L'amica lesbica - Parte 1

di
genere
masturbazione

Clara era stata introdotta nel gruppo da un mio amico. Si conoscevano da tutta la vita in quanto i loro padri erano inseparabili amici fin dalle medie e quindi per lui fu scontato presentarcela quando arrivò (vive al Nord e si trasferisce qui al Sud ogni estate con tutta la famiglia per le vacanze). C'era stata subito una grande simpatia tra noi, avevamo diversi interessi in comune e un senso dell'umorismo simile quindi ci eravamo subito trovati sulla stessa lunghezza d'onda. Oltre agli interessi e al senso dell'umorismo c'era un'altra cosa, importante, che ci accomunava: ad entrambi piacciono le ragazze.

Fin dai primi anni dell'adolescenza Clara aveva sentito una certa attrazione verso le ragazze, ma il fatto di vivere in un piccolo paesino di montagna del profondo Nord e con una famiglia abbastanza conservatrice l'aveva portata inizialmente a reprimere questa attrazione. Crescendo aveva provato a conoscere dei ragazzi, con qualcuno era anche finita a letto ma non era mai stata veramente soddisfatta ed attratta da nessuno di loro. Arrivata al liceo aveva conosciuto Giorgia, una sua compagna di classe, e col tempo finì per innamorarsi di lei. Nonostante lottasse con se stessa per autoconvincersi che Giorgia non le piaceva, la realtà era abbastanza diversa e infatti le due finirono a letto insieme durante la gita di fine anno. Da quella notte Clara aveva avuto la certezza di essere lesbica.

Clara era la prima persona dichiaratamente omosessuale che conoscevo direttamente in vita mia. Nei miei primi 16 anni di vita, avendo sempre vissuto in una piccola città del Sud (non proprio il luogo più open minded del mondo), non avevo mai avuto occasione di conoscere un mio/a coetaneo/a dichiaratamente gay e questo mi rendeva molto curioso nei confronti di Clara. Fortunatamente lei non si è mai sottratta alle mie domande sul tema e mi ha aiutato a conoscere meglio il mondo dell'omosessualità e a placare la mia curiosità con lunghi discorsi sul tema, cosa che aveva finito per avvicinarci abbastanza. Alla fine di quella prima estate trascorsa insieme si era creato un rapporto davvero bello tra noi. Ormai era diventata la prima persona a cui chiedevo consiglio quando si trattava di ragazze e devo dire che i suoi suggerimenti si erano sempre rivelati estremamente utili.

Da quando ci siamo conosciuti sono passati ormai 5 anni. In tutto questo tempo il nostro rapporto è rimasto simile. Noi, invece, siamo cambiati molto, soprattutto lei. La sua famiglia era sempre stata una famiglia abbastanza autoritaria che le aveva sempre lasciato poca libertà e per questo lei si trovava spesso in contrasto coi suoi genitori. Dopo il coming out, scarsamente accettato dai suoi, la situazione era peggiorata e il conflitto era diventato ancora più acceso. Quando si trasferì a Milano per iniziare l'università, Clara ottenne una libertà che mai aveva avuto. Iniziò a fumare (non solo sigarette) e a frequentare centri sociali, feste e festini di ogni tipo, rave e quant'altro. Divento vegetariana prima e vegana poi, iniziò ad impegnarsi politicamente e fu eletta per una carica studentesca con una lista di estrema sinistra. E faceva anche tonnellate di sesso. La scoperta di Tinder le aveva aperto le porte del paradiso, ogni settimana usciva con 2/3 ragazze diverse (e ogni tanto quando le andava anche con qualche ragazzo) e molto spesso poi ci finiva a letto. Insomma Milano e la libertà che la distanza dai suoi le aveva dato l'avevano trasformata in cio che qualcuno chiamerebbe una "zecca rossa" contemporanea. Questo processo di trasformazione si è completato del tutto nel corso si questo ultimo anno. Infatti a dicembre Clara ha lasciato Milano ed andata in Erasmus per 6 mesi a Barcellona. Ed è proprio quando sono andato a trovarla a Barcellona che si è verificato il primo episodio che voglio raccontare.

