Dominazione su misura

di
genere
dominazione

Sono sposato. Cerco di essere un brav'uomo nonostante mia moglie mi trascuri parecchio, sotto ogni punto di vista. Riceve il mio affetto in modo piuttosto infantile, e non si eccita praticamente mai. Non sono molto contento di fare sveltine su concessione, vorrei molto di più. A volte, quando sono da solo, guardo i siti di escort con recensione e fantastico su cosa vorrei fare. Ultimamente mi è venuta molta eccitazione riguardo a fantasie di dominazione femminile.

Per me la donna dominante non deve essere altissima e slanciata, anzi: mi eccita se ha cosce piene e fianchi poderosi, di media o bassa statura, con un viso molto sensuale da bimba capricciosa. La voce, soprattutto, dev'essere ciò che deve accompagnare ogni momento della sessione di dominazione. Mascherina, autoreggenti, scarpe con tacco e stivali sexy completano il quadretto che nella mia fantasia stavo costruendo.

Decido di scrivere un racconto come questo e farlo leggere alla escort-mistress attraverso un messaggio privato della piattaforma. La scelgo italiana, per essere sicuro che comprenda bene tutto e sappia cogliere le sfumature del linguaggio. Dopo qualche giorno lei mi risponde che si può fare. Un turbine di emozioni mi travolge: sono tentato di lasciar perdere ma la curiosità e l'eccitazione sono troppo forte.

Così mi accordo per andarci dopo una settimana. La moglie è dai suoceri, in modo da poter rincasare senza preoccuparmi di eliminare eventuali indizi rimasti addosso di questa mia privata follia. Ho anche previsto una situazione priva di contatti a rischio, perché non essendo single so che potrebbe mettermi in ansia anche la minima imprudenza.

Suono il campanello, si comincia. Jessica mi apre in vestaglia, lo sguardo sprezzante, il trucco vistoso ma al tempo stesso sofisticato ed elegante. Due labbra rosse tendenti al fucsia si increspano. Mi saluta: - Marco! E' arrivato il mio cucciolino, vieni, entra su!"

Era stato tutto previsto nel minimo dettaglio, e lei era molto brava a ricordare ed interpretare il copione che le avevo scritto. Come d'accordo, lei era severa ma al tempo stesso giocosa, divertita. Si diverte ad avermi in pugno e sotto controllo.

- Siediti!
Mi fa sedere e mi esamina girandomi intorno, toccando diverse parti del mio corpo, esaminandomi. Sento il rumore dei suoi tacchi spessi che mi intriga molto. Lei è bellissima, perfetta per me, come nelle foto.
Mi annusa, mi fissa negli occhi. - Adesso per piacere lavati che puzzi da far schifo. Presentati a me ben pulito altrimenti ci saranno conseguenze.
- Sì padrona!
- D'ora in poi, a meno che non te lo ordini esplicitamente, dovrai muoverti sempre a quattro zampe, chiaro schiavetto?
- Certo padrona.
- Ora vai!
Vado in bagno camminando a carponi, sento lei ridacchiare, il che mi eccita molto. Raggiungo il bagno, chiudo la porta e comincio a lavarmi.
Mentre sono nudo sotto la doccia lei entra. Apre la doccia, mi osserva con un'aria beffarda.
- Hai proprio un cazzetto da torturare sai? Penso proprio che mi divertirò...
Mi mette una mano sopra la testa, premendo. Mi inginocchio nella doccia.
- Inginocchiati di fronte alla tua padrona.. alla tua dea...
Mi mette due dita in bocca, che spinge sempre più in fondo. Io succhio avidamente.
- Sei proprio una troietta... - dice mentre mi viola in bocca, io faccio per toccarmi ma lei mi tira un leggero calcio sulle palle.
- No! Lo dico quando e se ti puoi toccare, capito! Ora asciugati e rimettiti le mutande che non voglio vedere quel coso schifoso. Sbrigati!

