La prima sega coi piedi
di
Carletto2000
genere
feticismo
Durante la relazione con la mia ex fidanzata, non mi era mai passato neanche per la testa di provare anche solo una leggera attrazione per i piedi. Le cose cambiarono però con la mia ragazza attuale. Mi chiamo Carlo, ho 24 anni, e convivo per l’università da un paio di anni a Torino con la mia fidanzata Alice, di 22. Il sesso con Alice è sempre stato abbastanza soddisfacente, lei è sempre stata aperta a provare cose nuove ed è molto attiva nella nostra vita sessuale. Come dicevo prima, non ho mai avuto particolare attrazione per i piedi, quando stavo con la mia ex fidanzata non mi era mai venuto neanche in mente di chiederle una sega coi piedi o qualcosa del genere. Questa cosa cambiò con Alice, quando un giorno, mentre eravamo in vacanza, in hotel per scherzare mi disse che voleva farmi una sega coi piedi. Li per li la presi sul ridere e le dissi che preferivo una normalissima sega con le mani, ma col passare dei giorni quel pensiero si fece sempre più radicato nel mio cervello, fino a quando il pensiero fisso delle mie seghe diventarono i piedi di Alice. Lei ha dei piedi normalissimi, non troppo curati, certo unghie sempre corte , però non è particolarmente avvezza a pedicure e smalti vari, e il fatto che faccia tanto sport la porta ad avere qualche callo, ma il pensiero dei suoi piedi sul mio cazzo mi eccitava sempre di più, e Alice lo sapeva perché più volte ero tornato sul discorso riferendomi a ciò che mi aveva detto in vacanza, ma lei si limitava solo a ridere e dirmi “sei proprio un maiale”. Il fatidico giorno fu un giorno di fine estate nella nostra casa di Torino. Era una giornata particolarmente calda, ma Alice decise che quel giorno, anche se faceva molto caldo e avremmo dovuto stare tutto il giorno fuori, doveva mettersi gli stivali nuovi, un paio di stivali di pelle, altezza ginocchio, che ovviamente doveva portare con sotto un paio di calze molto lunghe, e quindi pesanti. Metà della giornata la passammo separati, io a sbrigare alcune cose per l’iscrizione al nuovo anno di università, e lei fuori con alcune sue compagne di corso. Verso le 17 ci incontrammo io e Alice per andare a fare un aperitivo, e mi confessò di avere i piedi tutti sudati e che inoltre le facevano molto male, a causa degli stivali nuovi ancora duri. Allora io colsi la palla al balzo, e le dissi che se voleva, a casa avrei potuto farle un bel massaggio ai piedi per farle passare un po’ il male e farla rilassare dopo la lunga giornata, lei accettò ridendo. Una volta a casa, si tolse gli stivali , aveva i piedi così sudati che lasciava le impronte sul pavimento. Si sedette sul divano e io mi misi seduto su una sedia di fronte a lei. Iniziai a massaggiarle i piedi con le calze, e subito iniziai ad eccitarmi leggermente, il cazzo si fece duro e io iniziai a non capire più niente. Il colpo di grazia mi arrivò quando Alice mi disse di toglierle le calze per massaggiarla meglio. Quando le tolsi le calze, una forte puzza di piedi pervase il soggiorno, era una puzza forte ma diversa dalla puzza schifosa dei piedi maschili, i suoi piedi puzzavano un sacco ma era un odore forte si, ma delicato , un odore che a me mandò fuori di testa. Impazzii letteralmente e iniziai a baciarle e leccarle i piedi, le mettevo il naso in mezzo alle dita per annusare al massimo quell’odore che mi stava facendo impazzire. Alice, che all’inizio era un po’ in imbarazzo per l’odore dei suoi piedi, non ci stette molto a notare la protuberanza del mio cazzo durissimo sotto i pantaloni, e mi disse “se avessi saputo che bastava avere i piedi puzzolenti per farti eccitare così, non me li sarei mai lavati prima di fare sesso con te”. Mi esortò così a togliermi i pantaloni, e con un piede mi tirò giù le mutande. Con un piede iniziò a massaggiarmi la cappella mentre l’altro piede me lo lasciò sulla faccia in modo da farmi annusare bene quella puzza meravigliosa dei suoi piedi. Con l’altro piede continuò a massaggiarmi la cappella, e quel leggero sudore umidiccio non faceva altro che aumentare il piacere. Dopo neanche 5 minuti esplosi in una copiosa sborrata che sporcò lei, me e il muro dietro al divano. Alice si mise a ridere e mi disse “sappi che d’ora in poi, ogni sera, voglio un massaggio ai piedi, e sappi che da oggi quegli stivali sono le mie scarpe preferite”. Inutile dire che da quel giorno, praticamente ogni sera, quando arriviamo a casa mi fa annusare la puzza fantastica dei suoi piedi , sia mentre mi sega con l’altro piede, sia mentre facciamo sesso, ho sempre i suoi piedi sudaticci e puzzolenti in faccia.
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Commenti dei lettori al racconto erotico