La mia prima volta

di
genere
corna

Mi presento sono una cinquantenne ancora attraente con un bel culo ancora sodo è una terza abbondante di seno Il mio nome è Giulia sposata con Carlo da quasi tenta anni e voglio raccontarvi la mia prima volta che ho fatto cornuto mio marito qu.Premetto che la mia vita sessuale con Carlo è normale, anche se mio marito a volte mentre scopiamo mi dice che ha sognato che scopavo con altri uomini con dei cazzi enormi, e credo che questa cosa lo fa arrapare molto. Quando usciamo mi dice di mettermi qualcosa di eccitante,e la sera mi scopa dicendomi cose tipo quel tizio non ti levava gli occhi da dosso guardava il culo, il seno etc questa cosa lo faceta eccitare molto.La scorsa estate siamo andati in vacanza in Calabria in un villaggio molto bello con un mare favoloso. Arrivati al villaggio stavamo aspettando di prendere possesso della nostra camera. Nel aspettare facemmo conoscenza con una coppia di Bologna. Dopo aver sistemato i bagagli e fatto una doccia ci recammo al ristorante per la cena dove ci sedemmo insieme alla coppia di Bologna lei si chiamava Giulia una bella donna credo della mia stessa età e il marito Franco. Dopo aver cenato andammo un po’ al bar per berci qualcosa e dopo una oretta tornammo in camera. La mattina mentre mi preparavo per scendere in spiaggia Carlo mi diete un pacco e mi disse di indossarlo per il mare. Come al solito era un costume da troia, feci un po’ di storie ma alla fine lo indossati dicendomi tanto qui nessuno mi conosce. A mare i nostri lettini erano posizionati visino a Giulia e Franco, prima di togliermi il copricostume mi guardai un po’ in giro e mi resi conto che no ero l’unica ad avere un costume diciamo piccolo anche il costume di Giulia non scherzava per dimensioni. La giornata passò velocemente la sera scopammo e Carlo era più arrapato del solito mentre scopava mi diceva che il signore dietro di noi mi ha guardato il culo per tutto il tempo, quella sera ha voluto il culo.la mattina come al solito scesi prima io al mare perché Carlo era solito andare a correre per una oretta , ero curiosa di vedere chi era il signore che Carlo parlava oppure se lo era inventato. Mentre stavo distesa sul lettino sentì una voce dire buongiorno mi girai e vidi un signore abbronzato capelli brizzolati che si accingeva a sedersi al lettino dietro di noi, risposi al buongiorno con un sorriso, allora mi dissi era quello il signore di cui parlava mio marito. Mi alzai e andai verso il mare. Dopo un po’ di tempo scese anche lui e con la scusa che il mare era bello e che faceva molto caldo iniziamo a parlare del più e del meno e mi disse che stavi in vacanza con la figlia la quale aveva una bambina di pochi anni e che lui portava al mare. Dopo un po’ di tempo scese mio marito e si presentò lui si chiamava Giancarlo la mattinata proseguì normalmente gli uomini parlavano tra di loro di calcio mentre io e Giulia si parlava di più e del meno . Il pomeriggio era solito che io scendessi prima di Carlo a Mare perché lui voleva riposare un poco scesi verso le 2:30 mise sul lettino a pancia giù e mi stavo quasi addormentando a un certo punto sentì una voce dire buon pomeriggio era una voce di Giancarlo mi girai e risposi sempre con un sorriso. Lui mi disse da sola e io dissi sì e mio marito Carlo scende più tardi a un certo punto si girò e mi disse senti non mi non mi dire che sono uno sfacciato, ma mi potresti mettere un po’ di crema dietro la schiena, perché sono tutto arrossato e non vorrei prendermi una scottatura stavo girando per abbottarmi il costume e si vede un po’ il seno. Gli occhi suoi erano tutti puntati su di me io imbarazzata mi alzai e inizia a spalmare un poco di crema dietro la schiena. Non so che cosa mi stia capitando, ma inizi ad avere una sensazione strana più spalmava la crema e più avevo dei brividi finalmente scese anche mio marito dai suoi sguardi mi accorse che probabilmente aveva visto la scena, come al solito gli uomini parlavano da soli mentre io e