La mamma amorevole colta con le mani nella marmellata.
di
labrozzi
genere
incesti
E' successo a tutti di sentire i genitori, fare l'amore, scopare, chiavare, insomma mettere il cazzo nella figa, è successo anche a me. Io nel mio letto loro nella camera, facevamo tutti la stessa cosa, io però facevo l'amore con la mia mano destra. Una volta è successa una cosa particolare, ho visto mamma scopare si, ma non con papà. Questa nuova situazione mi ha destabilizzato perché quello spettacolo era stato molto eccitante, ma papà stava subendo un tradimento. Mamma si è accorta, comunque ha continuato imperterrita il suo lavoro. Quando hanno finito ho riconosciuto lui, Gigi, un ragazzo nostro vicino di casa. Mi ha salutato ed è andato via. Siamo rimasti soli io e mamma che mezza svestita
mi ha chiesto di sedermi sul letto accanto a lei. -Vedi Luca io e te abbiamo la stessa
esigenza, quella di fare sesso, io lo faccio con papà, ed ora come hai visto, l'ho fatto
con Gigi, tu lo fai ancora da solo perché non hai una ragazza. Ora ti faccio una proposta
che non deve sapere nessuno, insomma facciamo un patto. Se faccio l'amore con qualche altro ragazzo se vuoi puoi assistere, addirittura ti masturbo io, ed ancora di più ti faccio provare la mia figa, lo metti dentro, mi sborri o se vuoi mamma ti fa un pompino,
insomma puoi scegliere. Sai che ti dico possiamo cominciare subito se vuoi ma ricordati
se papà viene a sapere qualcosa sicuramente vorrà separarsi, quindi il nostro è un patto
d'amore, sei d'accordo?-Il discorso l'ha concluso tirandomi giù il pigiama, ha preso in
bocca il cazzo facendomi provare un piacere immenso a cui non avrei rinunciato. Era stato
sancito quel patto, a discapito di papà ma col silenzio rientrava tutto nella normalità.
La mattina frequentavo scuole quindi mamma che era casalinga, poteva fare i suoi comodi, nelle di pomeriggio, per i primi giorni non è venuto Gigi. Mi vergognavo a chiedere
qualcosa, però la guardavo in modo diverso mamma, non sentivo l'affetto materno, avevo
una voglia di lei, la vedevo come una puttana, una troia, si è accorta -Dai andiamo sul
letto- Stare sul letto con mamma nuda predisposta ad accogliermi, mi ha fatto dimenticare
che era mia mamma. Nudi entrambi, io sul suo corpo, mi dava dei bacini sulla testa, ha
appena passato la lingua sul mio orecchio, il cazzo lo sentivo durissimo, senza nessun
movimento è entrato nel paradiso. Quando lo ha preso in bocca la prima volta, ho sentito
un piacere immenso, ora ancora di più, morire in quel modo sarebbe stato l'ideale e non
avevo ancora sentito tutto, perché lei stringeva e rilassava la figa in modo ritmico.
Siamo venuti insieme, non ho capito se ha finto, ma non credo, ha urlato il suo piacere
stritolandomi tra le sue braccia, io sono morto per davvero sul suo corpo, non volevo
muovermi, volevo restare addosso a lei, mi ha svegliato con la sua vocina dolce -Amore
vogliamo farci trovare così da papà? E' stato bellissimo per me, ti amo due volte, come
figlio e come donna, sei stato grande-
mi ha chiesto di sedermi sul letto accanto a lei. -Vedi Luca io e te abbiamo la stessa
esigenza, quella di fare sesso, io lo faccio con papà, ed ora come hai visto, l'ho fatto
con Gigi, tu lo fai ancora da solo perché non hai una ragazza. Ora ti faccio una proposta
che non deve sapere nessuno, insomma facciamo un patto. Se faccio l'amore con qualche altro ragazzo se vuoi puoi assistere, addirittura ti masturbo io, ed ancora di più ti faccio provare la mia figa, lo metti dentro, mi sborri o se vuoi mamma ti fa un pompino,
insomma puoi scegliere. Sai che ti dico possiamo cominciare subito se vuoi ma ricordati
se papà viene a sapere qualcosa sicuramente vorrà separarsi, quindi il nostro è un patto
d'amore, sei d'accordo?-Il discorso l'ha concluso tirandomi giù il pigiama, ha preso in
bocca il cazzo facendomi provare un piacere immenso a cui non avrei rinunciato. Era stato
sancito quel patto, a discapito di papà ma col silenzio rientrava tutto nella normalità.
La mattina frequentavo scuole quindi mamma che era casalinga, poteva fare i suoi comodi, nelle di pomeriggio, per i primi giorni non è venuto Gigi. Mi vergognavo a chiedere
qualcosa, però la guardavo in modo diverso mamma, non sentivo l'affetto materno, avevo
una voglia di lei, la vedevo come una puttana, una troia, si è accorta -Dai andiamo sul
letto- Stare sul letto con mamma nuda predisposta ad accogliermi, mi ha fatto dimenticare
che era mia mamma. Nudi entrambi, io sul suo corpo, mi dava dei bacini sulla testa, ha
appena passato la lingua sul mio orecchio, il cazzo lo sentivo durissimo, senza nessun
movimento è entrato nel paradiso. Quando lo ha preso in bocca la prima volta, ho sentito
un piacere immenso, ora ancora di più, morire in quel modo sarebbe stato l'ideale e non
avevo ancora sentito tutto, perché lei stringeva e rilassava la figa in modo ritmico.
Siamo venuti insieme, non ho capito se ha finto, ma non credo, ha urlato il suo piacere
stritolandomi tra le sue braccia, io sono morto per davvero sul suo corpo, non volevo
muovermi, volevo restare addosso a lei, mi ha svegliato con la sua vocina dolce -Amore
vogliamo farci trovare così da papà? E' stato bellissimo per me, ti amo due volte, come
figlio e come donna, sei stato grande-
1
4
3
voti
voti
valutazione
4.6
4.6
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
In ricordo di don Gaetano.
Commenti dei lettori al racconto erotico