Meredith ed il superdotato milanese
di
Klaus
genere
esibizionismo
[SPIN-OFF dei racconti di Klaus precedenti. Se ne consiglia la lettura per contestualizzare meglio il tutto]
Ero appena atterrata all'aeroporto di Malpensa , la mia nuova vita mi attendeva lì , a pochi chilometri , in quella città ricca di opportunità . Avevo passato mesi tremendi a casa , dopo aver trovato mia sorella intenta a farsi dominare da quello che pensavo fosse l'amore della mia vita . La scena di quel pomeriggio mi aveva causato ansia e tensione per settimane ed ancora , di quando in quando , numerosi incubi affollavano la mia mente .
Ma ormai ero lì , a Milano , pronta per una nuova avventura .
Ero stata assunta in un' importante azienda di marketing e non vedevo l'ora di poter dare il meglio di me , rinascere e lasciarmi il passato alle spalle , insieme a quella troia di mia sorella che , dopo l'accaduto , mi aveva pure ignorata senza mai degnarsi nemmeno di pormi le sue scuse .
Le prime settimane in azienda furono stupende . Il lavoro mi piaceva molto ed i colleghi apprezzavano tanto la mia compagnia . Spesso andavamo a cena fuori tutti insieme , come una grande famiglia e non ci lasciavamo neanche sfuggire qualche capatina in disco nei weekend.
Tra tutti , Oliver , un uomo di circa 10 anni più grande di me , pareva riservarmi parecchie attenzioni in ufficio . Era slanciato , con degli zigomi pronunciati ed una voce calda e possente . Stranamente però non si univa mai a noi il sabato sera , forse la sua età lo teneva ormai lontano dai luoghi troppo chiassosi ed affollati.
Un pomeriggio , mentre eravamo nell'area relax dell'azienda , si sedette sul divanetto vicino a me . Inizialmente mi parlò di alcune questioni lavorative ma , nel giro di pochi istanti , il suo discorso virò su di me . Mi guardava fissa negli occhi , come se volesse scrutare la mia anima e mentre mi riempiva di affettuosi complimenti , mi accarezzò la mano . Aveva delle mani grandi e morbide , delle mani da uomo , molto diverse da quelle del mio ex .
Nei giorni seguenti notai che le sue attenzioni iniziavano ad essere sempre più incessanti . Trovava ogni scusa per fermarsi a parlare ed in ogni modo provava sempre ad appartarsi con me , in modo da non essere disturbato dai nostri colleghi .
Una sera in azienda dovemmo fare gli straordinari e guarda caso quell'infame lavoro toccò proprio a me ed Oliver .
Erano circa le 19:30 e stavamo per completare il nostro compito . In ufficio non c'era più nessuno , neanche il direttore , ma Oliver , essendo un dipendente senior , aveva le chiavi e la facoltà di poter chiudere lui l'azienda in quelle occasioni.
Mentre stavamo quasi per uscire dall'ufficio si avvicinò a me , stavolta senza dire una parola . Iniziò a fissarmi con il suo solito sguardo ma stavolta notai anche che i suoi occhi cadevano spesso sulla scollatura della mia giacca . Amavo vestirmi elegante ed indossavo spesso vestitini alla moda , con gonna ,camicia e giacca ma , essendo l'ufficio climatizzato , ero costretta a sbottonarmi un po' per evitare di morire dal caldo. Inevitabilmente i miei seni , seppur di dimensioni modeste , facevano capolino e penso che Oliver li stesse notando proprio in quel momento o forse lo aveva già fatto in passato senza che io me ne accorgessi .
“Meredith, stasera sei davvero una favola , con questo vestitino faresti destare anche un morto”.
Io sorrisi , apprezzando molto il complimento ed istintivamente , quasi senza averne coscienza , con la mano scostai la camicia mettendo a nudo un ulteriore strato della mia pelle .
Quel gesto fece impazzire Oliver che forse immaginava che io lo stessi provocando . In realtà non volevo , anche se non ero assolutamente inerme al suo fascino anzi , una notte lo sognai pure , fortunatamente un sogno casto .
