La cabina al mare 1
di
Bai63
genere
tradimenti
Cinqantenne, ancora piacevole, riesco ad attrarre gli occhi di molti uomini. Con un marito poco romantico e troppo preso dal suo lavoro, mi rifugio appena posso sulla mia piccola isola, magari fuori stagione, per riscaldare il mil corpo al sole, lontana dalla folla chiassosa.
Arrivo di buon ora sulla spiaggua deserta, appena qualcuno che fa footing, e mi stendo sull'asciugamano, abbandonando il mio corpo ai raggi del sole e al rumore del mare.
Appena il tempo di rilassarmi e arriva lui, Angelo, amico di vecchia data, uno che ci prova da tenpo con garbo e qualche messagggio un po' spinto.
Mi sorride sornione con quella faccia da paccheri su un corpo di tutto rispetto da ex nuotatore, e, dopojna battuta da Oscar delk banalità, mi si stende al fianco.
- Lina, anche tu in fuga romantica?
- No, angelo, in fuga sa tutto e da tutti.
- Ottimo, ero sicuro di incontrarti.
- Ma tua mogkie non è qui con te?
- No - risponde sorridendo - vedrai che sarà l'occasione giusta.
E così dicendo i inizia ad accarezzarmi la coscia salendo sempre di più verso lo slip.
Ecco, non avrei mai sognato di tradire mio marito, anche se questa volta lo meritava, ma le attenzioni di Angelo mi provocavano un misto di repulsione e di forte attrazione, così lo lasciai fare per un po', poi lo guardai profondamente negli occhi, mi alzai di scatto e mi tuffai a mare.
Quattro bracciate per scaricare la tensione, mi fermai al largo giusto per sentirlo arrivare dietro in me. Maprima di lui sentii la sua eccitazione forte e il suo cazzo turgido (si era abbassato il costume) che premeva sul mio culetto.
Le sue mani stringevano il mio sendo da sopra il costume, non riuscivo a trattenere la mia emozione e la mia eccitazione e mi girai di scatto.
Fu un attimo, le nostre bocche si unirono in un bacio appassionato, le nostre lingue scrivevano canzoni bagnate d'amore, il suo cazzo, sempre più turgido, si faceva spazio in mezzo alle mie cusce.
- Finalmente Lina, sono anni che ti desidero...
- Anche io Angelo, sapessi quante volte ti ho visto mentre ti cambiavi e poi ni sono accareźzata.
Eravamo sempre più eccitati, il suo cazzo cercava di farsi strada nelka mia fica. Ma la spiaggia andava popolandosi..
- Aspetta, Angelo, non qui - gli dissi scostandolo da me.
- E dove - chiese- le nostre case sono lontane...
- Andiamo in cabina- proposi.
Avevamo, infatti, una cabina comune, ad uso esclusivo delle nostre famiglie
Salimmo tenendoci teneramente per mano. Enream o insieme, senza nessun pudore, poi mi girai verso di lui e ci unimmo in un bacio appassionato. Sentivo la sua eccitazione crescere, il suo cazzo usciva dal costume con una cappella pulsante, rossa w gonfiq.
Anche i miei capezzzoli si erano induriti al contatto con quel petto forte e villoso.
Angelo mi sgancio' ik rsggiseno, avevo il seno gonfio di piacere e le areole grandi. Lui mi strinse un seno fin quasi a farmi male, leccando e mordendo il capezzolo dell'altro. Io intanto accarezzavo vogliosa il suo cazzo. Lui si fermò, abbassò gli slip scoprendo un'asta di tutto rispetto, dura cone l'acciaio.
- Amore, prenditelo in bocca...
Non me lo feci ripetere due volte, mi inginocchiai accarezzandogli le palke piene, lo leccai e baciai, dischiusi le labbra e iniziai a fargli un meraviglioso pompino.
-Sei la mia meravigliosa troia,disse con tanto amore.
Sentivo che pulsava sempre più forte e mi scostai. Tirò giu i miei slip, inserì la lungua nel mio boschetto ben curato e io allargai le cosce e accoksi il suo cazzo che si fece spazio fino in fondo, ci baciammo con passione, strinsi le cosce attorno al suo bacino per alzarmi e scoparmi selvaggiamente contro la parete della cabina.
Mi venne dentro, copiosamente co quel suo sperma caldo e abbondanti, tappandomi la bocca per non farmi urlare.
