Una vita incasinata

di
genere
prime esperienze



di Lutero57



Credo che nella vita abbia fatto diverse cazzate ma quella di dividermi da mio marito a quelle condizioni, tra l' altro volute da me, è stata la peggiore.

Mi chiamo Anna ero felicemente sposata ed ho avuto dal matrimonio anche una bellissima bambina a cui voglio un sacco di bene, con Luigi, mio marito, sembrava andare tutto bene, eravamo una famiglia benestante io lavoravo come dirigente in una azienda che si occupava di refrigerazione e mio marito aveva uno studio legale ben avviato, no i soldi non ci mancavano affatto. Anche la nostra vita sessuale era appagante almeno così pensavo, fino a quando lui mi convinse ad andare in un club privè, diceva che era un esperienza da fare, che anche altri sui amici li frequentavano, insomma l'aveva messa come una tappa per ravvivare il nostro rapporto.

Io non ero convinta per niente, non che non mi piacesse il sesso, anzi, ma non era nelle mie corde farlo e soprattutto farlo con altri, ma per amore si fa questo ed altro inoltre gli avevo imposto come condizione che se non mi fosse piaciuto sarebbe stata anche la l'unica volta. Mi ricordo che quando entrammo in quel locale semibuio non vedevo l'ora che la serata finisse, ero tesa , incerta, per niente eccitata e Luigi lo capì subito mi si avvicinò dicendomi.

- va bene vedo che non partecipi per nulla, facciamo così ora andiamo nella sala dove ci si incontra, tu farai quello che ti dico io per una ventina di minuti poi se non ti va la chiudiamo li, però via quella faccia da vittima sacrificale e che cazzo....

Così mi portò in una stanza semibuia dove c'era un grande letto circolare mi disse di aspettare e ritornò dopo pochi minuti con due ragazzi sulla 30ina, mi ordinò di spogliarmi disse a loro di cominciare a toccarmi da tutte le parti.

Furono minuti di autentico panico, ero fredda e timorosa , Luigi se ne stava seduto a fianco del letto con il cazzo fuori dai pantaloni e lo vedevo con un erezione micidiale, forse quella vista che mi fece calare la tensione, allora le loro mani che mi toccavano tutto dalla fica alle tette anche dentro il mio culetto cominciarono a farmi effetto e quando uno di loro mi prese la testa e me la porto vicino al suo cazzo non esitai a prenderglielo in bocca e succhiare come non mai. Ogni tanto sentivo mia marito incitarli, darmi della puttana e la cosa mi piaceva di brutto.

-adesso scopatela , martellategli la fica a quella puttana

mi scoparono a turno e io godevo come una pazza come non avevo mai goduto fino ad allora, Luigi ordinò di fare la doppia

-Scopategli fica e culo alla troia

lui lo ordinò ma io ero quello che pensavo da qualche minuto provare la famosa doppia e non me ne pentii, furono orgasmi intensi, mi feci sborrare in viso e bocca e succhia tutto avidamente.

Voi direte esperimento riuscito?! In effetti a me era piaciuto da morire anche se con lui minimizzai e in verità mi sarebbe piaciuto rifarlo, anche una volta ogni tanto, ma lui cambiò improvvisamente comincio prima pacatamente poi puntandomi il dito addosso dicendomi che ero una falsa che avrei fatto la scena di non volerci andare e che invece non vedevo l'ora, che ero stata una puttana li ma che lo ero veramente. Insomma litigate a non finire e sesso ridotto al minimo.

Ma non finì per questo motivo, nonostante mi ritengo una bella donna ci sono sempre donne che anno molti meno anni di me che possono farti da concorrenza e di una queste si invaghì Luigi a tal punto che non aspettò che lo scoprissi ma me lo disse lui e aggiunse che voleva il divorzio il prima possibile e fu allora che con tanta rabbia e purtroppo tanta fretta posi le mie condizioni.

