Io e Ferry (4)
di
Monika
genere
trans
§
Anche ieri pomeriggio alla casa con Ferry e due uomini. Chissà dove trova dei tipi così cazzuti e maiali? Solito copione divertente: i due a fottermi in culo, io a succhiarli, farmeli sborrare dentro fino a farli felici con le palle belle svuotate. A tutti due ho fatto fare la doppia dentro di me, ormai Ferry deve averlo detto in giro e la chiedono tutti, tanto non è difficile sono tutti viagrati e farne due di seguito non è un problema.
Come le altre volte, visto come sono brava, Ferry mi fa il suo “regalino” e mi mette alla monta. Finiti i due clienti, mi mette sul "montatroie" e poi mi sfondare da tre sconosciuti (anche questi dove li trova?).
Comunque il primo non era proprio granchè, non so che età avesse ma lo infilava e gli usciva, sia per il buco aperto sia, evidentemente, per le dimensioni del suo cosino, che magari era appena normale ma dopo i cazzi che avevo preso prima quasi non lo sentivo. E’ venuto in cinque minuti. Poi mi ha montata uno ben messo, più o meno come i due clienti, e si è goduto il mio culo andando e venendo con calma.
Poi, come l'altra volta, è arrivato il grancazzone. Ferry mi ha bendata (stavolta ero a bocca libera) e, cosa nuova, s’è messo sul letto davanti a me, tenendomi le mani:
-Questo te lo ricordi, cagna!
Ero lì sul montatroie, bendata, nuda, il culo offerto.
-Ecco la troia, divertiti!-ha detto al tizio.
Avrei voluto vedere davvero se era così super quel cazzo che stava per fottermi il culo ma non ho impiegato molto a capirlo: ho sentito la cappella spingere per entrare nel mio buco aperto e sborrato, mi sono sentita dilatare, aprire, mi sono attaccata a Ferry perché davvero mi sentivo infilata da qualcosa di enorme:
-Senti che cazzo?
-Ohhh…
La cappella è entrata ma il resto era grosso quasi uguale, non come i cazzi normali che, entrata la cappella il più è fatto, anche l’asta era grossa ed entrava, entrava. Doveva essere anche lungo perché s’è fermato ma Ferry, ridacchiando:
-Non ti preoccupare, puoi sfondarla!
E allora mi sono attaccata alle sue mani e ho urlato perché me lo sono sentito dentro tutto e per un momento ho pensato che mi avesse squarciata.
-Urla, cagna, urla…-Ferry mi aveva lasciato le mani e mi accarezzava i capelli-brava, brava, fatti sfondare..brava…se vuoi smettere, dillo e lui esce..vuoi smettere?
Smettere un cazzo che mi stava sfondando, spaccando, distruggendo il culo?
-No..no…ancora..continua..
-Ce l’hai fino alle palle…
Ho allungato una mano sotto fra le mie cosce e ho sentito le sue palle grosse contro il mio perineo (col tucking non avevo più nulla lì sotto).
-Sentita? Dai divertiti….
E quel coso enorme ha iniziato ad entrare ed uscire a pomparmi, per fortuna la sborra che avevo preso prima un po’ lubrificava ma era una roba che avevo provato poche volte, mi sentivo bellissima, troissima, schifosa.
-Ancora..ancora…dai..
-Sentila! Spaccala!
E il cazzone dentro e fuori, dentro e fuori. Stavolta ero senza popper ma ero partita lo stesso, fatta di cazzo. Toccavo le sue palle quando arrivavano in fondo e lui non si fermava. E’ venuto quando ha voluto, ormai non sentivo quasi più il cazzone che entrava e usciva. Era straniero perché ha detto cose in una lingua ignota.
-Bravo!! L’hai sfondata!-
E’ rimasto dentro, speravo non sapesse della doppia ma in fondo avrei accettato anche un’altra sfondata da quel coso che non potevo vedere.
L’ha tirato fuori (quando esce un coso così è sempre un momento particolare) ha salutato e se n’è andato.
-Allora, cagna, te la sei goduta, eh?
Mi sono tolta la benda e sono rimasta lì sul montatroie. Stanchissima, il culo che non riuscivo più a sentire.
