La serata a sorpresa
di
Calimero disponibile
genere
trio
Mi chiamo Simone e viaggio continuamente per lavoro.
Era una classica serata primaverile, ero stanco e pensieroso dopo un’intensa giornata di lavoro. Doccia in albergo e passeggiata alla ricerca dell’ennesimo ristorante che mi avrebbe visto cenare da solo come spesso mi capita quando sono in trasferta.
Veloce ricerca su internet e alla fine scelgo una osteria che cucina carne alla brace.
Entro chiedo se ci sono tavoli liberi, mi confermano la diponibilità e mi fanno accomodare nell’angolo vicino ai vini. Leggo distrattamente le etichette mentre al tavolo accanto al mio si siede una coppia sui 40 anni.
Lui alto, castano chiaro, occhi chiari e magro, lei una meraviglia: capelli lunghi neri, labbra carnose e occhi nerissimi vestita con una gonna corta, maglietta attillata e un fisico mozzafiato.
Sembra che abbiano appena litigato e cercano lentamente di appianare i dissidi.
Con mia sorpresa lei si rivolge a me e dice: “prenda quel vino è buonissimo e perfetto sulla carne!”
Io la ringrazio ordino la bottiglia e gliene offro due bicchieri, al che vedendomi solo mi fanno accomodare con loro.
Credo gli servisse un diversivo per alleviare i loro dissapori, fatto sta che la serata è diventata indimenticabile.
Tra un calice di vino e una bistecca diventiamo tutti più spigliati. Lui allegro e sorridente molto simpatico più volte stuzzica lei (Alessia) e lei non si lascia intimidire e lancia sguardi di sfida a lui (Marco).
Siamo al dolce e il cameriere ci propone il tiramisù come specialità della casa e qui che Marco esagera e la serata prende una piega totalmente inaspettata:
Marco: “Si prendo il tiramisù anche se tutte quelle calorie dovrò smaltirle correndo anche se vorrei fare altro”.
Io resto in silenzio, ma vedo gli occhi di lei che si accendono e girandosi verso il cameriere dice:
“Per favore porti tre tiramisù e la porzione più grossa la dia a Simone. Farò smaltire a tutti queste calorie.”
Io resto ancora in silenzio, ma stavolta il sorriso di Marco diventa più freddo.
A questo punto mi faccio coraggio e tento di rompere il disagio evidente:
“Per le calorie faremo una lunga passeggiata.”
Alessia a quel punto diventa incontenibile, mi mette una mano sulla gamba e esclama:
“No, l’unica passeggiata che faremo è da qui al tuo albergo ed è lì che smaltiremo le calorie”. Poi fissandomi dice: “sempre che tu sia d’accordo”. A quel punto mi lascio andare e mettendo una mano sulla sua coscia liscissima le dico: “io non ho problemi, anzi. Marco che pensa?”.
Alessia di rimando: “ Marco è d’accordo!”, bloccando così ogni sua risposta.
Pago il conto e già inizio a assaporare l’inaspettata serata.
Ci rechiamo in albergo sorridenti, li faccio accomodare in stanze ed entro in bagno per lavarmi i denti e a quel punto Alessia si intrufola, mette la mano sul mio pene e ordina: “lasciami 3 minuti da sola”.
Esco e chiedo a Marco se è tutto ok.
Lui racconta che Alessia gli ha beccato un messaggio di un suo flirt ed è incazzatissima. Fare una cosa a tre era un loro sogno erotico, ma dopo quello che è successo lei vuole farlo diventare realtà.
Dentro di me sono in estasi, nel mentre Alessia esce dal bagno in tutta la sua sensualità.
Reggiseno nero in pizzo che a stento tiene dentro il suo seno, due tette bellissime e sode e perizoma in pizzo nero, dove si intravede un triangolo nero perfettamente depilato.
Guarda Marco e esclama: ”quello che accadrà stasera te lo sei meritato ed è tutta colpa tua.”.
Mi prende per mano, si mette seduta sul letto ed inizia a spogliarmi, nel frattempo anche Marco si spoglia.