Mia figlia Susanna sarebbe rimasta con me ma era scontata lei di suo padre non ne volle più sapere anche perché la sua nuova donna aveva pochi anni più di lei e questo la faceva andare in bestia. Io volevo cancellarlo dalla mia vita definitivamente, non chiesi nessun alimento che mi legasse a lui ma uno buona uscita notevole e la metà,in moneta del valore della nostra casa, trovai un lavoro in un altra città che distava una centinaio di chilometri e mi trasferii li.
Comprai una bella casa, cioè comprai una parte della casa per il resto presi un mutuo, iscrissi mia figlia ad un collegio privato di prima scelta e cominciammo la nostra nuova vita.
All'inizio le solite difficoltà di ambientamento poi tutto liscio e tranquillo, soprattutto per Susanna che si trovò bene a scuola e con i suoi nuovi amici, io me la cavavo alla grande intenta a far andare avanti la baracca, finché quel maledetto giorno arrivò, quando il mio capo reparto mi convocò in ufficio e mi disse che proprio perché mi stimava mi consigliò di andarmene subito con la falsa scusa che la ditta aveva le ore contate e in men che non si dica mi ritrovai senza lavoro, con un mutuo da pagare una retta scolastica e il mio conto in banca che si affievoliva sempre più. Mi misi a cercare un occupazione degna del mio livello ma niente di niente, non è che mi facessero scifo anche lavori inferiori o manuali ma avevano una retribuzione troppo bassa per il mio tenore di vita e soprattutto per le rette da pagare. Quei bastardi della banca non volevano dilazionarmi la rata che era piuttosto alta perché' prevedevo di estinguerla in breve, avevano capito che ero disoccupata e miravano a venire in possesso dell'intero immobile quei bastardi di merda. La retta di mia figlia non era in discussione, l'amavo troppo e costi quel che costi non volevo che lei venisse a sapere e volevo che continuasse a studiare tranquilla anche perché mi dava delle enormi soddisfazioni.
Ma il tempo passava e la situazione si faceva sempre più' critica, le amiche che avevo trovato nella breve permanenza nella mia nuova città non sapevano come aiutarmi addirittura litigai con quella che ritenevo la migliore, Maria Stella che mi propose una soluzione a dir poco scandalosa.

- Guarda che non ce niente di male e se lo vuoi sapere in passato ne ho avuto bisogno anche io, sei una bellissima donna hai bisogno di tempo per rimetterti in carreggiata vai da questi qui che dirigono uno studio e ti metti d'accordo con loro, non devi fare un porno come magari vorrebbero loro, sono seri, fai solo quello che ti va di fare in assoluto anonimato e vedrai che ti pagheranno bene e risolverai i tuoi problemi che spero siano temporanei come lo erano i miei.

Mi incazzai e non poco a quella proposta tanto che troncai i rapporti con lei, ma colloqui su colloqui, promesse su promesse il tempo passava e i soldi finivano ero disperata ed allora non mi rimase niente altro da fare che almeno sapere di che genere di proposta sarebbe stata quella che Maria Stella mi aveva consigliata.

Presi appuntamento e quel giorno titubante entrai nei loro studi che a dir la verità non erano squallidi come mi aspettavo, anzi tutti avevano un aria molto professionale ero solo io quella che li dentro non centrava niente. Entrai nell'ufficio di quello che deducevo fosse il Boss, Cominciai a parlare prima lentamente poi forse per giustificare la mia decisione e il mio voler sapere sempre più velocemente e sempre più mi ingarbugliavo perché la verità e' che non volevo essere li.

- Signora io la sono stata a sentire,capisco anche la sua situazione e il suo impaccio nel trovarsi qui a parlarmi di cose che credo non conosca bene, ma forse le hanno dato informazioni sbagliate, mi parla di nudità parziali, di qualcosa di soft, di prestazioni che non ho ben capito quali sarebbero ma forse lei si è fatta un altro film, e quindi per non perdere tempo con lei voglio essere franco e diretto.
Punto primo lei ci potrebbe interessare, ha un bel corpo anche se poi dovremmo controllare, adesso le milf vanno alla grande quasi quando le 18enni, ma noi non facciamo foto come play boy non facciamo sesso soft tipo masturbazione o cose del genere noi siamo un canale telematico dove i nostri attori si esibiscono e a secondo di quanti utenti riescono a fare vengono pagati ma facciamo il porno, signora scusi il linguaggio, minimo scopano, pompini e via dicendo. L'unica cosa di tutto quello che lei mi ha detto e che facciamo è garantirgli l'anonimato questo si, abbiamo maschere professionali che tutelano sia l'interessato che la qualità della prestazione. Per quanto riguarda il compenso diamo un fisso ma soprattutto una bella percentuale su quello che incassiamo con gli utenti che si collegano, ora se lei ci sa un po fare penso che a fine mese ti porti a casa buoni soldini se no le consiglio un altro mestiere e si tolga dalla testa tutte quelle stronzate che gli hanno detto e che mi ha riferito.
In conclusione a noi interessa ma alle nostre condizione se a lei va bene possiamo fare una prova fra due giorni se no amici come prima.

