La raccolta delle albicocche.

di
genere
tradimenti

Al rientro dal lavoro Mara, mia moglie mi avvisa che Angelo, il nostro vicino, l'ha
invitata a raccogliere le albicocche nel suo terreno distante circa dieci chilometri.
Sostiene che si stanno rovinando, che lui l'indomani ha un giorno libero e bla, bla, bla.
Veramente i terreni sono del padre di Angelo, però ne padre ne figlio amano lavorare la campagna, quindi la lasciano incolta. Le piante di albicocche ci sono e se non si
raccolgono i frutti ci pensano gli uccelli. Angelo ha meno di vent'anni, frequenta l'università, ed ha un rapporto di amicizia con Mara. A me le albicocche piacciono in modo particolare e poi quelle di Angelo sono dolcissime e senza veleno. Ho acconsentito
facendo anche una battuta spiritosa "Solo albicocche, mi raccomando" "Sei il solito scemo" ha risposto. La mattina mi preparo per il lavoro, vedo che lei indossa una
calzamaglia semitrasparente che arriva a mezza coscia senza reggiseno. Non sono riuscito
a trattenermi "Allora te lo vuoi proprio fare Angelo" "Non pretenderai che vado in
tuta con questo caldo" "Fai come vuoi" La saluto, la bacio, mia abbraccia, mi mette
la lingua in bocca e mi tocca il cazzo "Sei eccitata digià"? "Sei tu che mi ecciti, facciamo una sveltina prima che usciamo" Di corsa sul letto, è venuta addirittura prima di me, le ho sborrato nella figa, mi sono pulito e sono andato via di corsa, si stava
facendo tardi. L'ho lasciata nuda distesa sul letto, magari voleva scopare ancora, il
lavoro non mi consentiva ritardi. Sinceramente ho pensato che lei avrebbe scopato
Angelo per come era eccitata, a volte qualche diversivo l'avevamo avuto, non più di
due, ci era anche piaciuto. La sera alle cinque torno a casa e non la trovo, avrei
potuto chiamarla al telefonino, ho avuto un'idea migliore, li ho raggiunti. Scendo
dalla macchina, non si vedeva nessuno. Davanti alla porta del casolare c'erano due cassette di albicocche, sono entrato senza far rumore, sentivo parlare piano, non
capivo cosa dicevano, mi sono avvicinato ancora ho sentito dire, "Se Mauro ci trova
stasera scoppia la guerra" Lei ha risposto "Dai facciamone un'altra e torniamo".
Sono uscito in silenzio, ho ripreso la macchina e sono tornato a casa. Non ero
incazzato, sapevo che poteva succedere, volevo vedere se almeno era sincera. Dopo
oltre un'ora, li sento arrivare, apro la porta "Avete fatto tardi"? "Si siamo andati
nel pomeriggio, stamattina ho avuto un impegno" "Cazzo se son belle queste albicocche"
"Mauro io e Mara appena ho tempo possiamo raccoglierne ancora" "Ottimo magari ci
facciamo la marmellata, mettetevi d'accordo". Mara l'ha salutato con un bacino sulla bocca, a me ha dato la mano. Lei è corsa in bagno a farsi la doccia, io l'avevo già
fatta, l'ho attesa nudo sul letto. Appena è arrivata, fingendo eccitazione, mi è
saltata addosso. "Mara posso dirti il mio pensiero"? "Cosa mi vuoi dire"? "Secondo me
stamattina avete scopato sul letto nostro, dopo aver raccolto le albicocche, avete
scopato ancora". Non c'erano risposte, si è eccitata di nuovo ed abbiamo scopato.
"Sono distrutta stasera ho sonno" "Amore dormi, vado a mangiare qualche albicocca ho fame".

scritto il
2023-07-28
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