Io ho già il mio membro in tiro, è più largo e lungo di quello di Marco ed anche il suo sta iniziando a gonfiarsi.
Alessia si sfila il reggiseno e con le sue fantastiche labbra inizia a leccarmi la cappella, con la mano sinistra masturba Marco che in silenzio ammira il mio cazzo in bocca a sua moglie.
Le labbra e la lingua coprono di saliva il mio uccello, lei prima sfiora la mia pelle e poi ingoia tutto con voracità. L’alternare di quella dolcezza e della sua passione mi mandano in estasi. Lei lo capisce, ma vuole che la serata sia lunghissima. Si ferma e con una voce tanto calma quanto diretta guarda Marco: “stasera voglio godere come non mai”.
La faccio sdraiare sul letto e inizio a salire dalle caviglie verso la sua vagina, arrivo alle mutandine e la lecco dal tessuto. E’ bagnatissima, le sue labbra sono gonfie e una di queste esce dal perizoma. La lecco alternando lingua e labbra, le sfilo le mutande e mi catapulto su quei succhi che ormai hanno inondato le sue gambe. Le prendo il clitoride tra le labbra e metto la lingua dentro dei lei ansima, ma chiede a Marco di metterle l’uccello in bocca.
Vuole tutto: vuole godere, vuole vendicarsi, ma al tempo stesso vuole ancora Marco.
E’ un mix di emozione che lei ribalta nella sua prestazione.
Io continuo a leccarla, le metto dentro due dita e inarca la schiena, sta per venire e aumenta il ritmo del pompino, faccio scivolare un dito nel suo ano e Alessia inizia a godere sempre di più, spinge il bacino verso di me per permettere maggiormente la penetrazione, spinge, spinge sempre più. Sento le pareti della vagina pulsare e il culo stringersi attorno al mio dito, è completamente bagnata, uno spettacolo di umori e sapori. Viene urlando un lungo “SIIIII’” di soddisfazione.
Si ferma e con sguardo rilassato si rivolve a Marco e dice: ”ora sta a lui”.
Mi fa sdraiare e inizia a strusciarmi le tette sul mio cazzo, scende ancora e lo fa sparire nelle sue labbra. Prende per mano Marco e con stupore gli avvicina la faccia a mio uccello, iniziano a baciarsi in bocca con in mezzo il mio uccello. Sento le loro lingue attorcigliarsi sulla cappella, le labbra sull’asta. Vanno su è giù con maestria, le lingue sfiorano il mio frenulo e le unghia di lei mi sfiorano le palle. Sono al culmine, lo vedono, lo sentono, lo vogliono e continuano sempre più velocemente. Non resisto più, godo! Vengo, un fiotto di sperma finisce sulla guancia di Alessia, il resto sparisce nelle sue bocche.
Puliscono ogni singola goccia e guardandomi quasi implorando lei mi dice:” ora sistemo Marco, ma promettimi che dopo mi scopi!”.
Annuisco e vedo Alessia impalarsi sul marito, lui stuzzica i turgidi capezzoli, lei continua senza sosta, è sudata ed è ancora più sensuale, capisce che Marco sta per venire si alza e gli ordina di finire masturbandosi.
Lui in silenzio si masturba e viene sulla sua pancia.
Io assistendo a quelle scene ho un rapido risveglio del mio uccello.
Alessia è felice che la mia promessa sia mantenuta. Mi spompina poi si gira a pecora e mi implora di scoparla, vuole venire di nuovo.
Ha un culo magnifico, sodo e tondo, una delizia e mi fiondo a leccarglielo. Le infilo la lingua nel buco, Alessia si rilassa e la lingua entra di più, poi si volta e dice: ”aspettiamo Marco e poi vi voglio dentro a tutti e due.”
La inizio a scopare a pecora, lei prende in bocca l’uccello di Marco che rapidamente si gonfia, si ferma e guardando il marito negli occhi ordina: “Vi voglio dentro, ma il mio culo, per punizione, è solo per Simone.”
Marco si sdraia, Alessia si infila il suo uccello nella vagina e io inizio a strusciare il mio cazzo sul buchino.