Fu molto diretto ma alla fine apprezzai, non era quello che mi aveva detto Maria Stella ma almeno non avevo dubbi su quello che avrei dovuto fare caso mai, avevo solo una speranza, nel primo pomeriggio avrei avuto un incontro con il direttore della banca con una raccomandazione di una mia amica, speravo oltre ad una dilazione della rata anche in un prestito ma fu una vera delusione e capii che a differenza della franchezza anche se gretta di quello che mi avevano detto il boss in mattinata, le mille frasi mielose di circostante del direttore che in pratica mi dava un due di picche grande come una casa alla fine mi nausearono più degli argomenti osceni.
Non credo che fu per questo il motivo per cui mi presentai negli studi quella mattina, certamente la disperazione che era ai massimi livelli lo era, e quel mondo di perbenisti bastardi mi aveva deluso e non poco.

Attila, così chiamavano il boss e così lo chiamai anche io, mi aspettò e mi diede tutti i consigli immaginabili che a me entravano da un orecchio e uscirono dall'altro ero completamente atterrita, l'unica consolazione e che vistami allo specchio con la loro maschera era davvero irriconoscibile.

- Come vorresti essere chiamata? O dico a te
-Non lo so fate voi
-Melissa ?! Va bene?
- va bene va bene

entrai dentro lo studio, capii solo che quando la luce diventava rossa cominciava la diretta, all'inizio ero mutandine e reggiseno e vicino a me c'era un ragazzo che doveva essere l'attore, appena iniziato cominciarono ad arrivare le domande sempre più intime e sempre più spinte, io rispondevo a monosillabi fortuna il mio partner chiaramente molto più esperto mi aiutò a finire le frasi, alla fine disse
- Avete capito che per Melissa è la prima volta e non è facile trovarne di così quindi ora godetevi lo spettacolo e mi raccomando fatevi delle grandi seghe
E così comincio a spogliarmi, chiaramente ero tesa , ma la cosa che notai e che il ragazzo non era male per niente, mi toccava baciava sussurrava all'orecchio di sciogliermi di rilassarmi e fu allora che mi venne in mente la scena del club prive e così mi lasciai andare con l'aggiunta che era una vita che non facevo sesso e dopo che lui mi ebbe eccitata per bene, sussurrandomi spesso un “brava brava” mi scatenai, non so che feci di preciso ma ebbi orgasmi su orgasmi e spesso lui mi diceva di rallentare che non voleva venire subito, o che ero troppo scatenata, io se recitasse non lo so ma vedevo che gli piaceva molto, alla fine mi venne in viso e io senza che nessuno me lo chiedesse gliela leccai tutta e glielo presi in bocca per almeno altri due minuti, ero eccitata come non mai, erano caduti tutti i miei timori.
Attila si fiondò dentro lo studio, appena terminata la diretta.
- Bene, benissimo , senti Melissa questa settimana replichiamo altre due volte e poi parliamo di soldi , bene benissimo.

Oro posso dire che andai alla grande, perché? Perché non recitavo ma scopavo davvero e forse avrei continuato anche di più se lui non fosse venuto e le altre due volte anche meglio perché mi lascia andare da subito alla fine quello che credevo facessi per necessità lo stavo facendo perché mi piaceva da morire e l'aumento dei contatti mi faceva capire che ero apprezzata, ma però non mi dimenticai di essere stata un amministratrice di ditta e quando entrai nell'ufficio di Attila, me ne ricordai e come se me ne ricordai.
- No queste sono le mie condizione, quattro anni di contratto con quel fisso che ti ho scritto li e le solite percentuali.
- Quattro anni??!! noi non facciamo contratti a così lungo termine
- Prendere o lasciare
- Stasera ci vediamo con i miei soci e ne parliamo ti faccio sapere