Ca abbandonammo sfiniti ma felici.
- Vieni da me stasera?
- Si, mi aspettavo che me lo chedessi.
Arrivo di buon ora sulla spiaggua deserta, appena qualcuno che fa footing, e mi stendo sull'asciugamano, abbandonando il mio corpo ai raggi del sole e al rumore del mare.
Appena il tempo di rilassarmi e arriva lui, Angelo, amico di vecchia data, uno che ci prova da tenpo con garbo e qualche messagggio un po' spinto.
Mi sorride sornione con quella faccia da paccheri su un corpo di tutto rispetto da ex nuotatore, e, dopojna battuta da Oscar delk banalità, mi si stende al fianco.
- Lina, anche tu in fuga romantica?
- No, angelo, in fuga sa tutto e da tutti.
- Ottimo, ero sicuro di incontrarti.
- Ma tua mogkie non è qui con te?
- No - risponde sorridendo - vedrai che sarà l'occasione giusta.
E così dicendo i inizia ad accarezzarmi la coscia salendo sempre di più verso lo slip.
Ecco, non avrei mai sognato di tradire mio marito, anche se questa volta lo meritava, ma le attenzioni di Angelo mi provocavano un misto di repulsione e di forte attrazione, così lo lasciai fare per un po', poi lo guardai profondamente negli occhi, mi alzai di scatto e mi tuffai a mare.
Quattro bracciate per scaricare la tensione, mi fermai al largo giusto per sentirlo arrivare dietro in me. Maprima di lui sentii la sua eccitazione forte e il suo cazzo turgido (si era abbassato il costume) che premeva sul mio culetto.
Le sue mani stringevano il mio sendo da sopra il costume, non riuscivo a trattenere la mia emozione e la mia eccitazione e mi girai di scatto.
Fu un attimo, le nostre bocche si unirono in un bacio appassionato, le nostre lingue scrivevano canzoni bagnate d'amore, il suo cazzo, sempre più turgido, si faceva spazio in mezzo alle mie cusce.
- Finalmente Lina, sono anni che ti desidero...
- Anche io Angelo, sapessi quante volte ti ho visto mentre ti cambiavi e poi ni sono accareźzata.
Eravamo sempre più eccitati, il suo cazzo cercava di farsi strada nelka mia fica. Ma la spiaggia andava popolandosi..
- Aspetta, Angelo, non qui - gli dissi scostandolo da me.
- E dove - chiese- le nostre case sono lontane...
- Andiamo in cabina- proposi.
Avevamo, infatti, una cabina comune, ad uso esclusivo delle nostre famiglie
Salimmo tenendoci teneramente per mano. Enream o insieme, senza nessun pudore, poi mi girai verso di lui e ci unimmo in un bacio appassionato. Sentivo la sua eccitazione crescere, il suo cazzo usciva dal costume con una cappella pulsante, rossa w gonfiq.
Anche i miei capezzzoli si erano induriti al contatto con quel petto forte e villoso.
Angelo mi sgancio' ik rsggiseno, avevo il seno gonfio di piacere e le areole grandi. Lui mi strinse un seno fin quasi a farmi male, leccando e mordendo il capezzolo dell'altro. Io intanto accarezzavo vogliosa il suo cazzo. Lui si fermò, abbassò gli slip scoprendo un'asta di tutto rispetto, dura cone l'acciaio.
- Amore, prenditelo in bocca...
Non me lo feci ripetere due volte, mi inginocchiai accarezzandogli le palke piene, lo leccai e baciai, dischiusi le labbra e iniziai a fargli un meraviglioso pompino.
-Sei la mia meravigliosa troia,disse con tanto amore.
Sentivo che pulsava sempre più forte e mi scostai. Tirò giu i miei slip, inserì la lungua nel mio boschetto ben curato e io allargai le cosce e accoksi il suo cazzo che si fece spazio fino in fondo, ci baciammo con passione, strinsi le cosce attorno al suo bacino per alzarmi e scoparmi selvaggiamente contro la parete della cabina.
Mi venne dentro, copiosamente co quel suo sperma caldo e abbondanti, tappandomi la bocca per non farmi urlare.
Ca abbandonammo sfiniti ma felici.
- Vieni da me stasera?
- Si, mi aspettavo che me lo chedessi.
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Commenti dei lettori al racconto erotico