Il vecchio amico

Scritto da , il 2022-12-13, genere gay

Dopo anni che non ci si vedeva, una sera in città casualmente incontrai Giorgio, un mio amico di giochi fanciulleschi. Eravamo ormai entrambi maturi, ma il ricordo di gioventù ci impose di scambiare quattro chiacchere. Venni così a sapere che era stato sposato e poi separato senza figli ed attualmente non era accompagnato. Gli raccontai le mie vicissitudini con la mia ex compagna dicendogli che anch'io ero attualmente solo. Fu così che decidemmo di passare la serata in un ristorante dove la conversazione continuò, andando un po' alla volta a finire su cose di sesso. Giorgio m disse che, malgrado avesse avuto molte donne, non disdegnava qualche maschietto, però doveva essere molto capace, perchè negli anni il suo cazzo era diventato molto grande. Anch'io gli dissi che ogni tanto i dilettavo con qualche maschio ed era piacevole sia darlo che prenderlo. Terminata la cena disse che doveva cercarsi un albergo per la notte, al che gli dissi che avevo una casa grande e se desiderava l'avrei ospitato volentieri. Mi disse....magari vorrai essere pagato in natura ... e giù a ridere. Andammo a casa mia, gli feci vedere la camera ed il bagno, poi gli dissi di sistemarsi per poi raggiungermi in salotto per il bicchiere della staffa. Nel frattempo anch'io mi sistemai, una rapida doccia, poi in accappatoio in salotto per preparare un paio di buoni bicchieri di prosecco. Arrivò anche Giorgio in accappatoio, ci sedemmo a gustarci il prosecco, continuando a parlare di sesso. Ad un certo punto, vidi che il suo accappatoio aveva un bella bozza all'altezza dell'inguine e ne fui contento, perchè anch'io ero eccitato. Vedendoci entrambi così eccitati, proposi a Giorgio di sfogarci e lui si disse d'accordo. Andammo in camera e fummo nudi a letto. Aveva veramente un grosso cazzone e malgrado il mio fosse di tutto rispetto, era molto più piccolo e sottile. Mi disse che con quel cazzo non sempre le donne riuscivano a prenderlo in culo perchè faceva paura. Gli dissi che io non avevo paura di nulla e che mi piaceva molto. Mentre lo dicevo mi abbassai sulla sua grossa cappella e gliela leccai con bravura. Lui cominciò ad uggiulare di piacere e sistematosi sul letto al mio contrario si fiondò sul mio cazzo iniziando a spompinarlo con bravura. Eravamo entrambi in estasi, continuavamo il nostro sessantanove con intensità e piacere che ci portò in breve ad essere pronti per sborrare. Venimmo quasi in contemporaneità uno nella bocca dell'altro con una copiosa, densa e bollente sborrata che bevemmo da assetati. Poi ci calmammo un po', dopo mentre ci palpeggiavamo a vicenda i nostri cazzi diventarono nuovamente duri ed a quel punto decidemmo di passare oltre. Giorgio mi disse di scoparlo ed io dopo avergli leccato a lungo il buco del culo, facendolo trasalire dal piacere, posizionai la cappella sul suo buco iniziando a spingere con calma ma senza tregua. Un plop mi fece capire che stavo penetrando nl suo intestino, Giorgio gemeva piano ma mi invitava a continuare a scoparlo, cosa che feci col massimo diletto e piacere. Lo inculai a lungo provando godimento sfregandogli la cappella sul canale addominale, finchè incapace di resistere gli riempii il culo con una sborrata colossale. Ero distrutto dal piacere, ma ora toccava a me. Giorgio i riservò lo stesso trattamento, una leccata di culo interminabile che mi lasciò in preda ad un godimento celestiale ed ad una voglia pazzesca di essere inculato, poi si appoggiò a me e sentii la sua enorme cappella spingere sul mio buco, che a causa della grande leccata si era aperto vogliosamente. Spinse in modo continuo, finchè mi sentii aprire in due, la sua cappellona seguita dall'asta grandiosa si faceva spazio nel mio intestino, strusciando e allargando tutto quello che aveva intorno. Mi sembrava di scoppiare, ma provavo un piacere meraviglioso ed indescrivibile. Finalmente sentii Giorgio tutto dentro di me, le sue grosse palle mi sbattacchiavano sulla chiappe mentre mi inculava con calma ma costantemente, facendomi ululare di piacere e godimento. Fu un'inculata memorabile e malgrado avessi già sborrato due volte improvvisamente mi sentii vibrare il cazzo e subito dopo sborrai come mai mi era successo. Dopo pochi colpi anche Giorgio era pronto a sborrare e nel farlo mi riempì l'intestino di una colata lavica, ululando di godimento. Da quel giorno, periodicamente ci troviamo e sempre scopate e pompini pieni di godimento per entrmbi.

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