Furono solo due anni di contratto, ma due cose erano certe, la prima è che cominciarono a entrare soldi tanti soldi, che mi permisero di andare in pari col mutuo ed anche di più e di mantenere quel tenore di vita per me e per mia figlia Susanna, la seconda è che tutto questo mi piaceva da morire, forse aveva ragione mio marito quando mi diceva che secondo lui ero una grande troia, ma quel lavoro per me oltre che remunerativo era una grande goduria tanto che fui io a imbeccare Attilia su quello che poteva diventare il mio personaggio.
Gli dissi di aprire delle stanze diverse tipo

"Melissa lesbo"
"Melissa gang bang"
"Melissa con trans"
"Melissa perversa"

Ci fermammo qui ma fu solo farina del mio sacco, feci per la prima volta sesso con una donna e capii perché è così bello, come sanno leccare la fica le donne non la sa leccare nessuno ed imparai anche io una goduria pazzesca, scopare con diversi uomini oltre ad essere una mia fantasia era diventata la mia preferita perché durava molto di più e potevo avere orgasmi a volontà e materiale a sufficienza.

Ma la stanza che mi piaceva di più era quella perversa. Li mi potevo scatenare, per esempio mi fecero scopare anziani con età sempre maggiore e non riuscireste mai a capire che goduria è avere un orgasmo con loro, molto meglio che con i cazzi enormi dei ragazzi di 30 anni è una soddisfazione che non si può spiegare tanto che proposi ad Attila di usare gente normale non i soliti, e più anziani erano e meglio sarebbe stato.

- no Melissa è un suicidio se prendi gente che non l ha mai fatto davanti alla camera finisce sempre che non gli si drizza, te lo dico io per esperienza si trasformerà tutto in un flop clamoroso.
- Dai fammici provare, almeno una volta

Una sfida riuscire a farlo doventare duro ad un vecchio che non l'aveva mai fatto davanti alla camera, mi ci misi d'impegno, pompini succhiate di palle ed anche del buchetto del culo, ma il cazzo gli venne duro al primo e a tutti quelli dopo fu un grande successo, ma il top il massimo di collegamenti furono col nano. Intanto non è vero che i nani ce l' hanno lungo, hanno il cazzo in proporzione, ne presero uno che lo aveva quasi normale, ma che non era esperto nel porno, non so se entrò in gioco, compassione o il mio essere mignotta, ma lo rivoltai come un calzino, gli misi la lingua da tutte le parti me lo inculai prima con la lingua e poi con un dito e volli che mi facesse lo stesso e quando me lo mise dietro, che era la cosa alla fine volevano di più gli spettatori paganti e che alla fine piaceva anche a me, nonostante le proporzioni ebbi un orgasmo stellare e pure lui che a differenza di quelli di statura media in questo fu “anormale” venne nella mia bocca in quantità industriale tanto che io risputai la sua sborra su tutto il corpo per poi leccargliela di nuovo tutta, fu un gran successo.
Risolti i miei problemi??!! sembrava di si, già sembrava.
Alla fine della scadenza del primo anno di contratto Attila mi chiama in ufficio.
- Senti, sai quanto ti voglio bene e quanto tengo a te spero che lo avrai capito in questo anno?
- Certo non sono scema ma che è questa faccia da funerale?
- Dai sarò diretto come al solito anche se mi costa, ce che non possiamo più assolvere al contratto
- Cosaaa?!
- Ascolta prima di incazzarti non si fanno contratti a lungo termine proprio perché in questo lavoro che io faccio da una vita so che le cose non durano, Melissa tu sei durata anche troppo hai guadagnato e fatto guadagnare anche a noi tanti soldi ma è da un mese che i contatti decrescono sempre più e non ci si rientra economicamente con il contratto che hai

-A ma me lo pagate uguale l'anno che mi dovreste togliere?! Qui non ci piove
-Guarda proprio perché ti voglio bene se tu avessi letto bene il contratto ce una clausola che ci da il diritto di rescinderlo pagandone un terzo del rimanente, ma non è nemmeno per questo che ti consiglio di fermarti qui, il tuo nome “Melissa” è stato un marchio top per mesi se andiamo avanti così sparirai per sempre, se invece interrompiamo magari fra un anno sei mesi possiamo riprovare e vedere se torna in auge ma così davvero finirà tutto in un mese , anche meno.