In quel momento non so cosa mi prese , iniziavo a non avere il controllo delle mie emozioni e della mia volontà. Sbadatamente lo sguardo mi caddè sui pantaloni di Oliver , anche lui in un completo molto elegante .
Non riuscivo a credere ai miei occhi . Un lungo bozzo partiva dal suo pube e si estendeva verso la coscia sinistra . Per un momento pensai che fosse uno scherzo e che Oliver, goliardico com'era , volesse mettermi in imbarazzo infilandosi qualcosa di lungo e gommoso nei suoi pantaloni .
Ma presto scoprì che Oliver non aveva assolutamente voglia di scherzare quella sera .
Si avvicinò ancora di più e senza dire una parola sfiorò delicatamente le mie labbra con le sue .
Io rimasi di sasso , non sapevo cosa fare , una parte di me voleva scappare via ma l'altra era attratta da lui . In quel momento provai una strana sensazione ed un po' di umidità fece capolino tra le mie cosce .
Dopo un bacio fugace Oliver mi baciò sul collo . I suoi baci erano afrodisiaci .
Mentre lui mi stava privando di ogni inibizione sentì una strana presenza sul mio addome . Un qualcosa di duro e decisamente ingombrante . Non volevo ancora credere che quella protuberanza che avevo visto qualche secondo prima fosse davvero quello che pensavo.
Tra l'eccitamento , che iniziava a diventare irrefrenabile , e la curiosità , appoggiai una mano su quel corpo estraneo che si elargiva sotto al pantalone nero di Oliver .
Stentavo a crederci … non era affatto uno scherzo , era davvero il suo pene .
Prima di Klaus avevo avuto solo un altro rapporto con quello che ai tempi fu il mio primo ragazzo ma , sia il mio primo amore che Klaus avevano misure che penso si classificassero nella norma. Non immaginavo che un uomo potesse possedere un membro così lungo .
Sentendosi toccare Oliver allungò la mano fin dentro la mia camicia , afferrando il mio seno con vigore e stringendolo nella sua mano .
Le sue grandi mani facevano sembrare le mie tette minuscole.
Con l'altra mano mi accarezzò il sedere e delicatamente la introdusse sotto la mia gonna andando a praticarmi un intenso massaggio nell'intercapedine tra l'ano e la vagina .
Ormai ero caduta , in quel momento persi ogni residuo d' inibizione.
Gli slacciai il cinto e gli tirai giù i pantaloni .
Il suo pene era enorme , un lungo pezzo di carne che dal pube gli scendeva fino a metà coscia . Era anche circonciso e la sua cappella era completamente scoperta , di un rosa candido che non aspettava altro di essere afferrata ed assaporita .
Senza lasciargli il tempo di far nulla iniziai a baciarli l'intera asta fermandomi sul glande ed esercitando dei movimenti circolari di lingua su tutta la circonferenza .
Lo sentii gemere ed in pochi secondi quell'enorme pezzo di carne si drizzò . Rimasi sbigottita da quell'arnese .
Ormai chiaramente desideroso di farmi sua mi sbottonò la camicia e slacciò il mio reggiseno . La sua bocca si stagliò sul mio capezzolo , succhiandolo avidamente . Nel frattempo con l'altra mano mi sfilò la gonna e strofinò con intensità le dita sulla mia vagina .
La vagina era il mio punto debole , lo stimolo applicato lì mi causava sempre un effluvio di liquido incredibile . Oliver se ne accorse , la sua mano era già zuppa .
Io intanto continuai a trastullarlo , anche se con un po' di impiccio visto che non avevo mai armeggiato un pene così lungo ma cercai comunque di fare del mio meglio , le sfide mi erano sempre piaciute . Ad una certa fui addirittura costretta ad afferrarlo con entrambe le mani e nonostante ciò rimaneva ancora spazio per una terza o forse anche quarta mano !
Oliver ad un tratto mi chiese di girarmi . Aveva intenzione di penetrarmi ma in quel momento mi feci assalire da una paura immane . Il suo pene era davvero molto lungo e grosso , temevo di farmi male anche perchè erano mesi che non facevo sesso e mi ero limitata solo a qualche momento di auto-eccitamento domestico quando la voglia diveniva irrefrenabile .
