Hotel a Milano Nord

Ciao da Roberto per gli amici Roby.
Mi accingo a raccontare una storia che però si è svolta un paio di anni fa e non ultimamente.
Mi trovavo in viaggio per lavoro a Milano e come di solito prenoto una stanza in un albergo a Nord della stessa città.
Mi trovavo insieme ad altri colleghi di azienda ed usciti la mattina presto, a volte non si rientrava nemmeno per il pranzo.
Si cenava la sera ma molto velocemente perchè la mattina seguente si doveva stare sul posto di lavoro e seguire dei corsi di preparazione.
Un giorno di questi, essendo non necessario al team ed essendo un pò stanco dissi che sarei rientrato in hotel e magari avrei pranzato con una stupidaggine in sala.
Lascati i colleghi facevo rientro in hotel e immediatamente mi diressi in sala da pranzo dove ordinai un semplice primo perché volevo andare a letto immediatamente.
Seduto al tavolo mi accorsi che in hotel si era svolto un meeting di una azienda di comunicazioni e ora si trovavano tutti in sala per pranzare.
Io ero alquanto infastidito della cosa e iniziavo a sbuffare per il tempo di attesa.
Al mio fianco in un altro tavolo tre ragazze e un ragazzo iniziavano a lamentarsi pure loro e dandomi ragione da una parte ma anche infastitidi dal'altra perchè facevano parte del numeroso gruppo iniziavano a scherzare tra di loro.
Mi colpìì una di loro con capelli corti biondi francetta che mi aveva lanciato degli sguardi prima minacciosi ma poi man mano delicati; mi guardava e poi distoglieva lo sguardo dal mio; e io lo stesso facevo cercando di sorridere e quasi chiedendo scusa per le non belle parole che avevo rivolto al gruppo di studio.
Lei aveva questi capelli biondini corti, un camicetta bianca con sotto una giacca blu e una gona leggera con fiori coloratissimi.
Lo sguardo , che prima era veloce e veniva distolto forse per timidzza, ora diventava più fisso e gli occhi verdi rimanevano fissi ai miei.
Io guardavo pure le sue forme e le sue labbra quando mangiava e la lingua che puliva le labbra ad ogni boccone lasciavano in me un senso di godimento.
Lei si accorse di questo e iniziò ad esagerare con la lingua sulle labbra, come per assaporare al massimo la pietanza che stava ingoiando.
Sotto i pantaloni di lino il cazzo mi venne duro come l'acciaio e con le mani cercai di piegarlo di lato e cercando di tenerlo a bada.
Lei si accorse della mia mossa e accenando ad un sorriso allargò le gambe tirando su la gonna.
Io rimasi lì ad osservare quelle splendide gambe sotto il tavolo e tirando su ancora la gonna arrivò fino alle cosce.
In questo frangente fece la mossa che faceva caldo verso i suoi amici ma era un segnale per me e per quello che aveva fatto.
Io iniziai a bagnarmi e feci anche io la mossa di sventolarmi il viso per il caldo; ma era una mossa per la situazione piccante che si era venuta a creare con lei e volevo farglielo capire.
I pantaloni di lino ormai erano tutti bagnati e anche lei era bagnata perchè ogni tanto, senza farsi vedere, metteva la mano tra le gambe per poi tirarla su e mettere il dito sulla bocca.
Poteva essere una mossa che stava prelibando il cibo, ma era che stava prelibando il suo umore che aveva allagato il suo intimo slip sotto di lei.
Ad ogni slinguata lei mi guardava e sorrideva: ero li imperterrito e senza che potevo muovermi; gli amici scherzavano con lei e facevano cerchio con lei come se volessero proteggerla.
Finito il pasto il gruppo si alzò dal tavolo e senza dire nulla si spostarono al bar.
Lei si girò verso di me facendomi capire che avrei potuta seguirla e instaurare un contatto.
Cosa che io feci...ma è un'altra storia
PS Tre giorni bellissimi che ancora ora ricordo con nostalgia.
Racconterò alla prossima
Roberto, Roby per gli amici
robyexpert@libeo.it per eventuali curiosità