La prima uscita con amici.
di
paola80
genere
dominazione
Era da poco che ero diventata una moglie schiava e non ero ancora abituata alle perverse regole del mio marito Padrone. Ero dovuta uscire con amici e amiche per la prima volta con la mia nuova tenuta: Camicetta trasparente scollata senza reggiseno e minigonna senza slip.
Calzavo scarpe con i tacchi alti 10cm e calze di rete nera, sembravo proprio una battona.
E' stata una prova molto dura, mi sono sentita molto imbarazzata, quando incontravo qualcuno attiravo immediatamente l'attenzione
e questo mi ha umiliato molto. Il mio ingresso al bar e stato notato subito da tutti e sottolineato con commenti spontanei che mi hanno fatto arrossire.
Dopo esserci seduti il mio uomo mi ha ricordato, visto che l'avevo dimenticato, che dovevo aprire leggermente le gambe in modo da non togliere lo spettacolo a nessuno. Mi veniva da piangere ero rossa dall'imparazzo e dalla vergona ma ho dovuto obbedire e subito alcuni clienti degli altri tavoli hanno cominciato a fissarmi proprio li.
La mia camicetta era cosi attillata che a malapena conteneva i seni.
Difatti uno di essi e' fuoriuscito, o fatto per rimetterlo ha posto ma il mio uomo mi ha bloccato la mano e uno dei nostri commensali ci ha messo ovviamente una mano sopra cominciando a palparlo, mentre mi sono accorta che un altro mi ha infilato la mano sotto la "gonna" e a cominciato a palparmi la coscia.
IL mio uomo ha detto "Non fare la timida, cosa farai altrimenti quando ti prostituirai ?"
Per fortuna la saletta era abbastanza appartata. Al tempo fu duro ma adesso penso con piacere a quella situazione.
Saluti a tutti.
Calzavo scarpe con i tacchi alti 10cm e calze di rete nera, sembravo proprio una battona.
E' stata una prova molto dura, mi sono sentita molto imbarazzata, quando incontravo qualcuno attiravo immediatamente l'attenzione
e questo mi ha umiliato molto. Il mio ingresso al bar e stato notato subito da tutti e sottolineato con commenti spontanei che mi hanno fatto arrossire.
Dopo esserci seduti il mio uomo mi ha ricordato, visto che l'avevo dimenticato, che dovevo aprire leggermente le gambe in modo da non togliere lo spettacolo a nessuno. Mi veniva da piangere ero rossa dall'imparazzo e dalla vergona ma ho dovuto obbedire e subito alcuni clienti degli altri tavoli hanno cominciato a fissarmi proprio li.
La mia camicetta era cosi attillata che a malapena conteneva i seni.
Difatti uno di essi e' fuoriuscito, o fatto per rimetterlo ha posto ma il mio uomo mi ha bloccato la mano e uno dei nostri commensali ci ha messo ovviamente una mano sopra cominciando a palparlo, mentre mi sono accorta che un altro mi ha infilato la mano sotto la "gonna" e a cominciato a palparmi la coscia.
IL mio uomo ha detto "Non fare la timida, cosa farai altrimenti quando ti prostituirai ?"
Per fortuna la saletta era abbastanza appartata. Al tempo fu duro ma adesso penso con piacere a quella situazione.
Saluti a tutti.
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