Con gentilezza gli dissi che per quella sera non me la sentivo di andare oltre.
Lui da gentiluomo com'era mi sorrise e disse : “non importa , mi va bene uguale”.
Mi sentivo un po' in colpa quindi non persi tempo e subito mi fiondai in bocca la sua enorme cappella . Facevo molta difficoltà a tenerla dentro e ad un tratto la mascella iniziò anche a farmi male .
Cercai di buttarne dentro più che potevo ma quel terrificante membro era indomabile , ormai divenuto duro e rovente . Le sue vene erano talmente vascolarizzate che riuscivo chiaramente a percepirle in bocca .
Le mie mani ,intanto , continuavano ad esercitare un movimento verticale, rapido e deciso .
Di quando in quando gli accarezzavo i testicoli , anch'essi spropositati , grossi come palle da tennis , con una lieve peluria a ricoprirli , che gli penzolavano parecchio a causa del peso e della gravità . Non resistii e , allontanando la mia bocca dal glande , iniziai a baciarglieli mentre continuavo a masturbarlo. Erano bollenti e di un buon profumo , con i piccoli capillari anch'essi in evidenza che staccavano dal rosa candido della sua pelle … rosa che , a forza di succhiare e stringere ,iniziava ad assumere una colorazione più intensa .
Lui era in estati , gemeva e ripeteva il mio nome incessantemente :”Meredith si , continua non fermarti ...Meredith...”
Nel frattempo le sue palle si indurirono . Capii che era quasi pronto per riversare su di me il risultato del mio lavoro certosino .
Non me la sentii di farmi venire in bocca anche se in parte lo desideravo . Quando stavo con Klaus era la norma ed ormai trovavo decisamente gustosa la secrezione testicolare maschile .
Ma Oliver , con tutto quell'arnese e due palloni da calcio al posto dei testicoli avrebbe rischiato di affogarmi .
Decisi quindi che avrei accolto il suo eiaculato sui miei seni che nel frattempo erano diventati parecchio turgidi grazie all'eccitazione e alla calda bocca di Oliver .
Per un attimo mi allontanai , tolsi quello che rimaneva del mio vestiario e subito ritornai a masturbarlo con entrambe le mani .
Mentre dinanzi a me il suo enorme pene si innervava sempre più io iniziai a fissarlo , vogliosa di lui e della sua secrezione .
All'improvviso un getto di inaspettata potenza mi colpì in pieno mento . Sembrò quasi un idrante intento a spegnere un grosso incendio … ma quell'incendio ero io .
Dopo il primo getto altri due mi colpirono, uno sui capelli , in quanto avevo involontariamente chinato il capo dopo aver ricevuto il primo schizzo , ed il secondo poco sopra il seno sinistro , dopo che mi ero buttata lievemente indietro per paura di essere completamente inondata dal suo sperma .
Incredibilmente , nonostante la già cospicua quantità secreta , dal suo pene continuò a fuoriuscire liquido creando una piccola pozzanghera sul pavimento , lo stesso pavimento che il capo amava far lucidare anche due volte al giorno .
Nonostante fossi ricoperta di sperma la mia curiosità non mi lasciò scampo neanche quella volta e con ancora dei filamenti di liquido che cadevano dal mento e dal mio seno gli baciai il prepuzio divenuto ormai una calotta di liquido bianca .
Aveva un sapore paradisiaco . Sapeva di cocco misto ananas . Non avevo assaggiato mai un'eiaculato cosi buono ,decisamente più buono di quello di Klaus e più abbondante . In effetti con quelle sacche che si ritrovava come pendenti non poteva esser altrimenti .
Terminato il tutto , da galantuomo com'era , mi aiutò a ripulirmi . Non fu impresa semplice ma infondo gli straordinari li avevamo già fatti e 20 minuti in più non avrebbero guastato la giornata anzi … grazie ad Oliver il mio umore migliorò ulteriormente .
Ci salutammo ed andammo via.