Giulia continuavamo a pigliarci il sole la sera Carlo mi disse che uscivamo con Giulia e Franco e andavamo in un locale della zona la sera mentre mi stavo preparando Carlo come al solito volle che io indossassi un vestitino corto e io l’accontentai anche perché anche Giulia vestiva in un modo abbastanza corto abbastanza provocante andiamo via uscimmo con la nostra macchina io e Giulia dietro mio marito Carlo e Franco avanti a un certo punto mio marito si fermò e vedemmo arrivare Giancarlo venne dalla parte dove stavo io e quindi mi dovete fare metterò al centro lui entrò aveva un pantalone bianco con una camicia azzurrina e si vedeva tutta la sua abbronzatura entrammo e mio marito disse e Carlo e Giancarlo che ci indica dove dove andare in quale locale andiamo Giancarlo disse siamo tutti adulti quindi è un locale diciamo un po’ particolare per adulti a quel punto vedi che mio marito mi guardò dallo specchietto e io pensai forse che cazzo sta combinando questo stronzo di mio marito stasera nel tragitto la strada era abbastanza piena di curve e quindi molte volte il suo braccio si avvicinava al mio seno. Non so se lo faceva apposta, ma vedevo lui che mi guardava in un modo particolare arrivavamo a questo locale. Entrammo e c’era una scala fatta di vetro trasparente che si scendeva giù un locale con luci basse, pieno di divani e una saletta dove si ballava i divani erano posizionati in un moto che quando uno ci si vedeva, si vedeva tutte le gambe perché non si riusciva a stare in un certo modo a quando voli mantenere la gonna, ma comunque le gambe erano tutte fuori e Giancarlo si mise di fronte a me gli occhi guardavano sempre nelle mie gambe non so se mi faceva piacere oppure no, ma inizia ad essere un po’ agitata quindi dissi a mio marito di andare a ballare un poco lui invece se l’ha messa a parlare con con Maurizio di calcio li fanno tutti e due per la stessa squadra e quindi dissi non fa caldo non mi va Giancarlo subito se offrì ad accompagnarmi a ballare disse dai Carla vengo io mi dite la mano e mi aiuta ad alzarmi. Guarda mio marito e pensa stronzo. Sei un grande stronzo e vai a parlare. Andammo sopra iniziamo a Ballare e a un certo momento si iniziano a ballare nei baldi latinoamericani io dopo un certo punto che si devono sapere di ballare e lui disse no aspetta ti insegno io mi mise una mano dietro la schiena e mi disse basta che tu muovi questo culo che hai hai un culo bellissimo quindi non c’è bisogno di saper parlare non sapevo se era un complimento oppure non lo so iniziamo a ballare e lui pian piano, pian piano, pian piano mi stringeva sempre di più e misura la sua testa vicino alla mia a un certo punto mi disse come fai a dire che non stai a parlare con questo culo i miei occhi si rifugiarono verso mio marito, dove vedi che lui come era contento di quella situazione a un certo punto, sentivo qualcosa che cresceva sempre di più e spingeva verso la mia pancia a un certo punto si avvicina con labbra vicino all’orecchio mi disse guarda che effetto fai non lo so che cosa mi stava capitando voleva fuggire, ma nello stesso modo era attratto solo se qualcosa che mi diceva no fermati vai avanti non ti muovere a un certo momento la sua lingua si ferma vicino al mio orecchio e mi disse se è stupenda a quel punto mi fece coraggio Di basta ho caldo e mi avvicinai presto il divano e chi sì se c’era un bagno per andarmi un attimino a rinfrescare e lui disse Gianfranco disse certo che c’è ed in fondo da qui in fondo su quelle scale mi regali verso quelle scale inizia a salire e in effetti, in fondo al corridoio c’era un bagno mi stava avvicinando quando a un certo punto sentite le persone così mormorare qualcosa di mi avvicinai abbi attento per curiosità e c’erano due che stavano scopando lei stava la pecorina e lui da dietro, che la scopava a un certo momento mi Mimmi come stavo là imbambolata non sapevo che cosa fare mentre mi stavo girando sentì che mi si affiorano le mani mi disse ferma che fai non vedi che fa piacere