Mio fratello!
di
Giovan8
genere
confessioni
I nostri genitori erano entrambi giovani e vedovi e si erano messi insieme dopo tanti anni di solitudine. Rincontrare Valerio è stato veramente bello. Siamo cresciuti insieme praticamente, da quando suo padre entrò in casa nostra stavamo praticamente tutti i giorni insieme. Posso tranquillamente dire che dai 17 ai 25/26 anni abbiamo condiviso tutto, anche le ragazze. Valerio ha sempre fatto basket, alto, castano ed occhi verdi, con un fisico scolpito che gli ho sempre invidiato. Io mi sono sempre tenuto molto bene fisicamente e come lui ho sempre avuto un ottimo riscontro con le ragazze.
Ero in un bar di Londra con la mia ex ragazza quando mi sono sentito una mano sulla spalla, mi sono girato e senza pensarci ci siamo abbracciati. Abbiamo passato l'intera serata insieme sfidandoci, come ai vecchi tempi, ad una gara d'alcol.
Ricordo che ha sempre sofferto di improvvisi attacchi di panico, che lo costringevano a mettersi sul letto ed aspettare che gli passasse.
Quando eravamo giovani teenager ci capitava di guardare i porno insieme, soprattutto quelli di Monica Roccaforte, e ricordo che ad un certo punto mi guardò e mi disse "Sembra tua mamma!". Bhè cazzo, è vero! Le somigliava veramente tanto, soprattutto fisicamente. Da quella volta abbiamo iniziato a fantasticare proprio su mia madre, e la maggior parte delle volte era lui che me ne parlava. Capitava infatti che alcune volte in preda ad una crisi di panico andasse a dormire con lei, soprattutto quando suo padre faceva il turno di notte. E appunto durante la notte capitava che la maglia di mamma lasciasse scoperte le tette, enormi. Me ne raccontava con uno sguardo così arrapato che ne ero quasi geloso. Era pur sempre mia mamma!
A casa mia non c'è mai stato, diciamo così, molto pudore, nel senso che capitava molto spesso soprattutto all'epoca che mia madre facesse la doccia con la porta aperta o che l'accostasse invece di chiuderla quando faceva pipì. Considerando Valerio probabilmente come un figlio, l'ha fatto qualche volta anche davanti a lui.
Giravano alcune voci sul suo conto prima che si mettesse con il padre di Valerio, ma sia io che lui non c'avevamo mai creduto. Era pura ai nostri occhi! Le cose che sentivamo di più erano che fosse un ingorda, che non sprecava neanche una goccia di sborra...ma noi non ce la vedevamo proprio!
A tavola con Valerio, in quel bar, bevendo e raccontando del più e del meno eravamo ormai brilli. Ad un certo punto si avvicinò all'orecchio e mi disse "Non te l'ho mai detto, ma me la sono trombata!"
"Perché non me l'hai mai detto?" risposi con un improvviso magone.
"Perché saresti stato geloso!"
"E com'è stato?" gli domandai girandomi da solo il coltello nella piaga.
"Esattamente come immaginavamo! Maledettamente troia!"
Ero in un bar di Londra con la mia ex ragazza quando mi sono sentito una mano sulla spalla, mi sono girato e senza pensarci ci siamo abbracciati. Abbiamo passato l'intera serata insieme sfidandoci, come ai vecchi tempi, ad una gara d'alcol.
Ricordo che ha sempre sofferto di improvvisi attacchi di panico, che lo costringevano a mettersi sul letto ed aspettare che gli passasse.
Quando eravamo giovani teenager ci capitava di guardare i porno insieme, soprattutto quelli di Monica Roccaforte, e ricordo che ad un certo punto mi guardò e mi disse "Sembra tua mamma!". Bhè cazzo, è vero! Le somigliava veramente tanto, soprattutto fisicamente. Da quella volta abbiamo iniziato a fantasticare proprio su mia madre, e la maggior parte delle volte era lui che me ne parlava. Capitava infatti che alcune volte in preda ad una crisi di panico andasse a dormire con lei, soprattutto quando suo padre faceva il turno di notte. E appunto durante la notte capitava che la maglia di mamma lasciasse scoperte le tette, enormi. Me ne raccontava con uno sguardo così arrapato che ne ero quasi geloso. Era pur sempre mia mamma!
A casa mia non c'è mai stato, diciamo così, molto pudore, nel senso che capitava molto spesso soprattutto all'epoca che mia madre facesse la doccia con la porta aperta o che l'accostasse invece di chiuderla quando faceva pipì. Considerando Valerio probabilmente come un figlio, l'ha fatto qualche volta anche davanti a lui.
Giravano alcune voci sul suo conto prima che si mettesse con il padre di Valerio, ma sia io che lui non c'avevamo mai creduto. Era pura ai nostri occhi! Le cose che sentivamo di più erano che fosse un ingorda, che non sprecava neanche una goccia di sborra...ma noi non ce la vedevamo proprio!
A tavola con Valerio, in quel bar, bevendo e raccontando del più e del meno eravamo ormai brilli. Ad un certo punto si avvicinò all'orecchio e mi disse "Non te l'ho mai detto, ma me la sono trombata!"
"Perché non me l'hai mai detto?" risposi con un improvviso magone.
"Perché saresti stato geloso!"
"E com'è stato?" gli domandai girandomi da solo il coltello nella piaga.
"Esattamente come immaginavamo! Maledettamente troia!"
1
6
voti
voti
valutazione
3.4
3.4
commenti dei lettori al racconto erotico