Triple back door

Scritto da , il 2012-10-22, genere sadomaso

vacanza estiva 2012, Francia nord ovest, tre settimane per girarmi in lungo e in largo i sentieri e le spiagge dell’acquitania con la mia mountain bike, i tour in solitaria mi son sempre piaciuti, ogni giorno una pedalata nuova, posti mai visti, dopo ogni bicilettata lauto pranzo in loco, poi spiaggia e meritato riposo sulla sabbia scaldata dal sole a vedere i serfisti che cavalcano le onde. così fù per i primi 6 giorni, poi, in un tour a Lecanau, su un sentiero conobbi un altro ciclista italiano e condividemmo il ritorno al campeggio, un coscritto davvero simpatico Pippo.

la sera mi invitò a cena sul suo camper ove conobbi anche la moglie, e che moglie! perbacco! una biondina, magra, con un fisico mozzafiato, si presentò in costume e le tette rifatte le notai subito oltre lo splendido viso e una simpatia davvero insolita per una bella donna così! solitamente tutte le donne molto belle si danno sempre un sacco di arie! questa no, una ragazza veramente alla mano, sempre pronta a scherzare su tutto e a mettersi in discussione; la serata fù perfetta e l’indomani io e Pippo decidemmo di fare un altra pedalata assieme, la moglie ci avrebbe aspettato in spiaggia prendendo il sole, poi saremmo andati tutti e 3 a mangiare in boccone in compagnia.

Al nostro ritorno in spiaggia, lei era lì, sdraiata con un tanga da urlo, poi si alzò i seni marmorei non si assogettarono alla gravità, rimasero li, come li aveva scolpiti il chirurgo, ci misi qualche istante per non apparire imbarazzato dalla venerea visione, fortunatamente dopo brevi chiacchere, lei si mise una maglietta e andammo a mangiarci una bella bistecca nel bistro adiacente alla spiaggia.

nei giorni successivi io e Pippo continuammo a pedalare assieme raggiungendo poi la moglie per continuare la giornata in 3, si mostravano coppia molto disinibita, incominciavo a pensare che fossero scambisti.

il sabato seguente cenammo in un ristorantino dell’entroterra, la selvaggina accompagnata da un paio di bottiglie di vino di bordeaux annullò tutte le censure, i discorsi finirono sul sesso e visto che i pochi tavoli occupati vicino a noi erano di Francesi, continuammo a parlare di sesso liberamente senza abbassare il tono di voce come se nulla fosse certi di non essere capiti.

Debora la moglie di Pippo ad un tratto mi domandò se le piacevo e che cosa mi sarebbe piaciuto farle, Pippo ubriaco rideva dicendomi “su! sincero e onesto, cosa faresti a mia moglie, dai sbottonati non dire la classica scopata tanto per dire una cosa scontata si sincero” ero ubriaco e senza indugio o mezzi termini risposi “ il culo ! una come tua moglie con un culo così, deve essere una favola entrarle tra quelle due natiche piccole e sode”; nessuno di loro due si scompose, però lei disse “hai il suo stesso chiodo fisso! io il buchetto non l’ho ancora concesso come lui a me, supposte e perette non contano”