-Questa è stata una superinculata, cazzo…
-Era il tuo “regalino”, no?
-Giusto…
-Adesso mi fai tu un “regalino”? Il cazzone valeva la pena, no?
-Te lo sei meritato, cosa vuoi?
-Te lo faccio vedere…
Mi ha fatta scendere dal “montatroie”, mi ha messa sdraiata, a gambe spalancate, poi mi ha legata i polsi. Ero a X e lui m’è venuto tra le gambe dopo avermi messo un cuscino sotto la testa perché vedessi bene.
-Intanto vediamo cosa c’è qui sotto…
Mi ha tolto il nastro adesivo che uso per fare tucking:
-Ecco il piccolino..-e con due dita mi ha preso la pisellina minuscola, tirandola appena.
-E le palline? Scomparse?
-No, sono piccine…devi farle uscire, sono nel pancino…-da quando prendo ormoni, i testicoli si sono ridotti tanto e sono rientrati, il destro del tutto, l’altro, che è sempre stato più grosso, quasi.
Così Ferry dolcemente li ha fatti uscire, poi li ha legati con un laccio emostatico. Teneva in mano soddisfatto il mio sacchetto, lucido e teso:
-Eccoli i tuoi marroncini..-mi piaceva vederli le mie palline così legate, in mano a lui.
-Allora, ecco il mio “regalino”: visto che fra non molto te li toglieranno, vero?
-Sì, te l’ho detto, mi fanno castrare..
-Bene, allora visto che io non posso partecipare (il Padrone ha messo in vendita la partecipazione per otto persone all’evento della mia castrazione: ganbang con CBT estremo-molto estremo-e castrazione compiuta dalla Kastratrice) oggi mi fai divertire con le tue palline..
-Va bene, fallo, ma ricordati di non arrivare in fondo…eh?
-Tranquilla, lo facessi i prossimi marroni a saltare sarebbero i miei, ma a me servono!...
Ha preso una fiala di popper, l’ha spezzata e poi l’ha divisa, mezza a me e mezza a lui (dopo il paio di canne che s’era fatto prima così doveva essere bello carico mentre a me è arrivata la solita botta di calore). Ha aperto una scatola che aveva appoggiato sul mobile e ha tirato fuori uno spaccapalle (due assicelle piatte di legno tenute da due viti con galletto finale) che conosco bene per i giochini che alcuni clienti vogliono fare. Stavolta toccava a me.
Ha allargato al massimo le strisce e ci ha infilato dentro il mio sacchetto:
-Ecco qua, così non scappano..
Poi ha stretto le assicelle fino a schiacciare le palline già strette e legate. Ho fatto un urletto:
-Eccole qui, belle strette…-e ha girato le viti fino a bloccare le assicelle.
-Adesso le schiacciamo ancora?-sentivo la pressione sui miei marroncini.
-Schiacciale…dai…
Ha stretto ancora le viti e il dolore è aumentato. Ora il sacchetto era schiacciato, sporgeva livido e lucido dalla macchinetta. Ferry ha preso un ago, di quelli da siringa, ha tolto il tappo e me l’ha mostrato:
-Te le buco, cagna!
Senza aspettare la mia risposta ha sollevato appena la macchinetta, perché vedessi meglio e ha spinto l’ago nel testicolo destro. La punta è entrata senza difficoltà, ho urlato forse più per l’impressione che per il dolore. Ha spinto l’ago dentro quasi fino in fondo.
-Se vuoi che smetta…
-Fai quel che vuoi…-le mie palline erano comunque destinate a finire male, che almeno ci si divertisse. E poi quel male che sentivo, con la testa leggera di popper, era puro piacere.
Ha preso un altro ago e ha ripetuto la stessa cosa nel testicolo sinistro.
-Te li distruggo…-era eccitatissimo con le mie palline schiacciate e bucate.
Il dolore era forte ma saliva a ondate dal basso, ora sentivo di nuovo il culo e mi accorgevo che mi mancava quell’enorme coso che mi aveva sfondata poco prima, sarebbe stato perfetto: sfondata e con i testicoli distrutti.
Ferry ha raddoppiato gli aghi, ora ne avevo due per testicolo. Ha fotografato e videato tutta l'operazione.
