Segone al cazzo vecchio in corriera
di
Darkside
genere
masturbazione
Uno delle mie solite mattine in cui la voglia mi sovrasta e la mia fica nera e pelosa reclama attenzioni.
Inizio a sditalinarmi prendendo con vigore il mio clitoride che ha una particolarità è grosso quanto una falange e quando si eccita diventa duro e turgido come un piccolo pene reciso.
Se non soddisfo le mie voglie rimane duro per tutto il giorno.
Così è successo quella mattina, inizio il mio solito rituale ma mi accorgo dopo poco di esser in ritardo.. sta per passare la corriera e se la perdo non arrivo più al lavoro!
Così mi rivesto di fretta e furia prendendo dalla camera quello che trovo sul letto.. un comodo pantalone della tuta. Non metto le mutande ho voglia di sentire la mia fica libera e bagnata.
Mi dirigo verso la fermata, passa la corriera si aprono le porte e finalmente salgo.
Non c’è nessuno se non un signore anziano sulla 70ina seduto in fondo decido di dirigermi verso di lui anche perché, penso che dopo la corriera si riempirà di gente.
Mi siedo di fianco e non mi accorgo di aver per sbaglio abbassato involontariamente il pantalone e il pelo nero si vede un po’.
Lui mi guarda e mi fissa il basso ventre. È un bel signore elegante e profumato. Penso tra me e me che deve aver avuto anche un bell’uccello.
Inizia a toccarsi ripetutamente l’uccello da fuori i pantaloni.
Mi guarda e si tocca.
Capisco la situazione e il clitoride ancora turgido e gonfio mi spinge ad abbassarmi di scatto il pantalone della tuta.
E la mia bella fica è li con un pelo nero e gonfio e il clitoride grosso lungo e in pieno spasmo.
Lui è titubante ancora non si scompone mi guarda e basta.
Si fa avanti con la mano e tremando come una foglia mi tocca la fica.
Le sue mani son rugose e vecchie ma vogliose, mi tocca il clitoride gonfio e rosso ma lo fa con un po’ di vergogna come se fosse la prima volta che vede una fica o forse non lo fa da un po’.
Voglio vedergli il cazzo e con la mia mano destra gli tocco il pacco, mentre la mano sinistra tiene giù il pantalone della tuta.
Sento un cazzo barzotto ma non vigoroso, forse penso sarà l’età.
Lui intanto continua a far si è giù col mio clitoride e a fissarmi la fica pelosa.
Lo prendo in mano è un cazzo non tanto grande forse 10cm e un po’ storto verso destra, ha la Capella rossa ma la pelle la sovrasta e non si scappella del tutto.
Penso tra me e me di aver visto cazzi migliori ma ormai la voglia è tanta e la mia fica pulsa di voglia.
Inizio a segarlo e dopo qualche colpo di sega fatta bene, il cazzo inizia a prendere vigore.
Le palle salgono e si fanno dure, la cappella esce e punta in alto. Un bel cazzone tra le mani si fa strada, era solo addormentato da chissà quanto tempo.
Iniziò a segarlo con vigore e lui prende confidenza con la mia fica pelosa.
Si abbassa con la testa nessuno ci vede e il pullman è vuoto e inizia a succhiarmi il clitoride che è così duro e turgido da esser lungo quanto una falange.
Mi sbava la fica talmente è voglioso, ma lecca da dio.
Io continuo a segarlo ma è talmente bravo con la lingua che sto per venire senza avermi sditalinato.
Si alza di scatto ha il cazzo durissimo e lungo ed è tutto rosso in faccia, apre il porta carte davanti a lui e ci sborra copiosamente dentro finendo da solo la sega che avevo iniziato.
Rimango senza parole, lui mi guarda e guarda per un’ultima volta la mia fica e scende dalla corriera.
Guardo dal vetro e vedo una signora ad attenderlo alla fermata presumo sia la moglie e capisco perché ha voluto finire così di fretta.
La corriera riparte non sale più nessuno, la mia fica pulsa ho avuto un’esperienza fantastica con un cazzo vecchio e moscio che ho rinvigorito.
Infilo un dito dentro a quel porta carte e lo trovo pieno di sborra, con il dito bello inzuppato di seme mi sditalino passando sopra al clitoride ancora gonfio e sporgente.
Vengo subito, mi tiro su i pantaloni della tuta e vado al lavoro.
Riprendo la corriera il giorno dopo e lo trovo seduto in fondo ma questa volta con la moglie.
Faccio finta di nulla e io mi siedo da un’altra parte, quando torno a casa quella sera mi sditalino infilandomi dentro un vibratore perché la voglia di quel cazzo vecchio e turgido mi sovrasta.
