Prima volta cuckold
di
Oscarfree
genere
prime esperienze
La mia esperienza cuckold è capitata per caso.
Nata da un tradimento, è diventata ora la nostra fantasia e pratica sessuale ricorrente.
Convivo con Marta da 8 anni. La nostra è una coppia qualunque, siamo due trentenni molto atleti ma che 2 anni fa hanno quasi mandato tutto in aria perché lei si era invaghita di un collega.
Quel tradimento ha cambiato sia la nostra relazione, sia la nostra vita sessuale.
Marta una sera mi confessa tutto: da 3 mesi si sta scopando tutti i giorni in pausa pranzo il suo collega.
Quella bocca che bacio ogni sera appena rientra dal lavoro, ha accolto un cazzo e anche la figa che ultimamente mi dava meno, era usata da qualcun altro.
Per me è stato uno shock.
Ci lasciamo, le do della puttana, della troia. Non ci vediamo per un mese. Lei se ne torna a vivere dai suoi, vengo però a scoprire che si trasferisce dal collega.
Dopo altre settimane, ci ritroviamo ad una festa a casa di un amico in comune.
Lei era con lui, un ragazzetto più giovane.
Vedere Marta che si lasciava toccare e baciare da un altro, non mi faceva incazzare ma al contrario mi eccitava.
Marta viene a parlarmi, vuole venire a casa a prendere le tutte le sue cose che aveva lasciato ancora lì, ci accordiamo il giorno.
Passo la serata a guardare come si divertono e me ne vado a casa.
Arrivato in camera, mi sento eccitato dal fatto che quel ragazzino se la scopi. Apro il cassetto del suo intimo, mi porto al viso le mutandine di pizzo che la puttana metteva sempre più spesso ultimamente. Mi inizio a segare e sborro in quel cassetto impregnando di sperma tutto il suo intimo.
I giorni passano e l’eccitazione di Marta con un altro non mi passa.
Arriva il giorno in cui viene a casa a prendere le sue cose.
Stranamente è anche in giornata allegra. Prepara gli scatoloni e le do una mano.
“Scusa se vedermi con lui ti ha dato fastidio” mi dice.
“No, no. Nessun fastidio, anzi” replico io
“Anzi cosa?”
“Niente” rispondo accendendo una sigaretta.
Marta prende in mano un baby doll nero, notando la copiosa macchia di sperma.
“Appena arrivo a casa devo lavare tutto” dice.
“Lo dicevi anche a lui quando lo scopavi e poi venivi da me?” Le chiedo.
“Dai Oscar, non dire così” mi dice guardandomi con gli occhi pentiti.
“No dico così perché mi eccita. Sapere che adesso gemerai forte con lui e ti scoperà forte facendoti urlare, mi eccita” le dico.
Marta si alza dal letto fissandomi.
Si avvicina a me ed inizia a baciarmi. Ci baciamo, lei mi slaccia i jeans e si mette in ginocchio prendendolo in mano.
“Sono una ragazza cattiva” mi dice prima di ingoiare il mio cazzo.
“Sei solo un po’ zoccola ma io ti amo e vorrei continuare a vivere con te, anche se hai relazioni extra perché mi fai eccitare” le confesso.
“Vieni qui, è tutta tua” dice Marta mettendosi sul letto e togliendosi jeans e mutandine.
Lecco quella figa rasata, ormai usata anche da altri.
“Ti hanno scopato bene?” Le chiedo.
Marta non risponde.
“Dimmi se ti ha fatto venire” le chiedo leccandole con foga il clitoride e le labbra.
“Si, mi ha fatto venire ed ho goduto”urla Marta.
“Mi prende da dietro e mi scopa nei cessi al lavoro, appoggiati al lavandino. A casa invece mi viene sopra e mi scopa forte”
Sentire la propria donna che si confessa così mi ha eccitato al punto di scoparla.
“Si scopami forte come lui, fammelo sentire fino in fondo come lui!”
In tutti questi anni non abbiamo mai scopato così. Entrambi eravamo sudati. L’ho scopata e le sono venuto dentro.
“Brava puttanella, ora torna a casa da lui , scopatelo ma torna da me”.
Marta mi ripulisce le ultime gocce di sborra dal cazzo. Si lecca anche le dita e si guarda la figa farcita.
“Mi vuoi così?” Mi dice” vorresti che vengo a casa con la fighetta riempita?”
Il cazzo mo ritorna duro. Marta lo rianima subito con un pompino.
Glielo ripunto in figa.
La mia sborra di prima fa da lubrificante e mi eccito a guardare che fuoriesce.
“Di scopami la mia figa usata, mi hanno scopato tutti” mi dice Marta facendomi eccitare di più.
