Violentata dal camionista
di
ccala
genere
dominazione
Sono sempre stata una ragazza seria posata ubbidiente,
era da poco che avevo la macchina, una fiammante 126 rossa comprata coi miei risparmi e un piccolo contributo dei miei genitori e quel sabato sera con una mia amica contravvenendo al loro divieto avevamo deciso di andare a ballare in un locale nei pressi di Rimini. Raccontiamo che saremmo andate a fare un giro e che mi sarei fermata dalla mia amica a dormire e via a ballare. Appena dentro la mia amica si eclissa nei separè con un suo fidanzatino e anche io trovo qualcuno che conosco e passo la serata tra qualche ballo qualche capatina nei separè poi all’ora di rientrare lo devo fare da sola perché la mia amica decide di rientrare col fidanzatino, ci diamo appuntamento davanti a casa sua e piano piano mi avvio anche perché sta cominciando a piovere. Quando sono a circa metà strada la macchina comincia a sobbalzare e a tirare da una parte, per fortuna a pochi metri c’è un parcheggio, scendo e mi rendo conto che ho forato e sta piovendo sempre più forte, cerco di ricordare come faceva mio padre a cambiare una gomma , prendo il kric lo posiziono nell’apposito foro e comincio ad alzare l’auto poi prendo la chiave x svitare i bulloni ma sono stati avvitati troppo forte e dopo vari tentativi devo desistere. Piove, sono tutta bagnata e infreddolita sono in un parcheggio buio alle tre di notte, mi faccio prendere dallo sconforto, ho paura e mi metto a piangere disperata. In quel momento un grosso tir mi parcheggia vicino si abbassa il finestrino e un ergumeno di circa 40 anni in canottiera si affaccia e mi chiede cosa succede e io tra le lacrime gli spiego tutto. Lui scuote la testa, scende e mi dice di salire in cabina a riscaldarmi e ad asciugarmi che a cambiare la gomma ci pensa lui. Salgo, la cabina è calda e accogliente, mi tolgo la giacca tutta zuppa e a poco a poco mi rilasso e mi prende una spossatezza che mi fa chiudere gli occhi e mi assopisco. Lo sento entrare in cabina ma non riesco ad aprire gli occhi , lui mi vede così rilassata abbandonata sul sedile, sento la sua manona appoggiarsi sulla mia gamba risalire verso le cosce sempre più su io nel dormiveglia inconsciamente allargo leggermente le gambe ma quando raggiunge le mutandine mi sveglio dal mio torpore e cerco di difendermi serrando le cosce ma la sua mano è rimasta lì intrappolata, cerco di spingerlo via ma è troppo forte mi solleva dal seggiolino e mi butta sul lettino dietro ai seggiolini, cerco di difendermi ma lui riesce a sistemarsi fra le mie gambe, mi strappa le mutandine e comincia a toccarmi fra le gambe poi quando vede che le forze cominciano ad abbandonarmi si fa più audace tuffa la sua testa fra le mie cosce e comincia a leccarmi. Vorrei chiamare aiuto, togliermi di lì sotto, chiudere le gambe ma non mi posso muovere lui mi tiene ferma inchiodata sotto di lui. Mi sta violentando e…
mi piace, non so perché ma mi piace, sento arrivare il piacere da lontano cerco di trattenermi x non dargliela vinta ma inconsciamente il mio inguine comincia a venire incontro alla sua lingua e dai miei gemiti anche lui capisce che sto venendo aumenta il ritmo fino a che gli godo in bocca. Chiudo gli occhi piena di vergogna ora sono sua, arrendevole, disponibile, finisce di spogliarmi, lo sento armeggiare con la lampo dei suoi calzoni sento le sue labbra sui miei capezzoli, me li succhia fino quasi a farmi male poi sento il suo cazzo che si appoggia alla mia figa e piano piano comincia a spingere, lo fa piano piano, non ha fretta sa che ora sono sua, poi con una spinta feroce me lo spinge tutto dentro, mi fa male cerco di spingerlo indietro con le mani ma non ci riesco, lui mi inchioda sul lettino col suo peso tutto dentro di me e comincia un lento ma profondo su e giù. La mia figa comincia ad abituarsi a questa intrusione comincia a bagnarsi e il suo cazzo così lubrificato scivola dentro di me senza nessun sforzo, comincia a piacermi, comincio a venire incontro alle sue spinte e allargo di più le cosce per sentirlo di più, più in fondo e godo rantolando, sento che aumenta il ritmo, anche lui sta x godere poi improvvisamente si ferma mi alza le gambe e se le mette sulle spalle ora sono più aperta e le sue spinte si fanno più profonde, poi sento che lo sfila lo appoggia all’ano e comincia a spingere. Lì non l’ho mai fatto e ho un po’ paura, da quello che mi hanno raccontato le mie amiche che hanno provato fa un gran male ma io ora sono eccitatissima lo voglio anche lì, cerco di aprirmi più che posso e aspetto che cerchi di entrare. Comincia lentamente a spingere, è durissimo e caldo, sento la cappella che piano piano mi allarga, entra, è grosso mi fa male lui però incurante dei miei lamenti continua la sua avanzata dentro di me, ho le lacrime agli occhi, la cappella ora è entrata lui allora mi prende saldamente per i fianchi e con una spinta feroce me lo spinge tutto dentro.