Non lo rivedrò mai più, ma ogni tanto penso a quella lingua e il mio clitoride si gonfia!
Inizio a sditalinarmi prendendo con vigore il mio clitoride che ha una particolarità è grosso quanto una falange e quando si eccita diventa duro e turgido come un piccolo pene reciso.
Se non soddisfo le mie voglie rimane duro per tutto il giorno.
Così è successo quella mattina, inizio il mio solito rituale ma mi accorgo dopo poco di esser in ritardo.. sta per passare la corriera e se la perdo non arrivo più al lavoro!
Così mi rivesto di fretta e furia prendendo dalla camera quello che trovo sul letto.. un comodo pantalone della tuta. Non metto le mutande ho voglia di sentire la mia fica libera e bagnata.
Mi dirigo verso la fermata, passa la corriera si aprono le porte e finalmente salgo.
Non c’è nessuno se non un signore anziano sulla 70ina seduto in fondo decido di dirigermi verso di lui anche perché, penso che dopo la corriera si riempirà di gente.
Mi siedo di fianco e non mi accorgo di aver per sbaglio abbassato involontariamente il pantalone e il pelo nero si vede un po’.
Lui mi guarda e mi fissa il basso ventre. È un bel signore elegante e profumato. Penso tra me e me che deve aver avuto anche un bell’uccello.
Inizia a toccarsi ripetutamente l’uccello da fuori i pantaloni.
Mi guarda e si tocca.
Capisco la situazione e il clitoride ancora turgido e gonfio mi spinge ad abbassarmi di scatto il pantalone della tuta.
E la mia bella fica è li con un pelo nero e gonfio e il clitoride grosso lungo e in pieno spasmo.
Lui è titubante ancora non si scompone mi guarda e basta.
Si fa avanti con la mano e tremando come una foglia mi tocca la fica.
Le sue mani son rugose e vecchie ma vogliose, mi tocca il clitoride gonfio e rosso ma lo fa con un po’ di vergogna come se fosse la prima volta che vede una fica o forse non lo fa da un po’.
Voglio vedergli il cazzo e con la mia mano destra gli tocco il pacco, mentre la mano sinistra tiene giù il pantalone della tuta.
Sento un cazzo barzotto ma non vigoroso, forse penso sarà l’età.
Lui intanto continua a far si è giù col mio clitoride e a fissarmi la fica pelosa.
Lo prendo in mano è un cazzo non tanto grande forse 10cm e un po’ storto verso destra, ha la Capella rossa ma la pelle la sovrasta e non si scappella del tutto.
Penso tra me e me di aver visto cazzi migliori ma ormai la voglia è tanta e la mia fica pulsa di voglia.
Inizio a segarlo e dopo qualche colpo di sega fatta bene, il cazzo inizia a prendere vigore.
Le palle salgono e si fanno dure, la cappella esce e punta in alto. Un bel cazzone tra le mani si fa strada, era solo addormentato da chissà quanto tempo.
Iniziò a segarlo con vigore e lui prende confidenza con la mia fica pelosa.
Si abbassa con la testa nessuno ci vede e il pullman è vuoto e inizia a succhiarmi il clitoride che è così duro e turgido da esser lungo quanto una falange.
Mi sbava la fica talmente è voglioso, ma lecca da dio.
Io continuo a segarlo ma è talmente bravo con la lingua che sto per venire senza avermi sditalinato.
Si alza di scatto ha il cazzo durissimo e lungo ed è tutto rosso in faccia, apre il porta carte davanti a lui e ci sborra copiosamente dentro finendo da solo la sega che avevo iniziato.
Rimango senza parole, lui mi guarda e guarda per un’ultima volta la mia fica e scende dalla corriera.
Guardo dal vetro e vedo una signora ad attenderlo alla fermata presumo sia la moglie e capisco perché ha voluto finire così di fretta.
La corriera riparte non sale più nessuno, la mia fica pulsa ho avuto un’esperienza fantastica con un cazzo vecchio e moscio che ho rinvigorito.
Infilo un dito dentro a quel porta carte e lo trovo pieno di sborra, con il dito bello inzuppato di seme mi sditalino passando sopra al clitoride ancora gonfio e sporgente.
Vengo subito, mi tiro su i pantaloni della tuta e vado al lavoro.
Riprendo la corriera il giorno dopo e lo trovo seduto in fondo ma questa volta con la moglie.
Faccio finta di nulla e io mi siedo da un’altra parte, quando torno a casa quella sera mi sditalino infilandomi dentro un vibratore perché la voglia di quel cazzo vecchio e turgido mi sovrasta.
Non lo rivedrò mai più, ma ogni tanto penso a quella lingua e il mio clitoride si gonfia!
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