-Me li hai distrutti…grazie…
Ferry allora ha fatto una cosa che non mi aspettavo: s’è chinato e ha preso in bocca la mia pisellina, mettendosi a succhiarla, era proprio bravo a fare pompini, non immaginavo. Per quanto succhiasse però rimaneva sempre piccina, ormai è tanto che non s’indurisce più. Allora l’ha presa fra due dita ma non riusciva nemmeno a segarmi tanto era piccina e molle.
Senza dire nulla allora ha preso un vibratore, e ha spinto dentro il pancino la cosina con quello, proprio come avrebbe fatto con una fichetta. Ha fatto partire il vibro:
-Godi con la tua fichetta…
E’ stato super mi ha fatta venire dentro al pancino girandomi dentro il coso, era bellissimo vedere lui che mi masturbava la cosina proprio come una femmina:
-Vediamo cosa tiriamo fuori dalle tue palline bucate….
L’orgasmo è stato fortissimo e ha continuato, io a dire “basta” perché era troppo sensibile il mio clito:
-Godi, godi…
Finalmente s’è fermato perché era troppo forte la sensazione, unita al male per le palline bucate.
Ha tirato fuori il vibro bagnato della mia acquetta liscia e me l'ha dato da leccare. Poi, adagio, ha tolto un ago alla volta e ha aperto la macchinetta e slegato il sacchetto.
Sono rimasta lì, ancora legata, lui s’è acceso un’altra canna e s’è seduto sul letto.
-Sarà fantastico castrarti, andare fino in fondo, vedrò il video, il tuo Padrone me l’ha promesso..
-Perché non ci sarai? Costa troppo? (in realtà non sapevo quanto ci volesse per partecipare)
-Per uno spettacolo così avrei speso anche il doppio, ma i posti erano già occupati: la tua castrazione è andata sold out in dieci minuti. Non si vede spesso una sissy come te castrata e poi in una gang no limits…
Ero felice: voleva dire che valevo qualcosa…
Anche ieri pomeriggio alla casa con Ferry e due uomini. Chissà dove trova dei tipi così cazzuti e maiali? Solito copione divertente: i due a fottermi in culo, io a succhiarli, farmeli sborrare dentro fino a farli felici con le palle belle svuotate. A tutti due ho fatto fare la doppia dentro di me, ormai Ferry deve averlo detto in giro e la chiedono tutti, tanto non è difficile sono tutti viagrati e farne due di seguito non è un problema.
Come le altre volte, visto come sono brava, Ferry mi fa il suo “regalino” e mi mette alla monta. Finiti i due clienti, mi mette sul "montatroie" e poi mi sfondare da tre sconosciuti (anche questi dove li trova?).
Comunque il primo non era proprio granchè, non so che età avesse ma lo infilava e gli usciva, sia per il buco aperto sia, evidentemente, per le dimensioni del suo cosino, che magari era appena normale ma dopo i cazzi che avevo preso prima quasi non lo sentivo. E’ venuto in cinque minuti. Poi mi ha montata uno ben messo, più o meno come i due clienti, e si è goduto il mio culo andando e venendo con calma.
Poi, come l'altra volta, è arrivato il grancazzone. Ferry mi ha bendata (stavolta ero a bocca libera) e, cosa nuova, s’è messo sul letto davanti a me, tenendomi le mani:
-Questo te lo ricordi, cagna!
Ero lì sul montatroie, bendata, nuda, il culo offerto.
-Ecco la troia, divertiti!-ha detto al tizio.
Avrei voluto vedere davvero se era così super quel cazzo che stava per fottermi il culo ma non ho impiegato molto a capirlo: ho sentito la cappella spingere per entrare nel mio buco aperto e sborrato, mi sono sentita dilatare, aprire, mi sono attaccata a Ferry perché davvero mi sentivo infilata da qualcosa di enorme:
-Senti che cazzo?
-Ohhh…
La cappella è entrata ma il resto era grosso quasi uguale, non come i cazzi normali che, entrata la cappella il più è fatto, anche l’asta era grossa ed entrava, entrava. Doveva essere anche lungo perché s’è fermato ma Ferry, ridacchiando:
-Non ti preoccupare, puoi sfondarla!
