La forza dei miei piedi - parte prima

Scritto da , il 2023-02-06, genere feticismo

Salve a tutti, innanzitutto mi presento: mi chiamo Silvana e ho 24 anni,sono una ragazza siciliana che da anni si è trasferita a Bologna per ovvi impegni di studio. Non penso di essere la ragazza più bella del mondo ma dico la mia : sono alta 1,58 per ,53 kg, con dei capelli riccissimi fino a sotto le spalle, una terza di seno e un corpo nel complesso che sicuramente può piacere. Ah, ho anche due bei piedi n.38 , che ho sempre considerato carini ma mai avrei pensato potessero avere un effetto netto sui maschietti. Fino a un episodio che mi è capitato la scorsa estate. Era l'inizio di Luglio e in città c'era un caldo terribile, ed io in attesa di tornare nella mia Sicilia mi stavo facendo una passeggiata in un parco ombroso a due passi da casa mia.Proprio per la vicinanza a casa e il caldo non è che avessi un vestiario particolarmente elegante: indossavo una normalissima canotta azzurra, shorts di jeans ed ai piedi un paio di ciabatte di sughero. Non avevo messo trucco e avevo i capelli raccolti,per cui pensavo di non essere certo la ragazza che si poteva notare in quel momento, ma non fu così. Mentre percorrevo una delle stradine del parco vidi in lontananza davanti a me due ragazzini sui 16-18 anni che avevano fermato un'altra ragazza che faceva jogging. Dopo averle chiesto qualcosa vidi che lei si allontanò stranita, e siccome io mi stavo avvicinando mentre i due restavano lì ai lati della strada un'attimo fui irrigidita, ma pensando che erano solo ragazzini che magari chiedevano solo una sigaretta o cavolate simili procedetti a passo veloce. Fatto sta che iniziai ad avvicinarmi e li vidi meglio: erano più o meno alti uguali,qualche cm più di me, uno biondino con degli occhi chiari,magro, l'altro con qualche kg in più, castano sia occhi che capelli, non sembravano per nulla soggetti strani. Fatto sta che il biondino mi fermò una volta che gli passai vicino. "Scusi,possiamo chiederti una cosa", disse con tono impacciato e confondendo un po' le forme di cortesia. "Sì, dimmi", risposi io abbastanza distaccata, "ehm...possiamo guardarti i piedi" disse. Io rimasta basita e confusa dalla domanda risposi dicendo "Cosa scusa? Credo di non aver capito bene". "Ci piacciono molto i piedi delle ragazze, e vorremmo vederli da vicino siccome non ne abbiamo mai avuto l'occasione" rispose con tono timido ma deciso. Io risposi leggermente stizzita "Scusate ma non vi sembra strano fermare le persone nel mezzo di un parco, e poi no voi siete più piccoli ed io non faccio questo genere di cose". "Ti prego dai, non siamo piccoli e poi non stiamo chiedendo nulla di male o di sconcio, tu poi sei bellissima ed hai dei piedi che sembrano molto carini", "Scommetto che dite così con ogni ragazza che passa, anche perché ora io sicuramente non posso dire di essere avvenente al massimo", dissi con tono severo. "Non è vero, ti giuro lo pensiamo veramente, per favore dai, e si misero praticamente in ginocchio. Io forse sarà l'imbarazzo forse il pensiero che non c'era nulla di male o depravato mi sciolsi un'attimo e dissi "Scusate ma quindi che vorreste fare, e poi onestamente anche se mai accettassi non mi va di farlo qui davanti a tutti dove passa un sacco di gente",detto questo prese per la prima volta parola il ragazzo moro " C'è un prato abbastanza nascosto per di qui, non c'è mai nessuno ed è anche abbastanza pulito", disse indicandomi una stradina effettivamente abbastanza nascosta, "Vogliamo solo guardarti meglio i piedi" aggiunse gli altri. Stremata e con un po' di comprensione per questi ragazzini probabilmente in preda agli ormoni accettai e dissi "Sentite, va bene, però facciamo in nulla, e non vi salti in mente di fare cose strane". Loro con gli occhi colmi di felicità annuirono e mi guidarono effettivamente in uno spiazzo d'erba in mezzo agli albero nel parco, e lì si sedettero, facendomi segno di fare lo stesso. Io a un po' di distanza lo feci e poi mi sfilai le ciabatte e distesi le gambe mostrando i piedi di fronte a loro, che erano palesemente eccitati e con gli occhi illuminati. "Ecco" ,dissi. I due li guardarono increduli e sognanti,squadrandoli per bene "Incredibili" "Bellissimi", ripeterono. A un certo punto il biondino si allungò ed afferrò le mie ciabatte dicendo "possiamo?", "Sì?",risposi io confusa e senza manco rendermene conto vidi che ne passò una all'amico e se le stavano portando al naso. Sarò sincera, ho sempre curato per bene i miei piedi ma avevo fatto la doccia solamente la sera prima e dopo una camminata potevano essere abbastanza odorose. Ma a loro a quanto pare non importava tanto che le sniffarono avidamente per minuti finché io non dissi "Abbiamo finito? Non dovevo solo mostrarvi i piedi?". "Sì scusa ma sono davvero deliziose e i tuoi piedi sono bellissimi disse uno" ed a un certo punto lasciarono le ciabatte e li vidi stendersi a pancia in su ai miei piedi. "Ehm scusate,ma che fate?" dissi subito, "Vorremmo solo annusare i suoi piedi,per favore", disse il biondino sfacciato". "No ragazzi questo no,mi spiace" risposi subito, ma non appena iniziarono con le loro suppliche infinite cedetti e dissi "Ok però davvero solo due minuti che poi devo andare". Loro felici annuirono e si stesero di nuovo. Allungai dunque i miei piedi, il destro sul viso del ragazzino moro,il sinistro sul biondo. La loro reazione fu silenziosa ma eloquente, sentivo sulla pelle il loro respiro ed il loro naso che avidamente tirava su. Il loro "approccio" fu differente, con il biondino che mi esplorava tra le dita mentre l'altro preferiva le piante. Dissi più volte qualcosa per finire ma loro continuavano, tanto che iniziavo a vedere i rigonfiamenti nei loro pantaloni, e ciò non so perché oltre al divertimento mi provocava anche un minimo di eccitazione. Fu quando a un certo punto il biondino tiró fuori la lingua che mi ripresi e seccata dissi "nono, basta adesso" tirando via i piedi e alzandomi. Lui si scusò dicendo che era preso dal momento. Io comunque seccata capii e dopo essermi messa le ciabatte feci per salutarli. "Grazie mille sei stata gentilissima, quando possiamo rivederci?", disse il biondo, "Non hai capito, quale rivederci, vi siete goduti il momento e ne avete approfittato, per cui ora basta " risposi. Loro delusi mi salutarono e io tornai a casa. Non so cosa successe ma ripensai intensamente a quanto successo e sotto la doccia mu toccai pensando a quanto i miei semplici piedi abbiano avuto un effetto così eccitante su questi giovani ragazzi alle prime armi. Fu qualche giorno dopo che decisi di andare a fare jogging nello stesso parco, indossati top sportivo, leggins e fantasmini viola ai piedi mi infilato le scarpe da jogging e uscii. Giunta nello stesso posto,vidi nuovamente i due allo stesso angolo. CONTINUA.

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