Dopo mesi di suoi inviti ad andarla a trovare, finalmente mi decido di organizzare il viaggio e la raggiungo. Arrivato in aeroporto a momenti non la riconoscevo neanche: aveva tagliato i capelli davvero corti e nonostante fosse solo fine aprile era anche parecchio abbronzata. Come era successo le volte che ero andato a trovarla a Milano anche a Barcellona ci siamo divertiti un mondo. Stando con lei ti senti davvero libero perché puoi proporre qualsiasi cosa è lei dira sempre di si, anche alla cosa più folle del mondo. La seconda sera ,ad esempio, in discoteca ho rimorchiato una ragazza e verso fine serata, non potendone più dei continui limoni e strusciamenti, decido che devo avere di più. Quindi vado da Clara e le chiedo se poteva darmi le chiavi di casa sua, così da poterci portare la tipa. Ad una domanda del genere la maggior parte della gente avrebbe risposto di no, lei invece senza battere ciglio rovistò nella borsa e mi diede le chiavi e aggiunse che se mi servivano i preservativi li avrei trovati in un cassetto del comodino (nel quale, come scoprì poco dopo, non c'era solo quelli). Lei rimase ancora in discoteca e poi, come se fosse la cosa più normale del mondo, aspettò in strada finchè non vide la ragazza uscire. Uno dei giorni seguenti ci svegliammo e fuori c'era una giornata caldissima e con un sole estivo. Lei mi propose quindi di andare in spiaggia a prendere un po' di sole e magari fare un bagno. Iniziammo a prepararci e lei fece una cosa che mi lasciò un po' stupito. Come se niente fosse si tolse la maglietta e poi il reggiseno e con le tette al vento andò vicino all'armadio, ci rovistò dentro e tirò fuori una canottiera che indossò senza niente sotto.

☐ -"Che c'è? Perché hai quella faccia perplessa? Ti sei scandalizzato?"
☐ -" No semplicemente non me l'aspettavo tutto qui"
☐ -" Vabbè alla fine sono due tette, ne hai viste tante altre. Due in più o due in meno poco cambia "
☐ -" Si certo, semplicemente non mi aspettavo che tu me le sbattessi in faccia così ahahaha"
☐ -" Sti cazzi dai, poi tanto le avevi già viste quest'estate quando abbiamo fatto il bagno di notte insieme a tutti gli altri "
☐ -" Vabbè era buio, eravamo ubriachi ed eravate tutte con le tette fuori. Poi di sicuro io non stavo guardando le tue, sai benissimo quali stavo guardando ahahah"
☐ -" Eh sì lo so quali stavi guardando maiale ahahaha. Ad ogni modo ti puoi abituare perché le vedrai per tutto il giorno "
☐ -" In che senso?"
☐ -" Bro siamo in Spagna... Qui se vai in spiaggia in topless nessuno ti dice niente, se ne sbattono. Quindi ne approfitto per fargli prendere aria una volta tanto ahahaha "

Finiamo di preparaci e preso un autobus ci dirigiamo in spiaggia. Dopo pochi minuti arriviamo, ci sistemiamo e subito come sempre vado a toccare l'acqua per vedere se la temperatura è buona per fare il bagno. Quando torno da lei la trovo già senza canottiera con le tette al vento. Ci mettiamo a parlare normalmente e tutto procede in maniera molto normale, anche se devo ammetterlo ogni tanto non riuscivo a non buttare uno sguardo su quelle tette cosi meravigliosamente esposte. Dopo un po' decidiamo di fare un bagno. La temperatura dell'acqua all'inizio mi sembrò piacevolmente fresca ma col tempo iniziai a sentire freddo.

☐ -" Ma tu non senti freddo? Io sto iniziando ad avere un po' di brividi e la pelle d'oca "
☐ -" Io la pelle d'oca c'è l'ho da quando ho messo piede in acqua ahahaah. Sto morendo di freddo, non ho detto niente perché a te stava piacendo. Per il freddo ho i capezzoli così duri che mi stanno facendo male. Guarda "

Così dicendo si tirò leggermente su facendo uscire dall'acqua le tette, sulle quali c'erano due enormi capezzoli inturgiditi dal freddo. Fino a quel momento la vista delle sue tette mi aveva principalmente incuriosito, ma adesso, con i capezzoli eretti, mi stava eccitando. Uscimmo dall'acqua (fortunatamente ero riuscito a non avere un'erezione che sarebbe stata abbastanza visibile considerando il costume che avevo) e continuammo a prendere il sole chiacchierando normalmente. Dopo pranzo Clara vide in lontananza un venditore ambulante.

☐ -" Sta passando il vucumprà, se c'è l'ha lo compriamo un pallone da pallavolo? Almeno abbiamo qualcosa per passare il tempo "
☐ -" Cla lo sai che faccio schifo a pallavolo, però se vuoi giocare compraimolo dai "

Comprammo dunque il pallone (ad un prezzo scontatissimo e credo di sapere il perché dello sconto) e ci mettemmo a giocare sulla riva. La scena che avevo davanti devo ammettere che mi eccitava parecchio. Infatti i movimenti del gioco facevano sbattere le tette di Clara a destra e sinistra. Se prima in acqua ero riuscito a controllare la mia erezione adesso sentivo che forse non ne sarei stato capace.