Pippo con toni burleschi le disse “specifica al nostro amico cosa vorresti farmi, perché, detto così non è proprio chiaro!” così lei, sempre ridendo si lasciò andare: sai a me piacerebbe tenergli aperte le chiappe mentre un cazzo vero lo penetra fino alla sborrata finale, sai come nei film porno? deve essere una visione paradisiaca dal vivo !”
ah però esclamai io ! pensavo che lo volevi aprire tu con uno strap-on
Debora guardando il marito disse “ anche, ma poi, prima uno di carne vera, la visione di un’uomo che lo prende mi farebbe eccitare di più, mi piace immaginare la cosa così, i gusti son gusti !!!!”
Pippo rideva, tutto rosso in volto, la guardò dicendole “e dopo ? ti apro iiiiio il culo ? eh verginella del cazzo !“
lei anchessa paonazza in volto e non per il vino gli rispose “ certo caro è la terza volta che te lo dico ma tu vuoi prendere senza dare”
l’argomento era molto personale e forte, si capiva che li aveva messi in imbarazzo entrambi, ed io me stavo li tutto attento ad ascoltare il litigio coniugale quantochè lei mi spiazzo di botto “ senti caro tu sacrificheresti il tuo trapano per sfondare il culo a Pippo? “
basito, non sapevo cosa rispondere, poi Pippo mi venne in aiuto dicendo “si ma una volta che poi, diciamo ho preso l’uccello dell’amico.... poi posso farti per sempre il culo? “
per un secondo mi sentii nuovamente in posizione neutrale fino alla risposta di lei “certo caro, ma per rompere l’incantesimo bisogna che lui sia d’accordo, e che, come tutti riceva oltre che dare “
come dire non volgiamo solo dirlo ma anche farlo !
“come come?” dissi io in tono ironico ?
Debora “ io proporrei una cosa ma prima mi devi rispondere sinceramente, tu sei mai stato inculato ? ”

io no ! le risposi sono come Pippo un verginello e di botto per stemperare lo spessore della domanda bevvi un calice di vino in un fiato unico.

Debora “ allora faccio la mia proposta, così voi poi mi dite si o no”

andiamo per estrazione, il primo estratto di noi tre sarà il primo che lo sacrifica, poi si estrarrà chi dovrà essere il carnefice, poi toccherà all’altro carnefice, ognuno di noi lo prenderà dagli altri due nel medesimo giorno e consecutivamente, io mi munirò di strap-on e come tempo di cavalcata terrò buono l’atto precedente, la fortuna dei culi rotti sarà nelle eiaculazioni precoci, la sfortuna in quelle ben ritardate; dolore sì, dolore no, bisogna comunque arrivare alla fine, non si potrà dire alt fermati, non esiste la parola di sicurezza per fermare l’atto, io sono molto sadica adoro dolore e piacere mescolati, mi stò già eccitando!
in tre giorni i nostri tre culi si apriranno! quindi cosa mi rispondete arrapati omaccioni? sarete mica già col cazzo duro vero ? riportate il sangue al vostro cervello per darmi una risposta in tempi ragionevoli!

Pippo mi guardò negli occhi e disse balbettando “qui.... quiii...ndi che si fa? “

io non sapevo che dire, ovvio il culo di lei era un sogno e mai e poi mai, mi sarebbe ricapitata un occasione del genere, il prezzo era alla fine un equo scambio e nulla più, certo avrei dovuto farmi inculare non solo da lei ma anche da lui e lui sarebbe stato l’unico prezzo da ben soppesare! pensai che comunque nella vita bisognava provare di tutto ed era ora di cambiare registro, di lanciarmi in cose nuove, ma d’altro canto prima di dire di si volevo che fosse Pippo a sbilanciarsi, egli doveva digerire il fatto che mi sarei anche inculato sua moglie e magari pure per primo, il prezzo maggiore l’avrebbe pagato lui in ogni caso.

lui prese tempo, dicendo che avrebbe risposto dopo il dolce, e così fù! non risposi nemmeno io; dopo aver divorato una mezza torta scoppiando a ridere e alzando il calice in segno di brindisi Debora riformulò la domanda e Pippo accettò lasciando a me l’ultima decisione.

tornammo ubriachi al camper, lei si mise subito in azione per creare questa insolita lotteria con solo 3 biglietti nessuno di loro due mi chiese se ero daccordo! sempre lei fece l’estrazione e ci comunicò l’ordine degli eventi annotandoli sulla lavagnetta del piccolo frigor presente sul camper.

il primo culo estratto fu quello di Debora e il primo fortunato io, mi sentii come uno che aveva appena vinto la lotteria!!! il secondo giorno toccò al mio culo, con prima Pippo e poi Debora che così poteva scoparmi per lo stesso tempo del marito e ultimo estratto fu Pippo.

