La villetta a schiera 2

di
genere
incesti

Non sapevano nemmeno loro come era iniziata la storia: Marco che ormai era un uomo fatto e finito, qualche sguardo di troppo, qualche battuta sagace, qualche contatto fugace e nel giro di poche settimane Anna si era ritrovata a baciare e leccare il membro di Marco nel soggiorno di casa durante un freddo pomeriggio di ottobre. Da lì in avanti la situazione degenerò rapidamente: ogni momento di assenza del marito era per Anna una scusa per invitare Marco a raggiugerla ed a godere con lei consumando rapporti carnali immorali di tutti i tipi in ogni angolo della casa. Nel tempo erano diventati quasi dei veri e propri amanti. Ormai giornalmente si ritrovavano a scopare forsennatamente scambiandosi effusioni e fluidi corporei di ogni tipo. A loro della morale non fregava più nulla.

Entrarono in bagno uno dietro l'altra. Per prima cosa Anna si sedette sulla tazza e liberò la vescica. Nel frattempo Marco, di nuovo eccitato, si avvicinò a lei e le mise il cazzo in bocca. Senza farsi pregare Anna iniziò a succhiarlo, mentre lo scroscio dell'urina e dei residui di sperma sull'acqua del water risuonava nella stanza. Dopo aver finito, Anna liberò il pene del figlio e si alzò in piedi; Marco le prese il seno e la baciò.
Una volta entrati nella doccia ed aperta l'acqua, Marco si chinò e fece in modo di ripulire la vagina della madre con la lingua, massaggiandole anche il clitoride e stuzzicandole l'ano. Poi si rialzò, la fece piegare e le fece appoggiare le braccia sul muro. Aveva un obiettivo preciso: scoparle il culo. Si inumidì due dita con la saliva e le utilizzò per lubrificare per quanto possibile l'ano della madre. Poi appoggiò il glande sul buco ed iniziò a spingere gentilmente, stimolando con le dita il sesso materno nel frattempo. Anna sussultò.

-" Tesoro, fai piano."

A queste parole seguì una spinta più energica, con conseguente entrata del glande di Marco nelle viscere della madre, che nel frattempo gemeva e godeva rumorosamente. Il movimento si fece sempre più veloce fino ad imitare una vera e propria scopata. Ora entrambi godevano sotto l'acqua calda della doccia.

-" Sì tesoro, sono tua, scopami!"
-" Mà, non resisto più!"
-" Allora vieni!"

Dopo poche altre spinte Marco venne nel culo di Anna, riempiendolo di sperma. Rimasero attaccati per diversi secondi, respirando affannosamente.
scritto il
2023-01-15
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