La Prima Volta
di
Zoen
genere
confessioni
- Racconto basato su fatti realmente accaduti al sottoscritto (preferisco rimanere anonimo). I nomi sono puramente di fantasia per questioni di privacy,i fatti ed i luoghi sono fedeli alla realtà,eccetto piccoli particolari omessi. Il racconto è ovviamente "romanzato",i dialoghi (per quel che ricordo) cercano di essere i più fedeli possibili. Il racconto contiene dettagli espliciti che possono turbare alcune persone dati gli argomenti trattati (si parla di BDSM,scarti corporali e argomenti poco fini): se siete impressionabili e schizzinosi,andate oltre.
LA PRIMA VOLTA
-Era un estate calda quella quell'anno,fatta di giorni felici e spensierati,di giorni liberi di due giovani amanti con tanto tempo libero davanti a sé ed esami ormai alle spalle. Era la vera estate,finalmente. Quella mattina Marco era euforico insieme a Sarah,la sua amica di giochi. Due giovani ragazzi alla scoperta dei piaceri non canonici del sesso,quei piaceri che per molti rientrano nella sfera dei giochi di ruolo,nel mondo del famigerato e poco conosciuto bdsm: Solo alcuni anni dopo sarebbe stato sdoganato al cinema con una trilogia per ragazzini. La promessa che gli era stata fatta rimbombava ancora nella testa di Marco.Dopo giorni,era riuscito a convincere Sarah ad una pratica più "intima ed estrema",senza non poche difficoltà: il desiderio proibito di vedere una donna nel suo atto più intimo,quello della defecazione,quello tabù,quello sporco e che non si addice al gentil sesso. Quello narrato solo nelle leggende,di cui le donne non facciano certe cose.
Erano circa le undici del mattino,raggiunsero uno degli hotel che di solito frequentavano per i loro incontri. Mai sempre lo stesso.
,chiese Marco.
Sarah quella mattina era particolarmente logorroica per il nervoso,non che le altre volte fosse una ragazza silenziosa:,rispose con la voce tra il tremolante e imbarazzata.
Marco la fece stendere sul letto abbassandogli i suoi pantaloncini di jeans e mutande,prese il pacco delle supposte di glicerina che aveva apposta comprato alcuni giorni prima,lo aprì,ne prese una,e delicatamente la inserì nel retto già pieno di Sarah. Un gemito di fastidio uscì dalla bocca di lei. > chiese Marco,senza rendere la situazione più tesa di quello che era,forse anche per lui. Lui che non aveva mai visto una donna in un momento così intimo,ma che l'aveva sempre sognato e desiderato da anni. ,replicò lei con sorriso stizzoso. ,disse ancora.
,replicò lui con emozione ed eccitazione palpabile. Fu d'istinto che senza dire nulla,i due già capirono cosa avrebbero fatto: Marco sbottonò i suoi pantaloni e tirò fuori il suo membro eretto,duro e turgido,ponendolo davanti le candide labbra rosee della sua musa. Sarah inizio un inglorioso fellatio ma pieno d'impegno,impacciata come era: lei era una ragazza alle prime armi,non che fosse la verginella inesperta,aveva avuto già una storia in passato,forse l'unica,ma non gli si poteva di certo dire che era la ragazza mangia uomini del sabato sera. Era più la classica brava ragazza di casa,non che fosse ingenua,ma non la ragazza che ne cambia uno ogni weekend. Marco apprezzava il fatto che lei,anche se con meno esperienza,si impegnava sempre nel provare nuove cose,poiché era molto curiosa dell'argomento. La sua bocca accoglieva a ritmo indeciso il pene di lui,fermandosi ogni tanto per respirare col naso: il sesso orale non era certo il suo forte. Fu lì,che nella goduria del momento, Marco gli disse di lasciarsi andare:,disse. Senza fermarsi,Sarah si lasciò totalmente andare: il rumore che un qualche cosa di grosso fu espulso e si schianto sulle pareti della tazza fu inconfondibile,peti decisi e umidi rimbombavano nel sanitario. La ragazza scoppiò in risata isterica,segno di come la sua mentre cercava di contrastare l'ansia con l'adrenalina. Tremava leggermente e rideva mentre si liberava rumorosamente e piena di gas intestinali,ma cercava comunque di continuare la sua malsana danza boccale. Marco si unì anche lui alle risate, dicendosi qualcosa a riguardo con un scambio di battute veloci:,sussurrò lui,all'apice dell'orgasmo. Un gemito di goduria precedette il denso sperma che riempi la bocca di lei,ma che non ingoiò,ma sputò prontamente nel bidet di fianco. L'aria che avvolgeva la stanza era pesante,sia per il caldo,sia per l'olezzo che marcatamente aveva preso il sopravvento:
,disse lui con fare beffardo. La risposta di lei fu un dispettoso "vaffanculo" come era solita fare.
