Un errore... un attimo... (parte 2)
di
YoMa
genere
sadomaso
Marco la guarda sorpreso e nel contempo eccitato, sua moglie timida e per bene da sempre tradizionalista e chiusa che si propone a lui in ginocchio... il volto rigato dalle lacrime e l'anima tormentata dai sensi di colpa. Si avvicina, lo sguardo di ghiaccio la guarda dall'alto in basso. "Se vuoi restare in questa famiglia potrai farlo ma non più da moglie... da schiava". Marta con lo sguardo al pavimento, gli occhi annebbiati, nella sua ingenuità non capisce appieno quanto sta per succedere..."Tutto quello che vuoi amore, ma non mi mandare via". Marco le si avvicina, la prende per i capelli tirandola per alzarla "E sia... ora sei la mia stupida e inutile schiava". Marta scatta in piedi con un grido fra sorpresa e dolore ma non osa controbattere, lo sguardo sempre a terra ... colpevole.
"Spogliati, non sei degna di questi vestiti"...Marta con le mani tremanti comincia a sbottonarsi la camicetta... ogni bottone diventa sempre più pesante e difficile. Marco le si avvicina.. le prende i lembi della camicia e la strappa a forza. Per la prima volta Marta stupita alza lo sguardo verso di lui "Ma che fai?". Lui con lo sguardo granitico le molla un ceffone..."Quello che voglio ora sei la mia schiava". Le dita che si stampano sulla faccia, le lacrime ricominciano a scorrere inesorabili mentre comincia a capire il senso di quella parola. La sua vita è cambiata irrimediabilmente.
E così quasi senza accorgersene Marta si sfila i pantaloni restando con i soli slip. E' talmente piatta che spesso non mette il reggiseno. Le dita di Marco scivolano sui capezzoli stringendoli in una presa sempre più forte..."Ho detto nuda". Marta orami vinta comincia a sfilarsi anche gli slip ..."la prego signore non mi faccia male, sarò obbediente". Lui con lo sguardo pesante la fissa "metti le mani dietro alla nuca". Marta esegue...non è la prima volta che sta nuda di fronte a lui, ma questa volta si sente esposta, sente il suo sguardo pesante e freddo sul suo corpo. L'incubo è solo all'inizio.
"Spogliati, non sei degna di questi vestiti"...Marta con le mani tremanti comincia a sbottonarsi la camicetta... ogni bottone diventa sempre più pesante e difficile. Marco le si avvicina.. le prende i lembi della camicia e la strappa a forza. Per la prima volta Marta stupita alza lo sguardo verso di lui "Ma che fai?". Lui con lo sguardo granitico le molla un ceffone..."Quello che voglio ora sei la mia schiava". Le dita che si stampano sulla faccia, le lacrime ricominciano a scorrere inesorabili mentre comincia a capire il senso di quella parola. La sua vita è cambiata irrimediabilmente.
E così quasi senza accorgersene Marta si sfila i pantaloni restando con i soli slip. E' talmente piatta che spesso non mette il reggiseno. Le dita di Marco scivolano sui capezzoli stringendoli in una presa sempre più forte..."Ho detto nuda". Marta orami vinta comincia a sfilarsi anche gli slip ..."la prego signore non mi faccia male, sarò obbediente". Lui con lo sguardo pesante la fissa "metti le mani dietro alla nuca". Marta esegue...non è la prima volta che sta nuda di fronte a lui, ma questa volta si sente esposta, sente il suo sguardo pesante e freddo sul suo corpo. L'incubo è solo all'inizio.
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