che tu li guardi quella voce da riconosciuta era quella di Giancarlo io, ma che fai? Stai ferma fammi andare via fermati ma vedi che gli fai piacere vedi come ti sorridono in effetti quei due continuano a scopare e lui a un certo momento tolse il cazzo dalla fica e io lo appoggiò sul culo era un cazzo enorme e non ho mai visto un cazzo così grosso sia dire lunghezza che dice conferenza un certo momento sentì che anche Giancarlo aveva un cazzo enorme dietro che mi spingeva a quel punto non sapeva più cosa fare. Volevo andare via, ma lui fermo con le mani non mi lascia andare a un certamente porto la sua mano mi inizio a toccare le gambe. Io la mia mano e la porta sulla sua carta dei pantaloni avevo già il cazzo da fuori, un cazzo enorme, grosso mi disse baciandomi l’orecchio accarezza non vedo l’ora io non capivo più niente piglia col cazzo e allora iniziai a segare. Poi mi alzo il vestitino. Mi sposto un po’ con le mutandine e mise la mano e disse ma sei bagnatissima stai un lago e poi c’è la sua cappella vicino alla mia fica e iniziò pian piano pian piano a spingere io a un certo momento mi basta un poco e allargare leggermente le gambe per facilitare il cazzo entrasse da quello che sentivo era un cazzo enorme dopo un paio di colpi sborra Rae come una puttana, mentre quei due che tenevo di fronte lo cacciava fuori lo metteva dentro lo cacciava fuori te ed era orgoglioso di quel cazzo quell’uomo a quel punto c’è anche la mi disse adesso fai godere anche me mi girai mi inginocchiai per la prima volta vedi quel cazzo enorme di fronte alla mia bocca iniziare a leccare, lecca anche le palle le palle enormi a un certo momento gli dissi di stendersi così lo voglio sentire tutto dentro si distese ed io mi ci mise sopra quel cazzo enorme, dove entrare piano piano dentro a un certo momento stavo sopra che cavalcava e lui con le mani sul culo lo schiaffeggiava e me lo allargava me lo schiaffeggiava e me lo allargava a un certo momento l’altro uomo come se si fosse messo d’accordo si alzò e si posiziona dietro di me mi accorsi che me lo voleva mettere in culo non lo so, ma lui io lo volevo voleva che quello me lo mettesse in culo lo appoggiò pian piano era enorme forse anche più grande di Giancarlo pian piano, pian piano, pian piano entro tutto dentro ho goduto altri due volte alla fine ho sentito l’ondata sia nel culo che in fica altro uomo dopo averlo cacciato dal mio culo non mi si imbocca la ragazza e se lo fece pulire Giancarlo invece non aver goduto in fica mi disse allora com’è andata e io come faccio con mio marito mi dissi lo baciai e gli dissi secondo te com’è andata ci alzammo io mi andrei un attimino a sciacquare in bagno scendi giù e mio marito stava ancora parlando con con Franco dopo un po’ di tempo non ho detto ce ne andammo e io dissi vicino a mio marito aspetta salgo prima io e guardo dalle scale, non avevo messo le mutande e salire vedere a mio marito il culo e che non avessi le mutande in macchina Giancarlo strofinata il suo braccio sul mio seno e io lo lasciavo fare perché mi accorsi che mio marito dello specchietto e vedere tutto in macchina Giancarlo disse allora com’è andata tutti quanti dissero bene mi guardò mi disse e tu Carla com’è andata e disse bene allora dobbiamo ritornarci e io dissi certamente tornati in camera. Mio marito era arrapato. Non mi dite nemmeno il tempo di spogliarmi mi butto sul letto e io ho preso la sua testa e la buttavi sulla mia fica dicendogli leccala leccala tutta, sperando che ci fossi un po’ di sborra di Giancarlo questa storia è realmente accaduta la invio con l’e-mail di mio marito che credo che prima o poi la lecca e che si faccia tante di quelle seghe comunque da quell’estate vado alla ricerca di cazzi che vanno oltre 22 cm perché non il cazzo di mio marito non mi basta più. Non pensavo di essere così Troia e puttana credo che in tutto questo mio marito abbia ragione che era una grande troia.
scritto il
2025-07-22
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