Non gli diedi subito ragione, ero troppo incazzata ma alla fine riflettendo Attila era dalla parte del giusto, magra consolazione ero col le pezze al culo ancora una volta.
Per fortuna ero andata avanti con le rate del mutuo per altri sei mesi, ma il resto?!
La quota del collegio forse ce la facevo a pagarla prima che Susanna si diplomasse, ma mi Il resto era un ossessione.
Mia figlia tornava da scuola il sabato e la domenica e sempre andavamo a festeggiare nei migliori ristoranti,oppure decidevamo di andare a fare un W.E. In una beauty Farm o in una città d'arte sempre con shopping annesso e queste cose ora come ora erano impossibili.
Tornai a mandare curriculum ma niente come al solito, ed allora cominciai a dire cazzate a mia figlia quando tornava, mi facevo trovare a letto con una falsa influenza, inventavo guasti alla macchina per non uscire, la meglio di tutti che avevo frequentato un corso di cucina e che volevo sperimentare per non andare fuori a mangiare, non sapevo davvero che cazzate raccontare avevo finito il repertorio.
Un giorno mia figlia mi chiama
-mamma vieni un po su che ti faccio vedere una cosa
andai di sopra in camera sua era davanti al suo portatile, appena gli fui vicino lo sposto verso di me, mi venne un colpo, era la registrazione di una mia performance
- Susanna ma che fai guardi i porno ora
- Mamma non far la finta tonta, questo è uno dei filmini dove quella li con la maschera sei tu,
- Ma che dici sei impazzita?!
- mamma, stai tranquilla nessuno dei miei amici sa nulla, nessuno ha capito chi sei, ma credevi che io non me ne accorgessi
-ti giuro Susanna...
- Mamma basta non sono mica scema e non sono nemmeno incazzata
mi venne una crisi di pianto e mi buttai sopra il suo letto nascondendo la faccia
Lei mi si mise vicino e accarezzandomi cominciò a parlare di cose che non avrei mai voluto sentire da lei.

-Mamma guarda che so che hai perso il lavoro da un pezzo, una mattina avevo bisogno di una tua firma per un autorizzazione ho chiamato in ditta e mia hanno detto che ti avevano licenziata già da tre mesi, ma tu non mi avevi detto niente sembrava tutto come prima solo che eri nervosa pensierosa, non capivo se avevi trovato lavoro e se ci bastassero i soldi, poi sei tornata normale quasi felice, finché a scuola, soprattutto fra i ragazzi non si parlava d'altro che di questa Melissa, tanto che una volta mi collegai anche io, mamma sono tua figlia sai quanto mi ci è voluto a riconoscerti : un minuto
-Susanna ti giuro non è come pensi l ho dovuto fare,
-Ma che ti giustifichi pure?! Io non mi sono scandalizzata per nulla, chiaramente sorpresa si ma ho capito da dove entravano i soldi e...
-I soldi stavano finendo, la banca ci toglieva la casa, la retta non sarei riuscita a pagarla e dovevamo stringere la cinghia era una tragedia
-ma lo so questo e non sai quanto ti apprezzo per quello che hai fatto, ma ora dimmi la verità , ma la verità vera, non fai più i porno? Perché? mi inventi tutte storie che nemmeno una di 9 anni crederebbe che è successo mamma dimmi finalmente la verità?
-E' successo che ho fatto quello che ho fatto per disperazione ma entravano tanti soldi, ho pagato parecchie rate del muto e per altri 4 mesi siamo coperti la rata del collegio se mi metto a lavorare anche se si trovano solo lavori da quattro soldi riusciamo a farcela , ma il resto è un dramma dopo questi 4 mesi ci saranno altri due anni di mutuo e la tua università e tutti i cazzi da pagare
-Ma perché hai smesso se ti pagavano bene?
-Perché hanno rescisso il contratto per queste cose ti pagano bene ma non durano molto e io sono passata di moda anche per queste porcherie
-Altre soluzioni non si trovano?
-Macché se sono arrivato a questo, ma tu piuttosto come facevi a vederli
-ti ripeto Melissa andava per la maggiore nel mio liceo e mentre erano in diretta registravano le scena, me le sono viste tutte, eri meravigliosa
-meravigliosa ma che stai a dire?
-Mamma ho 18 anni che ti credi che sono una bambina?
- ma perché le vedevi e con chi le vedevi?
-Con chi capitava con le mie amiche con i ragazzi?
-Ragazzi?!
-Si mamma ne ho avuto di ragazzi
-Non mi dicevi niente però
-Perché non erano niente di serio ci facevo solo sesso
-Sesso? Cosa?
-Mamma il solito baci, carezze voi sapere di più, me la leccavano glielo succhiavo
-basta, basta
-Mamma ho 18 anni.....
-non ci ho mai pensato che tu, ma poi
-Poi che ? A ho capito no non ho ancora scopato, sono vergine, ma non perché non abbia voglia, ma dentro un collegio devi sapere che si parla di sesso giorno e notte come hai visto lo si vede ma poi capisci che quei quattro coioncelli che hai sotto non si meritano che io gliela do cosi' tanto per dare
-Susanna però che linguaggio
-e dai Mamma finalmente ne posso parlare