Il dolore è insopportabile, mi lamento, lo supplico di toglierlo, lui si ferma per farmi abituare
all’intrusione poi lentamente comincia a muoverlo, mi fa male, cerco con le mani di spingerlo via ma lui tenendomi saldamente per i fianchi non me lo permette poi il dolore piano piano diminuisce, lascia il posto
a una nuova sensazione, il piacere comincia a farsi strada dentro di me, ora ce l’ho tutto dentro, sono piena
di lui, non mi sono mai sentita così posseduta, aperta, disponibile, sono sua ,completamente sua, può usarmi, farmi quello che vuole e lo fa, me lo sento in fondo alla pancia e quando comincia ad andare su e giù cerco di aprirmi meglio comincio a venire incontro alle sue spinte che si fanno più forti e profonde. Sento quel grosso cazzo che mi penetra nel profondo mi apre e solo all’ idea che di lì a poco mi riempirà di sborra mi fa eccitare ancora di più, lui con un ultima stoccata me lo spinge in fondo e sento che mi riempie e quasi nello stesso momento godo anche io. Mestamente mi rivesto e senza degnarlo di uno sguardo scendo dal camion salgo nella mia auto e piano piano mi dirigo verso la casa della mia amica e aspetto che torni per entrare insieme. Intanto che aspetto ripenso a cosa mi è capitato, sono stata violentata e le fitte che ora sento nel sedere me lo fanno ricordare ma poi ho anche goduto. Sono una puttana ?????????
era da poco che avevo la macchina, una fiammante 126 rossa comprata coi miei risparmi e un piccolo contributo dei miei genitori e quel sabato sera con una mia amica contravvenendo al loro divieto avevamo deciso di andare a ballare in un locale nei pressi di Rimini. Raccontiamo che saremmo andate a fare un giro e che mi sarei fermata dalla mia amica a dormire e via a ballare. Appena dentro la mia amica si eclissa nei separè con un suo fidanzatino e anche io trovo qualcuno che conosco e passo la serata tra qualche ballo qualche capatina nei separè poi all’ora di rientrare lo devo fare da sola perché la mia amica decide di rientrare col fidanzatino, ci diamo appuntamento davanti a casa sua e piano piano mi avvio anche perché sta cominciando a piovere. Quando sono a circa metà strada la macchina comincia a sobbalzare e a tirare da una parte, per fortuna a pochi metri c’è un parcheggio, scendo e mi rendo conto che ho forato e sta piovendo sempre più forte, cerco di ricordare come faceva mio padre a cambiare una gomma , prendo il kric lo posiziono nell’apposito foro e comincio ad alzare l’auto poi prendo la chiave x svitare i bulloni ma sono stati avvitati troppo forte e dopo vari tentativi devo desistere. Piove, sono tutta bagnata e infreddolita sono in un parcheggio buio alle tre di notte, mi faccio prendere dallo sconforto, ho paura e mi metto a piangere disperata. In quel momento un grosso tir mi parcheggia vicino si abbassa il finestrino e un ergumeno di circa 40 anni in canottiera si affaccia e mi chiede cosa succede e io tra le lacrime gli spiego tutto. Lui scuote la testa, scende e mi dice di salire in cabina a riscaldarmi e ad asciugarmi che a cambiare la gomma ci pensa lui. Salgo, la cabina è calda e accogliente, mi tolgo la giacca tutta zuppa e a poco a poco mi rilasso e mi prende una spossatezza che mi fa chiudere gli occhi e mi assopisco. Lo sento entrare in cabina ma non riesco ad aprire gli occhi , lui mi vede così rilassata abbandonata sul sedile, sento la sua manona appoggiarsi sulla mia gamba risalire verso le cosce sempre più su io nel dormiveglia inconsciamente allargo leggermente le gambe ma quando raggiunge le mutandine mi sveglio dal mio torpore e cerco di difendermi serrando le cosce ma la sua mano è rimasta lì intrappolata, cerco di spingerlo via ma è troppo forte mi solleva dal seggiolino e mi butta sul lettino dietro ai seggiolini, cerco di difendermi ma lui riesce a sistemarsi fra le mie gambe, mi strappa le mutandine e comincia a toccarmi fra le gambe poi quando vede che le forze cominciano ad abbandonarmi si fa più audace tuffa la sua testa fra le mie cosce e comincia a leccarmi. Vorrei chiamare aiuto, togliermi di lì sotto, chiudere le gambe ma non mi posso muovere lui mi tiene ferma inchiodata sotto di lui. Mi sta violentando e…