Prima di continuare credo sia utile darvi una descrizione fisica di me e Clara. Io sono alto circa 190cm, sono abbastanza magro e con qualche muscolo leggermente visibile (più perché sono magro che per gli effetti dell'allenamento), in generale sono poco peloso, porto un 46 di piede e il mio pene misura intorno ai 18/19 cm.
☐ Clara è alta circa 160cm e può essere inserita nella categoria curvy. Ha un corpo abbastanza formoso, decorato da vari tatuaggi, del quale il pezzo forte è sicuramente la quarta di seno. Un po' per moda, un po' per gesto politico da qualche anno ha deciso di tenersi i peli, sia sotto le ascelle che (stando a quanto dice) anche sul pube. Porta un 38 di piede.

Sentivo che l'erezione era sempre più vicina, quindi le propongo di andare in acqua a giocare, unico modo che avevo per nascondere il bozzo che si sarebbe formato sul mio costume. Ci spostammo dunque in acqua, ma la cosa non fece altro che peggiorare la situazione perché come era accaduto già prima, il freddo le fece inturgidire nuovamente i capezzoli. Continuammo a giocare in acqua per circa mezz'ora e per tutto il tempo ebbi una potente erezione.

Era la prima volta che Clara mi suscitava una reazione simile. Neanche quando mi raccontava, con dovizia di particolari, le sue esperienze sessuali mi era mai capitato di eccitarmi per lei. Si sedeva su di me, avevamo dormito insieme abbracciati, una volta avevamo addirittura limonato (giocosamente) da ubriachi ma mai prima di quel momento mi aveva provocato quello che stava provocando adesso. Quella donna che fino ad allora io avevo visto come una specie di fratello o migliore amico, in quel momento mi appariva per ciò che era: una donna. Una bellissima donna.

Questi pensieri mi affollarono la mente per tutto il viaggio di ritorno, intervallati da brevi flash in cui mi tornavano davanti agli occhi alcune delle immagini viste nel corso del giorno. Arrivati a casa mi fiondai subito sotto la doccia, con la speranza che l'acqua, oltre alla salsedine fastidiosa sulla pelle, portasse via anche quei pensieri. Finita la doccia mi rivestì, andai in camera e li mi trovai di fronte per l'ennesima volta alle tette nude di Clara, che se ne stava sdraiata sul suo letto in topless. La canottiera giaceva abbandonata sul pavimento, l'aveva tolta perché si era bagnata a contatto col suo corpo e i suoi capelli ancora umidi dopo il bagno in mare.

Andò a fare la doccia e quando tornò era fortunatamente "vestita" (aveva addosso una canottiera molto striminzita che faticava a contenere quelle abbondanti tette). Nel frattempo si era fatta sera e decidemmo di non uscire, perché stanchi dalla giornata al mare. Abbiamo quindi ordinato del cibo a domicilio e dopo cena abbiamo deciso di vedere un film in totale relax. Dopo una scelta durata ore, ci siamo sdraiati entrambi sul suo letto e abbiamo fatto partire il film. Clara ha sempre amato il contatto fisico quindi dopo poco mi abbracciò e mise la sua testa sul mio petto, chiedendomi di farle i grattini sul fianco.

Era una cosa per niente nuova, anzi era praticamente normale. Decine di volte durante le precedenti estati o quando ero andato a trovarla a Milano ci eravamo trovati in questa identica situazione. Eppure stavolta per me era diverso. Il contatto col suo corpo, le tette che premevano sul mio fianco, l'odore del suo shampoo alla pesca misto a quello, appena percettibile, di sudore che a causa del caldo emanava e il fatto che nel frattempo mi faceva i grattini sul braccio stavano suscitando in me sensazioni nuove. Fortunatamente il film era molto interessante e quindi riuscì a distrarmi e a non pensare a quelle sensazioni, che molto probabilmente avrebbero finito per causarmi un'altra erezione.

Una volta finito il film siamo rimasti a letto insieme a scrollare TikTok e a cazzeggiare. Dopo un po', tra uno scherzo e l'altro, abbiamo iniziato a picchiarci giocosamente, come facevamo spesso specialmente in spiaggia d'estate. Non so come sia successo, ma ad un certo punto della "rissa" mi ritrovai con i suoi piedi in faccia. La cosa durò veramente poco, ma per un incallito feticista come me quegli attimi furono eterni. Dopo aver avuto sotto gli occhi le sue meravigliose tette per tutto il giorno, avere anche i suoi piedi in faccia era troppo. Ebbi un erezione tremenda, quasi dolorosa. Il mio cazzo era bisognoso di attenzioni per avere un po' di sollievo, cosa che però in quel momento purtroppo non potevo dargli. Smettemmo di picchiarci e decidemmo che che era giunta l'ora di dormire.