Una confessione a cuore aperto che mi scioccava ma che mi faceva sentire più vicino a lei
-Quindi che si fa?
-non lo so, ho anche pensato di riparlare con tuo padre per chiedergli un aiuto
-mamma se lo fai non mi rivedi più, ho accettato di cambiare città lasciando i miei vecchi amici proprio per non vederlo più, piuttosto la fame
-Dici bene tu ma comunque qualcosa troverò
-troveremo, mamma troveremo

Quella sera parlammo un po volle sapere come fossi finita a fare quel mestiere, chi era Attila, che mondo era, se erano seri, fortunatamente solo questo fino al mattino dopo

- mamma c' ho pensato tutta la notte ed ho una soluzione ai nostri problemi
-si addio
-no veramente, adesso ti spiego, sai non sono mai stata così contenta di essere ancora vergini
-perché ?
-Perché adesso che mi hai spiegato meglio ho capito che tesoro che ho, domani vado allo studio chiedo un appuntamento con quell'Attila e gli propongo di farmi sverginare in diretta
- Ma tu sei scema,piuttosto ti ammazzo
-Mamma sono maggiorenne posso anche andarci senza dirtelo ma da ieri sera abbiamo detto di non avere segreti, quindi ti dico quello che farò non voglio il tuo consenso a meno che non trovi un alternativa
- ce l ho ce l ho devo fare due colloqui importanti e risolutivi
-ecco di nuovo cazzate, basta vogliamo parlare seriamente senza bugie, io ho voglia di non essere più vergine e se questo mi porta anche dei soldi ben venga
-No sono stata io a metterti in testa queste cose tu non ne sapevi nulla
-mamma ma sai le volte che mi masturbavo in collegio? Tutte le sere e qualche volta anche di più, tu che centri voglia di scopare ne ho sempre avuta da due anni a questa parte
-Susanna ma che dici?!
-Tua figlia è una donna e non vede perché non posso fare quello che hai fatto tu e non dirmi che non ti piaceva ai miei amici piacevi per questo perché dicevano che godevi davvero
-Non se ne parla

Siamo state tutta la mattina a parlare ma lei era irremovibile, non potevo chiuderla in casa e buttare la chiave, ottenni solo di essere presente al colloquio con Attila sperando che almeno lui mi desse una mano, macché appena mia figlia gli propose la cosa gli si spalancarono gli occhi con uno sguardo così libidinoso che non gli avevo mai visto.

-Quanto, quanto non so bene quantificarlo, poi siamo sicuri che tu sia vergine?!
-Certo che lo sono, volete fare una visita ginecologica?!
-No no mi fido, dovremmo studiarla bene magari pubblicizzarla molto prima
-Si magari con nome e cognome, ma Attila sii serio è mia figlia
-allora per quanto riguarda l anonimato garantisco io, non solo gli facciamo metter la maschera gli mettiamo anche una parrucca ma di quelle vere come nei film e soprattutto gli facciamo un paio di tatuaggi finti per sviare definitamente l'identità
-per me queste accortezze non le hai avute
-per te era differente la gente non voleva sapere chi eri ma che facevi e come lo facevi, ma trattandosi di togliere la verginità la curiosità di sapere chi è può stimolare di più
-Vedi mamma che non ci sono problemi

Insomma non c'era nulla da fare lei lo voleva fare e Attila pure sto stronzo, due ore siamo stati li in ufficio a parlare ma lei non faceva un passo indietro anzi sembrava che la cosa le piacesse

-Va beh per oggi basta ora torniamo a casa e ne parliamo una cosa ti chiedo, tu sai che appena usciamo di qua farò di tutto per convincerla a non farlo, ma se non ci riuscissi in qualità di madre potrei essere li dietro la camera ad assistere, almeno questo?
-ma certo mamma, mi piacerebbe
-certo , certo, certo allora domani ci vediamo qui alla solita ora e vi faccio la proposta definitiva.