Debora ci annunciò che l’indomani mentre noi due pedalavamo lei si sarebbe occupata del lubrificante, dello strap-on e delle supposte lassative per evitare sorprese, poi, il tutto sarebbe cominciato a partire dalle 19 delle prossime 3 sere, per tutti e tre la stessa sequenza: supposta per svuotare l’intestino, doccia e sesso! al termine cena per festeggiare la perdita della verginità!

andai a dormire eccitato, così eccitato, che dovetti masturbarmi due volte prima di riuscire a prendere sonno!

la mattina seguente abbondante colazione con Pippo e Debora poi in sella, lei ci salutò con un “ a dopo miei carnefici, vi adoro”

io e Pippo pedalammo per tutto il tempo senza accennare nulla dell’appuntamento serale, poi poco prima dell’arrivo in spiaggia mi chiese “ ma tu sei bisex ? sei mai stato con un uomo ? “ le risposi di no, poi aggiunsi quasi sottovoce ad occhi bassi e con molta vergogna” ho detto di sì perché tua moglie e troppo figa e un inculata così non mi capiterà mai più nella vita, ti assicuro che il tuo culo proprio non mi interessa per nulla, non averne a male!” lui abbozzando un timido sorriso si confidò dicendomi “è dieci anni che la scopo e non sono mai riuscito a farle il culo, dopo di te credo che per un bel pò ne farò indigestione, la inculerò ogni sacrosanta volta che faremo sesso!”

finì la pedalata come il pomeriggio in spiaggia e arrivò il momento di andare sul camper, ero agitato già lungo la strada e il cazzo mi diventò duro come un sasso prima ancora di entrare nel piccolo abitacolo, anche Pippo aveva già il cazzo duro, si vedeva nettamente dal costume; appena saliti lei prese da uno scaffale una scatola di supposte e chiese a Pippo se voleva fare il primo infermiere, poi chiese a me di infilargliene una seconda, aveva comprato di proposito delle supposte lassative molto blande così la farmacista le aveva consigliato che per una buona pulizia un paio andavano bene anche per una minuta come lei.

Debora si mise subito alla pecorina e scostò il perizoma, il piccolo fiore era li, sopra una patatina tutta depilata, Pippo le infilò la supposta con fretta facendole emettere un “ahii” io fui più delicato, ma assieme alla supposta infilai anche il dito fino alla seconda nocca, cazzo l’orefizio era strettissimo! lei rimise il perizoma nel solco tra i gluitei dicendo “bene ora tutti alla doccia cosi io faccio la popò! speriamo di non farla strada facendo” e scoppiò a ridere.

tutti alla doccia e poi il ritorno al camper, Debora si fece attendere parecchio, quasi un ora, tra me e Pippo si cercava disperatamente un argomento su cui conversare per stemperare la tensione, fu una dura attesa; finalmente arrivò, indossava solo il morbido accappatoio bianco, aveva i capelli ben asciutti e il viso ben truccato, si capiva che ci teneva ad apparire sempre, soprattutto in questa occasione.

come Debora entrò nel camper si levò subito l’accappatoio ansiosa di incominciare la sodomia, io e Pippo fecimo altrettanto, ambedue vedemmo i nostri cazzi duri già pronti all’uso, ma notai subito le dimensioni del cazzo di Pippo, per carità io sono un fortunello, ben messo per misura e diametro e lui poveretto aveva veramente la situazione opposta, per un attimo pensai al mio culo e mi sentii rincuorato penetrato da un cazzino.

vi era una tensione incredibile, fortunatamente Debora prese l’iniziativa, mi diede il lubrificante dicendomi “sono pronta come vuoi che mi metta?” le risposi “come preferisci, se vuoi vedere mettiti a pancia in su se no alla pecora”

lei si sdraiò sul divanetto del camper alzando le gambe, Pippo si mise dietro la sua testa e le prese in mano i due piedi, tenendole le gambe ben sollevate, ora toccava a me!

