Che moglie troia!!!

Scritto da , il 2023-01-09, genere tradimenti

Da giovani si commettono certe sciocchezze che a volte sembrano incedibili anche a chi le ha vissute. Io e mia moglie eravamo e siamo due porci, porci non nel senso della pulizia personale, anzi in quella teniamo in modo maniacale, porci sotto l’aspetto sessuale, un comportamento insito in noi forse dovuto al tipo di educazione ricevuto. Una sera a letto stavamo scopando in modo furente, lei era eccitatissima, col cazzo nella figa premeva sul mio bacino, il florido seno premente sul mio petto, le lingue intrecciate, insomma un momento bellissimo, orgasmo con sborrata da riportare sul diario. Rilassati ci venne voglia di una sigaretta, apro il cassettino, pacchetto vuoto.
“Porca puttana” imprecai “Ti riferisci a me? Stasera mi sento puttana” “Come facciamo” “Ora esco io” “Se è mezzanotte una ragazza da sola” “Vado al distributore automatico” 100 metri da casa. “Vestiti però” si diresse in bagno, tornò con il semi accappatoio che a malapena copriva la figa aperto “Esco così” “Sei pazza” “No sono tremendamente eccitata” “Torna subito che scopiamo”. Il mio cazzo grossissimo chiedeva figa, l’eccitazione ci stava travolgendo. Sentii sbattere la porta, era uscita. Dieci minuti e torna pensai. Altroché dieci, venti, trenta un’ora non
tornava, volevo alzarmi ed uscire suona il campanello, strano lei aveva la chiave, apro la porta ed appare lei nuda letteralmente coperta di sborra. “Amore che ti è successo” “Gioia che delizia, c’erano quattro ragazzi al distributore di sigarette, non mi sono coperta, li ho eccitati, mi hanno fatto godere da pazzi, avevano certi cazzi da paura, sulla strada meno male che non è passato nessuno altrimenti rischiavamo l’arresto, ne è valsa la pena, figa, culo, bocca avevo cazzi dappertutto, sono riuscita a farmi metter due cazzi nella figa, uno nel culo ed uno in bocca, irripetibile” “Troia” “Si sono una troia, aspettami ora faccio la doccia per togliere questa e scopiamo ancora” “No amore non fare la doccia scopiamo così” “Porco depravato leccami”.
La leccai, la scopai non sapevo più cosa farle era veramente insaziabile. Alle sei la sveglia ci ricordò del lavoro. Facemmo la doccia, colazione e via “Amore a stasera” “Non vedo l’ora”. I ragazzi per ricordo avevano trattenuto l'accappatoio.

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