La prima volta con lei
di
Mazzabella
genere
incesti
Quasi mezzo secolo fa, ai tempi della scuola, avevo l'abitudine di masturbarmi con la tovaglia accanto il bidet, usata da mamma e mia sorella ma sognavo le sventole del giornale porno nascosto in camera mia o qualche altra di mia conoscenza. Un giorno scoppiò una lite furibonda tra i miei; mamma era incinta ma giurava di non essere stata con nessuno e alla fine mio padre andò via sbattendo la porta. Mia mamma piangeva per gran parte della giornata finchè io alla fine decisi di confessare i miei dubbi su come gli spermatozoi potessero sopravvivere per brevi periodi al di fuori del loro ambiente naturale. Fui costretto a lasciare la mia fidanzata e la scuola per la ricerca di un lavoro. Avevo preparato una valigia e il biglietto dell'aereo e arrivata quella notte stavo per fuggire ma mama mi sorprende nel corridoio, mi urla che non la posso abbandonare, segue una collutazione e si strappa la legera camicia da notte estiva lasciando vedere delle tette enormi almeno una sesta. Io allora sgomento ed estenuato per quella lotta per guadagnare l'uscita, gli sussurro affannato: va bene mamma hai vinto tu ma andiamo a letto accompagnandola per un braccio. Lei sembra rassicurata ma molto preoccupata, arrivati in camera da letto mi chiede abbassando lo sguardo:girati dall'altro lato per favore, tirandosi su la camicetta con un pallore di vergogna. Io mi giro e passano interminabili secondi poi minuti finchè esclamo: hai finito? Parliamo domani di quello che è successo, non pretenderai che dormo qui sulla poltrona per potermi sorvegliare? Non avendo avuto risposta penso che si sarà addormentata mi giro e la vedo completamente nuda. Resto come paralizzato ma lei mi sbottona e mi comincia a spompinare con una maestria e una dedizione che non avevo mai visto in nessun porno. Io so che è sbagliato mi vergogno da morire ma sto pure per venirmene per forza di cose ma lei si ferma ed esclama con voce profonda ed emozionata: Ho bisogno di essere presa..è la natura tu sei il padre della mia creatura e tocca a te. Non lo posso fare guardando che sei mia madre, lei si china come per volermelo prendere in bocca ma io la respingo in malo modo e lei si gira e comincia a piangere a dirotto; io la raggiungo alle spalle e abbracciandola dolcemente cerco di farla ragionare ma niente io allora spazientito la spingo sul bordo del letto e la possiedo sottosopra perchè il suo viso mi inibisce.
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Commenti dei lettori al racconto erotico