Esce dal bagno sbattendo la porta. Rumore di tacchi pesanti.
Cerco di fare più in fretta che posso, indosso i boxer ed esco camminando a carponi.
Lei è seduta sul divano e ora indossa una mascherina nera molto sexy.
- E bravo il mio cagnolino... Ora sì che mi piaci. Vai a prendere il regalo per la tua padrona e portamelo tra i denti.
Questa non me l'aspettavo. Cerco di superare la resistenza, vado a prendere i pantaloni, tiro fuori le banconote e le metto tra i denti.
- Bravo.. sei proprio un bravo cagnolino... adesso inizia uno spettacolo che ricorderai per sempre! Mettiti in ginocchio e stai fermo lì. Puoi menarti il cazzetto, ma solo sopra le mutande.
La mistress mette della musica lenta e sensuale, con bassi profondi. Inizia a muoversi sensualmente, a posare mentre mi guarda, o mentre guarda un punto imprecisato della stanza. Ogni tanto mi fa un sorriso di scherno.
Si avvicina. - Vietato anche solo sfiorarmi...
Mi mette le chiappe così vicine al viso da sentirne il calore. Poi si mette in ginocchio davanti a me, mi fissa e tira fuori la lingua. Si lecca le dita, poi chiude gli occhi e mima un pompino sensuale. Si avvicina al mio orecchio, sussurrando: - Questo è quello che faccio fare agli altri cazzi... non certo al tuo misero cazzetto! - Mi toglie la mano dai boxer bruscamente e mi afferra cazzo e palle, strizzando! - Vedi.. neanche lo sento questo.. cosetto!
Si alza in piedi e trastulla sotto le mie palle il suo piede che calza uno stivale di pelle fino al ginocchio.
- Al massimo potrei farmi preparare per la prossima gran scopata da te...

Detto questo ritorna sul divano accavallando le gambe. Con un dito mi fa cenno di venire da lei. Mi avvicino, sempre gattonando.
- Toglimi gli stivali, e leccami i piedi, schiavetto di merda.
Eseguo. Lei gioca accarezzando le mie guance con gli stivali.
- Svelto cazzo! Muoviti!
Sfilo lo stivale, poi l'altro, mentre mi sfrega in faccia la gamba fasciata dalle autoreggenti. Mi ficca un piede in bocca, ridacchiando. Io cerco di farlo entrare il più possibile, lecco e mi eccito come mai in vita mia.
- Adesso basta. Faccia a terra e culo in fuori. Abbassa le mutande.
Lo faccio. Lei si mette dietro di me, e con il suo piede gioca con palle ed ano.
- Puttanella vogliosa, è già bagnato buco del culo per me? Questo buco sarà una figa oggi... - dice premendo il suo alluce sul mio buco del culo, che cede facilmente, iniziando un gioco che mi fa impazzire.
- Dimmi che lo vuoi in culo... Dimmi che mi vuoi vedere scopata da un maschio mentre un altro te lo mette in culo... - Lo dico. La padrona è soddisfatta. Mi dà un calcetto sul culo e ritorna di fronte a me.

Ora poggia un piede sul divano e si sfila le autoreggenti, una alla volta, fissandomi. Questa era una mia precisa richiesta, mi arrapa moltissimo questa scena.
Poi inizia a dirmi: - Ecco vedi.. tu puoi solo guardarmi e toccarti, immaginando il prossimo che mi chiaverà... o i prossimi. Tu sei solo il mio giocattolino divertente! - Ride sensualmente mostrando dei denti bianchissimi.

Si stava avverando tutta la mia lunga lista di perversioni, il cuore stava galoppando per la mia dea e questo gioco così perverso.

- Forza, che aspetti? - mi dice seduta sul divano, a gambe accavallate - leccami i piedi, da bravo cagnetto. Lo faccio, lei sa giocare con i piedi, divertendosi e dandomi dei calcetti sul viso che mi fanno molto eccitare.
- Dai troietta, lecca... - mi intima. Poi si sdraia sul divano a pancia sotto: - Leccami le piante dei piedi.
Vado avanti per un po', pregustandomi quello che già sapevo mi avrebbe ordinato dopo: - Leccami le chiappe, porco di merda.
Lecco quel culo divino con estrema eccitazione, finché ahimé arriva il momento di passare alla fase successiva.

La mistress ora si denuda, rimanendo solo con la mascherina. Mi porge un telefono acceso in modalità fotocamera, e mi invita a fotografarla nelle pose più oscene, mentre mi dice: - Allora mio schiavo cornuto, credi che farò tirare tanti cazzi con le foto che mi stai facendo? Cosa pensi che scriveranno i porci che le guarderanno e vorranno sborrarci sopra?.
E ancora: - Tu lo sai che puoi solo fotografarmi ma mai e poi MAI scoparmi.. non ti farò nemmeno leccare la figa e il buco del culo, anche se sarebbe il caso, per preparare i prossimi cazzi ad entrare meglio dentro di me...