Alessia mi aiuta inarca il culo e le mani di Marco le allargano i glutei. Davanti ho una visione bellissima: l’uccello di Marco dentro la passera bagnatissima e gonfia di Alessia, il suo culo inumidito che attende il mio uccello.
Lo avvicino e piano piano inizio a penetrarla, entra a mal fatica, ma una volta entrata la cappella Alessia si rilassa e la mia asta sparisce dentro di lei.
Attimi fermi in silenzio, poi Marco per la prima volta parla dichiarando il suo amore per Alessia e implorando il suo perdono quel punto lei inizia a muoversi, prima lentamente poi sempre più velocemente, dalla sua bocca escono SI’ sempre più forti e lunghi.
SI’, SI’ SI’ SII’ SIIIIII’, gode, gode tantissimo ha orgasmi multipli, immagino siano sia vaginali che anali. Quei si sono di godimento che come risposta a suo marito.
Io continuo a pompare e sto per cedere, lei preme sul mio uccello vuole che venga dentro e allora aumento il ritmo e capitolo dentro il suo magnifico culo.
Marco lo capisce e aumenta anch’esso il ritmo, ma lei poco dopo lo ferma si alza e lo obbliga nuovamente a venire masturbandosi, lui si mena l’uccello rapidamente e viene sul mio letto.
Siamo esausti, Alessia si alza e posso ammirarla in tutta la sua bellezza, prende il suo intimo e si chiude in bagno. Io guardo Marco e le dico che ha una moglie pazzesca, lui deglutisce a mal fatica, ha paura di perderla. Dopo poco Alessia esce tutta vestita, io e Marco siamo ancora nudi sul letto, ci guarda sorridendo poi si rivolge a Marco e le dice: ”per questa volta ti perdono, ma è l’ultima!”.
Marco abbraccia Alessia mi sembra di scorgere emozione nei suoi occhi. Si riveste, mi salutano, lei con un freddo bacio sulla guancia e lui con una forte stretta di mano. Aprono la porta e se ne vanno mano nella mano.
Non ho nessun contatto per poterli richiamare e ad oggi non li ho più rivisti.
Era una classica serata primaverile, ero stanco e pensieroso dopo un’intensa giornata di lavoro. Doccia in albergo e passeggiata alla ricerca dell’ennesimo ristorante che mi avrebbe visto cenare da solo come spesso mi capita quando sono in trasferta.
Veloce ricerca su internet e alla fine scelgo una osteria che cucina carne alla brace.
Entro chiedo se ci sono tavoli liberi, mi confermano la diponibilità e mi fanno accomodare nell’angolo vicino ai vini. Leggo distrattamente le etichette mentre al tavolo accanto al mio si siede una coppia sui 40 anni.
Lui alto, castano chiaro, occhi chiari e magro, lei una meraviglia: capelli lunghi neri, labbra carnose e occhi nerissimi vestita con una gonna corta, maglietta attillata e un fisico mozzafiato.
Sembra che abbiano appena litigato e cercano lentamente di appianare i dissidi.
Con mia sorpresa lei si rivolge a me e dice: “prenda quel vino è buonissimo e perfetto sulla carne!”
Io la ringrazio ordino la bottiglia e gliene offro due bicchieri, al che vedendomi solo mi fanno accomodare con loro.
Credo gli servisse un diversivo per alleviare i loro dissapori, fatto sta che la serata è diventata indimenticabile.
Tra un calice di vino e una bistecca diventiamo tutti più spigliati. Lui allegro e sorridente molto simpatico più volte stuzzica lei (Alessia) e lei non si lascia intimidire e lancia sguardi di sfida a lui (Marco).
Siamo al dolce e il cameriere ci propone il tiramisù come specialità della casa e qui che Marco esagera e la serata prende una piega totalmente inaspettata:
Marco: “Si prendo il tiramisù anche se tutte quelle calorie dovrò smaltirle correndo anche se vorrei fare altro”.