mi piace, non so perché ma mi piace, sento arrivare il piacere da lontano cerco di trattenermi x non dargliela vinta ma inconsciamente il mio inguine comincia a venire incontro alla sua lingua e dai miei gemiti anche lui capisce che sto venendo aumenta il ritmo fino a che gli godo in bocca. Chiudo gli occhi piena di vergogna ora sono sua, arrendevole, disponibile, finisce di spogliarmi, lo sento armeggiare con la lampo dei suoi calzoni sento le sue labbra sui miei capezzoli, me li succhia fino quasi a farmi male poi sento il suo cazzo che si appoggia alla mia figa e piano piano comincia a spingere, lo fa piano piano, non ha fretta sa che ora sono sua, poi con una spinta feroce me lo spinge tutto dentro, mi fa male cerco di spingerlo indietro con le mani ma non ci riesco, lui mi inchioda sul lettino col suo peso tutto dentro di me e comincia un lento ma profondo su e giù. La mia figa comincia ad abituarsi a questa intrusione comincia a bagnarsi e il suo cazzo così lubrificato scivola dentro di me senza nessun sforzo, comincia a piacermi, comincio a venire incontro alle sue spinte e allargo di più le cosce per sentirlo di più, più in fondo e godo rantolando, sento che aumenta il ritmo, anche lui sta x godere poi improvvisamente si ferma mi alza le gambe e se le mette sulle spalle ora sono più aperta e le sue spinte si fanno più profonde, poi sento che lo sfila lo appoggia all’ano e comincia a spingere. Lì non l’ho mai fatto e ho un po’ paura, da quello che mi hanno raccontato le mie amiche che hanno provato fa un gran male ma io ora sono eccitatissima lo voglio anche lì, cerco di aprirmi più che posso e aspetto che cerchi di entrare. Comincia lentamente a spingere, è durissimo e caldo, sento la cappella che piano piano mi allarga, entra, è grosso mi fa male lui però incurante dei miei lamenti continua la sua avanzata dentro di me, ho le lacrime agli occhi, la cappella ora è entrata lui allora mi prende saldamente per i fianchi e con una spinta feroce me lo spinge tutto dentro.
Il dolore è insopportabile, mi lamento, lo supplico di toglierlo, lui si ferma per farmi abituare
all’intrusione poi lentamente comincia a muoverlo, mi fa male, cerco con le mani di spingerlo via ma lui tenendomi saldamente per i fianchi non me lo permette poi il dolore piano piano diminuisce, lascia il posto
a una nuova sensazione, il piacere comincia a farsi strada dentro di me, ora ce l’ho tutto dentro, sono piena
di lui, non mi sono mai sentita così posseduta, aperta, disponibile, sono sua ,completamente sua, può usarmi, farmi quello che vuole e lo fa, me lo sento in fondo alla pancia e quando comincia ad andare su e giù cerco di aprirmi meglio comincio a venire incontro alle sue spinte che si fanno più forti e profonde. Sento quel grosso cazzo che mi penetra nel profondo mi apre e solo all’ idea che di lì a poco mi riempirà di sborra mi fa eccitare ancora di più, lui con un ultima stoccata me lo spinge in fondo e sento che mi riempie e quasi nello stesso momento godo anche io. Mestamente mi rivesto e senza degnarlo di uno sguardo scendo dal camion salgo nella mia auto e piano piano mi dirigo verso la casa della mia amica e aspetto che torni per entrare insieme. Intanto che aspetto ripenso a cosa mi è capitato, sono stata violentata e le fitte che ora sento nel sedere me lo fanno ricordare ma poi ho anche goduto. Sono una puttana ?????????
3
2
voti
voti
valutazione
3.7
3.7
Commenti dei lettori al racconto erotico