Servizio in camera

Scritto da , il 2010-03-13, genere gay

Mi trovavo per lavoro in uno dei più importanti hotel della zona. Come quasi tutte le mattine mi svegliai col cazzo duro. Peccato che il mio amore era rimasto a casa, lontano da me. Presi a masturbarmi pensando al suo bel corpo, fonte di piacere infinito nelle nostre notti infuocate. La mia voglia divenne qualcosa di irrefrenabile. Decisi allora di escogitare un piano. Mi recai al comodino, presi la cornetta del telefono e chiamai la reception, pregando che mi portassero la colazione in camera. Nell'attesa che arrivasse qualcuno tornai a letto. Lascia la porta accostata. Quando senti bussare risposi di entrare pure. Ecco apparire un bell uomo di colore, sui trent'anni. Alto, fisico possente, spalle larghe. Aveva una barba fine che gli abbelliva decisamente il volto, dandogli quel tocco di mascolinità in più. Tra me e me pensai "Oggi è il mio giorno fortunato, un UOMO! ". Avevo paura che arrivasse la solita ragazzina brutta. Gli dissi di appoggiare tutto sul tavolo vicino alla finestra. Mentre lui era indaffarato ad apparecchiare, dopo aver ammirato il suo bel culetto, di soppiatto uscii dal letto, con addosso solo gli slip. Mi racai alla porta e la chiusi a chiave, cercando di non far rumore. Nonostante tutto il cameriere si girò di scatto. Vedendomi lì, semi-nudo, davanti alla porta, all'iniziò rimase perplesso. Dopo uno sguardo pieno di imbarazzo, si voltò di nuovo, e come se nulla fosse si rimise a fare il suo lavoro. La sua indifferenza mi fece abbastanza arrabbiare. Deluso mi sedetti sul letto. "Io ho finito, signore" mi disse quando ebbe sistemato tutto. "Come, te ne vai di già? Io non ho nemmeno cominciato! ". A quelle parole lui si mise a ridere e poi disse"Mi dispiace signore, ma io non faccio sesso a pagamento, se vuole può chiamare la reception e. . . . Ma poi io non faccio sesso con uomini da tanto tempo. ". "Non faccio sesso con uomini da tanto tempo??? Allora anche lui è, o meglio, è stato. . . mmm, bene. . . "pensai tra me e me, poi dissi"Ma quale denaro! Chi ha parlato di denaro? Io voglio fare solo del puro e sano sesso! Anch'io trovo squallido pagare una persona per delle prestazioni". Capendo che con le parole non avrei concluso niente, passai ai fatti, cercando di farlo eccitare. Mi avvicinai a lui, lo strinsi con un braccio, e con l'altro inizia a tastare le sue "zone basse". Gli baciai le labbra, chiudendo gli occhi. Gliele ribaciai ancora, cercando con la lingua di entrargli in bocca. Alla fine cedette. Sentii la sua calda lingua avvinghiasi alla mia. Senza staccare ne mani ne lingue ci dirigemmo, a dire la verità in modo un po' impacciato, verso il letto. Inizia a sbottonargli la camicia. Facevo scorrere le mie mani su quel ampio petto liscio, leccandogli contemporaneamente il torace, scorrendo avanti e indietro dall'ombelico fin su al mento. Mi piaceva il pizzichio della sua barba sulle mie labbra. Gli presi a baciare il collo. Mi veniva voglia di mordergli la giugulare come un vampiro. Lui intanto gemeva e respirava sempre più affannosamente. Dopo una leccatina anche ai capezzoli, che baciavo come se fossi un poppante, scesi giù . Gli slacciai i pantaloni, e glieli sfilai. Feci lo stesso con le mutande. Finalmente davanti a me vedevo ergersi quel bel cazzone nero! Sempre con la lingua inizia a leccare il dorso di quel bel membro. Dalle palle salivo su fino al glande, ripetutamente. Alla fine melo presi tutto in bocca. Su, giù, su, giù. Intanto con lo sguardo ammiravo il suo viso estasiato. Con una mano sulla mia testa cercava di darmi il ritmo. Alla fine lo pregai di mettersi a novanta. Lui ubbedì. Con una mano accarezzai ancora un po' il suo torso e il suo addome. Dopodichè con le labbra mi inumidai il dito, e inizia a passarglielo fra le sue chiappe. Sentivo i suoi peli bagnati per l'eccitazione. Sopo aver divaricato le sue chiappette sode con le mani, iniziai a leccare il suo buco con la punta della lingua, finche non mi misi in ginocchio davanti a lui e appoggiai la mia gonfia cappella sul suo culetto. Prima entrò solo in parte, poi sempre di più, finchè non entrò tutto. Ad ogni pezzetto in più lui godeva e ansimava in preda all'estasi. Sentivo i suoi muscoli stingere il mio cazzo. Con le mani gli presi le spalle e iniziai a montarlo con forza, aiutandomi con le braccia. Poi gliele feci scivolare lungo i fianchi. Mi sentivo il cazzo esplodere, sentivo la carne quasi tirare con forza, alla fine venni con una grande sborrata nel culo del mio amico cameriere. Vidi la mia bianca sborra colare sulla sua bella pelle nera. Era uno spettaccolo. Dopo esserci fatti una doccia a testa, lui si rivestì. Era preoccupato perchè non sapeva cosa inventare al capo per giustificare la sua assenza. "Inventati qualcosa e se ci sono problemi mandalo da me, ti copro io! Ciao, e grazie di tutto". Dopo un lungo bacio lo lasciai andare. Come se nulla fosse andai al tavolo e mangiai la mia colazione. Dopotutto l'avevo pagata! Purtroppo non lo rividi mai più.

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