Il trasfer della Professoressa Francesca I° parte

di
genere
tradimenti


Ciao a tutti, le avventure della professoressa Francesca sono tornate.
Spero che mi leggerete e, soprattutto, commenterete in tanti.

Questa è la prima parte di una storia che ben presto proseguirà.
Spero che vi divertiate a leggerla, così come mi sono divertita io a scriverla.
Trovate gli altri racconti sull'autrice Francesca E.
Kisssss.


Questo racconto inizia con un video e un uomo che mentre lo guarda, piange disperato perché stava vedendo la sua dolce fidanzata divorare il pisello di un giovane poco più che adolescente, con una foga e una passione che a lui erano totalmente sconosciute.
-Ti rendi... ti rendi conto di che cosa hai fatto? Ti... rendi conto di quanto mi fai soffrire? -
- Lo so, hai perfettamente ragione però sai... conosci bene i miei punti deboli... - nicchia la ragazza, guardando il suo uomo disperarsi e mentre gli lanciava uno dei suoi sguardi più languidi e dolci possibili.
Intanto il video stava andando avanti e Francesca (questo è il nome della ragazza) in quel momento aveva portato le mani sul sedere del ragazzo e lo stringeva forte, per aggrapparsi e aumentare la velocità con la quale gli succhiava l' uccello.
Si sentivano i classici gorgoglii che procura il cazzo quando entra ed esce dalla gola a grande velocità e le risate divertite di chi stava ricevendo quel sontuoso pompino.
"Ahahah dai professore` continua a succhiammelo! Mmm che troia! Vorrei vede ` la faccia de quer cojone che la vie` a perenne tutti i giorni a scuola hahahaha" la giovane e sexy prof sorride divertita, poi si toglie il pisello del suo alunno dalla bocca e, sorridendogli comprensivamente, lo prega di lasciar perdere il suo ragazzo: - lascialo stare... Poverino... -
- No, no... O sai che è più divertente sbattersi la professoressa, per di più fidanzata, mentre pio per culo Er cornuto!" Aveva ribadito il giovanotto che aveva abbassato la testa per guardarla negli occhi e i suoi riccioli neri gli cadevano sui suoi bei occhi castani.
- ma lo sa che la sua cerbiattina (era il soprannome con cui il povero Federico chiamava la sua ragazza e lo aveva fatto anche davanti a quel suo alunno) indossa autoreggenti da troia? -
La "cerbiattina" era eccitata e divertita da questo atteggiamento e ridacchiando gli rispondeva - certo che lo sa... La mattina mi vesto davanti a lui, e mi implora sempre di non metterle perché sono troppo sexy..." Intanto continuava a leccare le palle e l'asta del suo alunno, gli dava anche qualche bacetto, poi ridendo continuava: " Cerbiattina mia, ti prego, ti supplico... anche stamattina mi ha pregata ma come vedi faccio quello che voglio hahahahaha " e improvvisamente fa sparire quel paletto di carne nel fondo della sua gola e ricomincia a scoparsi la gola.
Il ragazzo lancia un gemito, chiude gli occhi e si morde le labbra.
Il povero Federico si mette le mani sulle orecchie per non sentire come veniva umiliato - Cerbiatta mia, perché, perché? Capisco la scommessa da pagare ma perché umiliarmi in quel modo -
- Hai ragione, mi sono lasciata andare... Ero eccitata, lo assecondavo... Scusami... - intanto si era messa a sedere sulle gambe del fidanzato aveva capito che era il momento giusto per farsi perdonare.
- è stata solo una stupida scommessa con quel cretino del mio alunno... Non provo nulla per lui... Io amo solo te... Lo sai, vero?" Intanto gli mordicchiava il lobo dell' orecchio.
- lo so che mi ami, ma ha lui gli hai fatto un pompino... Fantastico... Con me non sei mai stata così calda, così eccitata e piena di passione... Neanche quando scopiamo! -
- è vero... Però sai... Lo hai visto quanto è bello no? E quanto è stronzo... Lo sai che mi piacciono così i maschi... -
- si lo so... Prima di stare con me ti sei fatta quello stronzo di mio cugino...-
-e poi hai visto che cazzo? Altro che il tuo - questa frase colpisce il povero Fede come una pugnalata e ricomincia a piangere, mentre Francesca lo bacia e lo lecca sotto al collo - ma nonostante questo amo te... - aggiunge, quasi a voler mitigare il dolore privato dal povero fidanzato.
