Esibizionismo in spiaggia
di
Roberto per gli amici Roby
genere
esibizionismo
Ciao a tutti da Roberto per gli amici Roby.
Oggi vi racconto un eccitante gioco di sguardi ed eccitamenti successi in spiaggia mentre prendevo il sole.
Con queste giornate di caldo afoso l'unico modo per rinfrescarsi è andare al mare e tuffarsi in acqua.
Già sono abbastanza abbronzato ma non perché mi metto sul lettino ad arrostirmi ma perché preferisco fare belle e lunghe camminate sulla battigia ed lì che prendo il sole tutto il giorno.
Solamente oggi, forse perché il caldo era troppo forte, ho preferito rimanere sotto la palma all'ombra e a leggere un libro.
Ad un tratto noto che due palme più indietro una splendida ragazza stava sdraiata sul lettino sotto il sole cocente.
Non l'avevo mai vista prima: un fisico ben fatto con due gambe sinuose da atleta; i capelli lunghi neri che svolazzavano sopra la spalla e due seni rinchiusi da un costumino ridotto, come ridotto era il tanga che faceva esaltare due panettoni bianchi mai visti prima d'ora.
Pensai tra me e me "ora questa si ustiona per benino e stasera sarà come un'aragosta" quando lei, forse pe sesto senso , forse per altro, si accorse che la stavo ammirando e con disinvoltura si aggiusta i capelli e accavalla una gamba sull'altra.
In questo modo lei accentuava le rotondità dei suoi glutei e nel frattempo sbirciava se io stessi ancora lì a mirarla.
Feci un cenno col capo e sorrisi verso di lei facendogli capire che sotto gli occhiali da sole la stavo osservando.
Pure lei indossava occhiali da sole ma ea sicuro che lo sguardo era rivolto a me anche perché a quei movimenti io iniziai a reagire con un certo gonfiore sotto il costume e con un gesto normale infilai la mano dentro e mi aggiustai il membro che già si era indurito.
Ecco che un sorriso da parte sua si rivolse nei miei confronti: aveva sparato la sua cartuccia e mi aveva centrato in pieno e lei ne era consapevole.
Facevo finta di leggere ma ogni tanto mi strusciavo tra le gambe per sistemare l'ariete da sfondamento e lei mi seguiva nei movimenti aggiustandosi ora il reggiseno, ora il tanga che si era infilato tra le chiappe tirandolo verso l'esterno e ridacchiando come una scolaretta.
Io ero serio e iniziavo ad osservare che il costume si stava bagnando dal pre-orgasmo e con una mossa fulminea mi alzo dalla sedia per prendere l'asciugamani e passarlo sul mio membro e sempre sotto l'attenzione della donna di fronte.
Mentre mi asciugavo la sua lingua strusciava le sue labbra come se volesse quel liquido per dissetarsi e anche lei con l'asciugamani si strusciava le cosce arroventate.
Presumo che anche la sua ferita tra le gambe che rende gli uomini schiavi del sesso femminile iniziasse a bagnarsi e infatti spinse il fresco cotone all'interno delle cosce.
Continuammo fino a che una signora più anziana e un bambino non si avvicinarono alla palma e diedero di parlare alla misteriosa donna.
Mi alzai con l'arnese turgido e bagnato e indossata la maglietta e il pantaloncino mi sono incamminato senza staccare lo sguardo da lei così ci siamo salutati con un sorriso.
Oggi sono tornato in spiaggia ma lei non c'era e spero di rivederla dato che siamo all'inizio dell'estate magari in riva al mare per una camminata in acqua.
Per commenti o suggerimenti o chi si riconosce.
robyexpert@libero.it
Roberto per gli amici Roby
Oggi vi racconto un eccitante gioco di sguardi ed eccitamenti successi in spiaggia mentre prendevo il sole.
Con queste giornate di caldo afoso l'unico modo per rinfrescarsi è andare al mare e tuffarsi in acqua.
Già sono abbastanza abbronzato ma non perché mi metto sul lettino ad arrostirmi ma perché preferisco fare belle e lunghe camminate sulla battigia ed lì che prendo il sole tutto il giorno.
Solamente oggi, forse perché il caldo era troppo forte, ho preferito rimanere sotto la palma all'ombra e a leggere un libro.
Ad un tratto noto che due palme più indietro una splendida ragazza stava sdraiata sul lettino sotto il sole cocente.
Non l'avevo mai vista prima: un fisico ben fatto con due gambe sinuose da atleta; i capelli lunghi neri che svolazzavano sopra la spalla e due seni rinchiusi da un costumino ridotto, come ridotto era il tanga che faceva esaltare due panettoni bianchi mai visti prima d'ora.
Pensai tra me e me "ora questa si ustiona per benino e stasera sarà come un'aragosta" quando lei, forse pe sesto senso , forse per altro, si accorse che la stavo ammirando e con disinvoltura si aggiusta i capelli e accavalla una gamba sull'altra.
In questo modo lei accentuava le rotondità dei suoi glutei e nel frattempo sbirciava se io stessi ancora lì a mirarla.
Feci un cenno col capo e sorrisi verso di lei facendogli capire che sotto gli occhiali da sole la stavo osservando.
Pure lei indossava occhiali da sole ma ea sicuro che lo sguardo era rivolto a me anche perché a quei movimenti io iniziai a reagire con un certo gonfiore sotto il costume e con un gesto normale infilai la mano dentro e mi aggiustai il membro che già si era indurito.
Ecco che un sorriso da parte sua si rivolse nei miei confronti: aveva sparato la sua cartuccia e mi aveva centrato in pieno e lei ne era consapevole.
Facevo finta di leggere ma ogni tanto mi strusciavo tra le gambe per sistemare l'ariete da sfondamento e lei mi seguiva nei movimenti aggiustandosi ora il reggiseno, ora il tanga che si era infilato tra le chiappe tirandolo verso l'esterno e ridacchiando come una scolaretta.
Io ero serio e iniziavo ad osservare che il costume si stava bagnando dal pre-orgasmo e con una mossa fulminea mi alzo dalla sedia per prendere l'asciugamani e passarlo sul mio membro e sempre sotto l'attenzione della donna di fronte.
Mentre mi asciugavo la sua lingua strusciava le sue labbra come se volesse quel liquido per dissetarsi e anche lei con l'asciugamani si strusciava le cosce arroventate.
Presumo che anche la sua ferita tra le gambe che rende gli uomini schiavi del sesso femminile iniziasse a bagnarsi e infatti spinse il fresco cotone all'interno delle cosce.
Continuammo fino a che una signora più anziana e un bambino non si avvicinarono alla palma e diedero di parlare alla misteriosa donna.
Mi alzai con l'arnese turgido e bagnato e indossata la maglietta e il pantaloncino mi sono incamminato senza staccare lo sguardo da lei così ci siamo salutati con un sorriso.
Oggi sono tornato in spiaggia ma lei non c'era e spero di rivederla dato che siamo all'inizio dell'estate magari in riva al mare per una camminata in acqua.
Per commenti o suggerimenti o chi si riconosce.
robyexpert@libero.it
Roberto per gli amici Roby
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