Giovane trio e non solo - parte 1

di
genere
prime esperienze

I protagonisti di questo racconto (che è in parte autobiografico, in parte romanzato) sono tre ragazzi che frequentano l’ultimo anno del liceo scientifico. Guido era un diciottenne magro, alto 1 m e 75 circa, dai capelli biondi leggermente lunghi, occhi marroni e una leggera barba; Gerardo era il suo compagno di banco, stessa età, leggermente più basso, capelli castani corti (come si portavano agli inizi degli anni ’90), occhi verdi smeraldo, di corporatura più rotonda. Alice era seduta in aula al banco immediatamente davanti al loro, ed era una delle più carine della classe, con un seno da quarta misura, vitino molto accentuato, sedere pronunciato, burrosa al punto giusto, simpatica, dai buoni voti, sempre pronta ad aiutare nei compiti in classe; occhi celesti come il cielo, sguardo pulito, capelli biondo scuro. I tre erano molto amici e trascorrevano molto tempo dopo la scuola insieme. Alice è sempre stata attratta da Guido, lo ha immaginato tante volte nel chiuso della sua cameretta, con la mano destra appoggiata sulla patatina bionda. Guido, essendo figlio di genitori separati, ha conosciuto presto la sessualità, anche per riempiere il vuoto che la conflittualità tra i genitori creava durante la sua pubertà: così ha sfogato il suo ardore attraverso la pornografia di ogni tipo e genere, senza alcun freno inibitorio. Guido aveva un grande ascendente su Gerardo, che – timido e riservato – cresciuto in un ambiente familiare molto puritano e moralistico, non conosceva il piacere sessuale come Guido, ma ne era attratto perché il tempo era arrivato. Così Guido e Gerardo, durante i pomeriggi di studio, con la casa libera, iniziarono a prendere confidenza delle loro nudità, toccandosi reciprocamente, masturbandosi con grande passione senza pensare minimamente che quell’abitudine fosse molto vicina a descrivere una tendenza omosessuale, perché a quell’epoca il sentire le carezze di un’altra mano regalava una gioia tanto grande che non intendevano rinunciarvi. Tra di loro, un giorno d’improvviso, stavolta per iniziativa dell’insospettabile Gerardo, si fece strada la voglia irresistibile di praticare un pompino; e così un pomeriggio, anche se i genitori erano in casa e la porta della stanza di Gerardo non fosse chiusa a chiave, Gerardo chiese a Guido: “Ti prego, prendilo in bocca, ti prego!”. Guido fu preso dalla sorpresa mentre lo stava masturbando e rispose: “Ma sei sicuro? Non siamo soli, e se entrasse qualcuno?” ma Gerardo insistette: “Ti prego, lo desidero tanto!”. Guido, che era anche un tipo molto preciso, aveva anche delle remore circa la pulizia in quel momento del cazzo di Gerardo, che magari avrebbe necessitato di una sciacquata in bagno…ma alla fine si convinse, vedendo gli occhi supplichevoli del suo compagno di banco. Così, messosi in ginocchio davanti a Gerardo seduto sulla poltrona in pelle skai color marrone chiaro, Guido cambio la presa del cazzo dell’amico, chinò il capo, spalancò la bocca e con la lingua iniziò ad accarezzare quel maestoso glande, trasportando Gerardo in paradiso…
In un caldo pomeriggio di marzo i tre ragazzi avevano appuntamento a casa di Guido per ripassare Storia in vista dell’interrogazione del giorno successivo; avevano la casa completamente a disposizione perché i genitori di Guido avevano delle faccende da sbrigare.
I tre ragazzi si sistemarono nella stanza da pranzo, che aveva una grande vetrata molto luminosa e tentarono di iniziare a ripassare. Si percepiva una certa eccitazione nel ritrovarsi nella stessa stanza tutti e tre, per una volta non a scuola.
Alice iniziò a guardare furtivamente prima Guido e poi Gerardo mentre i due scherzavano su alcune figure stampate nel libro di Storia, per inviare degli inequivocabili segnali. Mente erano tutti seduti intorno al tavolo, d’improvviso Alice appoggiò la mano sulla coscia di Guido e contemporaneamente Gerardo fece lo stesso su quella di Alice, che disse: “Vi devo confessare che aspetto questo momento da tanto tempo…voi no?”. Guido e Gerardo si guardarono per una frazione di secondo negli occhi, che erano già infuocati, mentre le loro erezioni iniziarono farsi strada sotto i pantaloni (sui quali le mani di Alice si erano già posate in spasmodica frenesia).
Dopo che si spostarono sul divano, si spogliarono in un baleno ed Alice iniziò a masturbare i loro cazzi con passione, toccando anche le palle, mentre Guido le palpava il seno abbondante e Gerardo accarezzava la fica già bagnatissima e iniziava a infilarle due dita.
Guido: “ Che troia che sei!”
Alice: “ Che bei cazzi che avete, tesori miei!” mentre continuava la sega con ritmo cadenzato…
*CONTINUA*
scritto il
2024-01-03
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