Marco si ricompose velocemente mentre lei rimase ancora lì seduta tra qualche scroscio di pipì e flebili puzzette,poichè ormai era andata di corpo e si era liberata del tutto.
,esclamò con tono deciso e simpatico lui. ,replicò lei infastidita. Forse fu la vera prima volta che Marco vide Sarah quasi arrabbiarsi,ma dopo aver quasi implorato la convinse a lasciarsi pulire.
Prese della carta e si affacciò dietro di lei che si sposto poco più in avanti per lasciare che la sua mano potesse arrivare al suo ano.Ciò che vide Marco fu qualcosa che non credeva una donna potesse mai fare: una grossa quantità di escrementi posavano sulla palla di carta messa appositamente per non farli affondare,alcuni pezzi grossi,solidi e quasi cilindrici,probabilmente i primi che Sarah aveva lasciato andare,ed una grossa colata di feci semi liquide dalla consistenza di un gelato al cioccolato che andavano a coprire le prime e sporcando le pareti in maniera molto unta. ,si prese ancora gioco di lei in maniera scherzosa,paragonandola ad una "improbabile" principessa uscita da qualche cartone Disney. Iniziò a pulire con minuzia tra le natiche di lei,anche se le prima passate si rivelarono davvero ostiche e molto sporche. ,insistette lei,capendo che forse stava solo peggiorando la situazione. Una volta pulita e accomodatasi sul bidet di fianco,Marco si precipitò per lavarla lui ed insaponarla:
LA PRIMA VOLTA
-Era un estate calda quella quell'anno,fatta di giorni felici e spensierati,di giorni liberi di due giovani amanti con tanto tempo libero davanti a sé ed esami ormai alle spalle. Era la vera estate,finalmente. Quella mattina Marco era euforico insieme a Sarah,la sua amica di giochi. Due giovani ragazzi alla scoperta dei piaceri non canonici del sesso,quei piaceri che per molti rientrano nella sfera dei giochi di ruolo,nel mondo del famigerato e poco conosciuto bdsm: Solo alcuni anni dopo sarebbe stato sdoganato al cinema con una trilogia per ragazzini. La promessa che gli era stata fatta rimbombava ancora nella testa di Marco.Dopo giorni,era riuscito a convincere Sarah ad una pratica più "intima ed estrema",senza non poche difficoltà: il desiderio proibito di vedere una donna nel suo atto più intimo,quello della defecazione,quello tabù,quello sporco e che non si addice al gentil sesso. Quello narrato solo nelle leggende,di cui le donne non facciano certe cose.
Erano circa le undici del mattino,raggiunsero uno degli hotel che di solito frequentavano per i loro incontri. Mai sempre lo stesso.
,chiese Marco.
Sarah quella mattina era particolarmente logorroica per il nervoso,non che le altre volte fosse una ragazza silenziosa:,rispose con la voce tra il tremolante e imbarazzata.
Marco la fece stendere sul letto abbassandogli i suoi pantaloncini di jeans e mutande,prese il pacco delle supposte di glicerina che aveva apposta comprato alcuni giorni prima,lo aprì,ne prese una,e delicatamente la inserì nel retto già pieno di Sarah. Un gemito di fastidio uscì dalla bocca di lei. > chiese Marco,senza rendere la situazione più tesa di quello che era,forse anche per lui. Lui che non aveva mai visto una donna in un momento così intimo,ma che l'aveva sempre sognato e desiderato da anni. ,replicò lei con sorriso stizzoso. ,disse ancora.