☐ -" Un'altra fantastica notte su questa comodissima brandina. Che gioia "
☐ -" Taci, ti sto ospitando gratis a casa mia, non puoi aspettarti un servizio da hotel "
☐ -" Servizio da hotel no ma considerando che sono ospite dovresti darmi il tuo letto per farmi dormire comodo "
☐ -" Te l'ho già prestato per scopare e non mi hai neanche ringraziato, quindi taci e accontentati della brandina, altrimenti ti faccio dormire sulle scale "
☐ -" Ma dai smettila scema, sto scherzando. La brandina va benissimo, anche se mi sta facendo venire il mal di schiena "
☐ -" È davvero così scomoda? "
☐ -" Eh sì abbastanza, ma tranquilla quando torno in Italia vado dal fisioterapista e poi mando a te la fattura ahahahah "
☐ -" Dai non voglio che ti fai male, dormi qui con me. Tanto in due ci entriamo comodi "

Inizialmente io mi ero sdraiato dandole le spalle, poi lei mi aveva abbracciato da dietro e io mi ero girato ed eravamo finiti per addormentarci in una posizione simile a quella che avevamo mentre guardavamo il film. Mi ero addormentato da poco quando Clara mi apparve in sogno. Nel sogno stavo praticamente rivivendo il pomeriggio al mare ma ad un certo punto del sogno lei iniziava a palparmi il pacco e proprio nel momento in cui lei stava per abbassarmi il costume mi svegliai. Avevo un erezione potentissima, raramente ricordo di avercelo avuto così duro. Era evidente che dovessi prendermi cura della cosa, il sogno era un segnale molto evidente che il mio cervello mi aveva mandato. Così lentamente mi divincolai dal suo abbraccio evitando di svegliarla per andare in bagno. Quando mi ero finalmente liberato ed alzato la guardai e mi accorsi che spostandola la sua canottiera si era mossa ed una tetta era praticamente fuoriuscita. Mi stampi quell'ennesima immagine nella mente e andai in bagno.

Mi spogliai completamente, il cazzo era duro come marmo e bagnatissimo. Le palle erano talmente piene da farmi male. Mi sedetti sul wc e iniziai a segarmi violentemente ad occhi chiusi ricordando tutte le immagini meravigliose che quella giornata mi aveva regalato. Avevo iniziato da poco ma già ero sul punto di venire. Aprì gli occhi e iniziai a visualizzarla prima nella doccia mentre si masturbava col doccino, poi appoggiata al lavandino mentre una ragazza la scopava da dietro con uno strap on. Per ogni zona del bagno, in pratica, la mia mente partorì delle immagini pornografiche con Clara come protagonista assoluta. All'improvviso il mio sguardo si posò sul cestino della biancheria sporca ed una scarica elettrica mi percorse il corpo. Mi alzai e mi avvicinai. Tremavo dall'eccitazione. Aprì il cestino e vidi che fortunatamente c'erano parecchie cose dentro. Iniziai a rovistare e trovai un paio di calze, erano del tipo preferito cioè bianche e di spugna. Le presi e immediatamente me le portai al viso. Avevano un odore molto forte, molto probabilmente le aveva usate per la palestra e quindi le aveva sudate per bene. Con una mano mi segavo, con l'altra mi premevo quelle calze sul naso respirando profondamente. Ero eccitato come poche volte lo ero stato in vita mia, sentivo che non avrei resistito tanto. Così posai le calze e continuai a rovistare, finché non trovai un tanga. Era in pizzo nero, lo portai alla faccia con la mano tremolante. L'inconfondibile odore di figa mi trapassò il cervello istantaneamente. Era troppo. Non potevo più resistere. Ebbi a malapena il tempo di avvicinarmi al lavandino e il mio corpo fu sconvolto da un orgasmo potentissimo che mi tolse il fiato.

Rimasi li sconvolto per qualche minuto. Avevo combinato un disastro, c'era sborra ovunque. Pulì come meglio potevo e tornai a letto. Abbracciai Clara, volevo sentirla vicina. Lei che mai, fino a quel mattino, avevo considerato sessualmente mi aveva appena regalato inconsapevolmente uno degli orgasmi migliori della mia vita. Nonostante adesso fossi finalmente rilassatissimo, non riuscì ad addormentarmi facilmente. Nella mia mente c'erano mille domande. Una fra tutte mi impediva di dormire perché non trovavo una risposta: era stata solo una cosa occasionale e dopo il giorno dopo sarei tornato a vedere Clara come prima oppure era scattato qualcosa nella mia mente, qualcosa di irreversibile, che avrebbe probabilmente portato ad una trasformazione del nostro rapporto?

Fine del primo capitolo.
Ne ho già in testa altri due, che scriverò nei prossimi giorni.
di
scritto il
2025-06-05
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