Finale a sorpresa

di
genere
etero

E' quasi orario di chiusura alla palestra, in un giovedi' sera estivo.
Forse sono l'ultima cliente perche' mi sono attardata sotto la doccia calda, per togliermi di dosso la stanchezza di una di quelle giornate tremende in cui niente va per il verso giusto.
E mentre mi massaggio con cura le braccia e le gambe con la crema profumata, sento che uno sguardo si e' posato su di me.
Alzo gli occhi e incrocio nello specchio i tuoi, sorridenti e vivaci, quasi a proporre qualcosa che desideriamo entrambi.
Ci fissiamo nello specchio e ti sorrido anch'io, mi vien voglia di pareggiare i conti con quella giornata deludente assieme a te.
Tu frequenti quella palestra da un sacco di tempo, da prima di me.
E provo un desiderio intenso, pari al tuo.
Il silenzio dello spogliatoio illuminato come una sala operatoria, e' rotto solo dai nostri respiri e mi sembra di sentire il mio cuore che accelera con un balzo il suo battito...me lo sento nelle orecchie mentre continuiamo a fissarci e tu ti avvicini lentamente.
Mi sento come se fossi un animale selvatico che sta per esser catturato e vorrei scappare, ma ormai mi sei addosso, una mano sulla spalla e l'altra sul seno palpitante, blandisci ogni possibile tentativo di fuggire.
E la gatta in calore che c'e' in me comincia a fare le fusa.
Massaggi il seno con delicatezza con tutte due le mani.
Mi baci sul collo e mi sento gia' bagnata.
Mi giro verso di te e avvicini la tua bocca ancora sorridente alla mia.
Ho voglia di abbracciarti e anche di toccartelo...mentre le tue mani sono ancora a impastare e pizzicare i miei capezzoli, le mie mani toccano il tuo cazzo gonfio, gia' bello duro...chissa' da quanto stavi li' ad osservarmi, immaginando di accarezzarmi o di ficcarmelo... in bocca, nella figa, nel culo...magari stavi li' a guardarmi mentre la cappella si ingrossava nei boxer tanto da diventare incontenibile, mentre immaginavi l'effetto che ti avrebbe fatto sfogare i tuoi istinti dentro di me.
Di sicuro non potevi immaginare di trovare tanta disponibilita' e si sente dalle dimensioni del tuo cazzo gigantesco.
Ho cosi' voglia che tu mi prenda, che gemo, mentre tu mi infili la tua lingua in bocca.
Il tuo alito sa di caramellina all'anice e mentre mi baci, mi passi in bocca una giuggiolina un po' consumata.
Mentre la succhio con avidita', ti stacchi dalle mie labbra e ti abbassi verso il seno sinistro e me lo succhi magistralmente...sento la punta della lingua sul mio capezzolo mentre lecchi e mordicchi un po'.
Mi sollevi come fossi una bambola gonfiabile e mi sedere sul bancone che sta in mezzo allo spogliatoio.
E dirigi la tua attenzione alla mia patatina depilata e bagnatissima.
Mi massaggi la clitoride e poi mi penetri con un dito piano piano, mentre mi guardi negli occhi e leggi tutto il mio desiderio di godere.
Spingo il pube completamente rasato verso la tua mano avida e in men che non si dica la tua testa e' fra le mie gambe; le tue labbra e la tua lingua mi fanno fremere e mi strappano gemiti di piacere. Sto per venire...
Te ne accorgi e non me lo permetti.
Stringi le mani sui miei fianchi e mi rimetti in piedi.
Mi sbatti letteralmente al muro, sei dietro di me, mi stai addosso; ora ho un po' paura perche' sento di non avere alcun controllo sulla situazione.
Tu sei molto piu' forte di me e determinato a condurre l'azione a modo tuo e a godere senza preoccuparti di me.
Quel breve assaggio di piacere che mi hai concesso era per sedurmi. Sono nuda, sola con te, apparentemente consenziente e la sensazione di paura e desiderio che provo allo stesso tempo che tu hai creato, mi rende vulnerabile.
Hai una mano sulla mia bocca per impedirmi di gridare, mentre con l'altra ti slacci i pantaloni e tiri fuori il tuo arnese possente.
Non lo vedo perche' sei alle mie spalle, ma sento il tuo respiro affannoso e l'urgenza dei tuoi movimenti e' impalpabile.
Abbassi quel tanto cbe serve gli slip e me lo infili nella figa un po' asciutta (la paura mi ha fatto asciugare in un attimo).
Con la mano libera mi stimoli davanti, accarezzando il pube liscio e morbido come un frutto maturo.
Mi rilasso e tu mi penetri senza difficolta' e mi riempi fino in fondo, lasciandomi senza fiato.
La tua mano scivola dalla bocca a stringere il seno e poi si posa sul fianco per agguantarmi saldamente, mentre l'altra continua a darmi piacere con la punta delle dita che mi masturbano la passerina.
"Oddio, fammi godere" dico piano e tu ti avvicini al mio oreccbio e mi dici:
"Dimmi che mi vuoi"
Quelle parole sussurrate mi eccitano ancora di piu'.
I colpi del tuo cazzo cosi' grosso e durissimo si fanno sempre piu' ravvicinati e il tuo respiro e' piu' affannoso.
"Sfondami la passera, ti prego!"
E tu non te lo fai dire due volte e prendi possesso del mio corpo che si e' completamente arreso a te.
"Quanto sei zoccola!"
E mi stringi la tetta con forza, facendomi un male tremendo e facendomi venire, mentre vieni anche tu, godendo come se non lo facessi da mesi, forse da anni.
...
Dopo un momento di tregua, riprendiamo in mano le nostre vite e ritorniamo alla realta'.
Questa volta e' stato bellissimo, non l'avevamo mai fatto in palestra.
Mi accarezzi il corpo che conosci cosi' bene come fosse il tuo e ti stacchi da me.
Un bacio di gratitudine sulla nuca e mi sussurri con infinita dolcezza:
"Sei grande, sei la mia puttana ti voglio bene non sai quanto... ti aspetto in auto, fai veloce altrimenti qui ci chiudono dentro. Dai che a casa ti faccio le coccole, sei stata brava stasera".




di
scritto il
2024-03-21
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