Principessa e ninfomania

di
genere
dominazione

Sally era bella, giovane e dolce. Vestita di bianco e azzurro camminava per i corridoi del castello, parlava con tutta la corte, si faceva pettinare dalle dame e rideva e scherzava con loro. Sally aveva dei forti impulsi sessuali, come ogni ragazza che lentamente sboccia in una giovane donna,e si era fatta prendere in molti momenti. Adorava essere dominata, ma questo era il suo segreto che non raccontava a nessuno. Le dame che la pettinavano come una bambina non avrebbero mai sospettato che la principessa fosse in realtà una ninfomane inguaribile. Fece sesso con dei giovani cavalieri, si faceva guardare mentre si masturbava in dei modi estremi e cinguettava sia con uomini che con donne... ma poi tutte queste persone coinvolte nei suoi segreti sessuali li faceva allontanare dal castello, per non essere più visti. L'unico coinvolto che rimase a corte fu l'uomo più fidato del re. Quella volta che fece un bocchino al consigliere del re suo padre, e si fece sborrare in
gola dall'anziano, cercò di convincerlo ad andarsene. Gli disse "dopo che mi hai guardato negli occhi mentre mi scopavi in bocca, e mi hai afferrato i capelli per non farmi respirave, e avevo il tuo pancione da vecchio grasso sudato che mi bagnava il viso insieme alle mie stesse lacrime... come potrai guardarmi ancora? Non posso farci niente, ho dei desideri sessuali fortissimi, ma sono una ragazza timida, e mi vergogno... non potrei vederti ancora accanto a mio padre". Il vecchio le disse che avrebbe mantenuto il suo segreto, e l'avrebbe fatta riempire dei gioielli più belli, a patto che lei avesse accontentato le sue voglie di vecchio stanco. Così stabilirono un rapporto di amicizia, e una volta ogni tanto beveva la sborra del vecchio consigliere. Per gli altri invece le cose andavano peggio, perché la principessa aveva un potere maggiore del loro. Una volta, un giovane cavaliere si mise a farle la corte. Lui era bello, e ossessionato dalla ragazza. Un giorno, il giovane, di nome Damien, le chiese di passeggiare con lui nel bosco. "È sconveniente che una ragazza esca dalle mura da sola con un
uomo", disse Sally, ma le sue voglie e la follia ribelle delle ragazze così giovani la spinse a scappare, di notte. Damien la stava attendendo, e quando lei riuscì ad uscire dalla finestra, la prese per mano e la portò con sé. Quella notte lui la violò nel bosco. Inizialmente si baciavano, baci dolci e umidi. Presto le mani del ragazzo scesero sui seni della principessa, che aprì le gambe come di riflesso. Il cavaliere adorava Sally, sicuramente, ma è anche vero che aveva sentito che era una libertina. La notizia era arrivata da un servitore di corte, che fu cacciato e ridotto in miseria. Il servitore in parte pensava che valesse la pena finire esiliato, perché farsi sbocchinare da una troia del genere, diceva, era senza prezzo. Quando Damien le accarezzò il pelo in mezzo alle gambe, sentì che era umido, e il suo cazzo troppo duro stava sgocciolando di presborra, e senza riguardo alcuno, girò la principessa e con un colpo di reni le i filò il cazzo nel culo. La principessa era terrorizzata, non aveva acconsentito a questo, il cuore iniziò a batterle forte mentre piangeva e urlava. "Ti prego smettila!! Cosa mi stai facendo!! Ah! Ti prego mi fai male così!" Ma Damien lottava con il suo desiderio animalesco e con il culo della sua troia, che era troppo stretto e secco. "Questa notte sei la mia troia, smettila di piangere che mi fai quasi male al cazzo... brutta puttana... ti apro il culo, domani non riuscirai neanche a sederti... neanche a camminare..." Sally piangeva, piangeva, piangeva. Ma stava ferma e non lottava. La sua figa, piano piano, si bagnava sempre di più. Damien con un piede schiacciava la testa della sua troia nel fango, una mano con quattro dita infilate dentro la sua figa, il cazzo che pompava nel culo, e la picchiava. Schiaffi sul morbido culo della ragazza, e piano piano il suo ano si allargava, e grazie allo sputo, alla presborra e al suo stesso sangue proveniente dalle lacerazioni interne, il cavaliere su portato a un potentissimo orgasmo, che urlò dal profondo del suo stomaco, animalesco, svuotandosi le palle nell'intestino di Sally. Lei aveva già smesso di piangere da un po'. Quando lui, sudato e stanco, uscì dal culo di lei, subito la afferrò per i capelli e, noncurante del fango sulla faccia della ragazza, le infilò il cazzo mezzo moscio in bocca. "Me lo devi pulire, bambina, l'hai sporcato tu, è pieno di sangue..." e le accarezzava i capelli, e lei succhiava piano. Il cavaliere la baciò e la portò al castello, e lei tornò nelle sue stanze silenziosamente e con lentezza, perché aveva difficoltà nel camminare. Si sedette davanti allo specchio e aprì le gambe. Vide il suo ano sporgere più del normale, spurgare sangue e sborra, ma vide anche il suo clitoride ingrossato perché nonostante lo shock della violenza, essere trattata così le era piaciuto. E si masturbò davanti allo specchio, guardando il suo corpo sporco. Qualche giorno dopo Damien si ripresentò al castello, perché era stato convocato dal re per una missione. Prima di ricevere i suoi ordini, attese la principessa negli scantinati dove si erano dati appuntamento. Senza dirsi tante parole si baciarono. Lei lo pregò "questa volta nella figa, per favore..." si stese per terra in quel corridoio buio, polveroso, sporco, e aprì le gambe, si teneva le labbra della figa tirate e perdeva umori. "Ti prego... ti prego... in figa..." se il cavaliere non l'avesse presa subito lei si sarebbe masturbata lì, il desiderio era troppo. Damien aveva il cazzo in mano, grosso e venoso, e prima di scoparla decise di sedersi sul petto della ragazza bloccandole il respiro e infilarle il cazzo in bocca "sei proprio una schifosa. Neanche le puttana del bordello fanno queste cose... cosa stai facendo? Ti stai masturbando mentre ti soffoco conil cazzo?" E sally buttava gli occhi all'indietro, masturbandosi, mentre venuva soffocata. Presto ilcavaliere le infilò il cazzo nella figa gonfiata, bagnata, rossa, e poteva sentire la sua cappella spingere contro la cervice della ragazza. L'incontro durò appena una decina di minuti, perché la situazione era davvero troppo eccitante. "Sto per venire... sto per venire... brutta puttana... che figa che hai..." e andava sempre più forte, e il suo respiro era rotto mentre la principessa ansimava "ti sborro nella figa, cagna, ti sborro dentro" e così fece. Conla sborra che le colava dalle gambe, la principessa se ne ando. Era coperta dalla gonna, e la eccitava pensare che nessuno poteva sapere che era sporca di sperma sotto il vestito e dentro di lei. Il re comunicò a Damien che il suo dovere lo avrebbe portato dall'altra parte del regno, e così anche lui non fu più rivisto.
scritto il
2025-06-24
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