Inizia a strusciarsi su di lui a infilzargli una mano sotto la maglietta, non certo per voglia, ma per inebetirlo col sesso e con le sue false promesse: - amo te, amo solo te... Nonostante tu non sia così prestante o dotato ma amo te... - Federico chiudeva gli occhi per non vedere il video e provava un mix di sensazioni, perché se era vero che soffriva da morire nel vedere quel video, non poteva negare l' eccitazione nel vedere la sua ragazza, per una volta, sottomessa a lui che implorava il suo perdono e faceva la zoccoletta.
Purtroppo per lui questo piacere dura solo un momento, perché il dolore riprende il sopravvento nel momento in cui sente un gemito della sua Francesca provenire dal cellulare e la voce del ragazzino che la prendeva in giro: - ah professore` ma che se sta a sditalina`? Je piace proprio Er cazzo mio! -
- Sì, sì stronzetto mi piace un casino - diceva la professoressa continuandolo a leccare, mentre gli massaggiava le palle e con l'altra mano di masturbava.
Sapendo che la parte peggiore del video doveva ancora arrivare, Francesca, si gioca il jolly: scende dal divano, si mette in piedi davanti al suo ragazzo e si toglie la maglietta, poi la minigonna.
Ora era davanti al povero Federico in tutto il suo metro e cinquantatré, con i capelli castani chiari sciolti e lunghi fino alle sue spalle col suo viso da bambolina, in reggiseno e perizoma trasparenti da dove facevano capolino il suoi capezzoli ben dritti - per merito del video, non del ragazzo - e il suo boschetto nero.
Ovviamente già scalza.
- amorino, mi perdoni? - intanto lo guardava con gli occhi da cagnolina bastonata...
- ti prego, so che puoi farcela...- dice avvicinandosi a lui e mettendosi a cavalcioni, iniziandolo a cavalcare anche le il suo pisellino era dentro i pantaloni.
- ma... Ma... Amore, cosa ti sta facendo?- singhiozza Federico dal momento che il bulletto aveva tirato fuori il cazzo dalla bocca e le stava schiaffeggiando il viso.
-Basta, ti prego mi vuoi proprio umiliare? Ahahahah - sentire la sua dolcissima Francesca ridere in quel modo lo feriva ancora di più e le lo sapeva: - amore è quasi finito... - gli diceva cavalcandolo sempre più forte mentre dal video si vede il ragazzo che ora gli strusciava la cappella sulle guance: - tiè professore' che pelle liscia che c'hai ahhahaha" poi glielo rimette in bocca e inizia a scopargli la bocca velocissimo.
- amore ti supplico... Dimmi che non gli hai fatto l' ingoio...- dice disperato Federico mentre Francesca era in ginocchio e glielo stava tirando fuori.
-purtroppo si... Erano i patti. Se vinceva la scommessa dovevo rimanere in autoreggenti e basta, fargli un pompino e ingoiare... So che ci soffri molto perché a te non ho mai voluto fare ma non potevo fare altrimenti - gli aveva risposto mentre segnava, con due sole dita, il piccolo pisello del suo ragazzo.
"No cerbiattina l' ingoio no, l' ingoio no! - urlava disperato Federico.
Francesca nemmeno gli rispondeva e continuava a segarlo.
Intanto si iniziano a sentire rantoli di piacere sia dell' alunno che della giovane professoressa, stavano venendo entrambi e dopo pochi secondi gli sborra in gola sotto gli occhi del povero Federico che godeva e piangeva, piangeva e godeva, soprattutto quando vedeva la sua ragazza deliziata nell' ingoiare lo sperma di un altro per poi sdraiarsi di colpo e, senza che glielo chiedesse il suo alunno, strusciare i piedini coperti dalle autoreggenti bianche sulla cappella per pulirglielo.
Era troppo: Fede aveva un amore viscerale per i bei piedini della sua fidanzata, l' aveva supplicata spesso per fargli una sega con i piedini coperti dalle autoreggenti e non l'aveva mai convinta.
Sborra in quel momento come una fontana.
Francesca lo lascia finire e poi, con finta ingenuità, gli chiede: - già fatto? -
S-si, s- scusa amore - dice Fede tremando.
- No.. scusa tu, per tutto quello che hai dovuto subire... - dice nel modo più umile e dolce possibile , ormai lo teneva in pugno.
Rimanendo in ginocchio aggiunge: - mi perdoni? -
- si... Ti perdono Cerbiattina adorata... Sai che non posso vivere senza di te... anche se dovrò lasciare il lavoro, verrò a vivere in Calabria con te-
Sorride Francesca, sa di averla fatta franca; si rimette a cavalcioni del fidanzato e lo abbraccia.
Non potendo essere vista, sfodera un sorriso beffardo e pensa: - coglione... Neanche ho dovuto farlo scopare -

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scritto il
2024-04-15
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