“Ahhh sì senti la sborra come mi cola dalla figa piena “
Le rivengo dentro.
Nata da un tradimento, è diventata ora la nostra fantasia e pratica sessuale ricorrente.
Convivo con Marta da 8 anni. La nostra è una coppia qualunque, siamo due trentenni molto atleti ma che 2 anni fa hanno quasi mandato tutto in aria perché lei si era invaghita di un collega.
Quel tradimento ha cambiato sia la nostra relazione, sia la nostra vita sessuale.
Marta una sera mi confessa tutto: da 3 mesi si sta scopando tutti i giorni in pausa pranzo il suo collega.
Quella bocca che bacio ogni sera appena rientra dal lavoro, ha accolto un cazzo e anche la figa che ultimamente mi dava meno, era usata da qualcun altro.
Per me è stato uno shock.
Ci lasciamo, le do della puttana, della troia. Non ci vediamo per un mese. Lei se ne torna a vivere dai suoi, vengo però a scoprire che si trasferisce dal collega.
Dopo altre settimane, ci ritroviamo ad una festa a casa di un amico in comune.
Lei era con lui, un ragazzetto più giovane.
Vedere Marta che si lasciava toccare e baciare da un altro, non mi faceva incazzare ma al contrario mi eccitava.
Marta viene a parlarmi, vuole venire a casa a prendere le tutte le sue cose che aveva lasciato ancora lì, ci accordiamo il giorno.
Passo la serata a guardare come si divertono e me ne vado a casa.
Arrivato in camera, mi sento eccitato dal fatto che quel ragazzino se la scopi. Apro il cassetto del suo intimo, mi porto al viso le mutandine di pizzo che la puttana metteva sempre più spesso ultimamente. Mi inizio a segare e sborro in quel cassetto impregnando di sperma tutto il suo intimo.
I giorni passano e l’eccitazione di Marta con un altro non mi passa.
Arriva il giorno in cui viene a casa a prendere le sue cose.
Stranamente è anche in giornata allegra. Prepara gli scatoloni e le do una mano.
“Scusa se vedermi con lui ti ha dato fastidio” mi dice.
“No, no. Nessun fastidio, anzi” replico io
“Anzi cosa?”
“Niente” rispondo accendendo una sigaretta.
Marta prende in mano un baby doll nero, notando la copiosa macchia di sperma.
“Appena arrivo a casa devo lavare tutto” dice.
“Lo dicevi anche a lui quando lo scopavi e poi venivi da me?” Le chiedo.
“Dai Oscar, non dire così” mi dice guardandomi con gli occhi pentiti.
“No dico così perché mi eccita. Sapere che adesso gemerai forte con lui e ti scoperà forte facendoti urlare, mi eccita” le dico.
Marta si alza dal letto fissandomi.
Si avvicina a me ed inizia a baciarmi. Ci baciamo, lei mi slaccia i jeans e si mette in ginocchio prendendolo in mano.
“Sono una ragazza cattiva” mi dice prima di ingoiare il mio cazzo.
“Sei solo un po’ zoccola ma io ti amo e vorrei continuare a vivere con te, anche se hai relazioni extra perché mi fai eccitare” le confesso.
“Vieni qui, è tutta tua” dice Marta mettendosi sul letto e togliendosi jeans e mutandine.
Lecco quella figa rasata, ormai usata anche da altri.
“Ti hanno scopato bene?” Le chiedo.
Marta non risponde.
“Dimmi se ti ha fatto venire” le chiedo leccandole con foga il clitoride e le labbra.
“Si, mi ha fatto venire ed ho goduto”urla Marta.
“Mi prende da dietro e mi scopa nei cessi al lavoro, appoggiati al lavandino. A casa invece mi viene sopra e mi scopa forte”
Sentire la propria donna che si confessa così mi ha eccitato al punto di scoparla.
“Si scopami forte come lui, fammelo sentire fino in fondo come lui!”
In tutti questi anni non abbiamo mai scopato così. Entrambi eravamo sudati. L’ho scopata e le sono venuto dentro.
“Brava puttanella, ora torna a casa da lui , scopatelo ma torna da me”.
Marta mi ripulisce le ultime gocce di sborra dal cazzo. Si lecca anche le dita e si guarda la figa farcita.
“Mi vuoi così?” Mi dice” vorresti che vengo a casa con la fighetta riempita?”
Il cazzo mo ritorna duro. Marta lo rianima subito con un pompino.
Glielo ripunto in figa.
La mia sborra di prima fa da lubrificante e mi eccito a guardare che fuoriesce.
“Di scopami la mia figa usata, mi hanno scopato tutti” mi dice Marta facendomi eccitare di più.
“Ahhh sì senti la sborra come mi cola dalla figa piena “
Le rivengo dentro.
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