Vizi di famiglia -parte1- passato

Scritto da , il 2013-04-05, genere incesti

premessa-il mio primo racconto :P tematica gay/orsi/pulp

Mi chiamo Giulio, ho 43 anni, 1 e 90 per 110 chili, occhi e capelli scuri e molto peloso, il classico orso; sono sposato da 18 anni e ho una figlia di 16, ma ho una vita familiare tutto fuorchè normale!

Tutto era cominciato 31...no,32 anni fa, io e mio fratello Simone vivevamo da soli con nostro padre Domenico, un clichè di padre ubriacone e violento che spesso frequentava prostitute più giovani, motivo per la quale aveva divorziato da nostra madre. Dal divorzio le puttane entravano in casa la sera per poi non tornare più, e io e mio fratello ce ne stavamo chiusi in camera a immaginarci cosa stesse facendo papà...Tra me e mio Simone c'è sempre stato un legame forte, sia per la situazione familiare, sia perchè abbiamo passato le elementari, e i primi mesi di prima media, insieme. Eravamo sempre solo noi due, a giocare nei prati vicino a casa nostra o a fare qualche giro in paese. Era una giornata calda, la scuola stava quasi per finire, e i nostri voti erano più che imbarazzanti, motivo per il quale nostro padre si infuriò davvero! "Bastardi! con quello che pago per mandarvi a scuola!!!" ci urlava mentre scappavamo dalla porta sul retro, almeno, io...Simone era rimasto dentro a prenderle, nostro padre era già ubriaco di domenica pomeriggio...io mi limitai a nascondermi sotto la finestra in cortile per un pò di minuti, finchè non mi accorsi che le botte erano finite,così come le urla "strano" pensavo, quando dando una sbirciata dalla finestra vidi mio padre sulla poltrona che fumava tenendo Simone sulla gamba, era tutto rosso e aveva chiaramente pianto, mio padre lo guardava fisso in faccia con un'espressione che non gli avevo mai visto, non era arrabbiato, sembrava rilassato. Non capivo come o perchè finchè non vidi la mano di simone, che massaggiava il pisello di nostro padre che premeva con'un erezione da dentro le mutande, Simone se ne stava li, guardando il pacco di papà mentre lo toccava, non capivo cosa stesse facendo, o forse si? ero rimasto a fissare la scena per qualche minuto finchè non ebbi la sensazione di essere visto da papà e me ne andai...non ne avevo mai parlato con mio fratello, da allora non ci eravamo proprio più parlati; fino a una sera...

Nostro padre era rincasato a notte fonda ubriaco, era già successo, e noi sapevamo dei posti dove nasconderci. A me era andata bene, ma non a simone, che si era beccato due ceffoni "stronzetto, mi sai solo fare incazzare" mio padre era un'omone gigantesco, e incuteva timore anche quando era tranquillo...mio padre teneva Simone per i capelli e se l'era trascinato in camera, io riuscivo a vedere tutto dalla porta dello sgabuzzino, nonostante il buio, ero riuscito a vederli. Mio fratello era sdraiato in mutande a pancia in giù sul lettone fissandomi, mentre mio padre si svestiva, era rimasto solo con addosso una canottiera bianca, e si vedeva il suo corpo massiccio e molto peloso, il suo cazzo sembrava enorme quella prima volta che lo vidi: era durissimo, non circonciso, circondato da peli scuri, dritto e spesso puntava verso l'alto appoggiandosi sul suo pancione peloso, 22 cm di mazza larga almeno 4, io da dentro lo sgabuzzino iniziavo a segarmi mentre mio padre faceva altrettanto guardando simone. Con la sua manona pelosa infilata nelle mutande stringeva e accarezzava il culo di Simo che stava fermo a gemere guardandomi attraverso la fessura della porta che mi nascondeva... io e Simone ci somigliavamo parecchio: occhi e capelli castano scuro, naso a patata, abbastanza grassottelli e fisicamente maturi per la nostra età, somigliavamo molto a nostro padre, che si sputava sulla mano per poi segarsi,ogni tanto si sbavava per bene, densa saliva che poi bagnava il suo uccellone, e qualche sputo sulla cappella dopo essersi tirato indietro la pelle, dopo di chè si era messo sulle ginocchia sul letto, il suo cazzo sgocciolava sulle chiappe di Simone mentre mio padre gli levava le mutande per annusarsele; era come inebriato mentre sniffava a occhi chiusi le mutande premendosele sul volto, mentre con l'altra mano si stringeva l'uccello portandolo sul culetto di Simo... lui stava fermo e papà non aveva detto una parola, il suo respiro affannoso e i versi che faceva sembrava un'orso, e mi eccitava guardare!! dopo aver preso suo figlio per i fianchi e messo a pecora le loro espressioni erano cambiate, Simone sembrava stesse per piangere, per poi invece finire con uno sbuffo come quando trattieni il fiato, Domenico aveva gli occhi chiusi e guardava in alto, per poi ansimare pesantemente "aaaahhh" il suo cazzo era entrato nel culo di mio fratello, e ora iniziava a spingere avanti e indietro,avanti e indietro,avanti e indietro... Simone stava li a fissarmi arrossendo, con un'espressione vuota mista a godimento, come quella di mio padre che lo fotteva tenendolo per i fianchi e guardando il suo cazzo che senza sforzo riusciva a ficcare completamente. Mio fratello aveva iniziato a segarsi, smettendo di guardarmi e iniziando a gemere, mentre mio padre spingeva sempre più forte sbattendo le sue cosce sulle chiappe morbide di Simo, emettendo suoni simili a schiaffi, a ogni affondo un sospiro "nnh...ah...nhah...nnm...mh..." dopo che si era levato anche la canottiera buttandola a terra io non resistevo più! mi ero sborrato sulle cosce mentre li guardavo...mentre cercavo di levare la sborra continuavo a vederli. Mio padre aveva messo le mani alle spalle di Simo come per farsi più forza, Simone era chiaramente dolorante, teneva gli occhi chiusi mentre veniva bagnando le lenzuola...non ci volle molto perchè anche mio padre iniziò a venire, stavolta gemendo più forte e finendo con uno schiaffo fortissimo sulla chiappa di Simo, per poi tirar fuori subito il cazzone che ancora perdeva liquido. Simo era sdraiato su un fianco tutto sudato come mio padre, la luce della luna dalla finestra li illuminava sul letto, mentre vedevo la schiena pelosa e sudata di mio padre seduto sul letto che riprendeva fiato. "vattene a letto" ...Simone non si era mosso, come se non lo avesse sentito, "vai!" mentre si alzava, con una mano su toccava il buco del culo tutto bagnato e grondante, vedevo bene lo sperma che gli aveva bagnato tutte le cosce mentre camminava verso la stanza. Mio padre dormiva profondamente russando quando ero uscito dallo sgabuzzino, prima di entrare in camera mia ero passato a guardarlo...faceva ancora paura, ma ora era diverso, ora era anche eccitante...annusavo il suo uccello mentre mi segavo davanti a lui, finchè non fece come un grugnito, e io mi allontanai...dopo aver preso le mutande di Simone e di papà mi ero messo a letto,a segarmi annusando le loro mutande. La cosa si ripetè varie volte per tutta l'estate,cambiando posizioni, facendo più forte o più dolcemente ogni volta. Io e mio fratello non ne parlavamo, non ci parlavamo, io ero così geloso di lui! iniziavamo a non sopportarci più, tanto che un pomeriggio ci siamo messi a picchiarci in cortile senza preavviso: io stavo su di lui e cercavamo di metterci le mani in faccia, accorgendoci che entrambi avevamo un'erezione.poco dopo io avevo iniziato a sfregare il mio uccello sopra il suo, intanto ci guardavamo intensamente, ansimando e capendo di provare lo stesso godimento, lo stesso senso di liberazione. In fretta mi ero sbottonato i pantaloni tirandolo fuori e iniziando a smanettarmi assieme a mio fratello guardandoci negli occhi, uno sopra l'altro, e venendo insieme. Da lì tutte le sere lui veniva nel mio letto e ci stringevamo nudi sul fianco strofinando gli uccelli uno contro l'altro,finchè non venivamo bagnandoci la pancia, per poi tornare a dormire...ci eravamo riappacificati, avevamo cominciato a parlare di ragazze, di sesso, di ragazzi, e di papà...avevamo entrambi gli stessi sentimenti di paura e attrazione nei suoi confronti, anche se lui era rimasto lo stesso bruto senza essere cambiato di una virgola.

