Siamo disperati d’amore n. 3

di
genere
incesti

Una delle dinamiche dell’incesto. La gelosia di una potenziale sostitutiva della mamma, che, oramai separata, si è rifatta una vita; mentre tu, la sostituisci inconsapevolmente, diventando la compagna del papà, in tutto e per tutto con una dedizione totale. Perché, primo è tuo papà e lo ami incondizionatamente come tale, secondo, è anche amante, in questo caso ti dai totalmente perché sai che ti amerà sempre, hai completa fiducia. Nel nostro caso c’è stata un’attrazione fisica notevole, anche olfattiva e visiva.
Come avevo già raccontato, i miei sono separati da qualche anno, io mi divido fra le rispettive case. Ed è lì che la relazione fra lui e me è iniziata. Non senza molte perplessità.
Un giorno il papà fu invitato ad una cena in giardino, chiamato barbecue dagli cheap but chic…. Andammo insieme (le rare volte che esce mi porta con sé). Ma ovviamente i padroni dell’antica magione (ironico perché non mi sono simpatici), ignari del nostro rapporto incestuoso, ebbero la bella idea di presentare una “dottoressa single “ al papà, poiché, secondo loro, anche lui doveva giustamente rifarsi una vita. Questo fu il preambolo della padrona di casa, cercando di preparare il papà alla presentazione. Il papà preso alla sprovvista e imbarazzato rispose che non era nelle corde, ma se proprio doveva stringere la mano ad una persona, andava bene.
Il marito arrivò subito dopo insieme alla tipa, che a differenza mia che sono una ragazza di 21 anni un po’ infantile nell’insieme di primo acchito, si presentava come una donna fatta e finita con un corpo ben fatto e sicura di sé.
La moglie mi prese per mano strattonandomi e mi portò via con la scusa di aiutarla a prendere delle (cazzo) di cose in cucina. Era solo una scusa.
In quell’istante mi sentii persa, il cuore batteva a mille e mi sentivo una sensazione fredda nel cervello, non sentivo il parlare degli altri , non mi interessava. Mi avevano portato via dal mio amore più grande senza chiedermelo. Colui che la sera prima mi aveva fatto l’amore e io a lui.
Lasciai la cucina e la padrona di casa, andai fuori in giardino, vidi mio papà che girava la testa di qua e di là mentre rispondeva alla dottoressa, lei ovviamente tutta cretina con sti capelli, poi, non c’è che la gelosia per amplificare le situazioni.
Appena il papà ed io incrociammo lo sguardo, io voltai le spalle, mi tolsi i benedetti sandali fastidiosi, e corsi via. Uscii dalla proprietà e mi misi a correre, l’asfalto mi bruciava i piedi, piangevo, tremavo, non capivo dove andavo. Era buio. Mi fermai e mi nascosi nella rientranza di una casa. Respiravo fortissimo, il battito del cuore muoveva il petto, sembrava che uscisse tutta l’anima.
Il papà nel frattempo era uscito a cercarmi, lo sentii poi chiamarmi, Luci dove sei. Luci, ma che cazzo hai? Luciiii…squillò il telefono io rifiutai la chiamata, lo rifece, e io ancora… alla fine dopo altre stronzate, da parte mia, riuscì a trovarmi.
Ci fu un chiarimento e negazione totale da parte sua di essere interessato a qualsivoglia altra donna. Lui voleva solo me e basta, e non era il caso di comportarmi così perché la nostra vita non teme nessuna separazione.
Non accaddero più situazioni del genere, nessuno gli presentò nessuna.
Ma la notte stessa, non siamo riusciti a fare l’amore perché io tremavo. Ma ero al sicuro, e tenevo mio papà vicino tutto per me, ci siamo addormentati nudi e mezzi incastrati con le gambe, la mia intimità appoggiata sulla sua coscia e il suo membro appoggiato alla mia natica.
La mattina, ci alzammo, andammo a fare un po’ d’acqua al bagno, un caffè. Tornati a letto…..e poi, e poi, il suo seme che aveva innondato la mia vagina, lentamente uscì colando come le mie lacrime del giorno prima.
scritto il
2025-07-21
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