E allora mi sono attaccata alle sue mani e ho urlato perché me lo sono sentito dentro tutto e per un momento ho pensato che mi avesse squarciata.
-Urla, cagna, urla…-Ferry mi aveva lasciato le mani e mi accarezzava i capelli-brava, brava, fatti sfondare..brava…se vuoi smettere, dillo e lui esce..vuoi smettere?
Smettere un cazzo che mi stava sfondando, spaccando, distruggendo il culo?
-No..no…ancora..continua..
-Ce l’hai fino alle palle…
Ho allungato una mano sotto fra le mie cosce e ho sentito le sue palle grosse contro il mio perineo (col tucking non avevo più nulla lì sotto).
-Sentita? Dai divertiti….
E quel coso enorme ha iniziato ad entrare ed uscire a pomparmi, per fortuna la sborra che avevo preso prima un po’ lubrificava ma era una roba che avevo provato poche volte, mi sentivo bellissima, troissima, schifosa.
-Ancora..ancora…dai..
-Sentila! Spaccala!
E il cazzone dentro e fuori, dentro e fuori. Stavolta ero senza popper ma ero partita lo stesso, fatta di cazzo. Toccavo le sue palle quando arrivavano in fondo e lui non si fermava. E’ venuto quando ha voluto, ormai non sentivo quasi più il cazzone che entrava e usciva. Era straniero perché ha detto cose in una lingua ignota.
-Bravo!! L’hai sfondata!-
E’ rimasto dentro, speravo non sapesse della doppia ma in fondo avrei accettato anche un’altra sfondata da quel coso che non potevo vedere.
L’ha tirato fuori (quando esce un coso così è sempre un momento particolare) ha salutato e se n’è andato.
-Allora, cagna, te la sei goduta, eh?
Mi sono tolta la benda e sono rimasta lì sul montatroie. Stanchissima, il culo che non riuscivo più a sentire.
-Questa è stata una superinculata, cazzo…
-Era il tuo “regalino”, no?
-Giusto…
-Adesso mi fai tu un “regalino”? Il cazzone valeva la pena, no?
-Te lo sei meritato, cosa vuoi?
-Te lo faccio vedere…
Mi ha fatta scendere dal “montatroie”, mi ha messa sdraiata, a gambe spalancate, poi mi ha legata i polsi. Ero a X e lui m’è venuto tra le gambe dopo avermi messo un cuscino sotto la testa perché vedessi bene.
-Intanto vediamo cosa c’è qui sotto…
Mi ha tolto il nastro adesivo che uso per fare tucking:
-Ecco il piccolino..-e con due dita mi ha preso la pisellina minuscola, tirandola appena.
-E le palline? Scomparse?
-No, sono piccine…devi farle uscire, sono nel pancino…-da quando prendo ormoni, i testicoli si sono ridotti tanto e sono rientrati, il destro del tutto, l’altro, che è sempre stato più grosso, quasi.
Così Ferry dolcemente li ha fatti uscire, poi li ha legati con un laccio emostatico. Teneva in mano soddisfatto il mio sacchetto, lucido e teso:
-Eccoli i tuoi marroncini..-mi piaceva vederli le mie palline così legate, in mano a lui.
-Allora, ecco il mio “regalino”: visto che fra non molto te li toglieranno, vero?
-Sì, te l’ho detto, mi fanno castrare..
-Bene, allora visto che io non posso partecipare (il Padrone ha messo in vendita la partecipazione per otto persone all’evento della mia castrazione: ganbang con CBT estremo-molto estremo-e castrazione compiuta dalla Kastratrice) oggi mi fai divertire con le tue palline..
-Va bene, fallo, ma ricordati di non arrivare in fondo…eh?
-Tranquilla, lo facessi i prossimi marroni a saltare sarebbero i miei, ma a me servono!...
Ha preso una fiala di popper, l’ha spezzata e poi l’ha divisa, mezza a me e mezza a lui (dopo il paio di canne che s’era fatto prima così doveva essere bello carico mentre a me è arrivata la solita botta di calore). Ha aperto una scatola che aveva appoggiato sul mobile e ha tirato fuori uno spaccapalle (due assicelle piatte di legno tenute da due viti con galletto finale) che conosco bene per i giochini che alcuni clienti vogliono fare. Stavolta toccava a me.