Mi sarei aspettato un suo messaggio o una sua telefonata quella sera ma il mio cellulare rimase muto tutta la notte . Strano .
Continua ...
Ero appena atterrata all'aeroporto di Malpensa , la mia nuova vita mi attendeva lì , a pochi chilometri , in quella città ricca di opportunità . Avevo passato mesi tremendi a casa , dopo aver trovato mia sorella intenta a farsi dominare da quello che pensavo fosse l'amore della mia vita . La scena di quel pomeriggio mi aveva causato ansia e tensione per settimane ed ancora , di quando in quando , numerosi incubi affollavano la mia mente .
Ma ormai ero lì , a Milano , pronta per una nuova avventura .
Ero stata assunta in un' importante azienda di marketing e non vedevo l'ora di poter dare il meglio di me , rinascere e lasciarmi il passato alle spalle , insieme a quella troia di mia sorella che , dopo l'accaduto , mi aveva pure ignorata senza mai degnarsi nemmeno di pormi le sue scuse .
Le prime settimane in azienda furono stupende . Il lavoro mi piaceva molto ed i colleghi apprezzavano tanto la mia compagnia . Spesso andavamo a cena fuori tutti insieme , come una grande famiglia e non ci lasciavamo neanche sfuggire qualche capatina in disco nei weekend.
Tra tutti , Oliver , un uomo di circa 10 anni più grande di me , pareva riservarmi parecchie attenzioni in ufficio . Era slanciato , con degli zigomi pronunciati ed una voce calda e possente . Stranamente però non si univa mai a noi il sabato sera , forse la sua età lo teneva ormai lontano dai luoghi troppo chiassosi ed affollati.
Un pomeriggio , mentre eravamo nell'area relax dell'azienda , si sedette sul divanetto vicino a me . Inizialmente mi parlò di alcune questioni lavorative ma , nel giro di pochi istanti , il suo discorso virò su di me . Mi guardava fissa negli occhi , come se volesse scrutare la mia anima e mentre mi riempiva di affettuosi complimenti , mi accarezzò la mano . Aveva delle mani grandi e morbide , delle mani da uomo , molto diverse da quelle del mio ex .
Nei giorni seguenti notai che le sue attenzioni iniziavano ad essere sempre più incessanti . Trovava ogni scusa per fermarsi a parlare ed in ogni modo provava sempre ad appartarsi con me , in modo da non essere disturbato dai nostri colleghi .
Una sera in azienda dovemmo fare gli straordinari e guarda caso quell'infame lavoro toccò proprio a me ed Oliver .
Erano circa le 19:30 e stavamo per completare il nostro compito . In ufficio non c'era più nessuno , neanche il direttore , ma Oliver , essendo un dipendente senior , aveva le chiavi e la facoltà di poter chiudere lui l'azienda in quelle occasioni.
Mentre stavamo quasi per uscire dall'ufficio si avvicinò a me , stavolta senza dire una parola . Iniziò a fissarmi con il suo solito sguardo ma stavolta notai anche che i suoi occhi cadevano spesso sulla scollatura della mia giacca . Amavo vestirmi elegante ed indossavo spesso vestitini alla moda , con gonna ,camicia e giacca ma , essendo l'ufficio climatizzato , ero costretta a sbottonarmi un po' per evitare di morire dal caldo. Inevitabilmente i miei seni , seppur di dimensioni modeste , facevano capolino e penso che Oliver li stesse notando proprio in quel momento o forse lo aveva già fatto in passato senza che io me ne accorgessi .
“Meredith, stasera sei davvero una favola , con questo vestitino faresti destare anche un morto”.
Io sorrisi , apprezzando molto il complimento ed istintivamente , quasi senza averne coscienza , con la mano scostai la camicia mettendo a nudo un ulteriore strato della mia pelle .
Quel gesto fece impazzire Oliver che forse immaginava che io lo stessi provocando . In realtà non volevo , anche se non ero assolutamente inerme al suo fascino anzi , una notte lo sognai pure , fortunatamente un sogno casto .
