Dietro la facciata: moglie, mamma, amante.
di
Emmedimoglie
genere
tradimenti
Erano ormai mesi che la nostra relazione andava avanti. Mi sentivo schifosamente in colpa e allo stesso tempo costantemente bagnata.
Noi non scopavamo e basta. Si eccitava a farmi fare cose alle spalle di mio marito, ma in sua presenza. Ormai all'interno della mia coppia ero abbastanza assente. Cercavo di fare tutto abbastanza in fretta, speravo che mio marito lavorasse il più possibile, che fosse impegnato in alto o che dormisse. Mentre preparavo la cena per la famiglia, ad esempio, mi chiedeva di correre in bagno e scattarmi qualche foto. Si eccitava ad eccitarmi e a parlare di lui dandogli del cornuto. Non riuscivo a dispiacermi, la mia mente da troia ne voleva ancora. Sognavo quel palo di carne in mezzo alle gambe anche di notte. Ormai scopare con Antonio (mio marito), mi annoiava e basta. Non sentivo nulla, speravo finisse il prima possibile e mi impegnavo tanto a farlo sborrare con la bocca velocemente. Chiaramente l'intensità del mio pompino era dovuta solo al pensiero su Carlo. Mio marito stava lì a fissarmi mentre gli succhiavo il cazzo, immobile. Con Carlo invece...con Carlo tutta un'altra storia! Lui me lo sbatteva ovunque, adorava riempirmi dei suoi liquidi. Mi parlava. Mi insultava. Mi dava della troia. "Eccola, l'insospettabile mammina e mogliettina perfetta, che toglie il tempo alla famiglia per farsi farcire come una vacca da un vero cazzo". Aveva ragione. Rinunciavo a tutto per farmi sbattere. E quando non ce l'avevo tra le cosce, andavo in bagno com un vibratore nella figa a leggere tutto ciò che mi scriveva. Gli rispondevo sempre, più avevo il marito vicino e più mi eccitavo. Quante volte ho rischiato...ma non riuscivo a farne a meno. "Antonio è un coglione", mi ripeteva sempre. "Come fa a non accorgersi di portare tutto questo peso in testa". E rideva, rideva. Adorava prendersi gioco di lui. "Gli sfondo la moglie da tempo e non se ne accorge". La mia unica fortuna era che Antonio non mi inculava mai...
Noi non scopavamo e basta. Si eccitava a farmi fare cose alle spalle di mio marito, ma in sua presenza. Ormai all'interno della mia coppia ero abbastanza assente. Cercavo di fare tutto abbastanza in fretta, speravo che mio marito lavorasse il più possibile, che fosse impegnato in alto o che dormisse. Mentre preparavo la cena per la famiglia, ad esempio, mi chiedeva di correre in bagno e scattarmi qualche foto. Si eccitava ad eccitarmi e a parlare di lui dandogli del cornuto. Non riuscivo a dispiacermi, la mia mente da troia ne voleva ancora. Sognavo quel palo di carne in mezzo alle gambe anche di notte. Ormai scopare con Antonio (mio marito), mi annoiava e basta. Non sentivo nulla, speravo finisse il prima possibile e mi impegnavo tanto a farlo sborrare con la bocca velocemente. Chiaramente l'intensità del mio pompino era dovuta solo al pensiero su Carlo. Mio marito stava lì a fissarmi mentre gli succhiavo il cazzo, immobile. Con Carlo invece...con Carlo tutta un'altra storia! Lui me lo sbatteva ovunque, adorava riempirmi dei suoi liquidi. Mi parlava. Mi insultava. Mi dava della troia. "Eccola, l'insospettabile mammina e mogliettina perfetta, che toglie il tempo alla famiglia per farsi farcire come una vacca da un vero cazzo". Aveva ragione. Rinunciavo a tutto per farmi sbattere. E quando non ce l'avevo tra le cosce, andavo in bagno com un vibratore nella figa a leggere tutto ciò che mi scriveva. Gli rispondevo sempre, più avevo il marito vicino e più mi eccitavo. Quante volte ho rischiato...ma non riuscivo a farne a meno. "Antonio è un coglione", mi ripeteva sempre. "Come fa a non accorgersi di portare tutto questo peso in testa". E rideva, rideva. Adorava prendersi gioco di lui. "Gli sfondo la moglie da tempo e non se ne accorge". La mia unica fortuna era che Antonio non mi inculava mai...
9
8
voti
voti
valutazione
4.6
4.6
Commenti dei lettori al racconto erotico