Io resto in silenzio, ma vedo gli occhi di lei che si accendono e girandosi verso il cameriere dice:
“Per favore porti tre tiramisù e la porzione più grossa la dia a Simone. Farò smaltire a tutti queste calorie.”
Io resto ancora in silenzio, ma stavolta il sorriso di Marco diventa più freddo.
A questo punto mi faccio coraggio e tento di rompere il disagio evidente:
“Per le calorie faremo una lunga passeggiata.”
Alessia a quel punto diventa incontenibile, mi mette una mano sulla gamba e esclama:
“No, l’unica passeggiata che faremo è da qui al tuo albergo ed è lì che smaltiremo le calorie”. Poi fissandomi dice: “sempre che tu sia d’accordo”. A quel punto mi lascio andare e mettendo una mano sulla sua coscia liscissima le dico: “io non ho problemi, anzi. Marco che pensa?”.
Alessia di rimando: “ Marco è d’accordo!”, bloccando così ogni sua risposta.
Pago il conto e già inizio a assaporare l’inaspettata serata.
Ci rechiamo in albergo sorridenti, li faccio accomodare in stanze ed entro in bagno per lavarmi i denti e a quel punto Alessia si intrufola, mette la mano sul mio pene e ordina: “lasciami 3 minuti da sola”.
Esco e chiedo a Marco se è tutto ok.
Lui racconta che Alessia gli ha beccato un messaggio di un suo flirt ed è incazzatissima. Fare una cosa a tre era un loro sogno erotico, ma dopo quello che è successo lei vuole farlo diventare realtà.
Dentro di me sono in estasi, nel mentre Alessia esce dal bagno in tutta la sua sensualità.
Reggiseno nero in pizzo che a stento tiene dentro il suo seno, due tette bellissime e sode e perizoma in pizzo nero, dove si intravede un triangolo nero perfettamente depilato.
Guarda Marco e esclama: ”quello che accadrà stasera te lo sei meritato ed è tutta colpa tua.”.
Mi prende per mano, si mette seduta sul letto ed inizia a spogliarmi, nel frattempo anche Marco si spoglia.
Io ho già il mio membro in tiro, è più largo e lungo di quello di Marco ed anche il suo sta iniziando a gonfiarsi.
Alessia si sfila il reggiseno e con le sue fantastiche labbra inizia a leccarmi la cappella, con la mano sinistra masturba Marco che in silenzio ammira il mio cazzo in bocca a sua moglie.
Le labbra e la lingua coprono di saliva il mio uccello, lei prima sfiora la mia pelle e poi ingoia tutto con voracità. L’alternare di quella dolcezza e della sua passione mi mandano in estasi. Lei lo capisce, ma vuole che la serata sia lunghissima. Si ferma e con una voce tanto calma quanto diretta guarda Marco: “stasera voglio godere come non mai”.
La faccio sdraiare sul letto e inizio a salire dalle caviglie verso la sua vagina, arrivo alle mutandine e la lecco dal tessuto. E’ bagnatissima, le sue labbra sono gonfie e una di queste esce dal perizoma. La lecco alternando lingua e labbra, le sfilo le mutande e mi catapulto su quei succhi che ormai hanno inondato le sue gambe. Le prendo il clitoride tra le labbra e metto la lingua dentro dei lei ansima, ma chiede a Marco di metterle l’uccello in bocca.
Vuole tutto: vuole godere, vuole vendicarsi, ma al tempo stesso vuole ancora Marco.
E’ un mix di emozione che lei ribalta nella sua prestazione.
Io continuo a leccarla, le metto dentro due dita e inarca la schiena, sta per venire e aumenta il ritmo del pompino, faccio scivolare un dito nel suo ano e Alessia inizia a godere sempre di più, spinge il bacino verso di me per permettere maggiormente la penetrazione, spinge, spinge sempre più. Sento le pareti della vagina pulsare e il culo stringersi attorno al mio dito, è completamente bagnata, uno spettacolo di umori e sapori. Viene urlando un lungo “SIIIII’” di soddisfazione.
Si ferma e con sguardo rilassato si rivolve a Marco e dice: ”ora sta a lui”.