In quel momento non so cosa mi prese , iniziavo a non avere il controllo delle mie emozioni e della mia volontà. Sbadatamente lo sguardo mi caddè sui pantaloni di Oliver , anche lui in un completo molto elegante .
Non riuscivo a credere ai miei occhi . Un lungo bozzo partiva dal suo pube e si estendeva verso la coscia sinistra . Per un momento pensai che fosse uno scherzo e che Oliver, goliardico com'era , volesse mettermi in imbarazzo infilandosi qualcosa di lungo e gommoso nei suoi pantaloni .
Ma presto scoprì che Oliver non aveva assolutamente voglia di scherzare quella sera .
Si avvicinò ancora di più e senza dire una parola sfiorò delicatamente le mie labbra con le sue .
Io rimasi di sasso , non sapevo cosa fare , una parte di me voleva scappare via ma l'altra era attratta da lui . In quel momento provai una strana sensazione ed un po' di umidità fece capolino tra le mie cosce .
Dopo un bacio fugace Oliver mi baciò sul collo . I suoi baci erano afrodisiaci .
Mentre lui mi stava privando di ogni inibizione sentì una strana presenza sul mio addome . Un qualcosa di duro e decisamente ingombrante . Non volevo ancora credere che quella protuberanza che avevo visto qualche secondo prima fosse davvero quello che pensavo.
Tra l'eccitamento , che iniziava a diventare irrefrenabile , e la curiosità , appoggiai una mano su quel corpo estraneo che si elargiva sotto al pantalone nero di Oliver .
Stentavo a crederci … non era affatto uno scherzo , era davvero il suo pene .
Prima di Klaus avevo avuto solo un altro rapporto con quello che ai tempi fu il mio primo ragazzo ma , sia il mio primo amore che Klaus avevano misure che penso si classificassero nella norma. Non immaginavo che un uomo potesse possedere un membro così lungo .
Sentendosi toccare Oliver allungò la mano fin dentro la mia camicia , afferrando il mio seno con vigore e stringendolo nella sua mano .
Le sue grandi mani facevano sembrare le mie tette minuscole.
Con l'altra mano mi accarezzò il sedere e delicatamente la introdusse sotto la mia gonna andando a praticarmi un intenso massaggio nell'intercapedine tra l'ano e la vagina .
Ormai ero caduta , in quel momento persi ogni residuo d' inibizione.
Gli slacciai il cinto e gli tirai giù i pantaloni .
Il suo pene era enorme , un lungo pezzo di carne che dal pube gli scendeva fino a metà coscia . Era anche circonciso e la sua cappella era completamente scoperta , di un rosa candido che non aspettava altro di essere afferrata ed assaporita .
Senza lasciargli il tempo di far nulla iniziai a baciarli l'intera asta fermandomi sul glande ed esercitando dei movimenti circolari di lingua su tutta la circonferenza .
Lo sentii gemere ed in pochi secondi quell'enorme pezzo di carne si drizzò . Rimasi sbigottita da quell'arnese .
Ormai chiaramente desideroso di farmi sua mi sbottonò la camicia e slacciò il mio reggiseno . La sua bocca si stagliò sul mio capezzolo , succhiandolo avidamente . Nel frattempo con l'altra mano mi sfilò la gonna e strofinò con intensità le dita sulla mia vagina .
La vagina era il mio punto debole , lo stimolo applicato lì mi causava sempre un effluvio di liquido incredibile . Oliver se ne accorse , la sua mano era già zuppa .
Io intanto continuai a trastullarlo , anche se con un po' di impiccio visto che non avevo mai armeggiato un pene così lungo ma cercai comunque di fare del mio meglio , le sfide mi erano sempre piaciute . Ad una certa fui addirittura costretta ad afferrarlo con entrambe le mani e nonostante ciò rimaneva ancora spazio per una terza o forse anche quarta mano !
Oliver ad un tratto mi chiese di girarmi . Aveva intenzione di penetrarmi ma in quel momento mi feci assalire da una paura immane . Il suo pene era davvero molto lungo e grosso , temevo di farmi male anche perchè erano mesi che non facevo sesso e mi ero limitata solo a qualche momento di auto-eccitamento domestico quando la voglia diveniva irrefrenabile .
