"Siamo disperati entrambi d'amore"N.4 miao
di
Lucy.Mar_21
genere
incesti
Fino a che punto la perversione di padre e figlia può arrivare? Una sera, passeggiando nella zona delle villette, ogni tanto qualche cane veniva ad abbaiare al nostro passaggio. Dissi che mi sarebbe piaciuto un cane, mio papà rispose non doveva nemmeno venirmi in mente.
Tornati a casa, ci siamo buttati sul divano a berci una coca cola, qualche effusione. Mi sono andata a cambiare e mi è venuto in mente di fargli uno scherzo.
Tutta nuda, gattonando, tornai verso la sala, miagolando, dicendo sono una gattina abbandonata chi mi prende, chi mi coccola.
Mio papà scoppiò a ridere, che sciocca dai.
Non contenta, mi misi davanti a lui continuando a miagolare e presi ad accarezzare i polpacci, gli tolsi i calzettoni e baciando il dorso dei piedi salivo alle caviglie, leccavo e baciavo e sfioravo, salivo…. salivo. Lui mi chiese cosa vuole fare questa gatta? Io miagolai e lo guardai, si piegò e limonammo. Gli spinsi la schiena sul divano gli aprì i bermuda, gli abbassai la parte davanti degli slip.
Dai Lu vado a lavarmi, sono sudato, miao non mi interessa. Il suo odore maschile di sudore mi fece venire una smania addosso di entrare dentro di lui e non il contrario. Si tolse tutto, e io leccai tutte le parti possibili, annusando le ascelle sudate, leccandogli i capezzoli, rigandogli i muscoli delle braccia, lo graffiai ovunque e leccai ovunque. Andavo su e giù
Il pene, duro, salato, leccavo e leccavo e mordicchiavo la cappella..Disse, mettiamoci giù. Sdraiati a terra, mi penetrò forte, e spinse spinse, lo sentivo ancora più in fondo perché il pavimento non è morbido come il letto, che attutisce. Più gli dicevo ahi che male, più spingeva.. al punto di venire mi chiese, dove vuole il latte la gattina? Io riposi …in faccia, il suo latte coprì il mio muso, aprì la bocca e qualche goccia mi schizzò in gola e mi fece tossire.
Ma io non ero ancora venuta. Si alzò, mi tirò su, io con la faccia tutta piena di seme, mi disse di andare in camera da letto gattonando, lui dietro mi sculacciava e toccava dietro… a letto si prese cura della mia fighetta e io venni, dimenticando di miagolare.
Un giorno, prima o poi vorrei che mi infilasse anche una coda… ma dietro non vuole farlo! Non ancora…
Tornati a casa, ci siamo buttati sul divano a berci una coca cola, qualche effusione. Mi sono andata a cambiare e mi è venuto in mente di fargli uno scherzo.
Tutta nuda, gattonando, tornai verso la sala, miagolando, dicendo sono una gattina abbandonata chi mi prende, chi mi coccola.
Mio papà scoppiò a ridere, che sciocca dai.
Non contenta, mi misi davanti a lui continuando a miagolare e presi ad accarezzare i polpacci, gli tolsi i calzettoni e baciando il dorso dei piedi salivo alle caviglie, leccavo e baciavo e sfioravo, salivo…. salivo. Lui mi chiese cosa vuole fare questa gatta? Io miagolai e lo guardai, si piegò e limonammo. Gli spinsi la schiena sul divano gli aprì i bermuda, gli abbassai la parte davanti degli slip.
Dai Lu vado a lavarmi, sono sudato, miao non mi interessa. Il suo odore maschile di sudore mi fece venire una smania addosso di entrare dentro di lui e non il contrario. Si tolse tutto, e io leccai tutte le parti possibili, annusando le ascelle sudate, leccandogli i capezzoli, rigandogli i muscoli delle braccia, lo graffiai ovunque e leccai ovunque. Andavo su e giù
Il pene, duro, salato, leccavo e leccavo e mordicchiavo la cappella..Disse, mettiamoci giù. Sdraiati a terra, mi penetrò forte, e spinse spinse, lo sentivo ancora più in fondo perché il pavimento non è morbido come il letto, che attutisce. Più gli dicevo ahi che male, più spingeva.. al punto di venire mi chiese, dove vuole il latte la gattina? Io riposi …in faccia, il suo latte coprì il mio muso, aprì la bocca e qualche goccia mi schizzò in gola e mi fece tossire.
Ma io non ero ancora venuta. Si alzò, mi tirò su, io con la faccia tutta piena di seme, mi disse di andare in camera da letto gattonando, lui dietro mi sculacciava e toccava dietro… a letto si prese cura della mia fighetta e io venni, dimenticando di miagolare.
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