In gita in montagna - Prima parte
di
batterista
genere
gay
Il mio migliore amico Cesare ed io partimmo per una gita in montagna. Eravamo entrambi ventottenni e vergini. Io avevo una certa cotta per lui e lui non mi era mai sembrato così etero.
Dopo una giornata a camminare per alcuni sentieri abbiamo finito per mangiare in un ristorante e sbronzarci un po' col buon vinello locale.
Rientrati ci siamo fatti la doccia e ho cercato invano di sbirciare dal buco della serratura. Dopo mezzanotte siamo crollati e ci siamo addormentati. Io però mi sono svegliato poco dopo. Sentivo il suo respiro profondo e in preda all'eccitazione mi sono avvicinato silenzioso al suo letto.
Ho infilato una mano sotto le lenzuola con molta cautela e a un certo punto ho sentito con la punta delle dita la sua cappella sotto i suoi boxer. Ho allargato lentamente l'apertura dei boxer fino a riuscire ad infilare due dita. Cesare era circonciso, stavo tastando la sua cappellina morbida.
Mi è sembrata piccolina ma non ci ho fatto molto caso e poi sicuramente non lo aveva ritto in quel momento.
All'improvviso si è girato di scatto e mi è preso un attimo di terrore. Ma continuava a dormire profondamente.
Adesso il suo pisello era dalla parte opposta ma il suo culetto puntava proprio verso di me.
Ho allargato lentamente i suoi boxer. Poi ho ritirato la mano aspettando in silenzio per rendermi conto se si era svegliato. Respirava ancora profondamente.
Ho inumidito il mio dito indice di saliva e ho provato a infilarlo tra i boxer finché non ho sentito il suo buchetto grinzoso ma completamente privo di peli, non rasato ma proprio senza peli.
Non ho resistito e ho infilato il mio dito dentro al suo buchetto. Mi sono meravigliato che entrasse così bene e in effetti era abbastanza largo per essere di un etero vergine, ma lì per lì non ci ho fatto caso più di tanto. Ce l'ho tenuto dentro un minuto circa muovendolo delicatamente. Poi ho sentito come una manata e lui che si rigirava verso di me. Ma per fortuna dormiva sempre.
Sono tornato a letto.
Il giorno dopo tutto tranquillo, non si era accorto di niente e abbiamo scherzato e ci siamo divertiti come al solito.
Ma a quel punto ero molto curioso.
Continua...
Dopo una giornata a camminare per alcuni sentieri abbiamo finito per mangiare in un ristorante e sbronzarci un po' col buon vinello locale.
Rientrati ci siamo fatti la doccia e ho cercato invano di sbirciare dal buco della serratura. Dopo mezzanotte siamo crollati e ci siamo addormentati. Io però mi sono svegliato poco dopo. Sentivo il suo respiro profondo e in preda all'eccitazione mi sono avvicinato silenzioso al suo letto.
Ho infilato una mano sotto le lenzuola con molta cautela e a un certo punto ho sentito con la punta delle dita la sua cappella sotto i suoi boxer. Ho allargato lentamente l'apertura dei boxer fino a riuscire ad infilare due dita. Cesare era circonciso, stavo tastando la sua cappellina morbida.
Mi è sembrata piccolina ma non ci ho fatto molto caso e poi sicuramente non lo aveva ritto in quel momento.
All'improvviso si è girato di scatto e mi è preso un attimo di terrore. Ma continuava a dormire profondamente.
Adesso il suo pisello era dalla parte opposta ma il suo culetto puntava proprio verso di me.
Ho allargato lentamente i suoi boxer. Poi ho ritirato la mano aspettando in silenzio per rendermi conto se si era svegliato. Respirava ancora profondamente.
Ho inumidito il mio dito indice di saliva e ho provato a infilarlo tra i boxer finché non ho sentito il suo buchetto grinzoso ma completamente privo di peli, non rasato ma proprio senza peli.
Non ho resistito e ho infilato il mio dito dentro al suo buchetto. Mi sono meravigliato che entrasse così bene e in effetti era abbastanza largo per essere di un etero vergine, ma lì per lì non ci ho fatto caso più di tanto. Ce l'ho tenuto dentro un minuto circa muovendolo delicatamente. Poi ho sentito come una manata e lui che si rigirava verso di me. Ma per fortuna dormiva sempre.
Sono tornato a letto.
Il giorno dopo tutto tranquillo, non si era accorto di niente e abbiamo scherzato e ci siamo divertiti come al solito.
Ma a quel punto ero molto curioso.
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