Mi fa sdraiare e inizia a strusciarmi le tette sul mio cazzo, scende ancora e lo fa sparire nelle sue labbra. Prende per mano Marco e con stupore gli avvicina la faccia a mio uccello, iniziano a baciarsi in bocca con in mezzo il mio uccello. Sento le loro lingue attorcigliarsi sulla cappella, le labbra sull’asta. Vanno su è giù con maestria, le lingue sfiorano il mio frenulo e le unghia di lei mi sfiorano le palle. Sono al culmine, lo vedono, lo sentono, lo vogliono e continuano sempre più velocemente. Non resisto più, godo! Vengo, un fiotto di sperma finisce sulla guancia di Alessia, il resto sparisce nelle sue bocche.
Puliscono ogni singola goccia e guardandomi quasi implorando lei mi dice:” ora sistemo Marco, ma promettimi che dopo mi scopi!”.
Annuisco e vedo Alessia impalarsi sul marito, lui stuzzica i turgidi capezzoli, lei continua senza sosta, è sudata ed è ancora più sensuale, capisce che Marco sta per venire si alza e gli ordina di finire masturbandosi.
Lui in silenzio si masturba e viene sulla sua pancia.
Io assistendo a quelle scene ho un rapido risveglio del mio uccello.
Alessia è felice che la mia promessa sia mantenuta. Mi spompina poi si gira a pecora e mi implora di scoparla, vuole venire di nuovo.
Ha un culo magnifico, sodo e tondo, una delizia e mi fiondo a leccarglielo. Le infilo la lingua nel buco, Alessia si rilassa e la lingua entra di più, poi si volta e dice: ”aspettiamo Marco e poi vi voglio dentro a tutti e due.”
La inizio a scopare a pecora, lei prende in bocca l’uccello di Marco che rapidamente si gonfia, si ferma e guardando il marito negli occhi ordina: “Vi voglio dentro, ma il mio culo, per punizione, è solo per Simone.”
Marco si sdraia, Alessia si infila il suo uccello nella vagina e io inizio a strusciare il mio cazzo sul buchino.
Alessia mi aiuta inarca il culo e le mani di Marco le allargano i glutei. Davanti ho una visione bellissima: l’uccello di Marco dentro la passera bagnatissima e gonfia di Alessia, il suo culo inumidito che attende il mio uccello.
Lo avvicino e piano piano inizio a penetrarla, entra a mal fatica, ma una volta entrata la cappella Alessia si rilassa e la mia asta sparisce dentro di lei.
Attimi fermi in silenzio, poi Marco per la prima volta parla dichiarando il suo amore per Alessia e implorando il suo perdono quel punto lei inizia a muoversi, prima lentamente poi sempre più velocemente, dalla sua bocca escono SI’ sempre più forti e lunghi.
SI’, SI’ SI’ SII’ SIIIIII’, gode, gode tantissimo ha orgasmi multipli, immagino siano sia vaginali che anali. Quei si sono di godimento che come risposta a suo marito.
Io continuo a pompare e sto per cedere, lei preme sul mio uccello vuole che venga dentro e allora aumento il ritmo e capitolo dentro il suo magnifico culo.
Marco lo capisce e aumenta anch’esso il ritmo, ma lei poco dopo lo ferma si alza e lo obbliga nuovamente a venire masturbandosi, lui si mena l’uccello rapidamente e viene sul mio letto.
Siamo esausti, Alessia si alza e posso ammirarla in tutta la sua bellezza, prende il suo intimo e si chiude in bagno. Io guardo Marco e le dico che ha una moglie pazzesca, lui deglutisce a mal fatica, ha paura di perderla. Dopo poco Alessia esce tutta vestita, io e Marco siamo ancora nudi sul letto, ci guarda sorridendo poi si rivolge a Marco e le dice: ”per questa volta ti perdono, ma è l’ultima!”.
Marco abbraccia Alessia mi sembra di scorgere emozione nei suoi occhi. Si riveste, mi salutano, lei con un freddo bacio sulla guancia e lui con una forte stretta di mano. Aprono la porta e se ne vanno mano nella mano.
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