutto limitandosi a dire che c’era una relazione e c’era stato un incontro.
Mi disse sfacciatamente che Valeria non gli piaceva, ma ci aveva provato per il fatto di essere una donna difficile, inarrivabile. Poi però mi rassicura che il mio matrimonio è salvo per volontà di Valeria di troncare tutto, quindi non c’era bisogno di essere violenti. E li parte la sua proposta di condividere la troia.
Quella fu la prima volta in quella discussione che fu sboccato. La verità è che quella parola associata alle immagini nella mia mente della sera prima mi stavano eccitando e lui se ne accorse.
Mi raccontò che sarebbe stato un peccato buttare via il lavoro fatto per scardinare la corazza di Valeria
Mi Fece vedere le sue prove con qualche breve video preso dalla sera prima video, il pompino in particolare. Mi disse che con la mia collaborazione, potevamo ottenere la più grande troia mai visto in giro. Una sessualità repressa che una volta fuori non sarebbe più stata rimessa in gabbia.
Mi invito’ a pensare ad una doppia penetrazione con me e lui protagonisti mettendo in evidenza la mia eccitazione.
Ero lì che non sapevo che fare, avrei potuto accettare, forse oggi sarei un felice marito di una moglie condivisa, magari con Antonio ma forse con altri, tanti altri.
Invece lo presi per la colletta e lo minacciai di non farsi più vedere. Lui accettò e mentre andava via, mi disse che almeno potevo ringrazialo per il fatto di avere di fianco una donna diversa.
Ci volle un po, mesi prima che Valeria si riprendesse, ma poi grazie all aiuto del ginecologo e dello psicologo la nostra vita sessuale è migliorata tanto.
La troia ancora disdegna un bel pompino ma ormai una inculata non manca al nostro rapporto. E pensare che ha anche fatto clamorosamente finta che fosse vergine analmente.
Purtroppo ad oggi quel tradimento non ha mai avuto seguito né di nascosto ma soprattutto consapevolmente. Sono un marito normale, ma potevo essere un cuck felice invece di rimpiangere di non esserlo mai diventato.
di
scritto il
2025-07-29
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