Calcetto?
di
Marika000
genere
corna
Sono Marika P, 20enne fidanzata con Miki (Michele) da quando avevo 17 anni. I suoi amici sono bravi ragazzi, interessanti e divertenti, ma nessuno di loro mi attrae come lui. Nell’estate di due anni fa, spesso organizzavano calcetti nel campetto a 5 del paesino, io ero sempre lì a tifare per lui. Il campo é chiuso da una recinzione alta, accessibile ds un cancello, all’interno del bordo campo c’é lo spogliatoio, due stanze con due spazi per cambiarsi. Una sera di luglio, prenotarono il campo dalle 19:00 alle 21:00, quando arrivai erano tutti dentro gli spogliatoi, avevo detto di arrivare per le 19:30, ma invece arrivai in anticipo. Mi ritrovai davanti agli spogliato, guardai dentro trovandomi Miky in mutande con le scarpe, mutande kappa bianche, le stesse che aveva due sere prima. Aveva il pene duro, non saprei se dovuto a qualche battuta fatta dai suoi amici o per altro. Comunque lo chiamai a telefono “amo sono qua, esci?” lo vidi un sistemarsi il pene e infilarsi un pantaloncino. Mi abbracciò forte baciandomi la fronte. Dopo poco iniziarono a giocare, io mi presi una sedia a bordo campo guardando la partita. Arrivarono altri ragazzi e ragazze amici dei ragazzi. Verso gli ultimi 10/15min, la squadra BLU del mio ragazzo era sotto di 2 gol, gli animi iniziarono a scaldarsi. Un ragazzo, Felice R, seduto affianco a me prendeva in giro la squadra del mio ragazzo. Miky segnò da rigore il gol del -1, io sorrisi continuando a guardare. Quando mancava davvero poco, un altro ragazzo, Raffaele, che era stato preso in giro per quasi tutto il tempo, segnò un bel gol. Erano pari, lui esultò in un modo incredibile. Arrivò davanti a me e Felice, prese il cazzo dal pantaloncino stringendolo con le mani, smuovendolo su e giù, urlando “te lo metto in bocca Felì”, Andarono ai rigori vincendola, Raffaele tornò davanti a me e Felice, “Fammi un pompino Felì”, lui si alzò ridendo “va bene, vai sotto la doccia che arrivo”, quella frase pervertita mi eccitò immaginandomi al posto di Felice. Da quella sera ebbi una fantasia fissa, farmi scopare da Raffaele. Tutti lo deridevano perché aveva il pene piccolo, ma la fantasia era troppa. Quella sera Miky era solo in casa, così mi fermai a dormire lì. Durante la notte mi scopò per bene, la mia fessa fu sborrata per bene, ma pensavo sempre al pene di Raffaele. Così per diverse sere guardavo i pantaloncini di Raffaele cercando qualcosa. Una notte di Luglio, dissi a Miky che l’autobus per Ancona era passato, così ero a piedi e che non avrei potuto chiedere a papà, né avrei potuto dormire da lui perché c’erano i genitori, così mi trovò la soluzione “ Chiedo a Raffaele, lui ha già la macchina”, infatti era l’unico a guidare in mezzo al gruppo. Lui accettò senza malizie, così verso le 2:30 dal paesino di Miky ci incamminiamo verso Ancona, durante il tragitto lo ringraziai, invitandolo a salire in casa per una birra. Lui mi disse di no dato la presenza dei miei genitori, ma gli dissi che non c’erano perché erano andati a Rimini. Lui continuò dicendo “Ma no, non posso andare in casa delle ragazza di un amico”, ma per convincerlo bisognò semplicemente aprire le gambe di poco. Indossavo una gonna nera con un top bianco. Lui accettò di salire per una birra. Mentre sorseggiava birra sul divano io accesi la tv facendo cadere il telecomando, mi piegai per raccoglierlo facendogli vedere il culo. Lui iniziò a capire, ma non disse niente. Gli parlai della partita che aveva fatto, “Hai giocato proprio bene l’altra sera, hai esultato in faccia a Felice per bene ahahahaha”, lui rispose “eh si, scusa c’eri tu vicina”, io mi avvicinai sedendomi al lato, hai esultato così vero? Stringendogli il cazzo muovendolo. Lui arrossì tantissimo, dicendo “che fai?”, io ingolosita “faccio quello che non ti ha fatto Felice”. Lui era tentato, ma disse “dai sei la fidanzata di Miky”, io mentre gli aprivo la cerniera del jenas corto gli risposi “tranquillo, tra amici si condividono le cose, anche le troie”. Gli levai il pantalone facendolo rimanere in mutande blu con righe uomo, aveva il cazzo duro all’insù, glielo afferrai scuotendolo, poi gli calai i boxer. Era chiuso e peloso, era davvero piccolo, forse 10cm, ed era molto duro. Però la mia fantasia era appena iniziata. Lo scappellai leccandogli la cappella fino alle palle, iniziai a succhiarlo mentre lui mi accarezzava la testa. Glielo succhiai 1/2 min poi gli chiesi cosa volesse, mi disse “Miky dove ti scopa?” io gli risposi “il culo e fessa, soprattutto la fessa, la rompe”, allora mi volle entrare nella fica. Mi fece salire sul tavolo mettendomi con le gambe a penzoloni aperte, mi mise dentro i suoi cm facendomi davvero divertire. A un certo punto mi disse non durerò molto, dove ti sborro? Gli indicai tette e faccia, così mi fece scendere dal tavolo e inginocchiare davanti a lui con bocca aperta. Si mise a 10/15cm di distanza facendosi masturbare. Mi venne in faccia sotto l’occhio, sui denti, mentre schizzava lo indirizzai in basso vendendomi sulle tette e bagnando parte dell’addome. Lo rivestii in maniera rapida, dicendoli “Bene così, la prossima volta che esulti però non ti fare pensieri strani” lo salutai mettendo una mano sopra il pacco. Da allora nessuno sa nulla di quella scopata se non io e lui. Miky é convinto che una volta arrivati sotto casa, io tornai a casa. Ogni volta che vedo Miky in intimo muovere il cazzo mi ricorda Raffaele, detto dagli amici “piccoletto”.
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Commenti dei lettori al racconto erotico