Passai tutta la rimanente giornata a mettercela tutta per fargli cambiare idea ma niente l'ultima cosa era la proposta economica che speravo fosse non di suo gradimento.

-Allora siamo stati rinchiusi qui dentro fino a mezzanotte per voi per farvi questa proposta incredibile a cui veramente non potrete rifiutare.
-Addirittura
-lascialo parlare mamma
-Allora se firmate questo contratto si comincerà da subito a pubblicizzare la cosa
-tua figlia come si chiama?
-Susanna si chiama
-Beh gli cambieremo nome naturalmente, si chiamerà, Baby Melissa
-Baby che?!
-ed è qui la proposta e l'idea, ascoltate, tu ieri mi hai detto che volevi essere li ad assistere, bene noi ti proponiamo che si sarai li mai davanti alla telecamera, aspetta prima di parlare, dovrai solo “preparare” il ragazzo scelto poi se vuoi starai li a vedere tua figlia fai tu... che ne dici?!

Prima che potessi dire qualsiasi cosa Susanna esclamò
-Favoloso mamma , favoloso, sarai vicino a me questa cosa mi piace da morire
-vi piacerà di più quando leggerete questo contratto

il contratto prevedeva un bonus di un sacco di soldi solo per la performance della verginità di mia figlia, un fisso che era più del doppio di quello che davano a me per un anno e la solita percentuale sui contatti. Susanna dopo averlo letto e fatto leggere a me prese la penne

-Allora io firmo anche ora ma correggo qui non uno ma tre anni di contratto se no non si fa nulla e senza imbrogli, capito??!!!

Non avevo mai visto Susanna così, aveva proprio ripreso da me e da suo padre, era così decisa come se la cosa la facesse per gusto e non solo per i soldi.

Quella mattina in studio erano tutti eccitati avevano dovuto moltiplicare le linee da quante prenotazioni avevano avuto, Attila non l'avevo mai visto così indaffarato ma era interessato a mia figlia anche perché quando gli dissi che volevo rimanere in reggiseno e mutandine acconsentì subito cosa strana per lui che voleva tutti nudi gli attori.

Susanna era sdraiata sul lettone che mi aveva vista protagonista mesi or sono e non sembrava per nulla imbarazzata da esporsi così nuda alle telecamere, io invece ero impacciata come se fosse la prima volta, appena si accese la luce rossa e finirono le presentazioni dell'evento il ragazzo venne verso di me ed io gli feci un pompino che così non l avevo mai fatto, forse nella mia testa c'era il fatto di farlo preparare bene oppure volevo che venisse per ritardare l'evento, sta di fatto che glielo succhiai a dovere e sentivo pulsare quel pezzo di carne nella mia bocca e sapevo quando e quanto anche a loro poteva piacere e più era duro e più lo stimolavo con la lingua e con le mani toccavo palle e culo prima di cacciarci anche la mia lingua, dopo un po lui si tolse credo che non ne potesse più e feci appena in tempo a vedere Susanna con le gambe leggermente divaricate e le mani sulla sua fichetta solo allora notai che era bellissima e depilata, che gli si avvento addosso succhiandogliela avidamente intramezzando con frasi tipo

-sei tutta bagnata ma allora ti sei eccitata a vedere mamma che me lo leccava

e sentire Susanna che rispondeva

-si mi sono eccitata da morire

mi fece capire finalmente che eravamo in ballo e dovevamo ballare, fu bello quando lei raggiunse l'orgasmo mentre che gliela leccava, bello sentire le sue parole

-oddio vengo oddio vengo mamma...

più bello mentre lo do diceva mi stringeva la mano forte, la piccola godeva davvero forte, poi le allargò le gambe e comincio prima a strusciarlo sulle sue grandi e piccole labbra per poi penetrarla a poco a poco, lei inarcò la schiena quasi a volerlo accogliere, con un gesto materno le misi la mano sui capelli l'accarezzai e la bacia in fronte, dicendogli