Verso la fine dell'estate, mio fratello era uscito in bici, e io me ne ero rimasto a casa a guardare i cartoni, finchè non era rientrato papà dal lavoro. Appena aprì la porta sbattendola capimmo entrambi cosa sarebbe successo: io ero già in mutande sperando che finalmente avrebbe scelto me, lui stava in piedi a fissare il mio pisello in tiro, e facendomi cenno di salire in camera aveva iniziato a svestirsi. Io ero felicissimo, stavo sdraiato a pancia in su sul letto guardando la porta e aspettando che si presentasse nudo e voglioso, e così fece. Appena mise piede in camera il mio cuore sembrò scoppiare! vederlo da vicino era magnifico! poter farmi toccare come lui toccava mio fratello mi faceva sentire speciale! e dopo aver bagnato per bene il suo cazzone me lo aveva ficcato tutto lentamente in una volta; non era piacevole come mi aspettavo, all'inizio era come se fosse grande il doppio di quello che sembrava, e mentre entrava i pettorali pelosi di papà mi si presentavano bellissimi davanti alla faccia, un'odore davvero maschio, lui non mi guardava, come fossi una di quelle puttane che si portava su quello stesso letto, così come faceva con Simone, non guardava mai negli occhi, ma era lo stesso molto intimo per noi...Quando simone era rincasato ci aveva sentiti, e ci spiava da dietro la porta, io lo guardavo masturbarsi fissando il culone di papà che spingeva forte! il mio cazzo era schiacciato dal suo pancione peloso, comunque duro non molle, il che mi faceva godere fino a venire bagnandomi tutto addosso...lui invece ci ha messo un pò a venire, verso la fine stava con gli occhi chiusi con un'espressione di sforzo spingendo l'uccello verso l'alto, mentre le sue palle sbattevano e la sua sborra mi riempiva...una sensazione piacevole, bagnata, il liquido caldo dentro che usciva, la stanchezza, il sudore...come con Simone anche quella volta poi si era girato dall'altro lato aspettando che me ne andassi. Gli anni successivi si erano spesso ripetute queste serate, e se non era con lui era con mio fratello, con cui avevo sperimentato tutto quello che si poteva fare con un maschio, pompini, baci, tutto...

Con gli anni erano arrivate le ragazze, di ragazzi gay avevo solo mio fratello, ma non ci mancò niente in quanto relazioni. Da adulti superati i 20 dovevamo sistemarci, ci siamo sposati quasi insieme molto giovani, lui ha avuto un figlio-Filippo, e io una figlia. Abbiamo avuto solo 2 o 3 rapporti all'anno da quando ci siamo sposati, non che non amassimo le nostre famiglie, ma ogni tanto nella vita sessuale ci mancavano le cose che si potevano fare solo con gli uomini. Con il tempo però, mi sono accorto che la differenza tra me e mio padre era quasi nulla...infatti provavo la stessa attrazione per i ragazzi, in caso specifico- con Filippo, mio nipote...

-continua...

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