Con gentilezza gli dissi che per quella sera non me la sentivo di andare oltre.
Lui da gentiluomo com'era mi sorrise e disse : “non importa , mi va bene uguale”.
Mi sentivo un po' in colpa quindi non persi tempo e subito mi fiondai in bocca la sua enorme cappella . Facevo molta difficoltà a tenerla dentro e ad un tratto la mascella iniziò anche a farmi male .
Cercai di buttarne dentro più che potevo ma quel terrificante membro era indomabile , ormai divenuto duro e rovente . Le sue vene erano talmente vascolarizzate che riuscivo chiaramente a percepirle in bocca .
Le mie mani ,intanto , continuavano ad esercitare un movimento verticale, rapido e deciso .
Di quando in quando gli accarezzavo i testicoli , anch'essi spropositati , grossi come palle da tennis , con una lieve peluria a ricoprirli , che gli penzolavano parecchio a causa del peso e della gravità . Non resistii e , allontanando la mia bocca dal glande , iniziai a baciarglieli mentre continuavo a masturbarlo. Erano bollenti e di un buon profumo , con i piccoli capillari anch'essi in evidenza che staccavano dal rosa candido della sua pelle … rosa che , a forza di succhiare e stringere ,iniziava ad assumere una colorazione più intensa .
Lui era in estati , gemeva e ripeteva il mio nome incessantemente :”Meredith si , continua non fermarti ...Meredith...”
Nel frattempo le sue palle si indurirono . Capii che era quasi pronto per riversare su di me il risultato del mio lavoro certosino .
Non me la sentii di farmi venire in bocca anche se in parte lo desideravo . Quando stavo con Klaus era la norma ed ormai trovavo decisamente gustosa la secrezione testicolare maschile .
Ma Oliver , con tutto quell'arnese e due palloni da calcio al posto dei testicoli avrebbe rischiato di affogarmi .
Decisi quindi che avrei accolto il suo eiaculato sui miei seni che nel frattempo erano diventati parecchio turgidi grazie all'eccitazione e alla calda bocca di Oliver .
Per un attimo mi allontanai , tolsi quello che rimaneva del mio vestiario e subito ritornai a masturbarlo con entrambe le mani .
Mentre dinanzi a me il suo enorme pene si innervava sempre più io iniziai a fissarlo , vogliosa di lui e della sua secrezione .
All'improvviso un getto di inaspettata potenza mi colpì in pieno mento . Sembrò quasi un idrante intento a spegnere un grosso incendio … ma quell'incendio ero io .
Dopo il primo getto altri due mi colpirono, uno sui capelli , in quanto avevo involontariamente chinato il capo dopo aver ricevuto il primo schizzo , ed il secondo poco sopra il seno sinistro , dopo che mi ero buttata lievemente indietro per paura di essere completamente inondata dal suo sperma .
Incredibilmente , nonostante la già cospicua quantità secreta , dal suo pene continuò a fuoriuscire liquido creando una piccola pozzanghera sul pavimento , lo stesso pavimento che il capo amava far lucidare anche due volte al giorno .
Nonostante fossi ricoperta di sperma la mia curiosità non mi lasciò scampo neanche quella volta e con ancora dei filamenti di liquido che cadevano dal mento e dal mio seno gli baciai il prepuzio divenuto ormai una calotta di liquido bianca .
Aveva un sapore paradisiaco . Sapeva di cocco misto ananas . Non avevo assaggiato mai un'eiaculato cosi buono ,decisamente più buono di quello di Klaus e più abbondante . In effetti con quelle sacche che si ritrovava come pendenti non poteva esser altrimenti .
Terminato il tutto , da galantuomo com'era , mi aiutò a ripulirmi . Non fu impresa semplice ma infondo gli straordinari li avevamo già fatti e 20 minuti in più non avrebbero guastato la giornata anzi … grazie ad Oliver il mio umore migliorò ulteriormente .
Ci salutammo ed andammo via.
Mi sarei aspettato un suo messaggio o una sua telefonata quella sera ma il mio cellulare rimase muto tutta la notte . Strano .
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