incominciai a lubrificarle delicatamente il buco poi con lentezza le infilai il dito medio della mano destra, piano, piano piano, fino in fondo, lei socchiuse le labbra e gli occhi, le piaceva! trattenni il dito per un paio di minuti poi entrai con medio e anulare, la guardavo in volto per carpire ogni sua espressione, e quì, notai un cambiamento, l’espressione del fastidio sulle sue labbra, passati 4 forse 5 minuti sfilai le dita lentamente e le appoggiai la mia cappella; lei strinse un attimo le labbra come per compattare il rossetto, chiuse gli occhi lentamente come per rilassarsi poi mi disse “vai sono pronta nessuna pietà”

spinsi un pò, nulla non entrava, riprovai dando più pressione, ma niente! rimasi lì appoggiato al suo sfinetere, sempre spingendo in maniera progressiva, poi ad un tratto lei sobbalzò emettendo un “ahhhhh “ la cappella venne risucchiata dentro di botto, mantenni la spinta costante, le spinsi dentro tutta la mia verga, centimetro dopo centimetro, fino a che il mio pube toccò le sue morbide natiche, le sue mani si spalancarono di colpo, il suo viso era la maschera del dolore, la bocca spalancata non emise rumori, solo un grido iniziale poi più nulla, rimasi lì parecchio col cazzo dentro tutto senza muovermi fino a che la vidi rilassarsi e riappoggiare le mani al divanetto; in quel preciso istante incominciai la mia lenta inculata, si vedeva che soffriva, sentiva male, ma era quello che aveva cercato!!! e io ero il suo boia, i minuti passarono e lentamente il mio ritmo aumentò; la sera prima forse non avrei dovuto masturbarmi! fui convinto di arrivare al dunque molto in fretta e invece no! forse anche la presenza di Pippo contribuì a farmi avere pieno controllo sul mio cazzo e sull’orgasmo facendomi godere l’inculata in una maniera straordinaria! continuai per parecchio forse una ventina di minuti, mi sentivo potente e mi piaceva vedere che anche lui era eccitato a vedere la moglie sfondata dai miei colpi! poi decisi di lasciarmi andare, chiusi gli occhi e venni!

mi svuotai completamente dentro di lei, tolsi il cazzo di botto dal suo culo, lo osservai con attenzione per un attimo, era viola e aperto un dito sarebbe entrato senza toccare le pareti, presi in mano i piedi di lei e dissi a Pippo “ vai ora tocca te “ ci scambiammo di posto, lei ritornò a sorridere fino all’ingresso di lui, non lo scappellò nemmeno, le entrò di colpo, era eccitatissimo, il volto di lei riprese l’espressione del dolore nonostante le minute dimensioni del cazzo, lui pompò da subito con una foga pazzesca e per fortuna di lei in un lampo venne, venne gridando! la riempì di una ingente quantità di sborra ed una volta uscitole dal culo l’ano aperto di Debora incominciò a colare i nostri liquidi.

rimanemmo tutti e 3 in silenzio per un paio di minuti poi sorridenti e rilassati riprendemmo a conversare, la tensione si era completamente spenta, Debora fu contentissima di aver perso un tabo e la verginità, Pippo finalmente aveva coronato il suo sogno e io avevo inculato sveginando la più grande figa mai avuta! dopo una mezzoretta andammo a ridocciarci e poi a cena.

il giorno seguente era il mio, solito clichè, pedalata poi spiaggia, pranzo e ancora spiaggia, Debora mi prese in giro per tutto il pomeriggio chiedendomi se per la missilistica lassativa preferiva prima l’infermiere o l’infermiera, io finsi di ignorarla e lei per stuzzicarmi nuovamente aggiunse che per par condicio era tornata al sexy shop a farsi cambiare lo strap on con uno di misura uguale al mio cazzo tanto per non far torti a nessuno!

la sera fu lei a infilarmi la prima supposta, poi Pippo, la cosa non mi dispiacque affatto, anzi ebbi quasi un erezione, ma dovetti quasi subito fare i conti con l’effetto purga, su di me fù immediato e non poco devastante; passai una mezzora veramente di merda! fanculo a lei e al bis di supposte.