-Tutto bene tesoro?!
-si mamma tutta bene

poi ebbe un sussulto ma breve una smorfia quasi di dolore, allora la baciai sulla fronte sugli occhi sulle labbra ma quando lo feci le apri la sua bocca e cerco la mia lingua succhiandola quasi a farmi male la teneva stretta tra le labbra succhiandola come se fosse un cazzo appena la lasciò disse

-oh cazzo sto godendo di nuovo, mamma mi piace da morire

e mi bacio in bocca una bocca voluttuosa inaspettata, mentre il ragazzo a quelle parole cominciò a scoparla di brutto sempre più forte anche perché lei lo incitava

-dai si , si così, così dai spingi

non ne ebbe per molto tiro fuori l'uccello che era sporco leggermente di sangue lo mise davanti alla sua faccia, stava per venirgli addosso ma io glielo presi e mi feci sborrare tutto nella mia bocca, con un senso di protezione che andò a farsi benedire quando staccandomi dal cazzo sentii mia figlia baciarmi a bocca aperta con la lingua che esplorava tutta la mia bocca e i suoi sapori.

-Brave , sublimi, eccezionali

questo esclamò Attila appena si spense la luce rossa e dopo esserci lavate e rivestite accettò tutte le richieste di Susana e firmammo il contratto.
Eravamo sedute nel nostro ristorante preferito a festeggiare il fatto che di soldi per un po ne avremmo avuti anche per mantenere quel tenore di vita che io volevo per la mia bambina.

-Susanna sei tutta contenta ed eccitata per i soldi che arriveranno ma sai quello che ti aspetta?!
-mamma se ce l'hai fatta tu ce la farò anche io
-Guarda che Attila ti ha dato un ragazzo con un pene normale, vedrai che le misure aumenteranno amore mio
-mamma è quello che voglio, te lo dico un altra volta mi è piaciuta da morire, non credevo di godere così la prima volta ho sentito solo un piccolo dolore ma ero troppo eccitata è passato in un istante, se fra un po arriveranno più grossi godrò' di più no?
-non fare la troietta con me e poi non è vero che più sono grossi e più si gode è una questione di testa, ma poi Attila ti proporrà di farlo con le ragazze....
-mamma ma tu pensi che io in collegio con le mie amiche che facessi?! Ho fatto più sesso con loro che con i ragazzi, adoro quando me la leccano e lo hai visto da sola ma so leccarla anche io divinamente
-ma questo collegio è un set pornografico...
-ma no sono esperienze che si fanno non so quando eri giovane tu ma adesso è una cosa normale pensare e fare, vedesti che numeri con Miriam
-Miriam chi? La tua migliore amica?
-Certo e chi se no
-non ci avrei mai pensato
-se ci ripenso mi eccito lei la sapeva usare da dio e non solo la mia fichetta anche il culetto e poi mi ci..... aspetta mi è venuta una grandissima idea
-oddio che mi devo aspettare?
-Io sono vergini anche di dietro e sul contratto non si parla di rapporto anale possiamo strappare più soldi ad Attila facendo come oggi solo che invece della fica sarà il mio culetto
-Basta ora esageri non sai nemmeno quello che dici non lo hai mai fatto potresti farti male
-No Miriam mi ha sempre detto che sono una ragazza fortunata quando me lo leccava appunto e mi ci metteva anche un dito godevo come una matta elei era invidiosa perché non riusciva a goderci come me, ti giuro mi piace da morire anche li
-Basta Susanna per oggi facciamo che finiamo qui basta baby melissa basta Attila
-smettila di parlare solo di me e Attila, lui ci vuole insieme
-già questo mi preoccupa e non poco
-Allora di devo confessare una cosa
-no un altra no basta per stasera,
-L'ultima, io vedevo e rivedevo i video dove c'eri tu mi facevi eccitare da morire mi sono fatta ditalini su ditalini e fare sesso insieme a te per me non sarà assolutamente un problema anzi non vedo l'ora
-ma se per te è un problema...
-adesso che mi ci fai pensare meglio che ci sia sempre io ma una cosa te la devo dire tanto non ci sente nessuno, siamo proprio due troie
-proprio vero due grandissime troie
scritto il
2023-09-12
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