,replicò lui con emozione ed eccitazione palpabile. Fu d'istinto che senza dire nulla,i due già capirono cosa avrebbero fatto: Marco sbottonò i suoi pantaloni e tirò fuori il suo membro eretto,duro e turgido,ponendolo davanti le candide labbra rosee della sua musa. Sarah inizio un inglorioso fellatio ma pieno d'impegno,impacciata come era: lei era una ragazza alle prime armi,non che fosse la verginella inesperta,aveva avuto già una storia in passato,forse l'unica,ma non gli si poteva di certo dire che era la ragazza mangia uomini del sabato sera. Era più la classica brava ragazza di casa,non che fosse ingenua,ma non la ragazza che ne cambia uno ogni weekend. Marco apprezzava il fatto che lei,anche se con meno esperienza,si impegnava sempre nel provare nuove cose,poiché era molto curiosa dell'argomento. La sua bocca accoglieva a ritmo indeciso il pene di lui,fermandosi ogni tanto per respirare col naso: il sesso orale non era certo il suo forte. Fu lì,che nella goduria del momento, Marco gli disse di lasciarsi andare:,disse. Senza fermarsi,Sarah si lasciò totalmente andare: il rumore che un qualche cosa di grosso fu espulso e si schianto sulle pareti della tazza fu inconfondibile,peti decisi e umidi rimbombavano nel sanitario. La ragazza scoppiò in risata isterica,segno di come la sua mentre cercava di contrastare l'ansia con l'adrenalina. Tremava leggermente e rideva mentre si liberava rumorosamente e piena di gas intestinali,ma cercava comunque di continuare la sua malsana danza boccale. Marco si unì anche lui alle risate, dicendosi qualcosa a riguardo con un scambio di battute veloci:,sussurrò lui,all'apice dell'orgasmo. Un gemito di goduria precedette il denso sperma che riempi la bocca di lei,ma che non ingoiò,ma sputò prontamente nel bidet di fianco. L'aria che avvolgeva la stanza era pesante,sia per il caldo,sia per l'olezzo che marcatamente aveva preso il sopravvento:
,disse lui con fare beffardo. La risposta di lei fu un dispettoso "vaffanculo" come era solita fare.
Marco si ricompose velocemente mentre lei rimase ancora lì seduta tra qualche scroscio di pipì e flebili puzzette,poichè ormai era andata di corpo e si era liberata del tutto.
,esclamò con tono deciso e simpatico lui. ,replicò lei infastidita. Forse fu la vera prima volta che Marco vide Sarah quasi arrabbiarsi,ma dopo aver quasi implorato la convinse a lasciarsi pulire.
Prese della carta e si affacciò dietro di lei che si sposto poco più in avanti per lasciare che la sua mano potesse arrivare al suo ano.Ciò che vide Marco fu qualcosa che non credeva una donna potesse mai fare: una grossa quantità di escrementi posavano sulla palla di carta messa appositamente per non farli affondare,alcuni pezzi grossi,solidi e quasi cilindrici,probabilmente i primi che Sarah aveva lasciato andare,ed una grossa colata di feci semi liquide dalla consistenza di un gelato al cioccolato che andavano a coprire le prime e sporcando le pareti in maniera molto unta. ,si prese ancora gioco di lei in maniera scherzosa,paragonandola ad una "improbabile" principessa uscita da qualche cartone Disney. Iniziò a pulire con minuzia tra le natiche di lei,anche se le prima passate si rivelarono davvero ostiche e molto sporche. ,insistette lei,capendo che forse stava solo peggiorando la situazione. Una volta pulita e accomodatasi sul bidet di fianco,Marco si precipitò per lavarla lui ed insaponarla:
7
voti
voti
valutazione
5.1
5.1
Commenti dei lettori al racconto erotico