doccia e ritorno al camper pronto per provare cosa vuol dire essere inculato nel vero senso della parola.

marito e moglie erano lì pronti ad aspettarmi limonando, lui col cazzo duro e lei con lo strap-on già indossato, cazzo! il fallo di gomma era bello grosso! lo fissai per più di qualche secondo poi sentii Debora dire “ be ? sei preoccupato ? “ lui sorridente mi disse accomodati caro oggi tocca te!

mi misi nella stessa posizione di Debora il giorno prima, pancia in su, lei si mise dietro la mia testa e mi tenne le gambe per i piedi, Pippo parti come al solito in 4° una spalmata di lubrificante, appoggio il cazzo al mio e …. boommm
dentro di botto, non ebbi nemmeno il tempo di gustarmi la cosa, mamma mia! rimasi senza fiato nonostante il suo cazzino minuto, per fortuna appena entrato si fermò un attimo, ma poi incomincio la sua stantuffata, il suo ritmo era davvero troppo sostenuto, mi faceva un male cane, Debora capì il mio stato doloroso e per distrarmi prese in mano il mio cazzo facendomelo indurire completamente scappellato, poi incominciò a farmi una lenta sega, peccato che solo che dopo qualche secondo Pippo venne facendo terminare l’unica cosa eccitante di quei tragici minuti.

Pippo al termine esclamò “ cazzo che bel culo che hai! così stretto ed eccitante! non avrei mai pensato di godere inculando un uomo, ma a te è piaciuto ? “
riposi “ insomma.... un un bel mix di dolore e piacere, onestamente pensavo meglio “
arrivò il turno di Debora, ci mise un p’ò ad entrarmi e qui anche se la dimensione la fece da padrone e il dolore fu parecchio la cosa mi piacque, cercai di concentrarmi anche sulla sega che mi stava facendo suo marito, me lo scappellava lento e con gran maestria, tendendo bene la pella fino in fondo per poi risalire aumentando la stretta delle ultime dita sulla cappella, mentre lei, lentamente, faceva scorrere il suo strap on, l’inculata durò parecchio, così tanto che ad un tratto le dissi “ma Debora non dovevi usare lo stesso di Pippo? “ lei sorrise dicendomi “stttt rilassati che ti sto aprendo per bene, vedrai che Pippo ti farà sborrare come non mai “ così dopo un tempo infinito tra dolore e piacere venni sborrando copiosamente, lei continuò imperterrita il suo lento ritmo, pensavo che il tutto fosse finito dopo aver sborrato, invece no ! pochi secondi dopo mi trovai sulle labbra il cazzo di Pippo che mi teneva ancora le gambe mentre lei continuava a incularmi, aprii le labbra e chiusi gli occhi! sapevo cosa sarebbe successo da li a poco.

la mia esperienza fu completa dietro e in bocca, aspirai tutta la sborra di Pippo e la ingoiai, poi finalmente Debora liberò il mio culo devastato dal fallo, il dolore mi restò per una settimana ma fu comunque un esperienza fantastica essere inculato da una figa del genere!

l’indomani tocco a Pippo, onestamente non fui delicato come con Debora, lui poi masturbato dalla moglie venne molto prima di me e cosi per colpa di lei dovette subire quasi tutta l’inculata mia senza il minimo piacere, poi toccò a lei e la sega gliela feci io, anche qui, nonostante per lui fosse il secondo orgasmo, lo raggiunse sempre troppo in fretta e così lei mi invitò a mettere il cazzo nella bocca di Pippo, fini così per spompinarmi mentre lei lo sodomizzava, la sodomia di Pippo durò un eternità, fino al mio orgasmo che arrivò con una fatica incredibile, lui coi pompini poveretto non ci sapeva proprio fare!
il tutto durò così tanto che Pippo alla fine si ritrovò il culo sanguinante, lei aveva davvero esagerato devastandoglielo con foga e masochismo!

furono i tre giorni più eccitanti di tutta la mia vita di quarantaseienne!

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