Continuo a fotografare infoiato. Lei prende un grande dildo e comincia a giocarci.
- Facciamo vedere cosa so fare con il cazzo... o con i cazzi.. - Ne prende un altro, alternando due cazzi a uno solo con la bocca. Si mette sul divano a cosce aperte e si infila il dildo più grosso, di colore rosa acceso. Continuo a fotografare.

- Basta foto, vieni qui a leccarmi il piede schiavo, mentre questo cazzone mi scopa in figa!
Lo faccio eccitato come un porco in calore. - Bene, bravo.. ti piace vedere questa dea chiavata da un maschione mentre la lecchi... Sì... ma ora ti do il permesso di strusciare quel vermicello schifoso che ti ritrovi sulla mia gamba.. Bravo sì, così.. come un cane del cazzo!
Prendo a strusciare la coscia che afferro delicatamente tra le mani. La mistress continua a scoparsi con il dildo, chiudendo gli occhi e facendo smorfie di piacere. Prende il secondo dildo e se lo mette in bocca. Di tanto in tanto mi osserva e sorride in modo perverso.
- Non ti far scappare nemmeno una goccia, non voglio il tuo schifo sopra il mio corpo, cazzo!
Poi smette di usare i dildo, li appoggia sul divano e si sposta in camera da letto. Mi fa cenno di seguirla.

Mi sposto a carponi, e mentre la raggiungo vedo che ha indossato dei guanti in latex e sta armeggiando con uno strapon. Come d'accordo ci infila sopra un preservativo.
Con un ghigno mi dice: - Ora vediamo se la mia cagnetta si fa sfondare per bene!
Mi lancia un grande asciugamano: - Questo stendilo sopra il letto per i tuoi eventuali schizzi di merda.
Sempre più eccitato eseguo ed attendo il prossimo ordine: quello di mettermi in ginocchio davanti a lei ed iniziare un maestoso pompino al suo strapon. Lei non manca di spingermi la testa sul suo cazzo di gomma facendomi quasi vomitare. Tutto ciò mi fa girare la testa e pulsare il cazzo, nonostante non sia esattamente entrato in erezione.
- Dai troia di merda, succhia... Succhia il cazzo della tua padrona!
Dopo diversi minuti che mi scopa in faccia, mi fa alzare e mi fa a mettere a pecora sul letto: - Ora vedremo se sei il lurido porco depravato e frocio che pensi di essere!
Entra lentamente, ma inesorabilmente, dentro il mio culo. Poi prende a muoversi sempre più veloce... io emetto dei gemiti, ma la mia padrona mi tira uno schiaffo sul culo e mi ordina: - Non voglio sentire la tua voce da maiale schifoso! Fai la troia con me, urla da troietta! - Gemo quindi alzando la tonalità della voce, mi sento davvero una troia maiala farcita per bene da un grosso cazzo vigoroso. Continuando così monta dentro di me un grande piacere di tipo diverso, quasi potessi godere con questa stimolazione anale.
La padrona si sfila dalle mie interiora mi fa girare a pancia in su: - Ora dimmi che vuoi essere inculato dalla tua padrona!". Lo dico, e con un sorriso perverso mi penetra lentamente. Come d'accordo, prende un dildo piuttosto grosso a cui mette un preservativo e me lo ficca in bocca mentre mi scopa! Mi sembra di venire con tutto il corpo... Ma è la mia padrona che decide quando farmi sborrare. Con il suo guanto di latex inizia a dare colpetti delicati al mio cazzo ancora mezzo moscio, facendolo alzare sempre di più.
- Aaah... Ma allora si gonfia questo cosetto! - dice prendendosi gioco di me.
Ogni tanto la mistress accelera i movimenti, portandomi sull'orlo dell'orgasmo, poi rallenta fino a quasi fermarsi, insultandomi nei modi più porci, perversi ed eccitanti. Infine decide di farmi sborrare: con un'intensità incredibile mi sfonda il culo, prendendo letteralmente a botte il mio cazzo ormai al massimo dell'erezione: - Sai cosa devi dire quando sgoccioli, porco di merda.... -
- Sì padrona... SONO LA TUA TROIA DI MERDAAAAAAHHH!!!! - spruzzo getti fortissimi sulla mia faccia e sull'asciugamano, la mistress rallenta ma continua a toccarmelo e a incularmi... Dopo un minuto ci fermiamo, lei si sfila. Non è finita, il dulcis in fundo perverso sta arrivando. Ma questo lo scriverò nel prossima racconto.

scrivimi a mmciaociao@virgilio.it
di
scritto il
2023-03-19
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