Ha allargato al massimo le strisce e ci ha infilato dentro il mio sacchetto:
-Ecco qua, così non scappano..
Poi ha stretto le assicelle fino a schiacciare le palline già strette e legate. Ho fatto un urletto:
-Eccole qui, belle strette…-e ha girato le viti fino a bloccare le assicelle.
-Adesso le schiacciamo ancora?-sentivo la pressione sui miei marroncini.
-Schiacciale…dai…
Ha stretto ancora le viti e il dolore è aumentato. Ora il sacchetto era schiacciato, sporgeva livido e lucido dalla macchinetta. Ferry ha preso un ago, di quelli da siringa, ha tolto il tappo e me l’ha mostrato:
-Te le buco, cagna!
Senza aspettare la mia risposta ha sollevato appena la macchinetta, perché vedessi meglio e ha spinto l’ago nel testicolo destro. La punta è entrata senza difficoltà, ho urlato forse più per l’impressione che per il dolore. Ha spinto l’ago dentro quasi fino in fondo.
-Se vuoi che smetta…
-Fai quel che vuoi…-le mie palline erano comunque destinate a finire male, che almeno ci si divertisse. E poi quel male che sentivo, con la testa leggera di popper, era puro piacere.
Ha preso un altro ago e ha ripetuto la stessa cosa nel testicolo sinistro.
-Te li distruggo…-era eccitatissimo con le mie palline schiacciate e bucate.
Il dolore era forte ma saliva a ondate dal basso, ora sentivo di nuovo il culo e mi accorgevo che mi mancava quell’enorme coso che mi aveva sfondata poco prima, sarebbe stato perfetto: sfondata e con i testicoli distrutti.
Ferry ha raddoppiato gli aghi, ora ne avevo due per testicolo. Ha fotografato e videato tutta l'operazione.
-Me li hai distrutti…grazie…
Ferry allora ha fatto una cosa che non mi aspettavo: s’è chinato e ha preso in bocca la mia pisellina, mettendosi a succhiarla, era proprio bravo a fare pompini, non immaginavo. Per quanto succhiasse però rimaneva sempre piccina, ormai è tanto che non s’indurisce più. Allora l’ha presa fra due dita ma non riusciva nemmeno a segarmi tanto era piccina e molle.
Senza dire nulla allora ha preso un vibratore, e ha spinto dentro il pancino la cosina con quello, proprio come avrebbe fatto con una fichetta. Ha fatto partire il vibro:
-Godi con la tua fichetta…
E’ stato super mi ha fatta venire dentro al pancino girandomi dentro il coso, era bellissimo vedere lui che mi masturbava la cosina proprio come una femmina:
-Vediamo cosa tiriamo fuori dalle tue palline bucate….
L’orgasmo è stato fortissimo e ha continuato, io a dire “basta” perché era troppo sensibile il mio clito:
-Godi, godi…
Finalmente s’è fermato perché era troppo forte la sensazione, unita al male per le palline bucate.
Ha tirato fuori il vibro bagnato della mia acquetta liscia e me l'ha dato da leccare. Poi, adagio, ha tolto un ago alla volta e ha aperto la macchinetta e slegato il sacchetto.
Sono rimasta lì, ancora legata, lui s’è acceso un’altra canna e s’è seduto sul letto.
-Sarà fantastico castrarti, andare fino in fondo, vedrò il video, il tuo Padrone me l’ha promesso..
-Perché non ci sarai? Costa troppo? (in realtà non sapevo quanto ci volesse per partecipare)
-Per uno spettacolo così avrei speso anche il doppio, ma i posti erano già occupati: la tua castrazione è andata sold out in dieci minuti. Non si vede spesso una sissy come te castrata e poi in una gang no limits…
Ero felice: voleva dire che valevo qualcosa…
1
2
voti
voti
valutazione
4.7
4.7
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Io e Ferry (3)racconto sucessivo
Messa alla monta (1)
Commenti dei lettori al racconto erotico